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Hurtak è un ricercatore alquanto atipico in un panorama americano dominato dalla pseudospiritualità del channeling e della New Age in generale. Ricercatore americano in ambito quantistico, gnostico e cabalistico, nel 1974, James Joachim Hurtak fonda l’Academy for Future Scienze, ONG internazionale (organizzazione non governativa), e scrive Le Chiavi di Enoch, un testo parafisico e “libro in codice”. La complessità dell’opera sta nei numerosi riferimenti all’Antico e Nuovo Testamento, mescolati con dottrine cabalistiche, yogiche, induiste, buddiste, gnostiche e taoiste, con termini assunti dal gergo informatico, biochimico e fisico-quantistico, letteratira hekalotica, tradizione enochiana, scritti dei Mormoni, con complicati schemi che illustrano la deriva dei continenti, la struttura della materia, la conformazione delle galassie, la posizione di monumenti megalitici. . Hurtak è uno dei pochissimi validi ricercatori esoterici provenienti da oltreoceano. Il suo lavoro è stato quello di promuovere una sintesi e una comprensione cumulativa di tutte le grandi religioni tra cui ebraismo, cristianesimo e islam. Il suo approccio è quello dell’armonizzazione delle religioni del Vicino Oriente e del resto del mondo. Dichiara di essere stato istruito da Enoch, il patriarca che camminò con Dio e da Lui fu preso, un nome per il Metatron secondo i cabalisti. Le rivelazioni e le istruzioni gli giungono dopo un’esperienza di bilocazione astrale tra l’1 e il 2 gennaio del 1973. In certi ambiti, Hurtak è considerato erroneamente un canalizzatore tipico della New Age, ma la sua esperienza è decisamente più mistica tanto nella sua modalità teofanica che nei contenuti delle rivelazioni ricevute. Hurtak non parla mai di Enoch come di un maestro asceso. Gli ascensionisti della New Age hanno familiarità con il testo di Hurtak, considerandolo a torto un fondamentale documento della New Age. Tuttavia, molti di loro sono interessati principalmente alle parti del libro di Hurtak che potrebbero fornire indizi o teorie circa le tecniche di ascensione, ricodificando il DNA, per avviare l’evoluzione umana. Non sono molto interessati alle accuse di Hurtak riguardo al comportamento musulmano anti-Cristico, anche se generalmente accettano la sua visione dell’esistenza di una cospirazione extraterrestre sulla Terra, progettata per impedire agli umani di evolvere, nonchè l’importanza del DNA come luogo dell’incarnazione personale.
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Questo testo riporta una esperienza di coscienza superiore che spiega come la razza umana sia connessa con una più avanzata struttura di evoluzione superiore di intelligenza universale. Il collegamento avviene grazie a 64 aree di scienza futura che costituiscono la base di uno studio continuo, inserito in un programma di costante evoluzione umana che include un ampio spettro di conferme scientifiche indipendenti. Hurtak costruisce un elaborato racconto che collega l’antica astronomia e geometria, la teoria genetica/molecolare e informatica con gli eventi geo-politici, e nel rivisitare le vecchie competizioni tra musulmani, cristiani ed ebrei, rifonde le dimensioni storiche di questo conflitto occasionale in termini genetici extraterrestri. Nell’elaborare il progetto profetico, Hurtak accenna al processo di “rigenesi profetica”, in cui si dice che rivelazione e commento profetico “rivelino” i contorni di un conflitto cosmico tra due antiche stirpi genetiche extraterrestri che si manifestano in eventi geopolitici sulla terra. Non esistono prove che l’esperienza dell’autore non sia stata altro che un’esperienza soggettiva, anche se molte delle predizioni, in particolare per quanto attiene all’ambito delle scoperte scientifiche, sono state confermate nel tempo. Soltanto nella comprensione che il nostro universo fisico non sia altro che una sottostruttura di più sublimi livelli della creazione operanti attraverso frattali archetipici o “lettere divine”con creazione di forme-pensiero, noi potremo comprendere l’importanza di questi insegnamenti. Le Chiavi costituisce il tentativo di Hurtak di costruire ciò che l’occultista Rene Schwaller de Lubicz ha indicato come la Simbolica, un sistema di trasmissione della conoscenza che de Lubicz ha considerato primariamente visivo e pre-linguistico, ed è segretamente codificato nelle forme delle varie lingue scritte, edifici mistici, come la Grande Piramide, e per Hurtak, nel DNA umano. Sia de Lubicz che Hurtak intendono la Simbolica come la vera fonte di conoscenza universale, lasciata in eredità all’umanità attraverso nove esseri extraterrestri intermedi che costituirono il Tempio di Heliopolis dell’antico Egitto. Hurtak identifica questi esseri come provenienti da Orione e dalle Pleiadi e li indica in vari modi: “Maestri”, “Consiglio di Luce”, “Grande Fratellanza Bianca” ecc. I Figli delle Tenebre si aggrappano al Cubo della Mecca al fine di impedire che i Figli della Luce scoprano la simbolica della redenzione nascosta nella Kaaba. Essi operano per volere degli extraterrestri oscuri provenienti da Alpha Draconis dell’Orsa Minore, e possono essere salvati portandoli alla Torah Or (Luce della Torah), che Hurtak considera come il Programma di Israele e di Melkizedek. Enoch rivelò a Hurtak come la struttura cubica della Kaaba agisca come un buco nero, aspirando e intrappolando la Luce del Padre e nutrendo i Figli delle Tenebre. La Famiglia di Luce, influenzata da esseri provenienti da Orione e dalle Pleiadi, ha la responsabilità di salvare l’intelligenza stellare dall’entropia negativa, generata dai Figli delle Tenebre e dai loro padroni caduti. La salvezza si rivela nell’ascensione personale, in cui si afferma la propria dignità principesca, che si unisce alla Famiglia di Luce. Si tratta di un conflitto che coinvolge civiltà extraterrestri multidimensionali con gli esseri umani catturati nel mezzo. Gi insegnamenti di Enoch ci parlano di una nuova lunghezza d’onda elettromagnetica sulla Terra che trasformerà le vecchie forze magnetiche del corpo nelle Armonie Magnetiche della quinta, sesta e settima dimensione al fine di operare con l’Evoluzione Superiore del nostro universo locale. Chiavi è composto da due livelli di rivelazione. Ci sono le “chiavi”, densamente scritte, enigmatiche e altamente simboliche. Questi sono le rivelazioni dirette che, secondo Hurtak, sono state ricevute direttamente da Enoch per un periodo di due giorni nel 1973. Tuttavia, la maggior parte della rivelazione è contenuta in commento che “spacchetta” e spiega vari livelli dell’enunciazione iniziale. I commentari sono stati scritti per un periodo di tre anni e riflettono una varietà di fonti, eventi e composizioni unite in una matrice interpretativa che Hurtak definisce “rigenesi profetica”. La rigenesi profetica è una forma di esegesi associativa, in cui Corrispondenze inaspettate sono fatte attraverso un’ampia varietà di testi canonici e non canonici, cinque lingue principali, ebraico, indiano/sanscrito, tibetano, cinese ed egiziano, storie mitologiche originarie di ciascuna delle suddette civiltà. Questi sistemi simbolici sono quindi collegati ai postulati sinergici della descrizione di Buckminster Fuller dell’evoluzione delle strutture molecolari, denominata “matrice vettoriale isomorfa”. Per esempio, un esame del commentario esplicativo della Chiave 109 dimostra come, secondo Hurtak, la Kaaba alla Mecca agisca come una concentrazione di anti-Universo, energia anti-Cristo, una specie di buco nero spirituale per così dire. Hurtak suggerisce che i musulmani non siano semplici persone ottenebrate, ma sono legate ad una religione oscura promossa da una specie caduta che promuove una cattiva geometria molecolare;per cui, sono in procinto di diventare una razza separata, geneticamente degenerata. Hurtak rivela, tuttavia, esserci altri due gruppi che operano con i Maestri Caduti, oscurando la possibilità che la razza di Cristo si evolva sulla Terra. Questi individui sono i “credenti” ortodossi in seno alle comunità ebraica e cristiana, e gli studiosi e gli intellettuali laici che insistono fastidiosamente sull’importanza della storia, del contesto, dell’analisi e della ricerca dei fatti. Per Hurtak, tale analisi critica è idolatria che costituisce l’ Abominio della Desolazione come descritto nel Libro di Daniele. Hurtak avverte: “Le geometrie di distruzione del Cubo Nero non devono essere offerte come nostra consolazione In verità, sarebbe la nostra distruzione.
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