IL FARO DEI SOGNI

Categoria:Gruppi etnici in Birmania

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(((claudio)))
view post Posted on 3/7/2022, 16:57 by: (((claudio)))     Top   Dislike
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Storia
Le origini

L'origine dei hmong va molto indietro nel tempo, forse fino all'ultima era glaciale. Le prime tracce della loro cultura sono conservate nelle storie che si tramandano oralmente e nei rituali funebri.

Nelle tradizioni orali, la leggenda racconta che i primi hmong provennero da un luogo estremamente freddo, dove era buio per sei mesi e luce per gli altri sei. A quel tempo i hmong credevano che il loro territorio fosse tutto il mondo conosciuto di allora e oltre le steppe di confine non vi fosse nulla. Un giorno un cacciatore e il suo cane si impegnarono in battute di caccia per molti giorni disprezzando il pericolo e le bufere di neve che rendevano difficoltoso il viaggio. Fu così che il cacciatore attraversò tutta la Siberia e si trovò nel cuore dell'odierna Cina, dove diede vita alla stirpe hmong.

Una seconda ipotesi che descrive il luogo di provenienza viene dai loro rituali funebri, secondo i quali il defunto si ricongiunge con i suoi antenati. Credono che gli antenati abbiano lasciato questo mondo e siano ritornati alla terra di origine che è, ancora una volta, un luogo estremamente freddo. Le descrizioni fornite da questo rituale funebre portano a pensare che le terre di origine dei hmong siano zone di alta latitudine come ad esempio la Siberia, il nord della Mongolia e gli angoli più a nord del territorio cinese. Le evidenze genetiche e linguistiche suggeriscono che i gruppi etnici vissuti nei secoli scorsi ad est e a sud-est dell'Asia trovino le loro tracce ancestrali nelle steppe siberiane. Anche il Tibet può essere considerato uno dei luoghi di origine della stirpe hmong, descritti come zone fredde con neve e ghiaccio (probabilmente erano ancora più freddi durante l'ultima era glaciale), ma le zone dell'Asia troppo a sud non sembrano rispecchiare le varie leggende hmong, nelle quali il sole sorgeva per sei mesi all'anno mentre per gli altri sei vi era il buio. Caratteristica tipica delle terre a nord della Siberia.
I primi contatti

In Cina, il primo regno hmong fu chiamato Jiuli e i re ebbero il titolo di chiyou. Questa parola significa padre-nonno, e il titolo equivale a quello di imperatore. Gli antenati del chiyou erano le genti del popoli liangzhu. Giuli aveva il potere su 9 tribù e su 81 clan.
La storia secondo le leggende cinesi

Secondo la leggenda cinese, il popolo sotto il regno dei chiyou fu sconfitto a Zhuolu (Chinese: 涿鹿 pinyin: Zhuōlù, una ex-prefettura nelle province di Hebei e Liaoning) dagli eserciti uniti di Huang Di (Chinese: 黃帝 pinyin: Huángdì) e di Yandi, condottieri della tribù huaxia (Chinese: 華夏 pinyin: Huáxià) che volevano il controllo della valle del Fiume Giallo. La battaglia, avvenuta nel 2500 a.C., fu combattuta in una fitta nebbia e si racconta che gli huaxia ebbero la meglio grazie all'uso della bussola magnetica.

Dopo essere stata sconfitta, la tribù originale si divise un due sottogruppi, i miao e i li. I primi continuarono a muoversi verso sud-ovest e i secondi verso sud-est, come la stirpe huaxia (ora conosciuta come han) si muoveva verso le regioni meridionali. Durante il corso della storia cinese, i hmong furono considerati "barbari" dagli han, tecnologicamente e culturalmente molto più avanzati. Significative mescolanze tra le due razze avvennero durante la Dinastia Zhou (1112 a.C. - 256 a.C.).

Dopo l'era Jiuli, il popolo hmong si divise ancora in tre sottogruppi. Si è detto che il chiyou abbia avuto tre figli, e dopo la caduta di Jiuli, il primo di essi guidò la gente a sud, il secondo a nord, mentre il più giovane rimase a Zhoulu ed il suo popolo assimilò la cultura huaxia. Il gruppo che migrò a sud creò la nazione di San-Miao. Per queste continue divisioni in sottogruppi, molti miao, soprattutto quelli all'estremo est della Cina, credono che i chiyou siano i loro antenati. Anche i coreani considerano i chiyou come loro antenati. Dopo le unificazioni etniche operate dal governo cinese, i chiyou sono ora considerati come una delle principali stirpi tra gli antenati dei cinesi, così come gli antenati degli han, gli huangdi e gli yandi.
La dinastia Qin e la dinastia Han

Il termine "miao" fu usato per la prima volta dagli han nelle epoche antecedenti la dinastia Qin (III secolo a.C.) per designare tutti i gruppi non han del sud. Spesso era usato anche in combinazione con i termini "nanmiao", "miaomin", "youmiao" e "sanmiao". A quel tempo il popolo viveva nella valle del Fiume Azzurro, ma in seguito fu costretto dagli han a spostarsi verso sud ad altitudini più elevate. Le seguenti massicce migrazioni di cinesi in queste zone, facilitarono poi l'assimilazione dei miao nella cultura cinese han.
La dinastia Tang

All'inizio della dinastia Tang, i miao continuarono di essere un gruppo distinto dai cinesi solo nella provincia di Yunnan, dove si potevano trovare ancora sei comunità di miao (denominate zhao). Quella più a sud, chiamata Meng-she-zhao (蒙舍詔 Méngshězhào) o Nan-zhao (南詔; pinyin: Nánzhào) riuscì nell'intento di unire tutte le sei zhao e a fondare uno Stato indipendente durante i primi anni dell'VIII secolo. Il titolo di capo di Stato era Nan-zhao Wang (南詔王; pinyin: Nánzhàowáng), che significa letteralmente il re di Nanzhao. I pericoli derivanti dai rapporti non amichevoli con la popolazione di Tubo, l'odierno Tibet, incoraggiarono la dinastia cinese ad intrattenere relazioni sociali con entrambe le regioni. Sotto la dinastia Tang fu anche sviluppato un distretto militare, il Jiannan Jie-Du (劍南節度; pinyin: Jiànnán Jiédǔ), in quella che oggi è la provincia del Sichuan, per delimitare il confine con lo Stato di Nanzhao.
Nanzhao

Durante i primi pacifici anni dell'VIII secolo, Nanzhao pagava regolarmente i tributi ai cinesi han. Quando il regno Tang cominciò a disgregarsi, il distretto militare di confine acquisì maggiore indipendenza e cominciò a chiedere ulteriori tributi a Nanzhao per sviluppare un esercito capace di fronteggiare la dinastia. In questo clima teso, molti distretti militari cominciarono a minacciare i Nanzhao. Una delle richieste più estreme, poi rigettata, fu la richiesta della concessione di una notte d'amore con la regina, l'unica moglie del re di Nanzhao. Questo portò ad una ribellione dei Nanzhao durante il periodo "Tianbao" (742 - 756) dell'imperatore Xuanzong della dinastia Tang. Prima di attaccare le legioni dei vari distretti, il re di Nanzhao ordinò che le ragioni della ribellione fossero inscritte nella pietra. Questo monumento fu poi eretto a mo' di menhir ed è tuttora esistente. La dinastia Tang avrebbe potuto facilmente sconfiggere le truppe di Nanzhao, ma le lotte di potere tra gli stessi generali dei vari distretti consentirono ai Nanzhao di arrivare fin nel cuore del territorio han, almeno fino a Chengdu, località che raccoglieva i quartieri generali di tutti i distretti. Questo fu dovuto, in parte, anche all'incompetenza dei capi-distretto. Il più famoso di questi fu Yang Guozhong, fratello di Yang Yuhuan, una delle amanti dell'imperatore. Sebbene la ribellione sia stata soffocata, la dinastia perse risorse preziose che avrebbe potuto utilizzare per rendere più sicuri i confini a nord, dove in seguito avvenne la più grave ribellione degli anshi.
La millenaria cultura dei hmong neri è oggi in Vietnam quasi scomparsa per favorire il turismo occidentale[non chiaro]

Durante gli ultimi anni della dinastia Tang, lo Stato di Nanzhao ottenne un ruolo molto più importante nei rapporti con l'imperatore. Questo portò il Tibet ad allearsi con Nanzhao per isolare il nemico. In questo periodo, lo Stato di Nanzhao divenne molto potente, una delle maggiori forze nel sud-est dell'Asia. Al culmine del loro potere, le regioni a nord del Vietnam, il Laos, la Thailandia, Burma, Guangxi e l'intera provincia dello Yunnan erano sotto il suo controllo. Chengdu e Hanoi furono saccheggiate due volte. Dopo aver perso Hanoi nel IX secolo, i cinesi non riuscirono più a riconquistarla fino all'avvento della dinastia Ming nel XV secolo. La dinastia Tang continuò così ad incrementare il numero di milizie e di distretti per arginare Nanzhao. Questo portò ad ulteriori rivolte che furono la rovina per la dinastia.

Nanzhao assorbì l'influenza della dinastia Tang, adottando la cultura cinese, e allo stesso tempo fu coinvolto in continue lotte interne tra i vari clan. Il clan Duan si ribellò con successo e fondò il Regno di Dali che durò fino alla sottomissione da parte dei mongoli. Durante le dinastie Tang e Song (960-1279) fu usato il termine "namman", che stava ad indicare tutti i popoli non cinesi del sud. Il termine miao comparve in questo periodo nel libro Fan Chuo dell'862, che descriveva le tribù del sud.
Dinastia Ming e dinastia Qing

Durante le dinastie Ming e Qing (1368 - 1911) venivano usati sia il termine "miao", sia il termine "man". Il secondo più solitamente indicava il popolo yao. Le dinastie Yan, Ming e Qing non riuscirono mai ad assimilare del tutto le popolazioni aborigene del sud. La Grande Muraglia fu eretta sul confine meridionale per proteggere il territorio cinese e per dividerlo da quello dei "barbari" del sud. Politicamente e militarmente, i hmong continuarono ad essere una pietra miliare all'interno dell'impero cinese, come testimoniano le cariche di potere che venivano periodicamente assegnate ad esponenti hmong, incarichi spesso di prestigio che intendevano facilitare una eventuale assimilazione alla cultura della dinastia e porre fine ai continui scontri e alle numerose rivolte locali. Durante le dinastie Ming e Qing fu creata una struttura di governo, detta kaitong, nelle zone dell'Indocina. I hmong usarono questo tipo di governo fino all'avvento dei francesi nel XX secolo. Questo dimostra quanto i cinesi si siano impegnati, nel corso dei secoli, per assimilare a loro la cultura hmong. I mong furono decimati durante la guerra del Vietnam. Circa 40000 uomini persero la vita, 1 su 4 della popolazione maschile. Furono reclutati dagli Stati Uniti per rafforzare la forza militare. Questo popolo è sconosciuto alla maggioranza degli americani, eppure devono loro la vita.






segue I hmong nel Laos

 
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