IL FARO DEI SOGNI

Papa Francesco tra i 50 ebrei dell'anno

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view post Posted on 14/1/2024, 21:50     Top   Dislike
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La rivista americana Forward l'ha inserito come «fuori quota» esaltando il contributo che sta portando alle relazioni tra la Chiesa cattolica e gli ebrei. Ma nella motivazione c'è anche un attacco molto duro a Benedetto XVI



L'effetto Papa Francesco irrompe persino nella «lista dei 50 ebrei americani dell'anno».

La rivista Forward - storica voce dell'ebraismo liberal stelle e strisce - ha deciso infatti di inserire anche Bergoglio nell'edizione 2013 della Forward 50, la sua annuale galleria di personaggi. Anche se va subito aggiunto che l'endorsement è accompagnato nella motivazione dall'ennesimo attacco gratuito alla figura del suo predecessore, Benedetto XVI.


Non essendo ebreo Papa Francesco è inserito nella lista come «fuori quota». Nella motivazione si dice che il nuovo Pontefice «in soli otto mesi ha fatto del tema del miglioramento delle relazioni con il mondo ebraico una questione chiave».

Si aggiunge poi che «non ha perso alcuna occasione per denunciare l'antisemitismo e progetta una visita in Israele per il prossimo anno».

Inoltre viene ricordato che l'unico libro firmato dall'allora cardinale Jorge Mario Bergoglio «è uno straordinario dialogo con un rabbino divenuto suo grande amico nella nativa Argentina».


In mezzo a queste lodi - però - il Forward 50 rinfocola lo stereotipo della contrapposizione tra Papa Francesco e Benedetto XVI con affermazioni sul rapporto tra Ratzinger e l'ebraismo che appaiono inficiate da un evidente pregiudizio.

Forward, infatti, non manca di attribuire a Benedetto XVI un inesistente «rifiuto di qualsiasi accesso agli archivi vaticani sull'Olocausto». Oltre a ribadire la solita polemica riguardo alla causa di beatificazione di Pio XII.


Riguardo alla questione degli archivi vaticani Forward dice una cosa semplicemente falsa: durante il suo Pontificato Benedetto XVI ha aperto la consultazione degli archivi fino a tutto il Pontificato di Pio XI, cioè al 1939, periodo già significativo rispetto alla persecuzione nazista degli ebrei e in cui Pacelli era segretario di Stato vaticano.

Quanto ai documenti sul Pontificato di Pio XII l'atteggiamento di Ratzinger è stato lo stesso di Wojtyla: saranno resi pubblici una volta terminata la catalogazione.


Un tempo che - nel febbraio 2012, cioè sotto il Pontificato di Ratzinger - l'allora segretario di Stato Tarcisio Bertone, intervenendo alla presentazione della mostra Lux in Arcana, aveva pubblicamente stimato in un paio d'anni: quindi - anche senza l'elezione di Papa Francesco – l'apertura degli archivi su Pio XII sarebbe stata comunque ormai molto vicina.

Non si capisce, dunque, in base a che cosa Forward insista nel descrivere Benedetto XVI come l'ostacolo all'apertura degli archivi vaticani sul periodo della Shoah.


Senza contare, poi, il fatto che - esprimendo l'auspicio di poter vedere l'atteggiamento di Francesco influenzare il modo i cui tutti i cristiani guardano gli ebrei - la rivista americana non ritiene di citare i tanti interventi teologici pronunciati da Benedetto XVI proprio su questo tema.

Un terreno su cui anche molti osservatori del mondo ebraico riconoscono che Ratzinger si è spinto molto più avanti di ogni altro Pontefice: basta citare a questo proposito i discorsi tenuti nella sinagoga di Colonia nel 2005 o quello al Tempio maggiore di Roma nel 2010.


 
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Beh la cupola tonda e bianca che porta in testa, la dice lunga e sicuramente non è di buon auspicio 😬😬😬
 
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