IL FARO DEI SOGNI

La storia di Rosanna Benzi, la donna che visse per 29 anni in un polmone d'acciaio: nonostante la sua situazione, riuscì sempre a sorridere alla vita.

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 23/1/2024, 11:41     Top   Dislike
Avatar

Blogger

Group:
Administrator
Posts:
66,866
Reputation:
+1,781
Location:
Da casa mia🏠

Status:


rossana-benzi20180518024328_c9d0cfbe88e352739972c406b1a1bbe520180518024328_d9527034eb64031a76f048f4c56e33a6


La storia di Rosanna Benzi, la donna che visse per 29 anni in un polmone d'acciaio: nonostante la sua situazione, riuscì sempre a sorridere alla vita.

Per tutti rimarrà sempre “la donna che ha vissuto nel polmone d’acciaio”, ma ci sono molti motivi per cui dovremmo chiamarla con il suo nome.

Quando si spense nella sua camera d’ospedale a Genova, a 43 anni non ancora compiuti, Rosanna Benzi ne aveva passati ben 29 immobilizzata all’interno della sua “prigione”, guardando il mondo attraverso uno specchio. Senza mai perdere il sorriso e l’ironia che l’avevano sempre accompagnata.

Il polmone d’acciaio è un respiratore artificiale, il cui principale utilizzo consiste nel tenere in vita i malati di poliomielite.

Il primo polmone d’acciaio di largo uso nacque nel 1928 grazie a Philip Drinker, professore di Harvard.

Drinker aveva condotto un esperimento che consisteva nella misurazione del respiro di un gatto anestetizzato in una scatola metallica con la testa, bloccata da un collare di metallo, che rimaneva fuori dalla scatola.


Drinker capì di poter simulare la respirazione attraverso delle variazioni di pressione, pompando aria manualmente dentro e fuori la scatola.

Pressurizzando l’aria e de-pressurizzandola, il polmone artificiale poteva così garantire un’espansione e compressione consequenziale del torace della persona malata, permettendole di respirare.

Con lo sviluppo del vaccino antipoliomielite sperimentato da Jonas Salk nel 1952, l’uso del polmone d’acciaio diminuì drasticamente, eccezion fatta per i pazienti colpiti dal virus della poliomielite ancor prima dell’invenzione del vaccino.

Tra le persone che hanno trascorso più tempo dentro ad un polmone d’acciaio vi furono Martha Mason e June Middleton, che vissero più di 60 anni dentro uno di questi macchinari.

Oltre al caso di Rosanna Benzi, in Italia va segnalato anche quello di Giovanna Romanato, che ha vissuto nel polmone dal 1956, sebbene potesse uscirne per brevi intervalli durante il giorno, ed è morta il 23 febbraio 2019 all’età di 72 anni.

Nei quasi trent’anni passati dentro un polmone d’acciaio, che lei chiamava affettuosamente “il mio scaldabagno”, Rosanna Benzi non smise mai di battersi per i diritti delle persone disabili.

"Spero che il lavoro che ho iniziato vada avanti. Spero di lasciare di me l’immagine di una donna con pregi e difetti. Un po’ matta, un po’ ironica. Spero di non aver fatto brutte figure"

aveva raccontato in un’intervista alla RAI solo poche settimane prima della sua morte, il 4 febbraio 1991.


 
Web  Top
0 replies since 23/1/2024, 11:41   27 views
  Share