| Collegiata di Santo Stefano
La Collegiata di Santo Stefano era dedicata a Sant'Ignazio, fondatore della Compagnia di Gesù. Anche l'annesso edificio, sulla sinistra del tempio, oggi quasi interamente adibito ad alloggio delle suore della congregazione Figlie dell'Addolorata e in piccola parte a sacrestia e sala riunioni, fino al 1773 - anno della soppressione della Compagnia di Gesù - fu il collegio dei Gesuiti di Monte Santo. La facciata è rimasta incompiuta. La Congregazione dei Contadini (una delle due congregazioni dell'ordine dei Gesuiti) sistemò la cripta sotterranea della Collegiata che si estende per tutta la Chiesa: la Cappella dei Contadini, completamente affrescata con elementi decorativi che richiamano la campagna e il mondo contadino da Benedetto Biancolini, pittore marchigiano. Sulla sinistra troviamo la Cappella degli Artisti, un importante luogo di culto all’interno della Collegiata. Collegiata di Santo Stefano Chiesa della Madonna delle Grazie
La chiesa della Madonna delle Grazie, sita in prossimità di Porta San Giovanni (una delle tre porte di accesso al paese), ricopre un ruolo importante nella storia del culto dei Potentini. Il tempio sembra sorga nel luogo dove, in origine, vi era un'edicola votiva, ampliata nel corso degli anni per volere dei fedeli. La tradizione narra che l'immagine della Madonna con il Bambino dipinta su muro fosse dispensatrice di grazie, tanto che già nello Statuto comunale del 1431 si fa menzione del luogo come "Via Gratiarum" (Via delle Grazie). Convento degli Zoccolanti
Risale alla fine del Quattrocento, anche se sono documentati precedenti tentativi di insediamento degli Zoccolanti a Potenza Picena. Infatti, nel 1463, papa Pio II, con due bolle inviate al Comune, promosse la costruzione di un convento presso la chiesa di San Girio. I frati però, forse anche a causa dell'insalubrità della valle del Potenza, preferirono un luogo più vicino al centro abitato. Il Convento ospita al suo interno importanti opere pittoriche e un vasto museo missionario. Accanto alla struttura si possono apprezzare degli orti e una selva. Chiesa di San Giacomo
La chiesa di San Giacomo Maggiore, nei pressi della porta Galiziano, risale alla seconda metà del secolo XIV. Oltre che allo sviluppo edilizio di Monte Santo (crescita del borgo di Galazzano), la costruzione e l'officiatura della chiesa sono legate all'attività della confraternita del "Corpus Christi", detta anche di San Giacomo. Accanto all'edificio religioso sorgeva anche un ospedale per poveri e malati gestito della confraternita stessa. La chiesa di San Giacomo è stata interamente ristrutturata intorno alla fine del XIX secolo assumendo connotati neo-gotici. Nel 1943 la facciata della chiesa venne riprogettata dall'architetto Eusebio Petetti. Chiesa di Sant’Agostino
Discendendo via Silvio Pellico, si scopre l'ex complesso di Sant'Agostino, che si estende su una porzione non trascurabile del centro storico. Il primo documento, che attesta la presenza degli Agostiniani a Potenza Picena risale al 1250, quando la chiesa era intitolata a S. Maria Maddalena. L'interno della chiesa ospita una pala raffigurante "La Maddalena ai piedi della croce" opera di Pietro Tedeschi, un antico organo da sala del 1766 costruito dal maestro Giovanni Fedeli da Camerino e la preziosa tavola di Bernardino di Mariotto del 1506 raffigurante "La Madonna con il Bambino tra i SS.Francesco, Antonio e Giovannino tra gli angeli musicanti". Oggi la chiesa è sconsacrata ed è divenuta Auditorium/Centro Culturale intitolato a Ferdinando Scarfiotti, scenografo di fama mondiale e vincitore del Premio Oscar nel 1988 per L’ultimo imperatore di Bertolucci. Chiesa di Santa Caterina
Restano ancora incerte le origini del monastero e della chiesa di Santa Caterina. Secondo un catalogo generale benedettino, segnalato dallo studioso mons. Cotognini, i due complessi sarebbero stati eretti nell'anno 1280. La Chiesa ospita il Polittico di Paolo Bontulli da Percanestro del 1507 che rappresenta la “Madonna con bambino tra i santi Giacomo Maggiore e Rocco”.
La Chiesa è oggi sconsacrata e dal 2007 è sede della Fototeca comunale gestita dal Fotoclub ed intitolata al fotografo potentino Bruno Grandinetti. Attualmente la chiesa ospita il Museo Kodak con più di 340 fotocamere d’epoca dai primi del ‘900 agli anni ‘70, tutte facenti parte della collezione di Enzo Romagnoli, donate poi al Comune di Potenza Picena. Chiesa di Santa Maria della Neve
Fuori della cinta muraria, che divideva il centro abitato dalla campagna, nei pressi delle tre porte d’accesso al paese si trovano delle chiese tutte dedicate alla Madonna. Fuori Porta Marina troviamo la Chiesa della Beata Vergine della Neve. La Chiesa risale al XV secolo, datazione affermata dall’affresco posto sopra l’altare raffigurante la “Madonna della Neve col Bambino e gli Angeli” realizzato dal pittore marchigiano Pietro da Montepulciano.
A questa chiesa sono legati i pellegrinaggi in quanto Potenza Picena era località di transito per chi era diretto alla Santa Casa di Loreto. Chiesa della Beata Vergine della Neve Chiesa dei Padri Cappuccini
Il consiglio comunale santese, nella seconda metà del XVI secolo, provò a convincere i Cappuccini a stabilirsi nel suo territorio. Per la costruzione del monastero venne offerta loro la zona dell'attuale rione Colle Bianco. La chiesa fu edificata e venne intitolata a San Lorenzo Martire. Negli anni successivi all'Unità d'Italia , il convento e la chiesa furono abbandonati per poi tornare in possesso dei monaci alla fine del XIX secolo. Nel corso degli anni la chiesa è stata fatta oggetto di restauro e innovazioni; all'interno sono costuditi importanti dipinti, come "La Sacra Famiglia e San Giovannino" (XVI sec) di Santi di Tito e "La Deposizione " del De Magistris. Chiesa di San Tommaso
Il monastero di San Tommaso Apostolo di Potenza Picena è uno dei più antichi insediamenti del secondo ordine francescano. Secondo la tradizione, il cenobio sarebbe stato fondato, vivente santa Chiara, da due consorelle della santa intorno al 1227. Il Monastero presenta un'architettura povera nel rispetto delle regole francescane, mentre la chiesa dedicata a San Tommaso Apostolo mostra all’interno linee e decorazioni barocche con altari in stile neo-classico e dipinti di scuola romana. Collegio dei Gesuiti
Il collegio dei Gesuiti era un edificio annesso, sino al 1773, alla Collegiata di Santo Stefano. Attualmente il plesso è adibito ad alloggio delle Suore della congregazione "Figlie del Santissimo Redentore e della Beata Vergine Addolorata”. Alle giovani suore che si univano a questa congregazione veniva insegnato il lavoro del ricamo e della tessitura. All’inizio usavano piccoli telai ma, data la loro bravura, i religiosi fornirono loro macchinari più efficienti, i Telai Jacquard.Le stoffe pregiate prodotte delle suore appartennero alle famiglie dei nobili locali e ,alcune di esse, possono essere ancora oggi ammirate all’interno della sala insieme a telai Ottocenteschi funzionanti e l’Orditoio verticale, un macchinario realizzato da Leonardo Da Vinci. Convento degli Zoccolanti
Risale alla fine del Quattrocento, anche se sono documentati precedenti tentativi di insediamento degli Zoccolanti a Potenza Picena. Infatti, nel 1463, papa Pio II, con due bolle inviate al Comune, promosse la costruzione di un convento presso la chiesa di San Girio. I frati però, forse anche a causa dell'insalubrità della valle del Potenza, preferirono un luogo più vicino al centro abitato. Il Convento ospita al suo interno importanti opere pittoriche e un vasto museo missionario. Accanto alla struttura si possono apprezzare degli orti e una selva. Chiesa di San Francesco
Nella zona del Belvedere Donatori di Sangue, comunemente detto Pincio, sorge la chiesa di San Nicolò, meglio nota come San Francesco. Secondo la tradizione, lo stesso Santo di Assisi, il fondatore del monastero di Monte Santo attorno all'anno 1222-23, sarebbe giunto nella cittadina marchigiana con un gruppo di frati. All'interno della chiesa si possono ammirare le statue delle quattro virtù cardinali e numerosi dipinti, tra cui: "Miracolo di San Giuseppe da Copertino", "La Natività" e "La Vergine Immacolata tra Angeli e i Santi Nicolò, Francesco d'Assisi e altro santo francescano". Chiesa di San Francesco Santuario di San Girio
Il Santuario di San Girio, posto sulla provinciale omonima che unisce Potenza Picena alla Santissima 'Regina', è uno dei luoghi di culto più cari ai potentini. La chiesa, edificata originariamente sopra la tomba del Santo nel 1298, fu ricostruita nel 1560 a spese della comunità di Monte Santo. Chiesa di San Sisto
Inizialmente era un edificio privato appartenente alla nobile famiglia Compagnoni Marefoschi. Nel 1887 l’edificio venne acquistato, insieme alla chiesa, dalle monache Benedettine, diventando un loro monastero. Al suo interno troviamo un Crocifisso Ligneo del 1500, che era oggetto di devozione e venerazione. Inoltre sono presenti le statue di San Benedetto da Norcia e Santa Scolastica (sua sorella) la quale si dice sia legata alla nascita delle Benedettine.
Società
Etnie e minoranze straniere
Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2012 la popolazione straniera era di 1 654 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano[5]:
Romania, 239 Repubblica di Macedonia, 193 Albania, 191 Pakistan, 171 Cina, 160 Marocco, 101 Senegal, 83 Polonia, 70 Tunisia, 56 India, 30
Cultura Musei
Il convento dei frati minori ospita il museo missionario marchigiano, il quale ospita una raccolta di opere Novecentesche provenienti da varie missioni francescane in giro per il mondo.[6] Economia Artigianato
Tra le attività economiche più tradizionali diffuse e attive vi sono quelle artigianali, come la rinomata arte della tessitura finalizzata alla realizzazione di tappeti e di tanti altri prodotti caratterizzati da motivi artistici pregiati.[7] Infrastrutture e trasporti
Nella frazione di Porto Potenza Picena si trova la stazione di Potenza Picena-Montelupone che serve i comuni di Potenza Picena e Montelupone.
segue Amministrazione
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