|
|
|
Vogliamo un compagno a quattro zampe? La scelta del cane (e quindi di un amico) è qualcosa da ponderare con molta attenzione. Un po’ di consigli degli esperti.
Un cane è per la vita. L’assioma è certamente vero e la scelta del nostro migliore amico per tanti anni è qualcosa da ponderare con calma e senza impulso o fretta. “Spesso la scelta è dettata da fattori emotivi, come la perdita di un cane, o da particolari momenti della nostra vita, racconta a LifeGate Stefania Marchitelli, educatore cinofilo e terapeuta del comportamento. L’importante, però, è dimenticare l’emotività iniziale e considerare che “stiamo per affrontare un impegno enorme”.
Ecco perché è basilare considerare ponderare la decisione e affrontare il primo, grande interrogativo: è meglio un cane di razza o un meticcio? La scelta del cane in un canile o in un rifugio
Adottare un cane proveniente da un canile o da un rifugio è certamente un’opzione vincente ed eticamente auspicabile. Nei canili, spesso, è anche possibile trovare esemplari di razza oltre ai classici meticci. “Se si sceglie di adottare – spiega Bruno Ferrari, istruttore cinofilo – è sempre meglio optare per un animale adulto. Affiancando i volontari che si occupano di lui potremo valutare, a poco a poco, il suo atteggiamento nei nostri confronti, la sua adattabilità alla nostra vita e all’ambiente. Più difficile far tutto questo con un cucciolo il cui comportamento non è ancora codificato e valutabile”. Man next to dog kennel Adottare un cane abbandonato è una scelta ottima. Ma attenzione: meglio un adulto di un cucciolo.
Il batuffolo dolcissimo di oggi, potrà diventare un adulto ringhioso e prepotente e, magari, poco gestibile. Per Marchitelli “è basilare tenere presenti alcune, indispensabili, considerazioni: il luogo in cui andrà a vivere, la composizione della famiglia (se ci sono persone anziane o bambini, ndr), il tempo da dedicargli, il nostro stile di vita e le nostre aspettative”. Un meticcio porta in sé differenti razze e incroci ed è molto difficile prevedere lo sviluppo, sia morfologico che caratteriale. “I volontari sono un utilissimo punto di riferimento – continua Ferrari – e la loro esperienza con il cane prescelto può essere validissima al fine di una scelta ponderata e sicura”. La scelta del cane di razza e le sue motivazioni
“L’uomo ha selezionato nei secoli centinaia di razze: ciò ci permette di scegliere, almeno in teoria, il cane con le caratteristiche più adatte alla nostra vita e ai nostri scopi”, fa notare Stefania Marchitelli. Sul sito dell’Enci (l’Ente nazionale cinofilia italiana) esiste uno spazio speciale dedicato alle razze e agli allevatori principali: un utile strumento per evidenziare, di volta in volta, quali sono le caratteristiche peculiari del cane che andremo a scegliere. labrador Un labrador o un retrievier hanno bisogno di correre e sfrenarsi, cosi come il piccolo e vivacissimo jack russell.
Il cane di razza deve comunque sempre avere un pedigree che ne attesti la genealogia e l’appartenenza alla razza prescelta. “Importante nell’ambito della scelta effettuata – aggiunge Cinzia Cortelezzi, medico veterinario – anche la linea di sangue del soggetto che si sceglierà. Una visita all’allevatore scelto e un’attenta verifica di chi sarà il padre e la madre del nostro prossimo compagno rimane un fattore importante che noi veterinari consigliamo sempre”.
I cani di razza, dunque, non possono essere venduti o ceduti senza pedigree. “Ricordiamo La compravendita di questi soggetti è un atto legale che va sempre formalizzato con la documentazione richiesta dalla legge”, precisa l’avvocato Francesca Gentilini.
www.lifegate.it/scelta-del-cane-pareri-consigli-razza-canile fonte
|
| |