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New York, 20 marzo 1991.
Sono passati 27 anni dalla tragica morte di Conor, il figlio di Lory Del Santo ed Eric Clapton. Il piccolo, 4 anni, si trovava in una camera al 53esimo piano di un appartamento di Manhattan insieme alla madre e alla babysitter quando cadde da una finestra.
La coppia non stava più insieme al momento della tragedia, ma il cantautore britannico era in città e, ricevuta la notizia, andò subito dalla showgirl italiana: i due si erano conosciuti nel 1985. Un amore non semplice, che non resse al tempo.
Lui raccontò di essersi subito innamorato di lei — «Lady of Verona», come la canzone a lei dedicata— , ma non riusciva a essere stabile. «Quando le dissi che volevo tornare da mia moglie, lei mi disse che era incinta.
Conor è stato la prima cosa che mi sia successa nella vita a toccarmi nel profondo, a dirmi che era ora di crescere, questa cosa non potevo rovinarla», raccontò Clapton nel documentario «Eric Clapton: Life in 12 Bars». E ancora:
«Avevo deciso di rifarmi una vita qui, in Italia. Ci provammo... Conor è stato la prima cosa che mi sia successa nella vita a toccarmi nel profondo, a dirmi che era ora di crescere, questa cosa non potevo rovinarla. Lui è stupendo, meraviglioso».
Della morte del piccolo Del Santo è tornata a parlare anche lo scorso marzo, in un'intervista rilasciata a Domenica Live. «Quando gli dissi che aspettavo un bambino, fu tragico. In quel periodo eravamo a Londra e io stavo male.
Solo il giorno dopo capii che ero incinta. Il nostro desiderio si stava avverando e lui rimase di sasso e mi disse "Io ci voglio essere".
Al sesto mese di gravidanza, ebbe una nuova crisi e mi disse "Basta, non lo voglio più". E partì».
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Una canzone per Conor
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A Conor nel 1992 Clapton ha dedicato la canzone Tears in Heaven, pubblicato dopo una lunga pausa dovuta allo stato di depressione in cui si trovava il musicista.
Il testo della canzone venne scritto insieme al cantautore Usa Will Jennings, e la prima incisione avvenne in occasione della realizzazione della colonna sonora del film Effetto allucinante (1991), che aveva l’obiettivo di emozionare il pubblico rispetto alla perdita di una persona amata.
Would you know my name if I saw you in heaven?»
(Saprai il mio nome se ci vedremo in Paradiso?)
«Beyond the door there’s peace I’m sure/and I know there’ll be no more tears in heaven»
(Oltre la porta c’è pace, ne sono certo e lo so che non ci saranno più lacrime in Paradiso)
La ballata gli valse nel 1993, tre Grammy Awards (la canzone è anche stata dedicata alle vittime dello tsunami del 2004, ndr).
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