| Bisogna tenere presente nelle vicissitudini dell’akita americano che, per mettere un po’ d’ordine nel caos della razza akita, furono all’inizio differenziate due linee distinte: quella Ichinoseki e la Dewa.
I cani che i militari statunitensi portarono negli States alla fine della seconda guerra mondiale discendevano in gran parte dalla linea Dewa.
Nel 2001 la Federazione Cinologica Internazionale, ha riconosciuto la razza come separata dall’akita inu, inizialmente, con la denominazione di grande cane giapponese, e inserita nel secondo gruppo, quello dei molossoidi, in seguito, nel 2005, è poi stata rinominata akita americano e spostata nel quinto gruppo, quello dei cani di tipo spitz. Mentre l’American Kennel Club continua a considerare l’akita un’unica razza. akita amricano L’akita americano è una razza poco diffusa e conosciuta in Italia © Pixabay Lo standard di razza
L’akita americano è un cane di grossa stazza – i maschi sfiorano i 60 kg – e di aspetto imponente. Selezionati per la guardia e la difesa di famiglia e territorio, questi cani sono estremamente attenti e vigili per quel che riguarda ciò che avviene intorno a loro. Ciò li rende perfetti, però, solo per persone che hanno già un’esperienza con le razze grandi e che sanno guidare il cucciolo con mano ferma durante il delicato periodo che conduce alla maturità. Il mantello è “doppio”: si evidenzia, infatti, un sottopelo spesso e soffice e un pelo esterno dritto e rigido, lungo sulla schiena circa 5 centimetri, una misura leggermente maggiore rispetto al resto del corpo, eccetto la coda, che viene tipicamente portata alta, arrotolata sul dorso o sui fianchi. È ammesso qualsiasi colore come il rosso, il fulvo, il bianco, il sesamo, il marrone, anche macchiato o striato, tipica di molti soggetti la maschera nera, non concessa, invece, nell’Akita Inu. Il dismorfismo sessuale è molto accentuato e i maschi sono sostanzialmente differenti dalle femmine sia come altezza che come imponenza fisica. Il maschio non è molto socievole con soggetti dello stesso sesso, ma mostra un’indole affabile e amorevole nei confronti della famiglia di cui fa parte. akita Un primo piano di una testa di maschio akita americano © Pixabay La salute dell’akita americano
L’akita americano è un cane sostanzialmente sano. Spiega il dottor Francesco Miccoli, medico veterinario e direttore sanitario di ReproVet Genetics Italia:. ” Come spesso accade alle razze di grossa taglia, però, la displasia dell’anca è una patologia che affligge gli akita americani. Per prevenirla è importante che la genealogia del cucciolo vada attentamente controllata prima dell’acquisto per evitare sorprese. La malattia, infatti, è in grado di inficiare in modo più o meno grave la salute e il benessere del soggetto”. Attenzione, inoltre, alle malattie articolari che potrebbero comparire nella maturità o in vecchiaia. Nell’akita americano sono anche riconosciute patologie della pelle e del mantello che vanno affrontate immediatamente, al loro apparire, con l’aiuto di un veterinario specializzato. Il coniglio finale è, comunque, come sempre quello di rivolgersi ad allevatori seri e attentamente selezionati che possano mostrare i genitori del cucciolo e controllarne, nel tempo, la crescita e la salute.
fonte www.lifegate.it/akita-americano
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