| "La collanina funziona", "...esperienza personale, con me ha funzionato!", qualcuno dice che l'esperienza con la collanina è stata positiva. Altri allora intervengono: "non è possibile", "...guarda che l'esperienza personale non ha molto significato...", qualche mamma dice di aver notato qualche bambino con quelle collane e che ne ignorava gli scopi. Ma l'atmosfera si riscalda.
La maggioranza delle "mamme ambrate" si arrabbia tantissimo, prende la discussione (e l'argomento, a dir poco "banale") come un insulto alle proprie scelte. "Vergogna! Che schifo", "...come vi permettete", lo scambio di pensieri diventa una mezza rissa, mamme offese che chiedono rispetto, genitori che accusano gli altri di non avere nessuna empatia (ricordo: stiamo parlando di collanine d'ambra per i lattanti, non del biglietto vincente della lotteria di capodanno), "non siamo ignoranti!". Incredibile.
Accuse di cialtroneria, ignoranza, oscurantismo, per aver smentito i "poteri" della collanina d'ambra
Sui poteri delle collanine magiche c'è chi giurerebbe e, chi non giura, chiede venga rispettato il diritto di mettere quello che si vuole ai propri figli. Da lì all'omeopatia ed alle "energie della natura" il passo è breve. Tutto diventa una specie di delirio, nel quale si formano due fronti opposti, gli insensibili scettici e i possibilisti. Durante la discussione ho sottolineato che ognuno può mettere al figlio la collanina che vuole, ma anche il naso da clown o il pigiama di SuperPippo se vuole, l'importante è sapere che si tratta di cose che non hanno significato medico, oltre (nel caso delle collane) rischiare qualcosa, ma è tutto inutile, chi dice che la collana non funziona e non può funzionare per alcune mamme deve solo vergognarsi.
Ma non finisce qui, si arriva a qualcosa di interessante quando qualcuno chiede le prove sugli incidenti causati dalle collanine d'ambra, non prove generiche ma "dati certi luogo data nome e cognome del bimbo referto di morte per soffocamento da collanina d ambra" ed in un certo senso fa effetto leggere come si chieda addirittura il "referto di morte" della causa di un tragico incidente domestico mentre non si chiede nessuna prova (perché d'altronde non c'è) sugli effetti delle collanine d'ambra magiche.
Le "prove certe" sulle morti da collanina d'ambra.
Notate il controsenso? Un'azione qualsiasi si dovrebbe fare per un motivo, perché c'è uno scopo. In questo caso non esiste nessuna prova del beneficio delle collanine magiche, ma si chiedono le prove (e che prove) del pericolo, un "pensiero al contrario" stupefacente.
Lo scontro sugli effetti delle collanine d'ambra è ormai durissimo, chi le usa e nota effetti, chi dice sia tutta una bufala, mamme che odiano altre mamme, gentilissime donzelle che si trasformano in diavoli, io accusato di essere intollerante, velenoso ed aggressivo. Un delirio. Per le collanine d'ambra. Lo ribadisco: tutto questo è successo perché ho detto che le collanine d'ambra al collo del lattante non hanno nessuna azione, né sui denti né su altri organi.
Questa discussione mi ha fatto riflettere proprio sul fenomeno che spiegavo all'inizio. Siamo tutti dei creduloni, più o meno tutti. Il punto più interessante non è questo, ma il fatto che abbiamo perfetta padronanza della nostra razionalità e capacità critica finché non si tocca la nostra credenza. Non c'è cultura, livello sociale o ricchezza che tenga, crediamo tutti a qualche bufala, ma non lo ammetteremo mai. Perché quando qualcuno mette in dubbio le mie credenze, divento furioso, perdo ogni controllo.
Già, perché nonostante siamo creduloni è difficile ammettere di esserlo. Lo "status" di "ingenuo" non è positivo. L'ingenuo è in fondo un po' ignorante, sempliciotto nella migliore delle ipotesi, ma è la vittima preferita dei furbi e nessuno vuole apparire come l'allocco pronto ad essere catturato. Così mostriamo tutta la nostra indignazione per le bufale e le credenze che noi consideriamo tali, ma quando si tocca una nostra credenza è una tragedia, non la metteremmo mai in discussione.
Siamo capaci di mantenere freddezza e schiena dritta persino davanti ad una persona che sta male o che, piangendo, giura di essere guarita con una cura assurda, ma se ci toccano quello in cui crediamo perdiamo ogni controllo, ci sentiamo violentati, attaccati personalmente. Anche se non si riceve un solo insulto o una critica, è già la critica a ciò che crediamo che indirettamente è rivolta a noi. Se io credo all'omeopatia e qualcuno critica l'omeopatia (non me, ma una cosa a me estranea) è indirettamente una critica nei miei confronti: io sono libero di credere a ciò che voglio, ma se credo ad una sciocchezza, evidentemente sono sciocco anche io e questo porta molto fastidio. Nessuno di noi vuole essere dipinto come uno sciocco. Un altro elemento interessante è notare come ognuno (ripeto, è qualcosa che riguarda qualsiasi essere umano) reputi più interessante l'esperienza personale rispetto al dato "statistico". Se una cosa ha funzionato con me (non importa se è stato il caso, se è intervenuto qualche elemento estraneo o se si tratta di semplice coincidenza) funziona, a prescindere dalla sua plausibilità, molte mamme infatti, hanno detto che nel loro caso, indossata la collana, il bambino si è calmato. Quasi nessuno ha detto "mi sembrava funzionasse ma in effetti mi rendo conto che deve essere stato un caso", i due elementi "uso" ed "effetto" sono stati collegati immediatamente, escludendo tutti i fattori che possono condizionarli. Si è talmente convinti del funzionamento di qualcosa che oggettivamente non può funzionare, che per convincersi del contrario si cercano "prove" eccezionali (come la signora che voleva i dati dei bambini morti) quando dovrebbe accadere l'esatto contrario (uso qualcosa che dice di fare cose eccezionali solo se chi la vende mi fornisce prove eccezionali).
Anche questo è un comportamento arcaico e biologicamente conosciuto (si chiama bias di conferma).
Davanti a tutto questo, sembrano stonare i discorsi sociologici sulle truffe con le finte cure con staminali o le disquisizioni sui tanti ciarlatani. I motivi personali ed i drammi che spingono nelle braccia dei truffatori, le analisi statistiche degli studi, tutto un altro discorso. Sembrano lontane le analisi su questo o l'altro caso di falsa guarigione. A cosa serve spiegare la terapia genica per le malattie neurodegenerative se tante mamme mettono un talismano magico ai propri figli e si arrabbiano se qualcuno glielo fa notare? Non è facile dirlo.
Alla fine di tutto questo mi rimane una domanda: ma chi mi avrebbe "sovvenzionato" (a dire della cordiale signora del messaggio che vi ho mostrato) per parlare contro le collanine d'ambra, chi dovrebbe essere insomma il mio "corruttore"? Voi direte la fatina dei denti, vero? Volevo fare presente che non esiste. Già, non c'è nessuna fatina dei denti, almeno, non c'è nessuna prova scientifica che esista la fatina dei denti, ma forse è meglio sottolineare "secondo me", perché non vorrei scrivere anche un articolo sulla sua esistenza.
"Se vuoi sostenere una verità, prima assicurati non sia un'opinione che tu vuoi disperatamente sia vera". (Neil deGrasse Tyson).
Alla prossima.
fonte http://www.medbunker.it/2014/09/siete-tutt...-me-ovvero.html
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