| Monumenti e luoghi d'interesse Collegiata del Santissimo Salvatore
La chiesa, in stile romanico-gotico risale alla prima metà del XII secolo. L'interno è diviso in tre navate, di cui quella centrale ha il soffitto a capriate, mentre quelle laterali sono a crociera. La pianta divenne a croce greca con l'aggiunta di due cappelle laterali nel 1700. La cripta, come il campanile, è stata aggiunta nel XIV secolo ed è vasta quanto la chiesa soprastante, con archi in laterizio e volte a crociera. San Salvatore
All'interno, alcune pregevoli acquasantiere ricavate da antichi capitelli, e sul quarto pilastro di destra, un affresco, forse da attribuire alla cerchia dei Salimbeni di Sanseverino, raffigurante la Madonna con il Bambino. Conserva un organo del Crudeli della fine del XVIII secolo recentemente restaurato[15]
Fin dal 1169 si hanno notizie della vicina Canonica, guidata da un abate e fedele alla regola di Sant'Agostino. Divenne prioria e, nel 1807, arcipretura.[16] Chiesa di San Michele
Dedicata a San Michele arcangelo da cui il paese prende il nome. Prima della costruzione dell'attuale chiesa era presente una cappella longobarda di cui un bassorilievo all'esterno dell'edificio tiene traccia. Rocca di San Filippo
Non si hanno molte notizie sull’edificio, soprattutto per quanto riguarda le sue origini e la sua costruzione. La più antica notizia, che specificatamente si riferisce con certezza a questa rocca, risale alla metà del secolo XVII, quindi ad epoca molto più tarda rispetto alla sua edificazione, e si tratta di un libro stampato nel 1652 in cui si dice: “Circa la positura di questa Terra, n'era piantata parte nel piano, e parte sopra a due Poggi alquanto rilevati alla destra, e sinistra di esso piano, dove alle mura verso la Montagna sopra la strada publica, e di passo per Roma vi era (si come dalle vestigie si vede) una Fortezza, quale al presente è ridotta in una Colombara de' Signori Angelini”.[17]
L’edificio, almeno nel suo primo nucleo originale che doveva essere costituito dalla sola torre centrale, risale alla prima metà del sec. XIV. Negli antichi documenti (pergamene presso l’Archivio di Stato di Fermo) si parla della rocca, ch’era nel punto più alto del paese, e di altre torri costruite, da costruire e demolite ma, come già detto, niente di specifico si trova su questa costruzione.[18][19][20][21][22]
La dizione "di S. Filippo" è successiva al 1711, anno in cui il sacerdote Giuseppe Angelini, della famiglia dei proprietari e canonico della cattedrale di Fermo, fece edificare vicino alla rocca la chiesa, ancora oggi esistente ma sconsacrata, intitolata appunto a S. Filippo Neri. Chiesa e Convento di San Nicola
Dedicata al patrono del paese San Nicola da Tolentino, nato e cresciuto in santità a Sant'Angelo, sorge sulla sua parte più alta, in un piazzale panoramico accanto al Convento degli Agostiniani. L'originale chiesa di S. Pietro di Posmonte, annessa al primo convento e probabilmente in seguito ricostruita, fu intitolata a Sant'Agostino. Fu dopo il 1446, anno della canonizzazione di Nicola di Compagnone, che la sua dedicazione fu cambiata in quella di San Nicola. Alla fine del '500 tutto il complesso aveva bisogno di un radicale adeguamento e ristrutturazione. All'inizio del XVII secolo, fra' Nicola Giovannetti priore a S.Angelo e Provinciale della Marca promosse il progetto di risistemazione e la chiesa venne ristrutturata e ampliata con l'aggiunta nella sua parte orientale della cappella di San Nicola, affrescata da Domenico Malpiedi di San Ginesio. La chiesa conserva diverse pregevoli opere tra cui un paliotto d'altare in legno intagliato e dorato, un dipinto attribuibile al Malpiedi, alcune tele di Antonio Liozzi, pittore della seconda metà del '700 di Penna San Giovanni, e un coro ligneo sempre eseguito in quegli anni. Ospita al suo interno anche un organo dei primi del Settecento, ristrutturato a seguito della caduta di un fulmine nell'aprile del 1758 dall'organaro Francesco Fedeli, della famosa famiglia di organari della Rocchetta di Camerino.[23] Torre Civica Teatro Comunale "N.A. Angeletti"
Il teatro nasce da una società tra abitanti del paese per la sua costruzione, in collaborazione col Comune ed è ospitato dove una volta era il municipio, prima del suo trasferimento presso l'ex convento di S.Maria delle Rose . Se all'esterno è uno dei tanti antichi edifici del centro storico, all’interno è un piccolo, splendido teatro della seconda metà dell'800, intitolato alla figura santangiolese di Nicola Antonio Angeletti, distintosi per la sua attività politica e militare prima, durante e dopo il periodo del cosiddetto Risorgimento Italiano.[24] La struttura, decorata dal pittore Pietro Giovannetti è a ferro di cavallo con 22 palchi suddivisi in due ordini. La decorazione del soffitto con il ritratto degli artisti Rossini, Goldoni, Alfieri, Bellini e le allegorie delle arti teatrali, il lampadario e e il sipario dipinto originale in stile neoclassico che raffigura il busto di Angeletti tra le muse delle arti ne fanno un piccolo monumento alla passione teatrale coltivata in paese. I palchi insieme con la platea e il loggione, portano la capienza del teatro a poco più di 100 spettatori.[25] Chiesa di Santa Maria della Misericordia Altri luoghi
torre civica detta dell'orologio: le prime notizie risalgono al 1397. Sin dall'epoca dei primi orologi meccanici rinascimentali, ha scandito per secoli il tempo per tutta la comunità[26] Piazza Angeletti: piazza centrale del paese e punto d'incontro della vita sociale cittadina. Chiesa di Santa Maria della Misericordia: detta anche "Madonna delle Pietre" situata fuori dall'abitato; è ornata da un portico a tre arcate e conserva un interessante affresco raffigurante la Madonna della Misericordia. [27]
Società
Economia Agricoltura e allevamento
Secoli di storia contadina hanno modellato il panorama economico di Sant'Angelo. Le coltivazioni sono quelle varie e tipiche delle colline maceratesi e fermane. Tra questi frumento, foraggio, girasole, vite, ulivo.
Sono tuttora attivi in paese e nelle sue frazioni e campagne un frantoio per la produzione dell'olio e piccole attività per la produzione e la lavorazione di formaggi, carni e salumi, miele e altre specialità alimentari tipiche del territorio.[29] Artigianato
Tra le attività economiche più tradizionali, diffuse e attive vi sono quelle artigianali, come quelle legate al settore della calzatura, della pelletteria e della tessitura, finalizzate alla realizzazione di tappeti e di altri prodotti pregiati.[30] Piccola industria
Nella frazione di Passo Sant'Angelo, sulla direttrice della valle del Fiastra è presente una zona PIP dove si svolgono alcune piccole attività industriali e logistiche.[31] Turismo
Si stanno sviluppando, accanto alle tradizionali strutture di accoglienza e ristorazione da tempo presenti e ben affermate, altre strutture per l'ospitalità come agriturismo e case vacanza, all'insegna di un turismo sostenibile, riconosciuto anche all'estero.[29]
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