IL FARO DEI SOGNI

Città del Vaticano

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La Città del Vaticano, ufficialmente Stato della Città del Vaticano (in latino: Status Civitatis Vaticanæ), chiamata anche semplicemente Vaticano (o per antonomasia San Pietro, o impropriamente Santa Sede), è una città-Stato senza sbocco al mare della penisola italiana, il più piccolo Stato sovrano del mondo sia per popolazione (764 abitanti) sia per estensione territoriale (0,44 km²), il terzo per densità di popolazione.

Come forma di governo è una monarchia assoluta elettiva.

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La città-Stato, creata il 7 giugno 1929 con i Patti Lateranensi, firmati l'11 febbraio dello stesso anno tra Benito Mussolini e il cardinale segretario di Stato Pietro Gasparri, rispettivamente i rappresentanti del Regno d'Italia e della Santa Sede, è un'enclave nel territorio della Repubblica Italiana, inserita nel tessuto urbano della città di Roma.

Nello Stato vige un regime di monarchia assoluta, con a capo il Sommo pontefice della Chiesa cattolica. La lingua ufficiale è l'italiano, mentre il latino è la lingua ufficiale della Santa Sede.

Lo Stato batte moneta propria, ma, per effetto dell'unione doganale e monetaria con l'Italia, adotta l'euro, che negli otto tagli delle monete metalliche riportano nella faccia nazionale lo stemma del Papa regnante, ovvero soggetti vaticani, ed emette propri francobolli, utilizzabili per il servizio postale verso tutto il mondo (ma ovviamente solo con spedizione dalle Poste Vaticane). Importanti le serie commemorative delle monete e dei francobolli molto ricercate dai numismatici e filatelici.

In Vaticano è inoltre edito un giornale quotidiano, L'Osservatore Romano, fondato nel 1861, e dal 1931 funziona un'emittente, la Radio Vaticana, che trasmette in varie lingue.

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Storia


Le origini del nome


Il termine Vaticano deriva, secondo alcune fonti – tra cui l'autore latino Aulo Gellio – dal nome di un'antica divinità romana, Vaticanus; altri sostengono una sua derivazione dal verbo latino vaticinor, in italiano "predire", supponendo che nella zona vi fossero diversi oracoli (luoghi di preghiera e predizioni del futuro).

Sesto Pompeo Festo, infatti, affermò che si trattava di un luogo di riunione per alcuni indovini etruschi.

Plinio il Vecchio raccontò dell'esistenza sul colle di un leccio, creduto il più antico della città di Roma, al quale si attribuivano poteri magici e sul cui tronco era affisso un cartello bronzeo, sul quale erano impresse alcune lettere etrusche.


Lo Stato della Chiesa, che per circa un millennio si era esteso su buona parte dell'Italia centrale, costituendo la base territoriale del potere temporale dei Papi, fu annesso al Regno d'Italia nel 1870, quando i bersaglieri (il 20 settembre) penetrarono a Roma attraverso la breccia di Porta Pia, astenendosi dall'occupare militarmente il solo rione Borgo.

Il territorio lasciato al Pontefice si restrinse ulteriormente nei giorni successivi alla sola cerchia delle mura leonine, per richiesta dello stesso cardinale segretario di Stato, Giacomo Antonelli, che paventava problemi di ordine pubblico e si faceva portavoce del rifiuto di Pio IX a diventare una sorta di sovrano di un solo rione; ciò nascondeva l'intento di far pesare ancora di più la prigionia del Papa, sperando in una nuova restaurazione per recuperare tutto lo Stato Pontificio.

Dopo la presa di Roma col Regio Decreto del 9 ottobre 1870, n. 5903 la città fu proclamata capitale d'Italia e fu soppresso il potere temporale dei Papi.

Pio IX, sovrano spodestato militarmente, non dette né adesione né consenso all'occupazione italiana, e nemmeno alla legge delle guarentigie, che fu emanata unilateralmente dallo Stato occupante, nell'intento di mantenere e garantire l'indipendenza spirituale del Papa (ma non la sua sovranità) e la prosecuzione della sua missione religiosa; egli si considerò prigioniero in Vaticano, e non ne uscì mai più, pur continuando a esercitare il pontificato: nacque così la questione romana, che tormentò i rapporti tra Regno d'Italia e Chiesa cattolica per 59 anni.



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Ci furono lunghe trattative diplomatiche, durante le quali fu più volte ipotizzata la costituzione di un nuovo Stato, la cui estensione, a seconda delle proposte, variava dalla sola area a disposizione del Papa sin dall'ottobre 1870, a un territorio esteso fino al mare o che comprendesse almeno un accesso al Tevere, come garanzia della possibilità di raggiungere i fedeli fuori d'Italia senza percorrere territorio italiano; o comunque si ipotizzava un territorio non troppo minuscolo che giungesse fino a Villa Doria Pamphilj.

Tali ultime ipotesi vennero infine meno sia per la decisione di Mussolini di non cedere porzioni significative di territorio italiano sia per il timore di Pio XI di essere eccessivamente distolto da problemi temporali.

La questione fu infine risolta l'11 febbraio 1929, quando i due alti contraenti firmarono i Patti Lateranensi, con i quali si riconobbero reciprocamente il carattere di indipendenza e di sovranità.

I Patti consistevano in:

un concordato sui reciproci rapporti.


un trattato, con allegata una convenzione finanziaria.


«L'Italia riconosce alla S. Sede la piena proprietà e la esclusiva ed assoluta potestà e giurisdizione sovrana sul Vaticano, come è attualmente costituito, con tutte le sue pertinenze e dotazioni, creando per tal modo la Città del Vaticano, per gli speciali fini e con le modalità di cui al presente trattato […]»

(Trattato fra la Santa Sede e l'Italia, 1929, art. 3)

Il trattato lateranense è l'atto costitutivo dello Stato della Città del Vaticano, con il quale l'Italia riconosce al Papa la piena sovranità e indipendenza sulla sola ed esclusiva parte del territorio della città di Roma compreso nella cerchia delle mura leonine, oltre che sulla piazza San Pietro.


Questo territorio, pur estremamente ridotto, è riconosciuto a livello internazionale e assicura così l'indipendenza sovrana della Santa Sede rispetto a qualsiasi altro potere politico.

La convenzione finanziaria fornì i mezzi per l'autonomia economica della nuova formazione statale.

Nel 1948 i Patti furono riconosciuti nell'articolo 7 della Costituzione della Repubblica Italiana.



***
Simboli
***


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La bandiera della Città del Vaticano, ai sensi dell'articolo 23, comma 1, della Legge fondamentale dello Stato della Città del Vaticano, è «costituita da due campi divisi verticalmente, uno giallo aderente all’asta e l’altro bianco, e porta in quest'ultimo la tiara con le chiavi, il tutto secondo il modello che forma l’allegato A».[16] L'illustrazione della bandiera è contenuta nell'Allegato A della stessa Legge ed è accompagnata dalle parole «Drappo partito di giallo e bianco, col bianco caricato al centro delle Chiavi incrociate (decussate) sormontate del Triregno».


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Lo stemma della Città del Vaticano, ai sensi dell'articolo 23, comma 2, della Legge fondamentale dello Stato della Città del Vaticano, è «costituito dalla tiara con le chiavi secondo il modello che forma l’allegato B».

L'illustrazione dello stemma è contenuta nell'Allegato B della stessa Legge ed è accompagnata dalle parole «Chiavi decussate sormontate del Triregno in campo rosso».

L'inno nazionale della Città del Vaticano è l'Inno pontificio; il testo è di Antonio Allegra, la musica di Charles Gounod. L'inno venne adottato il 16 ottobre 1949.


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Geografia



Il cuore della Città del Vaticano è la piazza San Pietro, sulla quale si affaccia l'omonima basilica, la cui cupola domina il territorio del piccolo Stato.

All'interno delle mura medievali e rinascimentali che circondano, eccetto piazza San Pietro, l'intera area, si trovano il Palazzo Apostolico, il Palazzo del Governatorato, i Musei Vaticani, i Giardini Vaticani e altri edifici minori.


***
Morfologia
***


Il colle Vaticano, che non fa parte dei tradizionali sette colli di Roma, venne inserito nei confini della città sotto il pontificato di Leone IV, fautore dell'ingrandimento delle mura cittadine (848-852), allo scopo di proteggere la basilica di San Pietro.

Fino alla formazione dello Stato della Città del Vaticano (istituito con i Patti Lateranensi nel 1929), il Colle Vaticano era incluso all'interno del rione Borgo.


***
Clima
***


Il clima è temperato, con inverni miti e piovosi ed estati calde e secche.

La stazione meteorologica più vicina a Città del Vaticano è situata nel comune di Roma, sull'altura di Monte Mario, a 143 m s.l.m.

Secondo i dati medi del trentennio 1961-1990, la temperatura media del mese più freddo, gennaio, è di +7,5 °C, mentre quella del mese più caldo, luglio, si attesta a +24,0 °C. Le precipitazioni medie annue, attorno ai 750 mm e mediamente distribuite in 79 giorni, presentano un minimo in estate e un accentuato picco autunnale.

Dal 2009, inoltre, all'interno della Città del Vaticano è stato attivato un servizio meteo che funge da strumento di misurazione consultabile su internet.

Il sistema è basato su una stazione meteorologica Davis Vantage pro 2, posta sulla sommità del palazzo del Governatorato dai primi giorni di marzo 2009.



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Popolazione - Demografia



La Città del Vaticano ha 764 abitanti, di cui 246 cittadini (al 26 giugno 2023).

I cittadini vaticani, compresi quelli non residenti nello Stato, sono complessivamente 618.

Le persone residenti in immobili extraterritoriali e in immobili esenti da espropriazioni e tributi, al 31 dicembre 2011, erano 3500.

Dal 1º gennaio al 31 dicembre 2005 sono stati trascritti 111 atti di matrimonio.

L'intera popolazione della Città del Vaticano è costituita da quanti vi risiedono stabilmente per ragione di dignità, carica, ufficio od impiego, sempre che tale residenza sia prescritta per legge e autorizzata dalle competenti autorità.

La cittadinanza vaticana non è mai originaria[23], ma è basata unicamente sul criterio della stabile residenza nella Città del Vaticano: ciò si desume dall'articolo 9 del trattato lateranense. La Legge vaticana n. III del 7 giugno 1929 afferma che si diventa cittadini vaticani per il fatto di risiedere stabilmente in Vaticano.

La cittadinanza vaticana è cumulabile con quella dello Stato di originaria appartenenza: ai sensi dell'ultimo comma dell'articolo 9 del trattato lateranense, infatti, alle persone residenti in Vaticano sono applicabili nel territorio dello Stato italiano, anche nelle materie in cui deve essere osservata la legge personale, le norme della legislazione italiana, e nei confronti degli stranieri quella dello Stato di appartenenza.

La totalità dei cittadini vaticani gode della doppia cittadinanza.

La popolazione risulta provenire da diverse nazionalità d'origine: i cittadini della Città del Vaticano sono in prevalenza d'origine italiana e svizzera, per la presenza delle celebri guardie svizzere.

Al riguardo, è significativo il fascicolo cartaceo esposto durante la mostra 1929-2009. Ottanta anni dello Stato della Città del Vaticano allestita dal Governatorato vaticano: si tratta di un documento del 1932 tratto dal Registro dello stato civile (e oggi conservato nell'Archivio apostolico vaticano) che mostra i dati della popolazione vaticana al 31 dicembre 1931 e la sua ripartizione per nazionalità d'origine; su 994 persone (711 cittadini e 283 residenti), risultavano: 847 italiani, 115 svizzeri, 5 spagnoli, 9 francesi, 10 tedeschi, 1 austriaco, 1 cecoslovacco, 2 olandesi, 1 norvegese, 1 statunitense, 1 belga e 1 polacco. Secondo i dati AIRE del 1º gennaio 2010 gli italiani erano 739.




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Lingue ufficiali e parlate



La lingua ufficiale della Città del Vaticano è l'italiano, mentre il latino è la lingua ufficiale della Santa Sede.

Infatti tutta la legislazione della Città del Vaticano è redatta in latino e così viene pubblicata in appendice agli Acta Apostolicae Sedis, la raccolta ufficiale degli atti della Santa Sede.

Tuttavia, in base al paragrafo 2 della Legge sulle fonti del diritto del 7 giugno 1929, tutte le leggi e le regole dello Stato sono pubblicate in italiano nel Supplemento per le leggi e disposizioni dello Stato della Città del Vaticano allegato all'Acta Apostolicae Sedis.

La Santa Sede è il soggetto e persona di diritto internazionale che esercita la sovranità sulla Città del Vaticano.

«La Curia Romana, oltre alla lingua ufficiale latina, può far uso anche delle lingue oggi largamente conosciute.»

(Papa Paolo VI, Regimini Ecclesiae universae, 1967)


***
Ordinamento e istituzioni
***


Ha una forma di governo monarchica in cui la Costituzione assegna la pienezza e totalità dei poteri (esecutivo, legislativo e giudiziario) al Pontefice.

Essa tuttavia è una monarchia assoluta elettiva a carattere vitalizio, cioè il Papa non ha il potere di scegliersi il successore che invece dev'essere scelto dal Sacro Collegio Cardinalizio.



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Natura giuridica dello Stato


La sovranità sulla Città del Vaticano spetta alla Santa Sede, e la sovranità territoriale è esercitata su tutto il territorio della Città del Vaticano, mentre su numerosi edifici e aree dentro e vicino a Roma, la Santa Sede - ma non lo Stato della Città del Vaticano - gode del privilegio dell'extraterritorialità.

Piazza San Pietro, pur ricadendo sotto la sovranità vaticana, è affidata di norma ai poteri dell'Ispettorato di pubblica sicurezza "Vaticano" della Polizia italiana.

«1. Il Sommo Pontefice, Sovrano dello Stato della Città del Vaticano, ha la pienezza dei poteri legislativo, esecutivo e giudiziario.

2. Durante il periodo di Sede vacante, gli stessi poteri appartengono al Collegio dei Cardinali, il quale tuttavia potrà emanare disposizioni legislative solo in caso di urgenza e con efficacia limitata alla durata della vacanza, salvo che esse siano confermate dal Sommo Pontefice successivamente eletto a norma della legge canonica.»



L'elezione del Papa avviene attraverso il conclave dei cardinali. Tuttavia, le principali azioni di governo sono svolte dal cardinale Segretario di Stato.

Ciò che da sempre ha posto numerosi interrogativi tra giuristi e politici dal 1929 a oggi, è la natura giuridica dello Stato. Con i Patti Lateranensi, infatti, è nato uno Stato che svolge soltanto il compito necessario alla Santa Sede per l'esercizio della propria attività.

La Santa Sede all'art. 24 del Trattato del Laterano, afferma che, anche se soggetto internazionale, rimarrà sempre estranea ai conflitti temporali delle nazioni e ai Congressi relativi, a meno che non venga chiamata in causa per questioni di pace e morali dalle stesse parti. La Santa Sede è il governo del Vaticano e come tale ne esercita i diritti diplomatici attivi e passivi.

Lo Stato della Città del Vaticano e la Santa Sede sono entrambi soggetti sovrani di diritto pubblico internazionale, universalmente riconosciuto e sono indissolubilmente uniti nella persona del Papa, monarca assoluto per via elettiva, che è il capo dello Stato. Pertanto il Vaticano non ha una vita politica propria, che non sia perfettamente combaciante con l'attività della Santa Sede.

Se ne deduce che il Vaticano deve rimanere soggetto alla pienezza assoluta del Pontefice. Il giurista Arturo Carlo Jemolo ha sostenuto che il territorio Vaticano, in caso di colpo di Stato o per l'abbandono definitivo del Papa, tornerebbe ipso jure alla sovranità italiana. Né il pontefice può cedere parti del territorio dello Stato ad altri Paesi (art. 4), in quanto l'unica autorità a poter esercitare la sovranità sul territorio è la Santa Sede.

La Città del Vaticano presenta una forma di governo monarchica. Inoltre lo Stato è una forma di Stato patrimoniale: in pratica non esiste la proprietà privata all'interno della Città del Vaticano e tutti gli immobili sono di proprietà della Santa Sede.

La cittadinanza vaticana si ottiene iure munere, ovvero per la durata dell'incarico che si svolge a servizio della Santa Sede. Per legge spetta ai cardinali residenti in Roma, ai residenti stabili in Vaticano per ragioni di carica, dignità o impiego (solo per la durata della carica) e a coloro cui sia concesso dal Pontefice, coniugi e figli di cittadini.

Tuttavia la cittadinanza vaticana si perde quando gli interessati non possiedono più uno di questi requisiti (rimanendo con la sola cittadinanza d'origine, che viene conservata quando si acquisisce quella vaticana): se ne deduce che il popolo è temporaneo.



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E' una monarchia assoluta di tipo elettivo. Il monarca è il Papa.

Ha la pienezza dei poteri legislativo, esecutivo e giudiziario. Durante la sede vacante, le sue funzioni sono assunte dal Sacro Collegio.

Per l'amministrazione del territorio vaticano, il Papa si avvale di un Governatorato, al cui vertice è attualmente il cardinale Fernando Vérgez Alzaga, mentre per il governo della Santa Sede il primo suo collaboratore è il cardinale Segretario di Stato.

La forma di Stato è quella della monarchia assoluta elettiva sancita dall'art. 1, commi 1 e 2 della legge fondamentale.[16] Lo Stato della Città del Vaticano è retto dalle seguenti normative:

Legge fondamentale. Emanata nel 1929 da papa Pio XI, fu modificata dapprima il 26 novembre 2000 da papa Giovanni Paolo II (con vigenza dal 22 febbraio 2001), e di nuovo il 13 maggio 2023 da papa Francesco (con vigenza dal 7 giugno 2023);


Legge sul Governo dello Stato della Città del Vaticano del 25 novembre 2018;


Legge sulle Fonti del diritto, in vigore dal 1º gennaio 2009.


Le leggi dello Stato sono promulgate all'interno del Supplemento degli Acta Apostolicae Sedis.


organo di potere legislativo è la Pontificia commissione per lo Stato della Città del Vaticano, composta esclusivamente da cardinali, di cui uno presidente, tutti di nomina papale.

organo di potere esecutivo è il Governatorato dello Stato della Città del Vaticano che con le sue Direzioni e uffici centrali provvedono al funzionamento dello Stato.


organi di potere giudiziario dello Stato con i quali esercita l'amministrazione della giustizia attraverso il Tribunale, la Corte d'Appello e la Corte di Cassazione.



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Relazioni internazionali


Alla data del 9 gennaio 2023 la Santa Sede intratteneva rapporti diplomatici bilaterali con 183 Paesi del mondo.

La rete diplomatica della Santa Sede si è notevolmente allargata negli ultimi decenni.

Nel 1978, quando salì al soglio pontificio Giovanni Paolo II, i Paesi con cui la Santa Sede intratteneva pieni rapporti diplomatici erano 84. Alla fine del pontificato wojtyliano erano passati a 174.

Con papa Benedetto XVI se ne sono aggiunti altri quattro: Montenegro, Emirati Arabi Uniti, Botswana e Sudan del Sud.

Oggi quindi sono diventati 178, cui va aggiunto lo Stato di Palestina con cui ci sono relazioni diplomatiche di natura speciale.

Un caso particolare è quello di Taiwan, dove la Santa Sede dal 1979 fa risiedere non più un nunzio, ma un semplice «incaricato d'affari ad interim».


La Santa Sede ha poi relazioni diplomatiche anche con il Sovrano Militare Ordine di Malta.

La Santa Sede mantiene osservatori permanenti presso varie organizzazioni internazionali e regionali: le sedi ONU di New York e Ginevra, la FAO, l'OSCE, l'OMC, l'UE, la Lega araba e l'Unione africana.



***
Zona extraterritoriali
***


L'effettiva autonomia della Santa Sede, ma non la sua sovranità, è estesa a un territorio nettamente maggiore rispetto a quello dello Stato, raggiungendo un'estensione di oltre 10 km² (oltre cinque volte il Principato di Monaco), costituito dalle numerose zone extraterritoriali, come il centro di trasmissione della Radio Vaticana a Santa Maria di Galeria.

Si tratta di lembi di territorio italiano, in cui però la Santa Sede gode di speciali privilegi, come quelli di cui godono le ambasciate in tutto il mondo.

Per Santa Sede si intende l'ente al quale spetta la piena sovranità e proprietà sullo Stato della Città del Vaticano.


***
Istruzione
***

LA)
«Ecclesiae, vi muneris sui veritatem revelatam nuntiandi, propriae sunt universitates vel facultates ecclesiasticae ad disciplinas sacras vel cum sacris conexas pervestigandas, atque studentes in iisdem disciplinis scientifice instituendos.»

(IT)
«La Chiesa Cattolica, in forza della sua funzione di annunciare la verità rivelata, ha proprie università o facoltà ecclesiastiche per l'investigazione delle discipline sacre o connesse con le sacre, e per istruire scientificamente gli studenti nelle medesime discipline.»

(Codice di diritto canonico)


La Sede Apostolica ha approvato l'istituzione di diverse università pontificie, che conferiscono gradi accademici con effetti canonici nella Chiesa.

Le università pontificie presenti in Vaticano e Italia sono:

Pontificia Università Antonianum
Pontificia Università Gregoriana
Pontificia Università Lateranense
Pontificia università "San Tommaso d'Aquino" (chiamata anche Angelicum)
Pontificia università urbaniana
Università Pontificia Salesiana
Pontificia Università della Santa Croce
Pontificio ateneo Regina Apostolorum
Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana
Pontificio Istituto Biblico
Pontificio istituto orientale
Pontificio Istituto di Studi Arabi e d'Islamistica
Pontificio istituto di musica sacra


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Forze armate, pubblica sicurezza e sistema sanitario


Nel 1970 papa Paolo VI abolì la Guardia d'Onore di Sua Santità, la Guardia palatina d'onore, la Gendarmeria pontificia, sciogliendo formalmente l'Esercito dello Stato Pontificio.

L'unico Corpo che non fu sciolto fu quello della Guardia svizzera pontificia, avente rango di reggimento e consistenza organica di compagnia.

Esso ha come fine ultimo la difesa non tanto dei confini dello Stato vaticano, affidati alla Gendarmeria, quanto il Palazzo Apostolico e la persona del Pontefice. Ha inoltre funzioni di rappresentanza.

In Vaticano opera anche un corpo di polizia vero e proprio, denominato Corpo della gendarmeria dello Stato della Città del Vaticano.

Oltre ad avere compiti di polizia di sicurezza e polizia giudiziaria nello Stato, ne difende e vigila i confini e si occupa dell'ordine pubblico, nonché della tutela e difesa del Papa, del Sacro Collegio e della Curia romana. Si occupa inoltre della sicurezza del Pontefice anche quando questo esce dai confini del Vaticano.

La sezione liturgica dell'Associazione Ss. Pietro e Paolo, erede della Guardia palatina d'onore, coadiuva, ove necessario, il Corpo della Gendarmeria con funzioni di vigilanza, ordine e assistenza ai pellegrini, principalmente nella Basilica di San Pietro, ma anche in Piazza San Pietro e altre basiliche romane.

In Piazza San Pietro la Gendarmeria Vaticana si avvale anche di una speciale collaborazione con uno specifico organo di sicurezza della Polizia di Stato italiana: l'Ispettorato di pubblica sicurezza "Vaticano".

Inoltre, a seguito dell'allarme terrorismo per gli attentati commessi dallo Stato Islamico, sono state impiegate delle pattuglie dell'Esercito Italiano a presidio dei principali ingressi della Città del Vaticano.

Il Corpo dei vigili del fuoco, che dipende con la Gendarmeria dalla Direzione dei Servizi di Sicurezza e Protezione Civile, ha vari compiti riguardanti la salvaguardia di beni, ambiente e persone, tra cui l'estinzione di eventuali incendi, il controllo degli apparati antincendio del Vaticano e delle sue zone extraterritoriali, gli interventi in caso di incidenti e il controllo dei dissesti statici, come nel caso degli eventi sismici del Centro Italia del 2016 e del 2017.

Al 1929 risalgono le prime notizie dell'istituzione di una guardia medica con ambulatorio medico-chirurgico annesso alla Farmacia Vaticana, servizio che dipende dal 1969 dalla Direzione dei Servizi Sanitari, alla quale è affidata la tutela della salute nel territorio del microstato.

Il servizio di pronto soccorso è prestato a chiunque ne abbia urgente bisogno nel territorio della Città del Vaticano e nella zona extraterritoriale adiacente ed è attivo soprattutto durante gli eventi che richiamano un gran numero di persone.



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Il sistema giudiziario e la pena di morte


Gli organi giudiziari della Città del Vaticano esercitano la giurisdizione per competenza; la pena di morte non è mai stata applicata nella Città del Vaticano: era però prevista, fino al 1967, in caso di tentato omicidio del Papa.

Dopo essere stata abolita in quell'anno da papa Paolo VI è stata quindi cancellata anche dalla Legge fondamentale che il 12 febbraio 2001, su iniziativa di Giovanni Paolo II, ha sostituito la precedente, risalente al 1929.

La pratica della pena di morte derivava, nello Stato della Città del Vaticano, direttamente dalla pratica precedentemente condotta nello Stato Pontificio sino al 1870.

All'atto della firma dei Patti Lateranensi e della costituzione della Città del Vaticano, il codice penale del Regno d'Italia estese la pena capitale per il reato di tentato assassinio del Papa sul proprio territorio equiparandolo a quello di tentato assassinio del Re:


«Considerando la persona del Supremo Pontefice sacra e inviolabile, l'Italia dichiara che qualunque attentato alla Sua persona o qualunque incitamento a commettere tale attentato sia punibile con le medesime pene previste per tutti i simili attentati o incitamenti condotti contro la persona del Re.

Tutte le offese o gli insulti commessi all'interno del territorio italiano contro la persona del Supremo Pontefice, causati dal significato di discorsi, atti o scritti, saranno punibili allo stesso modo che come offese e insulti contro la persona del Re.»

(Patti Lateranensi)


Non ci furono tentativi di assassinio del papa fintanto che lo statuto vaticano prevedeva la pena capitale.

Papa Paolo VI rimosse la pena di morte dagli statuti vaticani, abrogandola per qualsiasi reato, annunciando la modifica nell'agosto del 1969.

Tuttavia il cambiamento divenne di pubblico dominio solo nel gennaio del 1971, quando alcuni giornalisti accusarono Paolo VI di ipocrisia per le sue critiche alle esecuzioni capitali in Spagna e Unione Sovietica.



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Società - Qualità della vita



Lo Stato della Città del Vaticano, essendo solamente Osservatore Permanente, è fra i Paesi che non hanno né firmato né ratificato il Protocollo di Kyoto; è però il primo Stato a impatto serra zero.

Nel 2008 in Città del Vaticano è stata introdotta la raccolta differenziata; il Corpo della Gendarmeria si sta inoltre dotando di vetture di tipo elettrico per ridurre l'inquinamento.


***
Diritti LGBT nella Città del Vaticano
***



I diritti delle persone LGBT (lesbiche, gay, bisessuali e transgender) in Vaticano sono per lo più inesistenti. Ufficialmente, per quanto riguarda l'omosessualità all'interno dello Stato della Città del Vaticano, il sistema giuridico vigente si basa su quello del codice penale italiano del 1929, al momento dei Patti Lateranensi stipulati con l'Italia.

Tuttavia, è stato annunciato verso la fine del 2008 che il Vaticano non è più tenuto ad adottare automaticamente come proprie nuove leggi promulgate dallo Stato italiano, in quanto molte di esse sono in chiaro contrasto contro la specifica dottrina morale cattolica.



***
Diritto penale
***

Non c'è mai stata alcuna legge penale che criminalizzasse i rapporti omosessuali privati tra adulti consenzienti commessi all'interno della Città del Vaticano.

Il Vaticano non ha mai prodotto un codice penale separato, pertanto in materia di diritto penale si affida interamente alla legge italiana; al momento della ratifica dei Patti Lateranensi, assieme a contributi e sovvenzioni economiche concessi dall'Italia, si è impegnato ad adottare pienamente il suo codice penale così come era vigente nel 1929.

A partire dal 1969 si è adottata la versione del 1924[3]: ciò principalmente a causa della pena di morte che era stata reintrodotta nel 1926 in Italia e che proprio nel 1969 Paolo VI depennò definitivamente dall'ordinamento della Città del Vaticano.

Tutte le modifiche del codice penale italiano successive al 1930 non avevano avuto alcun effetto sul codice penale Vaticano prima del 2008, quando, con la "Legge sulle fonti del diritto", il Vaticano le introdusse tutte eccetto quelle in contrasto palese con la dottrina cattolica (in primis la legge sull'aborto).

L'età del consenso per avere rapporti sessuali in Vaticano è 18 anni (nel matrimonio 14 anni).[6]

I diplomatici stranieri, per poter essere accreditati, non devono fare parte di una famiglia omosessuale e non devono essere divorziati.



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view post Posted on 10/3/2024, 09:17     Top   Dislike
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Diritti civili



Non esiste alcuna disposizione riguardante i diritti civili che includa un qualche riconoscimento dell'orientamento sessuale o dell'identità di genere.

Il 13 gennaio 1998 il militante di Arcigay Alfredo Ormando si è dato fuoco in piazza San Pietro (che è sotto la giurisdizione della Città del Vaticano) per protesta contro l'atteggiamento di radicato rifiuto manifestato da sempre dalla religione cattolica nei confronti dell'omosessualità: a seguito delle gravissime ustioni subite è deceduto pochi giorni dopo in ospedale.

Nel 2008 il Vaticano si espresse e fece pressione contro la richiesta dell'ONU di depenalizzazione universale dell'omosessualità.

Nel 2021, durante l'iter di approvazione del DDL Zan (emendamento atto a inserire come aggravanti per i delitti d'odio l'orientamento sessuale, l'identità di genere, il genere, il sesso e la disabilità nell'ordinamento italiano), il Vaticano ha richiesto tramite una nota formale che una legge italiana fosse modificata in quanto incompatibile con i Patti Lateranensi (il concordato che regola i rapporti tra la Città del Vaticano e lo Stato italiano) in quanto rea d'impedire la libertà di organizzazione e di pubblico esercizio del culto.


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Riconoscimento delle coppie dello stesso sesso
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Il Vaticano ha sempre espresso il suo più netto dissenso contro qualsiasi riconoscimento civile di coppie dello stesso sesso e contro la concessione dell'adozione da parte di coppie dello stesso sesso.

Solo Papa Francesco si è espresso favorevole (nel 2010 in Argentina quando era arcivescovo di Buenos Aires, e poi già papa in un documentario) a un riconoscimento giuridico in ogni Stato delle coppie omosessuali per garantire diritti socio-economici (unioni civili).

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Diritto di lavoro
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Il Vaticano si riserva il diritto inalienabile di allontanare, sospendere e licenziare con effetto immediato qualsiasi suo funzionario e dipendente che ammetta pubblicamente di essere gay o che metta anche solo in discussione la politica generale del Vaticano verso gli omosessuali.


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Questione transessuale
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Secondo il Catechismo della Chiesa Cattolica "l'uomo e la donna sono stati creati da Dio da un lato in perfetta eguaglianza come persone umane, e dall'altro nel loro rispettivo essere maschio e femmina.

Tale differenza, che è quindi una realtà voluta da Dio, riflette tutta la sapienza del Creatore e la sua bontà".

Nel 2000 la Santa Sede ha espresso, come posizione ufficiale nei riguardi delle persone transessuali, che esse debbono mantenere lo stesso sesso con cui sono nate: tuttavia ha dichiarato anche che la procedura di cambio di sesso nei riguardi di un transgender potrebbe anche essere moralmente accettabile in casi estremi.

Papa Francesco ha utilizzato i corretti pronomi (senza fare quindi misgendering) nel riferirsi a un uomo transgender durante una conferenza.[senza fonte]


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AIDS
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Non esistono casi noti di contagio da HIV nella Città del Vaticano; a livello internazionale, il Vaticano è stato sempre un avversario in prima linea sull'uso del preservativo come campagna di prevenzione dalla malattia e come metodo per arrestare la diffusione dei casi di sieropositività, e ciò è stato ribadito più volte con estrema chiarezza.




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view post Posted on 13/3/2024, 21:30     Top   Dislike
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Cultura



Istruzione


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Biblioteche


La Santa Sede ha organizzato e curato all'interno della Città del Vaticano la Biblioteca apostolica vaticana, messa a disposizione degli studiosi, nelle diverse fasi della consultazione, della lettura, del riscontro e della sintesi conclusiva.

La biblioteca, pensata da papa Niccolò V ma fondata da papa Sisto IV, possiede una delle raccolte di testi antichi e libri rari più importanti del mondo, tra cui il Codex Vaticanus.

Oggi contiene circa 1 600 000 libri a stampa antichi e moderni e circa 500 000 fondi tra incunaboli, codici manoscritti, monete, medaglie e oggetti d'arte.


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Ricerca
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Specola Vaticana

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Musei
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Le singole voci sono elencate nella Categoria:Musei della Città del Vaticano.


Nei Musei Vaticani sono ospitati il Museo gregoriano egizio ed etrusco, il Museo Pio-Clementino, il Museo Chiaramonti e la Pinacoteca vaticana.

Media


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Stampa



In Città del Vaticano è presente una casa editrice[63]: si tratta della Libreria editrice vaticana (LEV), fondata il 27 aprile 1587 da papa Sisto V; lo stesso Papa aveva fondato la Tipografia Vaticana, da cui, nel 1926, fu scissa la libreria.

La Libreria editrice vaticana, presente con un punto vendita in piazza San Pietro (nel Braccio di Carlo Magno), cura le pubblicazioni degli atti, dei documenti ufficiali della Chiesa cattolica e delle opere concernenti l'ambito ecclesiastico.

Il periodico ufficiale della Città del Vaticano è L'Osservatore Romano, uscito per la prima volta il 1º luglio 1861.

Attualmente è pubblicato, con cadenza quotidiana, settimanale o mensile, in sette lingue diverse (italiano, francese, inglese, spagnolo, portoghese, tedesco e polacco).

Il Vatican Information Service (Servizio d'Informazione Vaticano, abbreviato in VIS) pubblica in quattro lingue (italiano, francese, inglese, spagnolo) un resoconto quotidiano dell'attività papale e della Santa Sede in generale.

Inoltre per dipendenti del Vaticano viene pubblicato dal 2007 il notiziario All'Ombra del Cupolone, disponibile anche su internet, diretto dal vice segretario generale del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano.


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Radio
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Nello Stato della Città del Vaticano ha sede Radio Vaticana, emittente radiofonica cattolica.

La radio, pur riflettendo l'identità e l'opinione della Chiesa, non è uno dei suoi organi ufficiali d'informazione e di conseguenza è interamente responsabile per i contenuti che diffonde.

La gestione è affidata alla Compagnia di Gesù. Il direttore generale è padre Federico Lombardi; il direttore dei programmi è padre Andrzej Koprowski.



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view post Posted on 18/3/2024, 22:13     Top   Dislike
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Televisione



Fondato nel 1983 come CTV (Centro Televisivo Vaticano), Vatican Media è la televisione di Stato della Città del Vaticano; dal 1996 è un organismo collegato a pieno titolo con la Santa Sede.

I principali servizi offerti da Vatican Media, il cui scopo primario è quello di contribuire all'annuncio universale del Vangelo, documentando con le immagini televisive il ministero pastorale del Sommo Pontefice e le attività della Sede Apostolica, sono le trasmissioni in diretta, i servizi quotidiani, le produzioni e l'archivio, una videoteca composta da più di 10 000 cassette, con circa 4 000 ore di registrazioni delle immagini del lungo pontificato di papa Giovanni Paolo II.

La struttura ha sede in via del Pellegrino, all'interno dello Stato vaticano; coordina la propria regia con Rai Vaticano e con TV2000.


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Telefonia
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Sul territorio dello Stato è presente una nuova centrale telefonica installata in un avancorpo del palazzo del Belvedere e consiste in una moderna centrale di tipo numerico con 5 120 terminazioni e connessa in fibra ottica con le centrali Telecom Italia.

La centrale è dotata di un sistema numerico d'operatore per l'espletamento del traffico manuale ed è collegata via ponte-radio alle zone extraterritoriali di San Giovanni in Laterano, Palazzo San Calisto, e Palazzo della Cancelleria.

La centrale è gestita dal Servizio Telefoni Vaticani.



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