IL FARO DEI SOGNI

Kazakistan

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 20/2/2018, 23:23     Top   Dislike
Avatar

FOUNDER

Group:
Administrator
Posts:
108,558
Reputation:
+1,693

Status:


600px_Flag_of_Kazakhstan



Il Kazakistan[9][10] (in kazako: Қазақстан, Qazaqstan; in russo: Казахстан, Kazachstan; in italiano anche Kazakhstan[11], Kazahstan[12] o Kazachstan[13]; in passato anche Cosacchistan[13] o Cosacchia[14]), è uno Stato transcontinentale, a cavallo tra Europa ed Asia. La sua capitale è Astana.

Ex repubblica dell'Unione Sovietica, confina ad est con la Cina, ad ovest e nord con la Russia e a sud con alcuni paesi dell'Asia centrale, ovvero il Kirghizistan, l'Uzbekistan e il Turkmenistan. Inoltre, ad ovest è delimitato per un tratto dalle coste del mar Caspio. Il Kazakistan è il più grande Stato del mondo non avente accesso al mare, in quanto il Mar Caspio è considerato un lago (dato che non permette l'accesso al commercio marittimo). Uno dei simboli più importanti del paese è la dombra, uno strumento tradizionale simile al liuto.



Video



Storia

La storia antica del Kazakistan è caratterizzata da un'assenza di fonti scritte sino al XV secolo, risulta quindi fondamentale la ricerca archeologica per i periodi precedenti; la ricerca però rimane carente per quelle informazioni e le datazioni precise riscontrabili solo in testi scritti.
Preistorico

La regione fu frequentata già a partire dal paleolitico inferiore da due differenti culture. La prima originaria della zona di Karatau con arnesi simili a quelli in pietra ritrovati nelle regioni dell'Asia sud occidentale. La seconda sviluppatasi nel Kazakistan settentrionale con caratteristiche analoghe nella lavorazione della pietra. Durante l'età dei metalli iniziarono a svilupparsi le prime culture. La cultura andronoviana (età del bronzo) sviluppò l'agricoltura e l'allevamento già introdotte nel neolitico. Nell'insediamento di Botaj nei pressi di Petropavlovsk (ora Petropavl) di epoca eneolitica si sviluppò l'allevamento degli equini. Le popolazioni vivevano in abitazioni seminterrate, muri in argilla e tetti di tronco d'albero con rami ricoperti d'argilla. Tra il XVII e il IX secolo a.C. si svilupparono insediamenti stanziali dediti alla pastorizia. In questo periodo si documentano i primi carri a ruote trainati da cavalli o cammelli.
Epoca storica antica

La prima fondamentale evoluzione storica, come detto solo attribuibile a rilievi archeologici, è lo sviluppo di società dell'età del bronzo. Lo sviluppo dell'età del bronzo in una società, sino ad allora e da tempo immemorabile, di allevatori dediti alla transumanza trasformò l'economia di tutta la regione, le comunità dei villaggi stanziali si trasformarono in seminomadi con culture spesso simili, ma differenziate. Tra queste si possono segnalare i Tasmola (V-III secolo d.C.) del Kazakistan centrale, i Saka (VII-VI secolo d.C.) e i Kanguj (III a.C. - VI d.C.) del Kazakistan meridionale, i Sauromati nel Priural' meridionale, Wusun (III a.C. - VI d.C.) nel Semireč'e e i Sarmati (III a.C. - VI d.C.) nel Kazakistan occidentale.

Queste popolazioni comunque in continuo spostamento aumentarono i contatti, e quindi gli scambi, tra l'Asia mongola, gli altipiani iranici e l'Europa orientale. Alcune popolazioni, come i Sarmati, vennero in contatto con l'Impero romano sino ad emigrare in parte nell'antico impero che controllava il Mar Mediterraneo. Altre popolazioni forse più tarde ma generate dal crogiolo di culture nomadi della steppa asiatica, nel quale il Kazakistan attuale era un punto di passaggio obbligato, attraversarono la steppa russa sino a fermarsi ai limiti dell'impero, come gli Sciti, o penetrarono in esso provocando distruzioni e razzie come nel caso degli unni.
Alto medioevo

Nell'Alto medioevo si assiste ad uno stanziamento e ad un inurbamento delle popolazioni nella zona meridionale del Kazakistan. I fattori scatenanti furono sicuramente due: la realizzazione di una via stabile per il commercio (Via della Seta) e lo svilupparsi di reti di insediamenti sogdiani, popolazioni prevalentemente stanziali.
Gli attuali popoli originari della regione derivano da etnie turco-mongole (anche se si possono trovare comunque persone native Kazake di aspetto europoide, probabilmente discendenti delle originarie popolazioni iraniche dell'Asia Centrale), esse facevano parte dell'antico impero oirato. Nel IX secolo vi fu l'islamizzazione dell'intera area.
Nel XIII secolo passò nella regione l'invasione che portò i mongoli alla soglia dell'Europa, distruggendo i regni formatisi in precedenza.
I khanati
I kazaki riuscirono a costituirsi in Stato intorno al 1470, quando i sultani Janibek e Girei riuscirono a unificare stirpi diverse di popolazioni seminomadi in un'unica etnia nella parte sud occidentale dell'attuale regione. Nel XVI secolo si formarono numerosi khanati, che controllarono un vasto territorio dell'Asia centrale: in particolare, il khanato di Bukhara, poi diventato Emirato, il khanato di Khiva e il khanato di Kokand, situati tra il Mar Caspio e la valle del Ferghana, attualmente divisa tra Tagikistan, Kirghizistan e Uzbekistan.
L'invasione dei Calmucchi distrusse il regno kazako. Ad essa ne seguirono altre dall'est, che imperversarono, nel territorio dell'Asia centrale, tra il XVII e il XVIII secolo. Nonostante le invasioni, i khanati mantennero la loro influenza, registrando un forte sviluppo sotto il governo di Qasim Khan. Il regno resistette sino al 1718; con la morte di Tywka, ultimo khan dei kazaki, il potere passò nelle mani di khan provenienti dalle steppe mongole.



400px_Emblem_of_Kazakhstan



L'influenza russa

La frammentazione del potere e la divisione delle tribù agevolò l'influenza russa sviluppatasi a partire dal 1781. I diversi gruppi lottarono per l'indipendenza, ma furono duramente repressi sino all'annessione all'impero russo tra il 1820 e il 1850. Alla fine dell'annessione vi fu un processo di russificazione del paese con un afflusso di contadini russi nelle nuove terre conquistate.
Con la dissoluzione dell'impero russo e l'imminente Rivoluzione d'ottobre molti territori svilupparono movimenti nazionalisti e indipendentisti. Anche il Kazakistan ebbe in quel periodo un movimento nazionale di ispirazione islamica denominato Alash Orda che proclamò la propria indipendenza (Autonomia di Alash) nel dicembre del 1917 e controllò parte del territorio sino al maggio del 1919. A partire dal 1919 il territorio entrò definitivamente nell'area sovietica, come Repubblica Socialista Sovietica Kazaka parte integrante della futura Unione Sovietica.
Nel 1920 parte del territorio si organizzò in repubblica autonoma russa e a partire dal 5 dicembre del 1936 si trasformò in Repubblica Socialista Sovietica adottando gli attuali confini. Il 26 marzo fu adottata la nuova bandiera di stato rossa con falce e martello in asta e fascia azzurra orizzontale nella parte bassa.
Il Kazakistan come tutte le ex repubbliche sovietiche, esclusi gli stati baltici, anche dopo aver ottenuto l'indipendenza, è influenzato notevolmente dalla Russia soprattutto in economia, ricerca militare, spaziale missilistica e per il fatto che la Russia è il suo maggior partner d'acquisto.
L'indipendenza

Il 25 ottobre del 1990 il Kazakistan proclamò la sua sovranità e si dichiarò indipendente dall'Unione Sovietica il 16 dicembre 1991, aderendo alla Comunità Stati Indipendenti (CSI). Il parlamento elesse lo stesso anno Nursultan Nazarbayev Presidente assoluto.

Il 2 marzo 1992 aderì all'ONU e nel maggio dello stesso anno divenne membro dell'UNESCO. Il 4 giugno 1992 adottò la nuova bandiera nazionale di colore celeste con un sole raggiante e un'aquila della steppa di colore giallo posti al centro. Fu alzata per la prima volta il 6 giugno.

Nel 1994 si svolsero nuove elezioni legislative che videro vincitore il Partito d'Unità Nazionale del presidente in carica. Le contestazioni dell'opposizione provocarono un'invalidazione delle elezioni da parte della Corte Costituzionale e una reazione del presidente Nazarbayev che sciolse il parlamento attribuendosi per decreto il potere legislativo. Il 30 agosto del 1995 fu adottata la nuova costituzione che aumentò i poteri presidenziali e nel dicembre dello stesso anno si svolsero nuove elezioni legislative e vennero create due camere parlamentari.

Sempre lo stesso anno s'istituì un referendum per prorogare il mandato presidenziale sino al 2001, rendendolo di fatto vitalizio.
Nel 1995 venne firmato un trattato con Uzbekistan e Kirghizistan per l'istituzione d'uno spazio economico comune.



796px_Kazakhstan_on_the_globe__Eurasia_centered_




Geografia


Il Kazakistan è un paese transcontinentale, a cavallo tra Europa ed Asia, ricomprendendo nel suo territorio il fiume Ural, che generalmente è accettato come confine tra i due continenti. Secondo alcune definizioni, che tengono conto unicamente di criteri geo-politici, si tratterebbe di uno Stato completamente asiatico (in questi casi il confine tra Europa e Asia non è posto sul fiume Ural ma lungo il confine del Kazakistan).
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Paese transcontinentale.
Geografia fisica
Quel che rimane del porto di Aralsk, una volta situata sulle rive del Lago d'Aral

Con i suoi 2,7 milioni di km², il Kazakistan è al nono posto tra i più vasti paesi del mondo e ha una superficie pari circa a quella dell'Europa occidentale. Il suo confine con la Russia, a nord e a ovest, lungo 6846 km, è uno dei più lunghi al mondo, secondo solo a quello tra Canada e Stati Uniti. Confina inoltre con il Turkmenistan, l'Uzbekistan e il Kirghizistan a sud, e con la Cina a est. Ha una lunga fascia costiera (1894 km) sul Mar Caspio e una molto più ristretta, di un migliaio di km, sul lago d'Aral, che condivide con l'Uzbekistan.
Morfologia

Il paese è principalmente pianeggiante, se si escludono le pendici montuose orientali e sud-orientali. Il Kazakistan sud-orientale occupa l'estremità settentrionale del Tian Shan e il monte Khan Tengri (7010 m), uno dei più alti picchi del Tian Shan, segna il confine tra la Cina, il Kazakistan e il Kirghizistan. A cavallo del confine, poco più a ovest, ci sono le catene montuose di Küngey Alatau, Zailijski Alatau, Kirghiz Alatau e Talassky Alatau, catene minori del Tian Shan che superano in molti punti i 4000 m.

Il confine orientale che divide il Kazakistan dalla Cina è un susseguirsi di catene montuose e di gole attraversate da strade o dalla ferrovia. Più a nord ci sono le colline Tarbagataj (tra i 2000 e i 3000 m) e, a nord delle sorgenti del fiume Irtyš, i monti Altaj (oltre 4000 m) che si estendono in parte oltre che in Kazakistan anche in Russia, Mongolia e Cina.

Al di fuori di questi territori gli unici altri rilievi notevoli del paese sono le colline Karatau, che in realtà sono un prolungamento del Tian Shan a nord-ovest di Taraz e di Şımkent, e una serie di altipiani che si estendono a ovest delle colline Tarbagataj e che in alcuni punti superano i 1 000 m, come avviene per le colline Shyngghystau a sud di Semey.

Il nord del paese è pianeggiante, costituito soprattutto da steppa, spoglio di alberi, anche se la maggior parte della prateria originaria è stata trasformata in coltivazioni di grano o di altre piante alimentari. Più a sud la steppa diventa sempre più arida, trasformandosi in deserto o in semi deserto (con arbusti sparsi) su buona parte del terzo meridionale del paese.

L'altopiano di Ustyurt, un deserto sassoso, si estende dal lago d'Aral verso il Mar Caspio; a sud-est del lago d'Aral c'è il deserto di Kyzylkum che si divide tra il Kazakistan e l'Uzbekistan; il deserto argilloso di Betbakdala si estende tra il lago d'Aral e il lago Balkash; più a sud c'è il deserto di Muyunkum e a sud del lago Balkash c'è il deserto Sary Ishikotrau.
Idrografia

I fiumi più importanti sono il Syr-Darya (l'antico Jassarte/Jaxartes), che scorre verso nord-ovest attraverso il Kazakistan meridionale e termina nel lago d'Aral; l'Ural, che scorre verso sud dai monti Urali in Russia e sfocia nel Mar Caspio; l'Ili, che proviene dalla Cina e termina nel lago Balkash; l'Irtyš, che attraversa il nord-est del Kazakistan in direzione della Siberia; e infine l'Išim e il Tobol che attraversano il Kazakistan settentrionale in direzione nord e sono affluenti dell'Irtyš.

Il lago Balkash nella parte centro-orientale del paese è il quarto lago dell'Asia per superficie (17.400 km²), ma ha una profondità massima di soli 26 m. La metà orientale è salata mentre quella occidentale è di acqua dolce.

Il lago Chagan è un cratere artificiale creato dal test nucleare Chagan risalente al 15 gennaio 1965, il lago ha una capacità di 100.000 m³.
Il Parco Nazionale di Burabay nella regione di Aqmola.
Clima

Come il resto della regione, il Kazakistan è caratterizzato da estati calde e da inverni molto freddi. Durante i mesi più caldi, luglio e agosto, le temperature massime mensili medie sono di 36 °C ad Almaty e di 38 °C a Semey.

Da novembre a marzo le mattine gelide sono frequentissime ad Almaty, e le temperature pomeridiane rimangono al di sotto degli 0 °C per almeno un pomeriggio su tre. Il terreno è coperto di neve in media per 111 giorni all'anno, mentre le cime dei monti Altaj sono innevate tutto l'anno. Di solito nebbia e foschia si dissolvono entro mezzogiorno. A Semey le mattine d'estate sono le uniche in cui il terreno non sia ghiacciato, mentre da ottobre ad aprile il ghiaccio è padrone. D'inverno non è raro che ci sia la neve, anche se nel caso delle pianure le precipitazioni di qualunque tipo sono molto scarse, la neve ghiacciata permane sul terreno in un sottile strato per 150 giorni all'anno. Le temperature medie giornaliere in gennaio sono di -2 °C ad Almaty e di -11 °C a Semey, mentre le temperature minime annuali possono arrivare a -26 °C ad Almaty e a -37 °C a Semey.

Le precipitazioni annue vanno da meno di 100 mm all'anno nei deserti a 1500 mm sui monti Altaj. Le precipitazioni estive nelle steppe sono dovute soprattutto a violenti temporali, che possono dare origine a brevi ma violente inondazioni locali.



69dc59cb03



Popolazione

Con la dissoluzione dell'Unione Sovietica erano presenti in numero paritario, poco meno del 40% della popolazione, etnie d'origine russa ed etnie di origine kazaka. Le prime immigrarono nel paese a partire dalla metà dell'Ottocento, le seconde traggono invece origine delle popolazioni nomadi presenti nell'Asia centrale. A questi gruppi principali s'aggiungono gruppi minori deportati durante il periodo sovietico, come gli Ucraini o i Tedeschi del Volga, o gruppi autoctoni quali Uzbechi, Tartari, Karatau, Dzungar e Kirghisi. La necessità di scelta della cittadinanza con la dissoluzione sovietica ha portato una parte della popolazione a optare per la cittadinanza russa, soprattutto gli individui emigrati durante l'ultimo periodo sovietico. In conseguenza di questo cambiamento negli anni novanta del XX secolo vi fu un calo delle popolazioni di ultima immigrazione, come i russi e gli ucraini, e un conseguente aumento in percentuale delle popolazioni autoctone.



114920811_f0e445cf_622c_4855_8e9e_f63861737067



Etnie

I principali gruppi etnici del Kazakistan sono due: i kazaki e i russi. Seguono minoranze uzbeche, ucraine, uigure, tatare e tedesche, questi ultimi presenti un tempo in numero molto consistente. Infine vi si trovano etnie minori, quali i coreani, i turchi, gli azeri, i bielorussi, i dungani e altri ancora.



67035321634d63a0835644da14173528_XL



Religioni

Musulmani 70%, Cristiani 25% (in maggioranza ortodossi, cattolici 1,14%), Buddisti 5%.



a

Almaty_kazakhstan_5



Cultura
Arte e architettura

L'arte kazaka contemporanea si inserisce nella grande tradizione dell'arte islamica cui, dal XIX secolo, si sono via via aggiunti gli influssi di correnti occidentali soprattutto attraverso la mediazione della cultura russa zarista e, più tardi, sovietica (realismo socialista, "forme nazionali" d'arte ecc.). Dopo l'indipendenza seguita alla caduta dell'URSS, si sono accentuate le tendenze a rinsaldare i legami con la tradizione artistica islamica.
Pittura e scultura
Sezione vuota

Questa sezione sull'argomento stati è ancora vuota. Aiutaci a scriverla!
Letteratura

Il bilinguismo (russo-kazako) tra gli scrittori è diffuso. Per quanto riguarda la letteratura in russo, questa s'inserisce nell'alveo della letteratura russa, in sostanza recependone moduli e generi, temi e motivi, e presentandosi fino a poco tempo fa come poco più di una variante regionale. Esiste una ricca letteratura orale trasmessa da cantastorie e narratori ambulanti, connessa col folklore turco e dell'Asia Centrale, che affonda le origini nella tradizione popolare ed è fatta oggetto di studio sistematico solo a partire dal XIX secolo. Una letteratura colta in lingua kazaka comincia a svilupparsi solo in tempi moderni e trova il suo "creatore" nella figura di Abaj Kunanbaev (1845 - 1904), poeta e traduttore dal russo, vissuto nel periodo in cui il mondo kazako entra a far parte dell'Impero russo. Questo periodo, in cui avviene la prima acculturazione in chiave europeizzante, è segnato anche dallo sviluppo di nuovi fermenti ideali e religiosi legati al movimento islamico riformista-modernista dei jadidisti. In seguito alla Rivoluzione bolscevica del 1917, la lingua kazaka adotta l'alfabeto cirillico mentre la letteratura si adatta ai dettami estetici del realismo socialista e delle "forme nazionali" dell'arte. Emerge in questo periodo la figura dello scrittore e pubblicista Magjan Jumabaev (1893-1938). L'indipendenza seguita al crollo dell'URSS segna una presa di distanza dalla precedente pesante russificazione culturale nel tentativo di riconquistare una nuova identità che rivaluti da un lato i legami con il mondo ancestrale dei turchi della steppa e, dall'altro, quelli con la tradizione islamica.
Letterati importanti

Khwaja Ahmad Yasavi (1106 - 1166), poeta e Sufi
Boukar J. Kalkaman (1668 - 1781), poeta
Bukhar-zhirau Kalmakanov (1693 - 1789), poeta
Ibrahim Altynsarin (1841 - 1889), scrittore
Abaj Kunanbaev (1845 - 1904), poeta
Jambyl Jabaev (1846 - 1945), poeta
Shakarim Kudaiberbiev (1858 - 1931), poeta
Alikhan Bokeikhanov (1866 - 1937), scrittore
Akhmet Baytursinuli (1873 - 1937), poeta e scrittore
Mirjaqip Dulatuli (1885 - 1935), poeta e scrittore
Jusupbek Aimautov (1889 - 1931), scrittore
Sultan Mahmud Toraygirov (1893 - 1920), poeta e scrittore
Magjan Jumabaev (1893 - 1938), scrittore, pubblicista, fondatore della letteratura kazaka moderna
Ilias Jansugurov (1894 - 1938), scrittore
Beimbet Mailin (1894 - 1938), scrittore
Saken Seifullin (1894 - 1939), poeta e scrittore
Muhtar Auesov (1897 - 1961), scrittore
Sabit Mukanov (1900 - 1973), poeta e scrittore
Gabit Musrepov (1902 - 1985), scrittore, drammaturgo
Gabiden Mustafin (1902 - 1985), scrittore
Baurzhan Momyshuly (1910 - 1982), scrittore
Ilyas Esenberlin (1915 - 1983), scrittore
Muqagali Maqatayev (1931 - 1976), akyn, poeta
Qabdesh Jumadilov (1936), scrittore
Oljas Suleimenov (1936), poeta
Muhtar Shahanov (1942), scrittore
Bakhytzhan Kanapyanov (1951), poeta
Eldar Sattarov (1973), scrittore

Bibliografia

A. Bombaci, La letteratura turca, Sansoni-Accademia, Firenze-Milano 1969
G. Scarcia, Storia della letteratura turca, Fratelli Fabbri, Milano 1971
AA. VV., Imperi delle steppe. Da Attila a Ungern Khan, prefazione di F. Cardini, centro studi "Vox Populi", Pergine 2008
Steve LeVine, Il petrolio e la gloria. La corsa al dominio e alle ricchezze della regione del Mar Caspio, traduzione di Enrico Monier, collana Inchieste, il Sirente, Fagnano Alto, 2009, XXXII-512 pp., ISBN 978-88-87847-15-4.
Sugli Italiani del Kazakistan (ivi deportati dalla Crimea nel periodo staliniano) v.: Giulia Giacchetti Boiko e Giulio Vignoli, L'olocausto sconosciuto. Lo sterminio degli Italiani di Crimea, Settimo Sigillo, Roma, 2008.
A. Fais, L'aquila della steppa. Volti e prospettive del Kazakistan, prefazione di A. Dugin, Edizioni all'Insegna del Veltro, Parma, 2012
F. Indeo, Kazakhstan. Centro dell'Eurasia, prefazione di A. Ferrari, Sandro Teti Editore, Roma, 2014

Teatro

In Kazakistan, e più specialmente ad Astana, sono presenti i più grandi teatri del mondo. Il più famoso, il Kazakhstan Central Concert Hall, si trova ad Astana e rappresenta ogni tipo di opere.
Musica

La musica nel Kazakistan è tra le più "strumentali" del mondo, infatti non si serve solo di una quantità indefinita di percussioni ma anche accompagnamenti con diversi tipi di liuti,tra cui la dombra.
Uno dei più famosi compositori kazaki è Kurmangazy Sagyrbayuly.
Un esempio di utilizzo della musica tradizionale dei nomadi kazaki si può trovare nell'opera Slow horizons del compositore israeliano Yuval Avital (per chitarra, ensemble tradizionale del Kazakistan di 12 musicisti, ballerini, un narratore e video) realizzata per il Nauryz 21 festival ad Almaty nel 2006.[senza fonte]
Sport

Ciclismo
Astana Pro Team, squadra ciclistica di cui ha fatto parte, sino al 2010, Alberto Contador. Altri ciclisti noti a livello internazionale che hanno militato nella squadra negli ultimi anni sono Aleksandr Vinokurov, ora general manager, e il siciliano Vincenzo Nibali, vincitore della Vuelta di Spagna 2010, del Giro d'Italia 2013 e 2016 e del Tour de France 2014, e Fabio Aru, che ha vinto la Vuelta del 2015. La squadra è formata principalmente da corridori kazaki e italiani. Il general manager è Giuseppe Martinelli.

Pugilato
Anche nel pugilato il Kazakistan si è affermato in campo internazionale con campioni quali Gennadij Golovkin, che vinse il suo primo titolo mondiale WBA pesi medi nel 2010.

Hockey su ghiaccio
Barys Astana, squadra che milita in Kontinental Hockey League, comunemente considerato il secondo campionato hockeystico al mondo dopo la NHL.

Calcio a 5
Il Kairat Almaty il 28 aprile 2013 ha vinto la coppa Uefa Futsal (calcio a 5) battendo nelle finale di Tbilisi il Dinamo Mosca per 4-3.



Astana_capitale_del_Kazakistan_image_ini_620x465_downonly

Burabai

monti_altaj

 
Web  Top
view post Posted on 7/10/2019, 14:12     Top   Dislike
Avatar

FOUNDER

Group:
Administrator
Posts:
108,558
Reputation:
+1,693

Status:


Generalità

Paese di sterminate steppe pianeggianti che digradano verso i semidesertici terreni centrali e le catene montuose a S e a E, il Kazakistan è, con i suoi quasi tre milioni di km² di estensione, uno degli Stati più grandi del continente. Le differenze morfologiche del territorio hanno marcato in passato anche le differenti culture insediatesi e sviluppatesi nel Paese: a N, terra di popolazioni nomadi, che hanno attraversato con i loro imperi le lunghe distese kazache, portando i loro epigoni fin nel cuore del XX secolo, senza lasciare del loro passaggio che tracce superficiali; a S, territorio occupato da popolazioni stanziali, fermatesi nella regione del Turkestan e lungo le montagne del confine meridionale, tra il lago d'Aral e quello di Balhaš, sulla scia dei commerci legati a quella rete di percorsi carovanieri transnazionali tra i luoghi più impervi del pianeta, nota come Via della Seta. I kazachi furono soggetti alle invasioni di varie orde di popoli nomadi, dai Saci (di cui resta forse uno dei più preziosi reperti archeologici nazionali, l'uniforme dell'“Uomo Dorato”, relativa a un principe guerriero e rinvenuta presso antiche tombe) agli Unni o ai Turchi provenienti dalla Mongolia e dalla Cina. Amministrati poi dai grandi imperi come quello dei Sasanidi, dei Mongoli di Gengis Khān e infine dei Russi, devono le loro origini a questa commistione di passaggi che hanno portato prima alla costituzione dei vari khanati in cui fu diviso il Paese, poi all'annessione con l'Unione Sovietica e infine alla costituzione della Repubblica Socialista Sovietica del Kazakistan negli anni Trenta del Novecento. Quasi 500 anni dopo la comparsa nel Paese dell'etnia uzbeca, dal cui ceppo derivarono i kazachi (“cavalieri liberi, avventurieri”) propriamente detti. Considerato nel Novecento un'estensione della Russia, il Kazakistan, a più riprese, è stato soggetto a rimpatri ed esodi, soprattutto sovietici, che hanno riunito gruppi eterogenei per condizione, origine, motivazioni: dai dissidenti politici del regime comunista in esilio, ai lavoratori mandati nei campi di lavoro da Stalin prima e da Chruščëv poi, per costruire le grandi cattedrali urbane e dissodare le “Terre Vergini” dei piani quinquennali. È stato inoltre considerato terra da deprivare per effettuare gli esperimenti nucleari nel Poligono di Semipalatinsk, intorno alla città del “niente”, Kūrchatov. Costretti forzatamente a diventare agricoltori sedentari nelle fattorie collettive di impianto sovietico, gli antichi nomadi kazachi hanno dovuto affrontare un periodo di profonde trasformazioni culturali, non esenti da cruente rivolte, che hanno decimato mandrie e abitanti. Nei decenni finali del XX secolo, dopo il raggiungimento dell'autonomia dal colosso sovietico e la riconversione dell'economia verso attività legate al settore industriale e allo sfruttamento delle risorse energetiche del sottosuolo, il Paese ha finalmente intrapreso un cammino verso lo sviluppo e la crescita. Il programma, presentato dal governo alla fine degli anni Novanta, ha posto come obiettivi nevralgici per la trasformazione del Paese il raggiungimento della stabilità e della maturità politica, la prosperità sociale ed economica dei cittadini, lo sviluppo delle infrastrutture, dei trasporti e delle comunicazioni, e, più in generale, quel processo di liberalizzazione e democratizzazione crescente che dovrebbe portare il Kazakistan a diventare un vero e proprio modello ideale di commistione eurasiatica.



segue

 
Web  Top
view post Posted on 9/10/2019, 10:30     Top   Dislike
Avatar

Blogger

Group:
Administrator
Posts:
66,711
Reputation:
+1,770
Location:
Polo Nord and nomade virtuale 😂😂🥶🐧🐧

Status:


Lo Stato



Già Repubblica Federata il Kazakistan è stato l'ultima Repubbica sovietica a diventare indipendente nel 1991 dopo il dissolvimento dell'URSS, entrando a far parte, alla fine di dicembre dello stesso anno, della CSI (Comunità di Stati Indipendenti). In base alla Costituzione dell 1995 (che ha modificato a seguito di una consultazione referendaria la Carta che era stata approvata nel 1993) il capo dello Stato è eletto a suffragio diretto con mandato di 7 anni e gode di ampi poteri, compreso quello di sciogliere il Parlamento.

Il potere esecutivo è esercitato dal Consiglio dei ministri di nomina presidenziale; il Consiglio è guidato, sempre dietro autorizzazione del presidente, dal primo ministro. Il Parlamento è composto due Camere: il Senato (47 membri, di cui 7 di nomina presidenziale) e la Camera Bassa (o Mazhilis, composta da 77 membri eletti a suffragio diretto con mandato quinquennale). Il sistema giudiziario del Paese è ispirato alle norme in uso nel diritto europeo, e a quelle di matrice islamica, benché il sistema nazionale sia ancora in via di elaborazione. La giustizia è amministrata da una Corte Suprema, da una Corte d'Arbitrato e da Tribunali distrettuali e regionali. È inoltre in vigore la pena di morte.

Le forze armate sono organizzate secondo la classica tripartizione (esercito, marina, aviazione) e comprendono anche formazioni paramilitari come la Guardia repubblicana. I corpi militari sono stati integrati con le forze russe, in base a un accordo del 1995. Il servizio di leva è obbligatorio e dura due anni. L'istruzione primaria e secondaria impartita nel Paese è gratuita e obbligatoria: il tasso di analfabetismo presente in Kazakistan è infatti bassissimo, pari allo 0,4%. Il sistema scolastico è articolato in due cicli: il primo, che inizia a 7 anni d'età, ha durata quadriennale; il secondo, che dura 7 anni, è diviso a sua volta in due semicicli rispettivamente di 5 e 2 anni.

Tra le numerose università presenti nel Paese: la Al-Farabi Kazakh National University, la National Technical University, la Kainar University, con sede nella vecchia capitale Almaty, o le università di Karagandy, Kustanaj e Pavlodar. Tra gli altri centri di studio superiori: l'Eurasian Institute of Market, l'International Academy of Business e il Kazakhstan Institute of Management, Economics, and Strategic Research, anch'essi dislocati ad Almaty. Una quota considerevole di studenti, comunque, si sposta all'estero per frequentare gli studi universitari.


Segue

 
Web  Top
view post Posted on 11/10/2019, 11:43     Top   Dislike
Avatar

Blogger

Group:
Administrator
Posts:
66,711
Reputation:
+1,770
Location:
Polo Nord and nomade virtuale 😂😂🥶🐧🐧

Status:


Territorio: geografia fisica



Esteso per ca. 3000 km da W a E, cioè dal basso corso del fiume Volga agli Altaj, e per 1500 km da N a S, dalla Siberia sudoccidentale al Tian Shan, il Kazakistan presenta una morfologia assai varia: prevalgono però le pianure nei settori occidentali e settentrionali e le alteterre in quelli orientali e meridionali.


Procedendo da W, si estende dapprima il Bassopiano Turanico; affacciato al Mar Caspio, è limitato a N e a E da modesti rilievi, tra i quali è la Catena dei Mugodžary (657 m), mentre comunica con il Bassopiano Siberiano Occidentale attraverso una depressione nota come Porta del Turgaj.

Verso E, al di là di un vasto altopiano (Alture del Kazakistan) dominato dal monte Aqsoran bīigi (1566 m), il rilievo diviene più accidentato, sino a raggiungere, sul confine orientale, le catene degli Altaj e su quello meridionale il Tian Shan.


I settori settentrionali e sudorientali sono gli unici a essere attraversati da fiumi che tributano a mari aperti; tutto il resto del territorio ha caratteristiche areiche o endoreiche.

Fiumi principali sono l'Irtyš e l'Išim, tributari del Mare di Kara tramite l'Ob'; l'Ural e l'Emba, che si gettano nel Mar Caspio; il Syrdarīya e l'Ili, che sfociano rispettivamente nel lago d'Aral e nel lago Balhaš; il Torghay, che si perde nel Bassopiano Turanico; il Sarysu e il Ču, che si esauriscono nelle steppe del Betpaqdala (Steppa della Fame).


I principali bacini interni, oltre al Mar Caspio, sono il lago d'Aral, di cui appartiene al Kazakistan l'intero settore settentrionale, il Balhaš, l'Alakol, lo Zajsan, il Tengiz. Il clima è di tipo continentale, con inverni rigidi ed estati molto calde; sulla quasi totalità del territorio le precipitazioni sono inferiori ai 300 mm annui, per cui l'agricoltura non è possibile se non nelle oasi o nelle zone irrigate; solo ai margini settentrionali, orientali e sudorientali cadono piogge sufficienti alle necessità agricole.


Segue

 
Web  Top
view post Posted on 13/10/2019, 09:57     Top   Dislike
Avatar

FOUNDER

Group:
Administrator
Posts:
108,558
Reputation:
+1,693

Status:


Territorio: geografia umana

La popolazione risulta assai variegata dal punto di vista etnico, essendo composta per il 57,2% da kazachi, 27,2% russi, 3,1% ucraini, 2,7% uzbechi, 1,6% tatari, 1,6% tedeschi, 1,5% uiguri, 0,7% bielorussi e vari altri gruppi di minore entità: situazione paradossale in quanto l'etnia ufficiale, quella kazaca, risulta di fatto minoritaria. Tuttavia, vigorosi movimenti migratori, in seguito alla dissoluzione dell'URSS, hanno allontanato dal Kazakistan un buon numero di abitanti di origine russa e ucraina. La maggior parte della popolazione è russofona e la scelta del Parlamento del Kazakistan, nel 1995, di rendere il kazaco unica lingua di Stato non sembra aver facilitato la composizione dei contrasti. In ogni caso, il problema si è ridotto presto alla negoziazione di un modus vivendi fra i due gruppi principali. Ciò non ha impedito che, fra 1992 e 1993, nell'incertezza della soluzione che sarebbe stata raggiunta, parecchie migliaia di russi lasciassero il Kazakistan, privandolo di fatto di buona parte dei quadri dirigenti e intermedi. Negli anni più recenti, divenuto sempre più evidente che la Russia aveva recuperato un ruolo di preminenza rispetto al Kazakistan (in campo economico, politico e militare), l'esodo dei Russi si è fatto meno intenso, anche se i rapporti fra i due Stati e fra le due nazionalità non sono tornati cordiali almeno fino al 1994; al tempo stesso, il rientro di molti Kazachi dagli altri Paesi ex sovietici ha portato la componente kazaca a superare il 44% della popolazione residente; una successiva ondata emigratoria ha ulteriormente aumentato la quota di kazachi. Il Kazakistan ha una densità bassissima (66 ab./km2) e una forte componente rurale; il tasso di urbanizzazione è comunque il più elevato tra quelli dell'Asia centrale (56%). Città principali, o Astana , sono Almaty (che è stata la capitale fino al 1997), Qaraghandy, Šymkent, Ust-Kamenogorsk, Semipalatinsk, Džambul, Petropavlovsk e Pavlodar.


segue

 
Web  Top
view post Posted on 15/10/2019, 13:26     Top   Dislike
Avatar

Blogger

Group:
Administrator
Posts:
66,711
Reputation:
+1,770
Location:
Polo Nord and nomade virtuale 😂😂🥶🐧🐧

Status:


Territorio: ambiente


La vegetazione è prevalentemente stepposa con grandi aree di terreno destinate al pascolo; minori le zone destinate all'agricoltura (soprattutto coltivazione di grano).

L'ecosistema conta numerose specie di animali, che vivono principalmente sui monti: orsi, linci, argali, stambecchi, leopardo delle nevi, aquila, fenicotteri; tra le specie protette dal WWF, antilope e cervo di Bukhara.

Le aree protette, tra cui sono presenti quattro parchi nazionali e molte riserve naturali, ricoprono il 2,8% del territorio. Le maggiori urgenze ambientali riguardano i rifiuti tossici e radioattivi (causati da anni di esperimenti nucleari) e l'aumento della desertificazione causata dall'uso intensivo dei principali laghi e in particolare dal prosciugamento del lago d'Aral.


Segue

 
Web  Top
view post Posted on 16/10/2019, 17:05     Top   Dislike
Avatar

FOUNDER

Group:
Administrator
Posts:
108,558
Reputation:
+1,693

Status:


Cultura: generalità

Paese in cui l'impronta dell'Unione Sovietica si è rivelata più marcata e influente che altrove, il Kazakistan da diversi anni sta tentando di smarcarsi da questa presenza ancora tangibile, anche e soprattutto a livello culturale e linguistico. Benché usi e pratiche tradizionali restino molto sentite e diffuse fra la popolazione kazaca (dal ruolo sociale fondante della famiglia alle tipiche case-yurte, aspetti ereditati dalle tribù nomadi, al vestiario, alla cucina, alle musiche), abitudini e modi di vita “moderni” si sono diffusi parallelamente al processo di sviluppo economico avviato dall'indipendenza. Nel Paese vi è una florida attività culturale, fatta di spettacoli teatrali, in cui ai temi tradizionali si affianca l'attualità locale o internazionale, opere e balletti (di tradizione kazaca, russa o coreana), scuole d'arte, festival e rassegne musicali, dove è possibile assistere a esibizioni con strumenti tradizionali (dombra e kobyz, soprattutto) e concerti pop o rock. Per la musica colta la sede più prestigiosa è la Filarmonica Centrale di Almaty. La scena artistica novecentesca ha avuto in Abylkhan Kasteyev (1904-1973) uno dei protagonisti maggiori, annoverabile tra i veri fondatori della pittura moderna kazaca. Tra le eredità architettoniche più apprezzabili, ci sono senza dubbio i palazzi governativi degli antichi khanati, mentre i luoghi di maggior fascino nel Paese sono Taraz, città ricca di castelli, templi, necropoli, e Almaty, la più viva delle città kazache con alcuni musei di rilievo quali il Museo centrale di Stato, il Museo degli strumenti musicali kazachi, il Museo della Repressione. La capitale Astana, a dispetto del titolo, non offre particolarità di rilievo culturale. Nota a parte meritano i siti che l'UNESCO ha inserito nel patrimonio dell'umanità: il Mausoleo di Khoja Ahmed Yasawi (2003) e i Petroglifi e paesaggio archeologico di Tamgaly (2004). Nonostante i kazachi non vivano la dimensione religiosa in maniera profonda e sentita, una delle ricorrenze più partecipate è il Nauryz, celebrazione islamica; a questa si aggiungono il giorno della Vittoria (9 maggio), la festa della Repubblica (25 ottobre) e la festa dell'Indipendenza (16-17 dicembre); a queste occasioni spesso si accompagna la presenza di musicisti e cantanti che si esibiscono in sfide musicali o canore di antica origine popolare.Il cinema ha vissuto un progressivo crescendo. Negli anni Sessanta Shaken Ajmanov (1914-1970), autore di La Terra dei padri (1966) è stato una figura di riferimento, unendo temi della storia nazionale a riflessioni intimiste. Nella sua scia una nuova generazione di autori è sorta a fine secolo, tra cui K. Salykov (n. 1952) regista di Balcony (1988) e R. Abdrashitov (n. 1970) che ha diretto L’isola della rinascita (2004). Un nome su cui si è posato l'interesse internazionale è la regista Gulshad Omarova, autrice di Schizo (2006), film vincitore di premi in festival europei, asiatici e nordafricani. Del 2005 è Nomad - La stirpe dei kazaki in un film, diretto da autori non kazachi ma qui prodotto e risultato il più costoso della storia cinematografica nazionale, oltre a essere stato candidato al Golden Globe.



segue

 
Web  Top
view post Posted on 18/10/2019, 09:14     Top   Dislike
Avatar

Blogger

Group:
Administrator
Posts:
66,711
Reputation:
+1,770
Location:
Polo Nord and nomade virtuale 😂😂🥶🐧🐧

Status:


Cultura: letteratura



I documenti più antichi della letteratura kazaca sono le epopee trasmesse oralmente a partire dal sec. XVI. Una vera e propria fioritura artistica si ebbe nel sec. XIX, con poeti come Dolat (1802-1874), Čortanbay (1818-1881), Süyümbay (1827-1895), Marabay (1841-1898), Murad Aqïn (1843-1906), che cantano la vita tradizionale del popolo, le sue leggende, la sua vita libera nella steppa. Ma un posto di assoluto rilievo nella letteratura kazaca del sec.


XIX è occupato da Altïnsarïn (1841-1889) e Abay (1845-1904). Il primo fu sostenitore convinto di un rinnovamento della vita culturale e letteraria all'interno della più ampia comunità dei turchi musulmani.

Abay, formatosi alla scuola russa, seppe trasformare quella del suo popolo in una letteratura moderna e nazionale.

Pur ispirandosi ai grandi poeti kazachi del passato (Saʽdi, Fuzuli, Nava'i), egli seppe dare un significato nuovo alla loro eredità spirituale, alla luce della temperie di un secolo di grandi trasformazioni. Per la sua universalità e il suo genio, Abay venne definito il “Goethe delle steppe”.


A cavallo tra i sec. XIX e XX sono da ricordare scrittori come Köpeyogli (1857-1931) e Ahmed Baytursun (1873-1937). Di qualche rilievo, ma al servizio della causa sovietica, sono stati Ǧambul Ǧambayogli (1846-1950) e, in misura minore, Ali Ormanov (1907-1983) e Abdullah Tagibaev (1909-1978).


Autori importanti della scena letteraria contemporanea sono lo scrittore Rollan Seisenbayev e il poeta Olzhas Sulejmenov, attivi soprattutto su fronti di rilevanza sociale, e Sergey Lukyanenko (n. 1968), autore di fantascienza.


Segue

 
Web  Top
view post Posted on 21/10/2019, 05:10     Top   Dislike
Avatar

Blogger

Group:
Administrator
Posts:
66,711
Reputation:
+1,770
Location:
Polo Nord and nomade virtuale 😂😂🥶🐧🐧

Status:


Cultura: arte


Su questi territori e in genere su tutti quelli delle steppe della Siberia occidentale agirono dal II millennio a. C. prima la cultura di Andronovo, poi quella di Karasuk. Attraverso la cultura di Karasuk (1200-700 a. C.) si realizzò il grande incontro tra l'arte scitica e quella siberiana, accentrato soprattutto sul tema della raffigurazione animalistica, secondo le differenti convenzioni estetiche delle due civiltà.

Tra le superbe interpretazioni di quest'arte nel Kazakistan fiorì quella dei nomadi Saci (metà del I millennio a. C.), di cui documentazione significativa è fornita dalle immagini veristiche e fantastiche di animali diversi che compongono il diadema d'oro del Tesoro di Karagalink (sec. I a. C.). Sono anche state scoperte numerose pitture murali preistoriche nei monti Karatu.


Databili tra il sec. I a. C. e il V d. C., queste pitture rappresentano per la maggior parte scene di caccia e immagini di animali oggi scomparsi. Nel corso dei sec. VI-VIII si sviluppò nell'area delle steppe una statuaria di elementare concezione, caratterizzata tuttavia da appunti di individualizzazione.

Nelle zone del sud, invece, più a contatto con le influenze centro-asiatiche, fiorì un altro tipo di scultura, in terracotta e di piccole dimensioni, alla realizzazione della quale contribuirono apporti e manodopera della Sogdiana. L'organizzazione urbanistica delle città del Kazakistan si sviluppò, secondo i modelli centro-asiatici, nel corso dei sec. X-XIII.

Nel periodo del potere dei Qarakhānidi l'edilizia si avvalse di un maggiore impiego del mattone cotto, trattato spesso anche con funzioni ornamentali, al quale si aggiungeva, con le medesime finalità decorative, l'uso di rivestimenti di superfici con formelle di terracotta scolpita.

L'adozione della pianta quadrata centrale per mausolei cupolati continuò con maggior applicazione anche dopo le distruzioni operate dai Mongoli nel sec. XIII. Si diffuse il gusto per i rivestimenti con ceramiche smaltate (Alaša-hān, Geči, moschea-mausoleo di Ahmad Yasawi, sec. XIII-XIV; mausolei di Kesene e di Sik-Niyāz, questi ultimi costruiti durante il khānato Kazaco, sec. XV-XVII).


A forme più semplificate e spoglie di ogni elemento decorativo sono ispirate le architetture del periodo successivo.



Fonte: www.sapere.it/enciclopedia/Kazakistan.html

 
Web  Top
8 replies since 20/2/2018, 23:23   160 views
  Share