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| Cultura: letteratura
I documenti più antichi della letteratura kazaca sono le epopee trasmesse oralmente a partire dal sec. XVI. Una vera e propria fioritura artistica si ebbe nel sec. XIX, con poeti come Dolat (1802-1874), Čortanbay (1818-1881), Süyümbay (1827-1895), Marabay (1841-1898), Murad Aqïn (1843-1906), che cantano la vita tradizionale del popolo, le sue leggende, la sua vita libera nella steppa. Ma un posto di assoluto rilievo nella letteratura kazaca del sec.
XIX è occupato da Altïnsarïn (1841-1889) e Abay (1845-1904). Il primo fu sostenitore convinto di un rinnovamento della vita culturale e letteraria all'interno della più ampia comunità dei turchi musulmani.
Abay, formatosi alla scuola russa, seppe trasformare quella del suo popolo in una letteratura moderna e nazionale.
Pur ispirandosi ai grandi poeti kazachi del passato (Saʽdi, Fuzuli, Nava'i), egli seppe dare un significato nuovo alla loro eredità spirituale, alla luce della temperie di un secolo di grandi trasformazioni. Per la sua universalità e il suo genio, Abay venne definito il “Goethe delle steppe”.
A cavallo tra i sec. XIX e XX sono da ricordare scrittori come Köpeyogli (1857-1931) e Ahmed Baytursun (1873-1937). Di qualche rilievo, ma al servizio della causa sovietica, sono stati Ǧambul Ǧambayogli (1846-1950) e, in misura minore, Ali Ormanov (1907-1983) e Abdullah Tagibaev (1909-1978).
Autori importanti della scena letteraria contemporanea sono lo scrittore Rollan Seisenbayev e il poeta Olzhas Sulejmenov, attivi soprattutto su fronti di rilevanza sociale, e Sergey Lukyanenko (n. 1968), autore di fantascienza.
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