IL FARO DEI SOGNI

IL PIANO ASTRALE: IL SUO SCENARIO, GLI ABITANTI ED I FENOMENI

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(((claudio)))
view post Posted on 29/1/2023, 10:25 by: (((claudio)))     Top   Dislike
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IL PIANO ASTRALE
INTRODUZIONE


Riferimenti al piano astrale, o Kamaloka come è
chiamato in Sanscrito, vengono frequentemente fatti dagli
scrittori Teosofici, e un grande quantitativo di informazioni di
questo genere su questo stesso aspetto della natura si può
trovare sparso qua e là nei nostri libri; ma non c'è, fino ad oggi,
per quanto ne so, un singolo libro nel quale si possa trovare un
riepilogo completo dei fatti a noi noti fino ad oggi su questo
interessante argomento. L'obiettivo di questo manuale è quello
di raccogliere e tentare di organizzare le informazioni
disseminate un po' ovunque, ed è anche quello di approfondire i
nuovi fatti di cui siamo venuti a conoscenza. Deve essere
chiaro che qualunque altra nuova aggiunta è soltanto il risultato
delle ricerche di pochi esploratori e non deve pertanto essere
presa in nessun modo come autorevole, ma accolta
semplicemente per il valore che può avere. D'altra parte
abbiamo preso ogni precauzione per assicurarne l'accuratezza, e
nessun fatto, vecchio o nuovo, è stato accolto in questo
manuale, senza che sia stato prima confermato da più testimoni
attendibili, o da almeno due esperti ricercatori indipendenti, e
che sia stato inoltre sottoposto a convalida da parte di studiosi
più esperti, i quali hanno in questo ambito conoscenze
sicuramente superiori alle nostre. Speriamo pertanto che la
descrizione del piano astrale, sebbene non possa essere
considerata del tutto completa, possa comunque essere ritenuta
il più possibile attendibile.
Il primo punto che è necessario chiarire nella
descrizione del piano astrale è la sua assoluta realtà.
Certamente nell'utilizzare questa parola, io non sto parlando dal
punto di vista metafisico, per il quale tutto, eccetto l'Uno Non
Manifesto, è irreale perché impermanente; sto usando la parola
nel suo significato semplice e quotidiano, volendo con questo
dire che gli oggetti e gli abitanti del piano astrale sono reali
esattamente come sono reali i nostri corpi, i nostri mobili, le
nostre case o i nostri monumenti- reali come Charing Cross,
per citare un'espressiva osservazione tratta da uno dei nostri
primi lavori Teosofici. Essi non sono eterni, più di quanto non
lo siano gli oggetti del piano fisico, ma dal nostro punto di vista
non sono meno reali; e non possiamo costringerci a far finta
che non esistano solo perché la maggior parte dell'umanità è
inconsapevole, o solo vagamente consapevole della loro
esistenza.
Vi è anche un considerevole fraintendimento fra gli
studenti di Teosofia sulla questione della realtà dei vari piani
dell'universo. Questo può forse essere parzialmente dovuto al
fatto che la parola “piano” è stata occasionalmente usata in
modo molto inesatto nella nostra letteratura da scrittori che
parlavano in modo impreciso del piano mentale, del piano
morale e così via; e questa imprecisione ha portato molte
persone a supporre che le informazioni sull'argomento, trattato
nei libri Teosofici, siano approssimative o congetturali- cioè
mere ipotesi non sostenute da prove definitive. Nessuno può
giungere ad una chiara comprensione degli insegnamenti della
Religione della Saggezza fino a quando non abbia colto a
livello intellettuale il fatto che nel nostro sistema solare
esistono piani perfettamente definiti, ognuno dei quali è di
differenti gradi di densità, e che alcuni di questi piani possono
essere visitati e osservati da persone che hanno addestrato se
stesse a questo lavoro, esattamente nello stesso modo in cui si
può visitare e osservare un paese straniero, e che, grazie al
confronto tra coloro che lavorano costantemente su questi
piani, la prova della loro esistenza e della loro natura può
essere ottenuta in modo altrettanto esauriente come quella che
la maggior parte di noi ha riguardo la Groenlandia e
Spitzbergen. I nomi usualmente dati a questi piani, elencandoli
in ordine di materialità, partendo dal più denso al più sottile,
sono il piano fisico, il piano astrale, il piano devachanico, il
piano sushuptico e il piano nirvanico. Al di sopra di questi ve
ne sono altri due, ma essi sono talmente lontani rispetto le
nostre attuali capacità di concepirli che per il momento
possiamo non prenderli in considerazione. Ora dovremmo
comprendere che la materia di ciascuno di questi piani
differisce da quella del piano sottostante nello stesso modo in
cui, portato ad un livello di differenza molto più elevato, il
vapore differisce dalla materia solida: infatti, gli stati della
materia che noi chiamiamo solido, liquido e gassoso sono
semplicemente le tre suddivisioni più basse della materia
appartenente a questo piano fisico.
La regione astrale che sto tentando di descrivere è il
secondo di questi grandi piani di natura – quello
immediatamente sopra e all'interno di quel piano fisico che ci è
familiare. Esso è stato spesso chiamato il regno dell'illusionenon perché esso stesso sia più illusorio del mondo fisico, ma a
causa dell'assoluta inattendibilità delle impressioni riportate su
di esso da osservatori inesperti. Ciò può essere spiegato
principalmente attraverso due importanti caratteristiche del
mondo astrale - in primo luogo, molti dei suoi abitanti hanno il
meraviglioso potere di mutare il loro aspetto con rapidità
proteiforme, e anche di lanciare un numero praticamente
illimitato di incantesimi su quelli con i quali decidono di
divertirsi; ed in secondo luogo, la vista su questo piano è una
facoltà molto diversa e molto più estesa rispetto alla vista
fisica. Un oggetto viene visto come esso è, da ogni lato nello
stesso tempo, e l'interno di un solido è altrettanto chiaramente
accessibile alla vista quanto il suo esterno; è pertanto ovvio che
un osservatore inesperto di questo nuovo mondo si trovi in
considerevole difficoltà nel cercare di capire che cosa egli stia
realmente vedendo, e le difficoltà diventano ancora più grandi
quando tenta di riferire le sue visoni con il linguaggio
ordinario, che è assolutamente inadeguato a questo scopo. Un
buon esempio del tipo di errore nel quale facilmente si incorre
è la frequente inversione dei numeri che l'osservatore ha letto
nella luce astrale, cosicché egli potrebbe riportare, diciamo, 139
al posto di 931, e così via. Per uno studente di occultismo,
preparato da un Maestro esperto, questo errore sarebbe
impossibile, a meno che agisca con negligenza o spinto da
eccessiva fretta , poiché un tale allievo deve attraversare un
lungo e articolato corso di preparazione nell'arte di vedere
correttamente. Il Maestro, o in certi casi alcuni degli allievi più
avanzati, lo pongono prima, più e più volte, di fronte a tutti i
tipi possibili di illusioni, domandandogli “Cosa vedi?”
Qualsiasi sua risposta sbagliata viene quindi corretta e le cause
dell'errore vengono spiegate, fino a che, gradualmente, il
neofita acquisisce una tale sicurezza e una tale confidenza nei
confronti dei fenomeni del piano astrale da superare
ampiamente qualsiasi insicurezza possibile anche nella vita
fisica. Ma egli deve imparare non solo a vedere correttamente,
ma anche a riportare da un piano all'altro con accuratezza i
ricordi di quello che ha visto; e per aiutarlo in questo, viene
allenato a portare la sua coscienza senza discontinuità dal piano
fisico all'astrale o al devachanico e ritorno; fino a che non
raggiunge questa capacità, infatti, esiste sempre la possibilità
che i suoi ricordi possano venire parzialmente persi o distorti
durante l'intervallo buio che separa i suoi periodi di coscienza
sui vari piani. Quando il potere di trasportare la sua coscienza
sarà perfettamente acquisito, l'allievo avrà il vantaggio di poter
usare tutte le facoltà astrali, non solo mentre è fuori dal suo
corpo durante il sonno o la trance, ma anche quando è
completamente sveglio, alle prese con la vita fisica.
E' abitudine di alcuni Teosofi parlare con disprezzo del
piano astrale, e trattarlo come se fosse assolutamente non
meritevole di attenzione; ma questa mi sembra un'opinione
piuttosto scorretta. Sono sicurissimo che ciò a cui noi
dobbiamo aspirare è il puro piano spirituale, e sarebbe
assolutamente disastroso per qualsiasi studente disdegnare tale
evoluzione, accontentandosi del raggiungimento della
coscienza astrale. Il Karma di alcuni è tale per cui essi sono in
grado di sviluppare, prima di tutte, le pure facoltà spiritualisaltando momentaneamente, a piè pari, al di là del piano
astrale; e quando successivamente fanno la conoscenza dello
stesso, essi hanno, se il loro sviluppo spirituale è stato perfetto,
l'immenso vantaggio di immergervisi dall'alto, con il sostegno
di una visione spirituale che non può essere tratta in inganno e
una forza spirituale alla quale nulla può resistere. E',
comunque, un errore supporre, come alcuni scrittori hanno
fatto, che questo è il solo, o addirittura il metodo comunemente
adottato dai Maestri della Saggezza con i loro allievi. Quando è
possibile questo ci risparmia molti problemi, ma per la maggior
parte di noi tali progressi a passi da giganti vengono impediti
dai nostri falli e dalle nostre follie del passato: tutto quello che
noi possiamo sperare è di conquistare la nostra strada,
lentamente, passo dopo passo, e poiché il piano astrale si
estende vicino al nostro mondo, fatto di materia più densa, è
abitualmente nelle connessioni con esso che possono avere
luogo le nostre prime esperienze extracorporee. Questo piano è
perciò interessante per quelli come noi che non sono
principianti in questi studi, e per i quali una chiara
comprensione dei suoi misteri può spesso essere di grande
importanza, non solo perché ci mette in grado di capire molti
dei fenomeni presenti nelle sedute spiritiche, nelle case
stregate, etc, che sarebbero altrimenti inesplicabili, ma anche
perché ci mette in grado di proteggere noi stessi e gli altri da
possibili pericoli.
Il primo contatto con questa straordinaria regione
avviene in vari modi. Alcuni, soltanto una volta nella loro vita,
sotto l'azione di influssi particolari divengono sufficientemente
sensitivi da riconoscere la presenza di uno dei suoi abitanti, e
forse, poiché questa esperienza non si ripete, arrivano col
tempo a credere che in quell'occasione furono vittime di
allucinazioni; altri si trovano sempre più frequentemente a
vedere o sentire cose alle quali quelli attorno a loro sono sordi
o ciechi; altri ancora - e questa forse è l'esperienza più comune
di tutte, incominciano a ricordarsi con sempre maggiore
chiarezza quello che hanno visto o sentito sugli altri piani
durante il sonno. Tra coloro che studiano questi argomenti,
alcuni cercano di sviluppare la visione astrale tramite le sfere
di cristallo o altri metodi, mentre quelli che hanno
l'inestimabile vantaggio di essere sotto la guida diretta di un
maestro qualificato, saranno condotti la prima volta in quel
piano sotto la sua speciale protezione, che continuerà fino a
che, attraverso l'utilizzo di vari test, egli si sarà accertato che
l'allievo è protetto da quei pericoli e da quelle esperienze
terrifiche che potrebbe probabilmente incontrarvi. Ma, in
qualsiasi modo accada, la prima percezione reale che tutti noi
siamo nel mezzo di un grande mondo pieno di vita attiva, della
quale la maggior parte di noi ciò non di meno è completamente
inconsapevole, non può tuttavia che essere l'inizio di un'epoca
memorabile nella vita di un uomo.
Così abbondante e così multiforme è la vita del piano
astrale che la prima impressione che se ne ha è assolutamente
stupefacente per il neofita; e anche per il più esperto
investigatore non è un compito facile tentare di classificarla e
catalogarla. Se ad un esploratore di qualche sconosciuta foresta
tropicale venisse richiesto non solo di dare un resoconto
completo del paese che ha attraversato, con i dettagli accurati
delle piante e dei minerali del luogo, ma anche di specificare il
genere e le specie di ogni miriade di insetti, uccelli, animali e
rettili che egli ha visto, egli potrebbe ben ritrarsi, spaventato
dalla grandezza dell'impresa: eppure anche questo non fornisce
un adeguato confronto con la difficoltà dell'investigatore
psichico, perché nel suo caso la materia è ancora più
complicata, prima di tutto per la difficoltà di riportare
correttamente i ricordi, da quel piano a questo, di ciò che egli
ha visto, in secondo luogo per l'assoluta inadeguatezza del
linguaggio comune ad esprimere la gran parte di quello che ha
da riferire. Comunque, proprio come un esploratore del piano
fisico comincerebbe probabilmente il suo resoconto di un paese
attraverso una qualche sorta di descrizione generale del suo
scenario e delle sue caratteristiche, così sarà bene iniziare
questo inadeguato schizzo del piano astrale cercando di dare
qualche idea dello scenario che costituisce lo sfondo di queste
attività meravigliose e in continuo cambiamento. Anche qui, al
principio, ci confrontiamo con una difficoltà pressoché
insuperabile, rappresentata dalla estrema complessità
dell'argomento. Tutti coloro che vedono pienamente questo
piano concordano che il tentare di fornire, a quelli i cui occhi
sono ancora chiusi, una vivida immagine di questo scenario
astrale, sia come parlare ad un cieco della meravigliosa varietà
di colori di un tramonto – dato che, per quanto dettagliata ed
elaborata possa essere la descrizione, non vi è alcuna certezza
che il concetto offerto alla mente dell'ascoltatore sia una
adeguata rappresentazione della realtà.




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