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| In primo luogo le sperimentazioni sugli effetti delle onde elettromagnetiche sul nostro organismo hanno dimostrato alcune cose: le emissioni di onde radio causano due problemi in particolare: la produzione di certe proteine che si producono solo in caso di shock termico (e quindi le onde del cellulare produrrebbero uno shock termico locale) e la stimolazione di enzimi che sono solitamente attivati in caso di stress delle nostre cellule. L'aumento della temperatura delle cellule quindi un danno lo causerebbe, se è vero che risponde con la produzione di sostanze prodotte in caso di "stress". Un recente studio ha valutato questi due parametri ma non è giunto ad una conclusione univoca, sono necessarie altre ricerche in quanto la dimostrazione che queste reazioni siano legate esclusivamente all'uso dei telefoni cellulari non è sicuramente stabilita. La rete cellulare comunica tramite onde che hanno diverse frequenze ma tra le più diffuse vi è quella da 900 MHz (megahertz) ed è stata proprio questa frequenza la più studiata (le frequenze dei cellulari variano da un continente all'altro ma anche da un paese all'altro).
Sembra per esempio che questa frequenza, pur non condizionando tutti i parametri presi in considerazione per valutare un danno cellulare, sia stata la causa di un difetto dell'apoptosi cellulare (la naturale morte della cellula, meccanismo che manca nella cellula cancerosa) in cellule cerebrali di ratti da esperimento cosa che potrebbe far sospettare un danno genetico che causerebbe il più tipico meccanismo del cancro, la cellula "non capisce che deve morire", ritarda l'autoptosi. Sono sospetti, segnali di qualcosa che tanti sospettavano. Il danno termico diretto sulle cellule e sui nostri geni non è infatti una scoperta recente. Per ovvi motivi, il tipo di cellula studiato in questi casi è quella cerebrale. Ma non solo.
E' stato studiato anche il rischio di neurinoma acustico che in generale non è sembrato in aumento anche se alcuni studi trovano un significativo aumento del rischio in chi usa il cellulare per motivi professionali (quindi con un uso prolungato). I sospetti quindi, come detto, esistono da quando questo mezzo è stato messo nel mercato. Il dato confortante è che sicuramente non esistono danni immediati, il telefonino è ormai diffusissimo a tutte le età ed in tutte le nazioni del mondo e non si è registrato un aumento di tumori cerebrali che possano far sospettare un legame tra onde elettromagnetiche da cellulare e tumori cerebrali. Lo hanno notato anche alcuni studi. Come quello che ha studiato i casi di tumore cerebrale (glioma e menimgioma) avvenuti in Danimarca, Finlandia, Norvegia e Svezia dal 1974 al 2003 ed ha visto che non vi è stato un aumento significativo dei tumori cerebrali dal 1998 al 2003 (periodo nel quale era possibile un'associazione tra le due cose). Tranquillizzante. Meno tranquillizzante chi fa notare che questo studio potrebbe dimostrare che non vi sono danni "immediati", cioè nell'ordine di un paio di decenni...ma se i danni fossero spostati nel tempo e si scoprissero solo tra 30 anni? Impossibile rispondere ad una domanda come questa. In atto il telefonino male non fa o meglio non dovrebbe fare. Ma la pensano tutti così? No. Proprio a proposito dell'uso prolungato e dell'uso utilizzando di continuo lo stesso lato della testa per effettuare la conversazione telefonica, uno studio svedese evidenzia un aumento del rischio di tumore cerebrale e di neurinoma acustico, un rischio che può esprimersi in un periodo di 10 anni o più. Un altro studio svedese sottolinea lo stesso rischio. Ma perchè tutti questi studi provengono dalla Svezia? Probabilmente perchè in Svezia esiste una delle più importanti aziende produttrici di telefoni cellulari. Uno degli studi più importanti è stato comunque pubblicato nel British Medical Journal ed ha concluso che il rischio non è presente e gli studi che evidenziano un aumento dello stesso sarebbero condizionati da bias (cioè da errori di metodo) che ne condizionerebbero le conclusioni. La stessa FDA (Food and Drug Administration) contesta la conclusione di uno degli studi svedesi discutendone il metodo (questionari inviati a casa seguiti da intervista telefonica) e le conclusioni.
Come si vede anche scientificamente gli studi sono contrastanti e questo è spiegabile per vari motivi. I tumori cerebrali o acustici ad esempio non sono tutti caratterizzati da una crescita veloce, ci sono tumori (come i neurinomi acustici) che hanno una crescita lentissima, anche decennale e quindi sono impossibili da diagnosticare in un breve periodo di studio. L'uso del cellulare inoltre è differente da un individuo all'altro. C'è chi lo usa pochi minuti a settimana, chi molte ore al giorno e gli studi dovrebbero esaminare pure questi aspetti. Non dimentichiamo inoltre che l'uso dei cellulari si è diffuso solo negli ultimi anni e non è possibile quindi studiare lunghi periodi temporali di utilizzo. Aggiungo che i cellulari di ultima generazione sembrano molto meno "pericolosi" di quelli di primissima generazione (ricordate i mattoni che si portavano a tracolla?).
Non per niente nessuno studio giunge ad una conclusione definitiva e chiede ulteriori approfondimenti per trarre dei giudizi definitivi. Anche uno studio epidemiologico ha raggiunto alcune conclusioni ma non decise: sembra che vi sia un legame tra i tumori a lenta crescita e l'uso dei cellulari ed invece nessun legame tra quelli a crescita veloce con gli stessi cellulari. Non si discute comunque solo di cancro. Sembra che l'uso prolungato dei cellulari possa portare ad una sorta di maggiore suscettibilità a malattie come la depressione, i disturbi dell'umore e del sonno. Anche qui studi discordanti e che si differenziano nelle conclusioni secondo il campione preso in esame (utilizzatori professionali o occasionali per esempio).
E allora? Naturalmente valgono sempre le raccomandazioni consigliate dal buon senso. Evitare per quanto possibile un uso prolungato. Evitare di utilizzare sempre lo stesso orecchio durante una lunga conversazione, evitare di tenere il telefonino nella tasca dei pantaloni per gli utilizzatori maschi e nella tasca della camicia per i portatori di pacemaker. Evitare di far utilizzare il telefonino a bambini piccoli. Come in quasi tutte le cose il danno è conseguente all'abuso e non all'uso. I danni certi da telefonino attualmente sono due: il "rimbambimento" di alcuni giovanissimi che ormai con il cellulare hanno un rapporto sadomaso e quello sulla lingua italiana che in altri individui (non solo giovani, intendiamoci) ha ormai perso la lotta contro l'smsessese, l'abitudine cioè ad abbreviare qualsiasi termine e scrivere in italiano come se si inviasse un messaggio (non è un'abitudine solo italiana). Hanno praticamente inventato un'altra lingua, intraducibile ed incomprensibile e pure brutta da leggere se proprio vogliamo. La cosa più grave è che ho letto anche adulti che scrivono in quel modo orribile.
Tnt saluti a tt.
fonte www.medbunker.it/search/label/telefonino
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