IL FARO DEI SOGNI

IL PIANO ASTRALE: IL SUO SCENARIO, GLI ABITANTI ED I FENOMENI

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(((claudio)))
view post Posted on 31/1/2023, 18:52 by: (((claudio)))     Top   Dislike
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SCENARIO
Prima di tutto bisogna sapere che il piano astrale ha
sette livelli, ognuno dei quali ha il suo corrispondente piano di
materialità e i suoi corrispondenti tipi di materia. Enumerandoli
dall'alto verso il basso dal più alto grado di materia al più
basso, troviamo che essi ricadono naturalmente in tre classi, i
livelli 1,2 e 3 appartengono ad una stessa classe, i 4, 5, e 6
un'altra, mentre il settimo, che è il più basso di tutti, sta da solo.
Le differenze tra la materia di una di queste classi e quella
vicina potrebbe essere paragonata alla differenza tra un solido e
un liquido, mentre la differenza tra la materia delle suddivisioni
di una stessa classe potrebbe piuttosto essere paragonata a
quella tra due tipi di solidi, come, ad esempio, l'acciaio e la
sabbia. Mettendo da parte, per il momento, il settimo, possiamo
dire che i livelli 4,5 e 6 del piano astrale hanno per loro sfondo
il mondo fisico dove viviamo ed i suoi, per noi familiari,
complementi. La vita sul sesto livello è semplicemente la
nostra vita comune su questa terra, eccettuato il corpo fisico ed
i suoi complementi; mentre come si sale attraverso il quinto ed
il quarto livello essa diventa sempre meno materiale, ed è
sempre più lontana dal nostro mondo inferiore e dai suoi
interessi.
Lo scenario di questi livelli inferiori, poi, è quello della
terra come noi la conosciamo: ma è anche molto più di questo;
poiché quando viene guardato da questa differente posizione,
con l'aiuto dei sensi astrali, anche gli oggetti puramente fisici
presentano un aspetto molto diverso. Come è già stato detto,
essi vengono visti da persone i cui occhi sono completamente
aperti, e quindi osservati non da un solo punto di vista come di
solito, ma da tutti i lati contemporaneamente - un'idea già di per
sé sufficientemente sconcertante; e quando poi aggiungiamo a
questo che tutti i particolari, all'interno di un corpo solido, sono
altrettanto chiaramente e pienamente visibili, come quelli
esterni, è comprensibile che in queste condizioni anche
l'oggetto più familiare inizialmente possa apparire totalmente
irriconoscibile. Anche una rapida valutazione evidenzierà che
una tale visione si avvicina molto più alla vera percezione di
quanto possa fare la vista fisica. Guardando sul piano astrale,
per esempio, i lati di un cubo di vetro apparirebbero tutti
uguali, come realmente sono, mentre sul piano fisico noi
vediamo il lato più lontano in prospettiva-cosicché, esso appare
più piccolo rispetto al lato più vicino, il che è, ovviamente, una
mera illusione. E' questa caratteristica della visione astrale che
l'ha portata talvolta ad essere definita come la vista della quarta
dimensione- una frase molto espressiva e suggestiva. Ma, in
aggiunta a queste possibili fonti di errore, le cose sono
ulteriormente complicate dal fatto che le forme della materia
conosciute nella visione astrale, per quanto puramente fisiche,
sono tuttavia invisibili nelle situazioni comuni. Tali, per
esempio, sono le particelle che compongono l'atmosfera, tutte
le varie emanazioni che vengono sempre esalate da tutto ciò
che ha vita, e anche i quattro gradi di un ordine ancora più
sottile della materia fisica che, per quanto si vogliano
utilizzare nomi più distintivi, deve tutta essere descritta come
eterica. Queste ultime costituiscono già di per se stesse un tipo
di sistema, interpenetrando liberamente tutta l'altra materia
fisica; e l'investigazione delle loro vibrazioni e del modo nel
quale le varie forze più elevate le interessano, costituisce di per
se stesso un vasto campo di interessanti e approfondite ricerche
per alcuni uomini di scienza che possiedono la vista necessaria
per studiarla.
Anche quando la nostra immaginazione ha pienamente
afferrato tutto quello che è compreso in ciò che è appena stato
detto, noi non abbiamo ancora afferrato nemmeno la metà della
complessità del problema; per di più dobbiamo ancora
occuparci di tutte quelle nuove forme di materia fisica con le
loro numerose suddivisioni di materia astrale che ci lasciano
perplessi. Dobbiamo per prima cosa renderci conto che ogni
oggetto materiale, anche la singola particella, ha la propria
controparte astrale; e questa controparte è essa stessa non un
corpo semplice, ma una struttura estremamente complessa,
essendo composta da vari tipi di materia astrale. Inoltre, ogni
creatura vivente è circondata da un'atmosfera sua propria,
chiamata aura, e nel caso degli esseri umani quest'aura forma
già di per se stessa una branca di studio molto affascinante.
Essa è visibile come una massa ovale luminescente di struttura
altamente complessa, e a causa della sua forma è stata talvolta
chiamata l'uovo aurico. I lettori di Teosofia udranno con
piacere che fin dai primi stadi del suo sviluppo l'allievo
comincia ad acquisire questa vista astrale, ed egli è in grado di
confermare a se stesso, attraverso l'osservazione diretta, la
precisione dell'insegnamento datoci dalla nostra grande
fondatrice, Madame Blavatsky, riguardo almeno alcuni dei
sette corpi dell'uomo. Per quanto riguarda gli esseri umani suoi
simili, egli non vede più solo il loro aspetto esteriore; egli ne
distingue il doppio eterico come una estensione esatta del corpo
fisico; esso in letteratura Teosofica viene chiamato la Linga
Sharira: mentre la Jiva, che è sia assorbita che contenuta nel
Prana, sia circolante in forma di luce rosa all'interno del corpo,
sia irradiata dalle persone sane nella sua forma trasformata, è
anch'essa perfettamente evidente. La più brillante e la più
facilmente visibile di tutte, forse, per quanto appartenga
completamente ad una differente classe di materia – l'astrale - è
l'aura kamica, che manifesta attraverso i suoi vividi lampi di
colore in continuo cambiamento le differenti passioni che
attraversano la mente dell'uomo momento per momento.
Questo è il vero corpo astrale. Al di là di questo, e composto da
una materia di grado più fine – quella dei livelli rupa del
Devachanico- si trova il corpo devachanico o aura del Manas
inferiore, i colori del quale, cambiando solo molto
gradualmente mentre l'uomo vive la sua vita, rispecchiano la
disposizione e il carattere della personalità; mentre ancora più
elevata e infinitamente più bella, dove si rivela in tutta la sua
chiarezza, è la luce vivente del Karana Sharira, l'aura o il
veicolo del Manas superiore, che mostra il grado di sviluppo
del vero Sé nei suoi passaggi di nascita in nascita. Ma per
vedere queste l'allievo deve aver sviluppato qualche cosa di più
della semplice visione astrale.
Lo studente si risparmierà molte difficoltà se imparerà da
subito a considerare queste aure non come mere emanazioni,
ma come la vera manifestazione del Sé nei suoi rispettivi piani
– comprendendo che il vero essere umano è l'ovoide aurico, e
non il suo corpo fisico, che è solo una sua cristallizzazione in
mezzo a questo piano. Considerando che il Sé che sta
reincarnandosi rimane sul piano che è la sua vera casa nei
livelli arupa del Devachanico, il corpo che egli abita è il Karana
Sharira, ma quando egli discende nei livelli rupa egli deve, per
poter essere in grado di funzionare, vestire se stesso con la loro
materia; e la materia che egli perciò attrae a sé fornisce un
corpo devachanico o mentale. Similmente, scendendo nel piano
astrale, egli forma il suo corpo astrale o kamico traendolo dalla
sua materia, e così via ovviamente ancora costituisce tutti gli
altri suoi corpi, nella sua lunga discesa fino a questo piano, che
è il più basso di tutti, il corpo fisico è costituito nel centro del
ovoide aurico, il quale perciò contiene l'uomo nella sua
interezza.
Spiegazioni più dettagliate dei corpi aurici potranno essere
trovate in Transaction No. 18 del London Lodge, e in uno dei
miei recenti articoli su The Theosophist, ma qui è già stato
detto abbastanza per dimostrare che tutti essi occupano lo
stesso spazio (che incidentalmente essi condividono con l’aura
fisica), il più sottile compenetrando il più grossolano, e questo
obbliga il neofita ad attenti studi ed a molta pratica, per
arrivare ad essere in grado di distinguerli chiaramente l'uno
dall'altro. Tuttavia l'aura umana, o più comunemente una parte
sola di essa, rappresenta non di rado uno dei primi oggetti
astrali visti dalle persone non addestrate, sebbene in questi casi
sia naturale che la sua visione venga verosimilmente fraintesa.
Nonostante l'aura Kamica, a causa della brillantezza dei
suoi lampi colorati, possa essere spesso più cospicua, l'etere
nervoso e il doppio eterico sono di un tipo di materia molto più
densa, parlando strettamente entro i limiti del piano fisico,
anche se invisibili alla vista ordinaria. E' stata abitudine nella
letteratura Teosofica descrivere il Linga Sharira come la
controparte astrale del corpo umano, dato che la parola
“astrale” è stata comunemente adoperata per indicare tutto
quello che c'è oltre i nostri sensi fisici. Poiché ricerche più
approfondite ci consentono di essere più precisi nella nostra
terminologia, ci troviamo obbligati ad ammettere che molta di
questa materia invisibile è puramente fisica, e quindi a definire
il Linga Sharira non più come il doppio astrale, ma come il
doppio eterico. Questo sembra un nome appropriato per esso,
poiché è costituito da vari tipi di materia che gli scienziati
chiamano “etere”, nonostante questo venga provato non essere
una sostanza separata, come è stato generalmente supposto, ma
uno stato di suddivisione ancora più sottile del gassoso, al
quale qualsiasi tipo di materia fisica può essere ridotto,
applicando le forze opportune. Il nome “doppio eterico”sarà
perciò usato in futuro negli scritti teosofici al posto di “Linga
Sharira”: e questo cambiamento non ci darà solo il vantaggio di
avere un nome nella nostra lingua, che è chiaramente
esplicativo delle caratteristiche del corpo che definisce, ma
anche ci libera dai frequenti fraintendimenti che sorgono dal
fatto che in tutti i libri Orientali viene dato un significato
completamente differente al nome che abbiamo usato finora.
Ciò non deve comunque far supporre che nel realizzare questo
cambiamento di nome stiamo proponendo un nuovo
significato; stiamo semplicemente correggendo, per amore di
una maggiore precisione, l'etichetta precedentemente attaccata
a certe realtà naturali. Se noi esaminiamo con le facoltà
psichiche il corpo di un bimbo appena nato, lo troveremo
permeato non solo dalla materia astrale di ogni grado di
densità, ma anche dai diversi gradi di materia eterica; e se ci
prendiamo la briga di risalire alle origini di questi corpi segreti,
troviamo che è di quest'ultimo alla fine che il doppio eterico, il
modello sul quale il corpo fisico è costruito, è formato dagli
agenti del Signore del Karma; mentre la materia astrale è
aggregata insieme dal Sé discendente – ovviamente non
consapevolmente, ma automaticamente- quando egli attraversa
il piano astrale. (Manuale No. IV.).
Nella composizione del doppio eterico deve entrare una
parte di tutti i gradi differenti di materia eterica; ma le
proporzioni possono variare grandemente, e sono determinate
da parecchi fattori, come la razza, la sotto-razza, il tipo di
uomo, come pure il suo karma individuale. Ricordandoci che
queste quattro suddivisioni della materia sono fatte di
numerose combinazioni, che a loro volta, formano aggregazioni
che entrano nella composizione dell'”atomo” dei cosiddetti
“elementi” della chimica, sarà evidente che questo secondo
corpo dell'uomo è molto complesso, e che il numero delle sue
possibili combinazioni è praticamente infinito, cosicché, per
quanto complicato e inusuale il Karma di un uomo possa
essere, i LIPIKA sono in grado di dare un modello in conformità
del quale può essere formato un corpo esattamente appropriato.
Un altro punto merita di essere menzionato riguardo
all'aspetto della materia fisica quando viene vista dal piano
astrale, e cioè che la visone astrale possiede il potere di
ingrandire a volontà le più minute particelle fisiche fino alla
dimensione desiderata, come attraverso un microscopio, anche
se il suo potere di ingrandimento è enormemente più grande di
quello di qualsiasi microscopio mai fatto o che si possa fare.
L'ipotetica molecola o l'atomo postulati dalla scienza sono
quindi realtà visibili allo studente di occultismo, anche se
quest'ultimo le riconosce come molto più complesse nella loro
natura di quanto l'uomo di scienza abbia ancora scoperto che
esse siano. Questo pure è un vasto campo di studio
interessantissimo al quale potrebbe essere facilmente dedicato
un intero volume; e un ricercatore scientifico che acquisisse
perfettamente la vista astrale, non scoprirebbe soltanto che i
suoi esperimenti sui fenomeni conosciuti sarebbero da ciò
estremamente facilitati, ma vedrebbe anche aprirsi davanti a sé
panorami di conoscenza completamente nuovi che
richiederebbero più di una vita intera per essere pienamente
investigati. Per esempio, una novità curiosa e molto bella
portata alla sua attenzione dallo sviluppo di questa visione,
sarebbe l'esistenza di altri colori, completamente differenti,
oltre i limiti dello spettro comunemente visibile, essendo i
raggi infrarossi e ultravioletti, che la scienza ha scoperto con
altri mezzi, chiaramente visibili con la vista astrale. Non
dobbiamo, tuttavia, permetterci di seguire queste affascinanti
deviazioni, ma dobbiamo recuperare il nostro obiettivo di dare
una idea generale dell'aspetto del piano astrale.
Sarà a questo punto ovvio che. sebbene, come sopra
stabilito, gli oggetti ordinari del mondo fisico formino lo
sfondo per la vita di certi livelli del piano astrale, il poter
vedere molto di più del loro aspetto reale e delle loro
caratteristiche farà si che l'effetto generale differisca
profondamente da quello che ci è familiare. Per esempio,
prendiamo una pietra come modello della classe più semplice
di oggetti. Quando la osserviamo con la vista allenata essa non
è più una semplice inerte massa di roccia. Prima di tutto, viene
vista l'interezza della materia fisica della pietra invece che solo
una piccola parte di essa; secondariamente le vibrazioni delle
sue particelle fisiche divengono visibili; in terzo luogo diviene
visibile la sua controparte astrale formata da vari tipi di materia
astrale, le cui particelle sono in continuo movimento; in quarto
luogo, si vede la Jiva o vita universale che circola attraverso
essa e si irradia da essa; in quinto luogo, si vedrà un'aura che la
circonda, sebbene questa, ovviamente, sia meno estesa e
variegata rispetto a quella degli appartenenti ai regni superiori;
in sesto luogo, la si vede permeata dalla sua appropriata
essenza elementale, sempre attiva e sempre fluttuante. I regni
vegetale, animale e umano sono naturalmente più complicati.
Alcuni lettori potrebbero obiettare che le descrizioni
fornite dalla maggior parte delle persone psichiche che
occasionalmente percepiscono sprazzi del mondo astrale non
sono così complesse, e neppure sono riportate in tal modo dalle
entità che si manifestano nelle sedute spiritiche; ma questo è
prontamente spiegato. Poche persone non preparate a muoversi
su quel piano, durante la vita o la morte, vedono le cose come
esse sono realmente se non dopo una pratica molto lunga;
anche quelle che vedono pienamente sono spesso troppo stupite
e confuse per comprendere o ricordare: e anche in quella
piccola minoranza di coloro che riescono sia a vedere che a
ricordare, vi è difficilmente qualcuno che possa tradurre i
ricordi in un linguaggio sul nostro piano inferiore. Molte
persone psichiche non allenate non esaminano affatto in modo
scientifico le loro visioni: loro semplicemente ottengono una
visione che può essere completamente corretta, ma può anche
essere per metà falsa, o anche completamente errata.
Quest'ultima ipotesi diventa la più probabile quando
prendiamo in considerazione i frequenti scherzi giocati dai
gioviali abitanti dell'altro mondo, contro i quali le persone non
allenate, abitualmente, sono assolutamente prive di difese.
Deve anche essere ricordato che gli abitanti del piano astrale,
siano essi umani o elementali, sono in circostanze ordinarie
consapevoli solo degli oggetti di quel piano, essendo la materia
fisica completamente invisibile a loro, così come la materia
astrale lo è per la maggioranza degli esseri umani incarnati.
Poiché, come prima sottolineato, ogni oggetto fisico ha la sua
controparte astrale, che sarebbe visibile a loro, si potrebbe
pensare che la distinzione sia insignificante, eppure è una parte
essenziale della concezione simmetrica del soggetto. Se,
tuttavia, una entità astrale lavora costantemente attraverso un
medium, i suoi più fini sensi astrali possono essere
gradualmente persi fino a diventare insensibile ai più alti gradi
della materia di quel suo stesso piano, ed includere nella sua
vista il mondo fisico come invece noi lo vediamo; ma solo il
visitatore preparato proveniente da questa vita, che sia
pienamente cosciente di entrambi i piani, può contare sulla
chiara visone di entrambi simultaneamente. Si capirà, quindi,
che la complessità esiste, e che solo quando essa è pienamente
percepita e scientificamente chiarita vi è totale sicurezza contro
gli inganni e gli errori.
Per la settima o la più bassa suddivisione del piano
astrale anche questo nostro mondo fisico potrebbe esserne detto
lo sfondo, sebbene ciò che si vede sia solo una visione distorta
o parziale dello stesso, poiché tutto quello che è luce, buono e
bello sembra invisibile. Esso venne così descritto quattromila
anni fa nei papiri egizi dello Scriba Ani: “che tipo di posto è
questo dove io sono arrivato? Non vi è acqua, non vi è aria;
esso è profondo, insondabile; è nero come la notte più scura, e
gli uomini vagano all'interno senza aiuto; in esso un uomo non
può vivere nella pace del cuore.” Per le sfortunate entità di quel
livello è di fatti vero che “tutta la terra è piena di oscurità e di
crudeli dimore,” ma è un'oscurità che irradia da dentro loro
stessi e fa sì che la loro esistenza venga trascorsa in una notte
perpetua di male e orrore- un inferno molto reale, anche se,
come tutti gli altri inferni, interamente creato dall'uomo.
La maggior parte degli studenti trova che
l'investigazione di questa sezione sia un compito sgradevole,
per la sensazione di densità e di materialità grossolana che la
riguarda che è di una sgradevolezza indescrivibile per il libero
corpo astrale, determinando su di sé la sensazione di essere
spinto attraverso un fluido nero e viscoso, mentre gli abitanti e
gli influssi che vi si incontrano sono abitualmente
assolutamente indesiderabili.
La prima, la seconda e la terza suddivisione appaiono
molto lontane da questo mondo fisico, e corrispondentemente
meno materiali. Le entità che abitano questi livelli hanno perso
la capacità di vedere la terra e le cose che le appartengono; esse
sono abitualmente molto assorte in se stesse, ed in larga misura
impegnate a creare la realtà che le circonda, anche se questa
non è unicamente soggettiva, come nel piano Devachanico, ma
al contrario abbastanza oggettiva da essere percepita da altre
entità e anche da persone chiaroveggenti. Questa regione è
senza dubbio la “terra promessa” della quale sentiamo molto
parlare nelle sedute spiritiche, e le entità che discendono da
questi livelli e li descrivono stanno dicendo la verità
limitatamente a quanto sanno. Su questi piani si trova quello
che gli “spiriti” chiamano ad esistere temporaneamente: le loro
case, le scuole e le città, giacché questi oggetti sono spesso
transitoriamente abbastanza reali, anche se ad una visione più
chiara esse talvolta sono pietosamente diverse da quello che i
loro incantati creatori pensano che siano. Ciononostante, molte
delle cose immaginarie che qui prendono forma sono
realmente, anche se transitoriamente, belle, e un visitatore che
non conosca niente di più elevato potrebbe vagare lì con
sufficiente soddisfazione tra foreste e montagne, amabili laghi
e piacevoli giardini fioriti, o potrebbe anche costruire taluni
ambienti per soddisfare le proprie fantasie.
Può essere detto incidentalmente che la comunicazione
sul piano astrale è limitata dal sapere delle entità, proprio come
qui sulla terra. Una persona in grado di muoversi liberamente
su quel piano può comunicare con qualsiasi entità umana più
prontamente e più rapidamente che sulla terra, per mezzo della
comunicazione mentale, mentre gli abitanti stessi non
sembrano abitualmente in grado di esercitare questa capacità,
ma appaiono essere condizionati dagli stessi limiti che regnano
sulla terra, anche se forse meno rigidi. Il risultato di questo è
che essi si trovano associati, come qui, in gruppi riuniti da
fattori comuni, quali simpatie, credenze e linguaggio.
Un resoconto dello scenario del piano astrale sarebbe
incompleto senza menzionare quelli che sono chiamati i
Record della Luce Astrale, la rappresentazione fotografica di
tutto quello che è mai accaduto. Questi record sono realmente e
permanentemente impressi sopra quel mezzo più elevato
chiamato l'Akashico, e vengono riflessi in modo più o meno
spasmodico nella luce astrale, cosicché una persona la cui
capacità di vedere non salga oltre questo piano, sarà in grado
verosimilmente di ottenere solo immagini occasionali e
discontinue del passato, invece di una narrazione coerente. Ma,
ciò nonostante, immagini di tutti i tipi di eventi del passato
vengono costantemente riprodotti sul piano astrale e formano
una parte importante delle condizioni ambientali in cui si
muove l'investigatore.




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