| 39 — Abolite le parole che negano. Chi nega è povero; chi afferma è ricco. Chi nega è immobile; chi afferma è proteso avanti. Chi nega ha sempre torto; chi afferma è sempre corretto. Chi afferma può essere relativamente corretto, nello spazio e nel tempo; chi nega è nel più completo ristagno. Madre della negazione è l’ignoranza. Abolendo le negazioni, l’Insegnamento non rende schiavo nessuno. Chi nega invece è già uno schiavista, poiché non vuole che l’interlocutore esca dal cerchio dove lo costringe. L’Insegnamento della Comunità deve essere attivo nell’aprire tutti i sentieri. 140 — Se il vostro interlocutore dimostra di essere caparbio ed estremamente ignorante, domandategli se ha viaggiato molto. Vi risponderà senza dubbio che non è andato più lontano del volo di un passero. Inoltre, quando giunge in luoghi che gli sono nuovi ricade nelle vecchie condizioni, perché non sa la lingua e difetta di conoscenza generale. Uomini simili sono molto polemici, e non si vergognano della loro ignoranza. Viaggiare è davvero il modo migliore per comprendere le vite cosmiche. Il vero viaggiatore riflette lucidamente sul sentiero percorso ed esprime con chiarezza la direzione che si propone. Valuta le circostanze antecedenti e prevede possibilità migliori. Viandante, come t’immagini il sentiero oltre i confini della crosta terrestre? Quante forze si sono profuse per descrivere la vita di là! Agli uomini sembra che cadranno d’un tratto in uno stato senza senso. Sono pusillanimi perché non sanno osservare. Ma tu, esperto viaggiatore, sai che sulla Terra sono espresse in germe tutte le possibilità. Sai l’imperfezione del passato e distingui le formazioni embrionali del futuro. L’imperfezione della via percorsa ti ricorda la vita rudimentale dei mondi di coscienza inferiore. Viandante, lampi di soluzioni in forme nuove ti dirigono su sentieri preordinati in tutta la loro realtà super-stellare. Non hai bisogno di segni mistici; vai per la via visibile e ogni filo d’erba è per te registro delle forze naturali. I fantasmi sono per chi resta vicino alla stufa, per te sono le onde della materia luminosa. I divieti sono per chi resta nella stia dei polli, per te sono le forme reali dei raggi. Per quelli, magia e miracoli, per te il potere creativo degli strati puri della materia. Viandante, sono lieto di incontrarti, sono lieto di vederti avanzare con fermezza costante. Viandante, tu sai cosa cerchi; ti si può aiutare! 141 — Noi approviamo la tendenza ad abbreviare il linguaggio. È auspicabile combinare nuovi definitivi. Questo nuovo linguaggio libera la parola dal ristagno. Venerare parole morte non serve a nulla. È invece molto rallegrante vedere come il significato di un suono penetra e convince. Tutti capiscono che non sono le parole a convincere, ma le emissioni del centro cerebrale. Un discorso seducente riesce allo scopo perché impressiona chi ascolta. È più facile conquistare con un gesto tacito che con una fredda retorica. Se vi dicono: “Così parlava mio padre”, domandate: “Le sue pantofole consumate vi servono ancora?”. Ogni scienza ha bisogno di formule nuove. Parimenti, certi periodi della vita portano nuove espressioni. Rallegratevi per ogni termine nuovo. Nulla di peggio che abbracciare un cadavere! Già siete attaccati a una quantità di oggetti senza vita. La sepoltura di ogni lettera morta è accompagnata da lamenti, come se non esistessero azioni progressive di enorme importanza! Certamente gli uomini sono analfabeti, e coperti di fetidi e luridi insetti. Quale vecchio logoro pregiudizio è da rimpiangere? Un tronco pieno d’insetti è da bruciare, e ciò non sarà una distruzione, ma un rinnovamento. Cercate sempre di rinnovare tutto nella vita. 142 — È stato giustamente osservato che bisogna proteggere e preservare i piccoli degli animali. La maternità è per loro la stessa che per gli esseri umani. Se risparmiati, gli animali ci ripagano in latte, lana e lavoro. Il problema degli animali che vivono presso l’uomo è molto più importante. Si può osservare come muta l’atmosfera, quando quegli amici sono vicini alla casa. Interrogate 33 l’Arabo sul suo cavallo, o l’uomo del Nord sulle sue renne — non ne parlerà come di animali, ma come della sua famiglia. Dagli animali, passiamo alle piante. Sapete che è benefico dormire su radici di cedro. Sapete quali collettori di elettricità siano gli aghi di pino. Non solo le piante sono salubri per i loro estratti, ma ciò che emanano ha un potente effetto sull’ambiente. Si può capire come all’uomo sia benefica un’aiuola di fiori, se combinati con senno. Le aiuole di fiori misti, le cui reazioni distruggono a vicenda i rispettivi effetti salutari, sono assurde. Ma se composte di fiori consimili od omogenei, possono sopperire alle necessità del nostro organismo. Quante utili combinazioni di piante selvatiche sono nei campi! Le piante che crescono vicine per natura sono da studiare come strumenti di un’orchestra. Sono nel vero quegli scienziati che considerano le piante come organismi molto sensibili. Il prossimo passo sarà lo studio delle reazioni di gruppi di piante fra loro e sull’uomo. Sono invero stupefacenti la sensibilità e gli scambi delle piante con l’ambiente. Le piante, per così dire, sono come una sostanza connettiva del pianeta, che agisce secondo una rete di interazioni impercettibili. In verità il valore delle piante è già stato compreso molto tempo fa, ma non si è mai giunti a studiarne i mutui rapporti di gruppo. Fino a poco tempo fa gli uomini hanno ignorato la capacità di vita degli organismi vegetali, e come folli hanno abbattuto ammassi di piante eterogenee, senza curarsi del significato di quanto facevano. Un uomo con un mazzo di fiori è come un bimbo che gioca col fuoco. Chi stermina la vegetazione del pianeta è simile a un criminale. Ricordate, a Noi non piacciono i fiori recisi. 143 — Iniziate già a compiere molte cose in modo giusto. Abolite la stretta di mano, e così riconoscete la potenza del contatto. Evitate di scrivere a mano, e così ammettete lo stratificarsi dell’energia vivente. Abbreviate il linguaggio, e così riconoscete necessaria la conservazione dell’energia cosmica. Fondate Società di Mutuo Soccorso, e così riconoscete la comunità. Cominciate a rivalutare i valori transitori, e così riconoscete l’evoluzione. Evitate di costringere, e così riconoscete il Maestro. Abolite il turpiloquio, e così riconoscete il valore del suono. Abolite le danze volgari, e così riconoscete l’importanza del ritmo. Abolite le mostre volgari, e così riconoscete l’importanza del colore. Abolite la pigrizia, e così riconoscete la potenza dell’energia. Evitate di rimandare, e così riconoscete la volontà. Se il senso scientifico delle vostre azioni non vi è sempre chiaro, tuttavia, manifestando che l’evoluzione è inevitabile, agite giustamente. Vedete in quante cose siamo d’accordo con voi — solo un uomo molto ottuso può pensare a vie contraddittorie. I germogli della coscienza sbocciano nell’uomo come fiori risanatori! Il canale aperto dal suo sforzo supremo porta l’umanità a nuovo sapere. Detto con una metafora poetica, o con un’arida formula, il significato della corrente dell’uomo resta inalterato. Che si proceda per la via difficile, o si apprenda l’utilità di cooperare, il senso dell’evoluzione non muta. Così il mondo sarà rigenerato, e la cooperazione, l’aiuto reciproco e la comunità fioriranno. 144 — A chi paventa ogni mutamento diremo: “In te la dissoluzione è evidente”. Questo processo inizia molto prima delle malattie fisiche. Quali sono i primi segni della disgregazione? Semplicemente quella rigidezza che rifiuta qualsiasi ammissione. Quando si può dire che la disintegrazione è pericolosa per l’ordine sociale? Allorché la coscienza indolente considera la comunità come assurda e nociva. È bene evitare questi cadaveri viventi. Alcuni tipi di uomini non sono in grado di capire la comunità, ma chiunque milita fra coloro che l’avversano è da escludere con sdegno dai rapporti sociali. Bisogna rendersi conto che anche il minimo contatto con quegli organismi è dannoso. Non ci può essere questione di parentela. La vecchiaia è onorevole quando alberga in un corpo dalla coscienza chiara, poiché la natura essenziale non conosce vecchiaia. Ma la putrefazione prematura emana un fetore insopportabile. Quando il Buddha diceva di qualcuno che era maleodorante, alludeva soprattutto alla sua coscienza spirituale. Questa cancrena è incurabile. Nelle Nostre istituzioni evitate di trattare con uomini siffatti. Perdere tempo con loro è come privare del pane un affamato. 34 Come si è avidi di ogni parola del Nuovo Mondo! La risolutezza delle nuove coscienze darà origine a nuove combinazioni. Noi attendiamo chi vuole il giorno nuovo — chi considera il migliore fra i giorni passati come peggiore di ogni giorno nuovo. Ha ragione, perché ogni nuovo giorno è pervaso dal prana di una nuova evoluzione. In realtà l’aria, mutata dal disintegrarsi dei mondi, si rinnova. È indispensabile studiare la composizione dell’atmosfera con strumenti sensibilissimi. La composizione dell’aria è una parte essenziale della biologia. Finora abbiamo parlato dell’aria in modo grossolano, trascurandone la reazione psichica. 145 — Delle possibilità sviluppate dall’azione. Quando nasce un’azione risoluta, assomiglia al movimento di una nave. Dall’atmosfera squarciata si sollevano sprizzi di materia intensificata, che restano tutti nella sfera magnetica dell’azione, e le sono temporaneamente soggetti. Gli strati atmosferici solcati sono molto divergenti, e l’utilità delle particelle eccitate è sorprendente. In verità, chi tiene conto delle particelle di materia attivata e, conoscendole, le comprime in un’unità, è padrone dell’azione. Molto tempo fa vi ho consigliato di concentrarvi sull’azione. Invero, ogni atto deve essere sorretto da una decisione incrollabile. Sbaglierebbe chi volesse disperdere le scintille accese dai colpi — sono particelle benefiche. Il contadino sa valutare i suoi semi e il pescatore non lascia sfuggire dalla rete un solo pesce. I fuochi dell’imprevisto illuminano la via. Dagli abissi della materia, evocate messaggeri luminosi. Bisogna vagliare le molte possibilità catturate dalla spirale indotta. È imperdonabile lasciarsi sfuggire queste giuste possibilità. Non dico che ci si debba tormentare e preoccupare per la portata dell’azione. Si esamini invece con acume l’intero cerchio della reazione, e le possibilità cadranno come frutti maturi. Bisogna valutare le qualità dell’atmosfera. Bisogna valutare la qualità dell’azione. Le azioni possono diventare insensate e l’atmosfera traboccare di onde di varia lunghezza. Così ci si protegge dalla follia. 146 — Il duello è pazzia. Non esistono situazioni in cui la rissa possa risolvere una disputa. Quanto più elevato è l’argomento, tanto meno adatta è la rissa. Può dimostrarsi necessario distruggere un nemico, ma mai per via di un affronto. Nulla può offendere chi combatte a lume di coscienza. 147 — È chiamato eroe chi agisce in modo altruistico, ma questa definizione non è completa. È eroe chi opera nel sacrificio di sé con fermezza incrollabile, cosciente, e che in tal modo, nel nome del Bene Comune, avvicina la corrente dell’evoluzione cosmica. Si incontrano eroi anche nella vita odierna. Non pensate che questo concetto sia inattuabile. Se paventiamo di introdurlo nella vita, tronchiamo da noi stessi la strada che sale nelle regioni del vero. Bisogna saper riconoscere l’eroismo nella vita; riconoscere con coraggio la presenza dei nemici; ricordare che la spada è il bastone dell’eroe. Usare la spada come bastone deve essere una pratica giornaliera. Come svaniscono tutte le formule magiche dinanzi al balzo irresistibile sull’abisso, verso il Sole, datore di vita! Solo chi conosce la realtà può parlare del Sole senza lacrime superficiali. Vi vogliamo vedere costantemente vittoriosi. Ogni vittoria insegna la prudenza, ma questa limitazione palpita con i voli. Non lasciatevi intimorire dalle cattive definizioni ma, preparandovi per una vittoria, pensate che avete pronto il cibo per domani. Si va verso una vittoria come chiamati dalla campana che invita al lavoro. La superficie più sottile è sufficiente a sorreggere chi lotta con tutte le forze. Aspirate! 148 — Gli uomini non mangiano i cadaveri, però si cibano di animali macellati. Si deve chiedere: dov’è la differenza — un animale macellato non è forse un cadavere? Noi consigliamo di non mangiare carne semplicemente perché è inadeguata alla meta. Chiunque capisce che alimentarsi di cellule in decomposizione è nocivo. Ma quando inizia la decomposizione? Nell’istante in cui cessano le funzioni vitali, il corpo perde d’un tratto la propria radiazione protettiva, e comincia a 35 decomporsi. Quindi la saggezza mondana, di non mangiare cadaveri, è ipocrita. Noi raccomandiamo i farinacei, i prodotti caseari e i vegetali, in cui la decomposizione è minore. Certo, i processi vitali delle piante sono simili a quelli animali, ma è evidente che la decomposizione delle piante comincia assai più tardi. I vegetali sono da usare freschi o seccati in gran calore. È meglio mangiare pane non lievitato e privo di grassi. Bastano i grassi contenuti nel burro e nell’olio vegetale. Il termine “vegetarianismo” è scelto male, perché accentua una distinzione di principio anziché di essenza. Il cibo della comunità deve essere vegetale, poiché i suoi membri devono quanto più possibile essere adeguati al fine. Sul sentiero, non siate schizzinosi. Non dimenticate che le resine sono benefiche in tutte le forme. Sul sentiero, ricordate che cibarsi due volte al giorno è sufficiente. Non state a tavola troppo a lungo. 149 — Mantenete un giusto rapporto tra espansione e consolidamento. Ricordate, non solo balzare avanti, ma anche conservare il terreno conquistato. Si possono citare molti esempi di espansioni che sfociarono in un nulla di fatto. Naturalmente dobbiamo intendere l’espansione della coscienza. Se una vittoria della coscienza non viene consolidata tecnicamente, invece di brillare di luce uniforme, la coscienza si riempie di scintille pungenti e dolorose. Come in ogni cosa della vita, bisogna capire quand’è il momento di assimilare. L’uomo che vive in pienezza comincia a notare una sorta di pulsazione nelle sue esperienze. Questa pulsazione non dipende dalla quantità del lavoro, né da impulsi esterni. Bisogna custodire interiormente tale pulsazione e non spiegarla come un eccesso di fatica o un altro effetto accidentale. In quei momenti la coscienza si adegua a qualche nuova acquisizione. Per inesperienza, spesso gli uomini si allarmano quando la coscienza tace temporaneamente, ma è la fase di consolidamento che prelude a una nuova avanzata. In quel periodo di assimilazione non turbate la coscienza con problemi. La farfalla si prepara nuove ali variopinte: non danneggiate il bozzolo. Per osservare i moti della coscienza sarebbe bene fotografare le radiazioni fisiche. Ma questo metodo fotografico va attuato con grande accuratezza. Avete sentito dire che i sintomi visibili della malattia impressionano la lastra. Oltre a queste alterazioni, si notano anche delle macchie azzurre fluttuanti nel campo della radiazione. Se ne può arguire che, in quei momenti, la coscienza è condensata. In seguito, la fotografia può rivelare come delle correnti infuocate che spazzano via le condensazioni azzurre; ciò significa che l’eroe è pronto per una nuova conquista. Da una fotografia ben accurata di tali irradiazioni potrebbe derivare una grande e diffusa comprensione delle qualità occulte dell’organismo umano. Si potrebbe perfino fondare un istituto rigorosamente scientifico, dove ogni passante possa entrare, con ampia facoltà di esaminare schermi e lastre, e ispezionare maniche e tasche dell’operatore. Non dovrebbe esserci alcun inganno; ma essere come lo si vorrebbe: chiaro, gratuito, autorizzato dal governo, e senza prescrivere un bagno preliminare. Ma quest’ultima condizione non è facile, perché per la fotografia occorre strofinare con forza il corpo con alcool, per detergere il sudore. È necessario rafforzare la coscienza! 150 — Non sono le parole pronunciate che fanno accrescere la comprensione reciproca, ma il grado di stimolazione indotta nei centri cerebrali. Ecco un esperimento interessante: un uomo, parlando, stabilisce una corrente di comprensione, poi, all’improvviso, prende a parlare in una lingua ignota a chi l’ascolta, ma la comprensione continua. In effetti, voi sapete e avete sperimentato la suggestione silente, allorché un pensiero spaziale si trasmette con la velocità del lampo. Esso viene interpretato nella lingua più familiare a chi lo riceve, anche se è stato emesso in un’altra lingua, del tutto diversa. L’esperimento della trasmissione del pensiero non è più insolito ormai, ma la qualità dell’emissione e della ricezione non è ancora debitamente indagata. Meno ancora si esamina 36 l’istante in cui si stabilisce il circuito della comprensione, dopo di che le parole formali divengono superflue. La stabilità di questa corrente non dipende affatto dalla tensione cerebrale. Gli uomini preferiscono farsi scoppiare le vene per la troppa tensione, anziché aprirsi a una comprensione nuova. Da molto tempo conoscete un suono che dissolve, il quale non agisce per la tensione, ma per la qualità. La comprensione è simile a questo suono. Nell’antichità si diceva: “Apri le porte della comprensione, se non vuoi che la mia folgore incenerisca la serratura”. In verità il lampo del pensiero — creazione primaria di tutti gli esseri — perfora tutte le serrature. Viene un momento in cui gli occhi dell’ascoltatore si oscurano e la radiazione fisica è attraversata da scintille di un colore estraneo — questo colore appartiene alla radiazione dell’emittente. È avvenuto che la luce ha sfolgorato rapidissima, e ha modificato la luce della coscienza dell’ascoltatore. Ciò significa che il campo è stato occupato ed è pronto per altre ricezioni. Quando si compiono esperimenti di trasmissione del pensiero, è importante interrogare l’intero circondario, per determinare il campo d’efficacia dell’emissione inviata. Si può così accertare un moto a spirale. Da ciò si può capire che le emissioni nello spazio non hanno successo se riferite a una data precisa. Pur raffigurando uno scopo immediato, si può abbracciare uno spazio più vasto in ogni direzione. Terminiamo sorridendo: vi figurate il rombo dei pensieri nello spazio? Un discepolo chiese: “Se il pensiero è ponderabile, non c’è rischio che lo spazio resti sovraccarico di pensieri e la gravitazione ne sia turbata?”. Che ne pensate? 151 — Altro esperimento istruttivo. Un uomo è posto al centro di una stanza, ampia e buia. Lungo le pareti si muovono senza rumore alcuni che gli pongono domande brevi e improvvise. Nel buio è quasi impossibile determinare la direzione esatta della voce. Ma, altra cosa notevole, se la domanda viene emessa nello spazio ignorando interiormente chi sta al centro, molte volte a questi sembra che la voce giunga dalla direzione opposta. Si può dunque capire che la cosa più importante è l’emissione interna e non l’organo esterno. Invero, la prima a colpire il bersaglio è la scintilla di luce. Per muovere una folla non serve tanto l’eloquenza, quanto l’individuare i suoi punti nodali, cui inviare tempestivamente il pensiero carico di luce. Il non sapersi rivolgere allo spazio, e il fissarsi su un singolo ascoltatore, sono cose ugualmente nocive. Noi consigliamo l’uso del fonografo per i dati scientifici, ma non ci si può attendere di accendere emozioni con una trasmissione meccanica. Elettrificare personalmente la folla giova, in quanto i nodi così accesi funzionano come risonatori e infondono energia a considerevole distanza attorno a loro. Come scoprire i punti nodali più risonanti ed efficaci della folla? Fra l’oratore e la folla volano sfere di luce, e i centri di energia splendono chiari se l’oratore non è solo un parlatore, ma una guida del Bene Comune. Fate lo sforzo di paragonare le radiazioni fisiche di un parlatore, con quelle di una guida del Bene Generale. Com’è scintillante la radiazione della guida, che frecce dirette sprizzano dalle sue spalle, e che onde di viola sgorgano fuori a difenderlo e a infondergli nuova potenza! La radiazione del parlatore invece è segnata da linee a zig-zag, le cui estremità sono ritorte all’interno. Fra non molto si regaleranno ai bambini strumenti per fotografare le radiazioni fisiche, e ancora una volta i sapientoni metteranno in guardia i bambini contro quell’occupazione pericolosa: “Potete vivere benissimo anche senza conoscere voi stessi”. 152 — Noi condanniamo qualsiasi dilazione. Nella vita ci si libera dalla dilazione con due speciali qualità esterne: precisione nel lavoro e vigilanza. La precisione nel lavoro deve essere sviluppata da chiunque lavori. Un trasferimento completo, istantaneo, dell’attenzione permette di rendere cristallino qualsiasi momento del lavoro. Con la disciplina si riesce a isolare nettamente ogni pensiero. I salti dei conigli grassi sono inefficaci. Alla precisione si affianca la vigilanza eterna.
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