I sentieri dello spirito.

"È una vita di privazioni." Con queste parole il maestro jedi Obi Wan Kenobi avverte il suo apprendista, Anakin Skywalker, prima di prenderlo con sé.
La volontà, attributo principale dello spirito, infatti si forgia e si rafforza con le privazioni e la determinazione, resistendo agli impulsi dell'ego, cioè alle tendenze incontrollate del corpo, della mente e dell'emotività.
Per questo Il cammino iniziatico è un cammino di privazioni, che segue "la via di maggior resistenza", per dirla con Gurdjieff, e include sacrifici e continue prove di volontà. Assoggettarsi a una disciplina rigorosa, fare le cose anche quando non si ha voglia di farle, esercitando strenuamente il corpo e l'intelletto, tutto ciò ha il fine di incrementare la propria forza spirituale e di forgiare la Volontà Sovrana, che costituisce un vero e proprio potere, e una volta sviluppata agirà in modo potente e sotterraneo anche quando l'individuo non ne è pienamente cosciente.
Al contrario l'individuo che cede passivamente a tutte le tentazioni, che soggiace a tutti gli impulsi (in questo consiste il vizio), indebolisce sempre di più la propria volontà (e con essa la propria presenza e la propria forza spirituale)
conducendo un'esistenza sempre più automatica e incosciente: la sua capacità di governare quell'esistenza, anche in virtù del principio che conosciamo con il nome di "legge dell'attrazione", si ridurrà nella misura in cui egli non saprà governare sé stesso, nella misura in cui egli non saprà far prevalere il superiore (la volontà) sull'inferiore (l'ego e le sue componenti: istinti del corpo, stati d'animo e pensieri).
Le componenti inferiori sono le cristallizzazioni delle facoltà animiche (archetipi) sul piano fisico denso, nonché gli strumenti che l'anima utilizza per accumulare esperienza sui piani più densi, dunque la volontà (o forza spirituale) dovrebbe prevalere e dirigere coscientemente sia la psiche (mente + emotività) sia il corpo fisico.
In caso contrario si ha ciò che il Guénon chiama "inversione satanica", ovvero l'inferiore che comanda al superiore, il corpo che piega alle sue voglie la volontà, gli stati d'animo incontrollati e il pensiero compulsivo che interferiscono e addirittura impediscono la realizzazione dei propositi della volontà, il che è precisamente il contrario di ciò che dovrebbe essere.
Il rafforzamento della volontà è ciò che San Paolo chiama "la buona battaglia", la giusta lotta dello spirito per divenire sovrano e regnare saggiamente su tutto l'essere umano.