| Successivamente, il Trattato del Fuoco Cosmico (1925) porta in sé la prova che resterà la parte più rilevante e di maggior portata dell’insegnamento trentennale, nonostante la profondità e l’utilità dei volumi pubblicati nella serie intitolata Trattato dei Sette Raggi, e di tutti gli altri libri. Esso fornisce una descrizione dettagliata di come il macro e il microcosmo sia stati emanati dal “Principio Immutabile”, interpretato come identico al Parabrahman della Dottrina Segreta di HP Blavatsky. Nel livello macrocosmico sorgono i tre Logoi , descritti come lo “Immanifesto e Indifferenziato”, l’aspetto della “dualità di Spirito-Materia” e l”Ideazione Cosmica” (o Anima Mundi Universale, il Creatore). Dai Logoi si manifestano gli universi, che comprendono “stelle e sistemi solari “. Tre leggi micro e macrocosmiche sono associate ai tre Logoi in qualità di funzioni cosmiche: Sintesi (espressa come volontà), attrazione (espressa come amore), e Economia (espressa come Intelligenza). Sette centri di “Forza Logoica”, anche noti come i sette Logoi planetari e i sette Raggi, provengono da queste Leggi: Raggio I (il Raggio di Volontà o Potenza), II (Amore-Saggezza), III (Aintelletto Attivo-), IV (Armonia, Bellezza e Arte), V (conoscenza concreta o scienza), VI (Devozione o Idealismo astratto) e VII (Magia Cerimoniale). Questi raggi, quindi, sono manifestazioni o emanazioni sia del macro che del microcosmo. In sostanza, seguendo il Piano originale, la Vita Una cercò di espandersi, emanando dal suo centro sette Eoni, sette entità psichiche, che divennero i sette Costruttori, le sette Sorgenti di vita, i sette Rishi vedici. Sul pianeta Terra, solo il primo Raggio non è in manifestazione, perché la sua potenza sarebbe distruttiva per un’umanità ancora poco evoluta; gli altri Raggi invece si alternano e s’incrociano, seguendo cicli diversi. Queste sette Forze costruttrici dell’universo producono i loro effetti ovunque e, quindi, anche sul regno umano che ne è influenzato a livello fisico, animico e spirituale. I sette Raggi incarnano perciò sette tipi di forza che rivelano progressivamente le sette qualità del divino. La Vita-Qualità-Apparenza coesiste nell’universo manifestato e negli individui e produce sette tipi di forme qualificate, dette appunto Raggi, con le loro quarantanove differenziazioni. I sette Raggi costituiscono il complesso della Mente Universale, Entità intelligenti che attuano il Piano divino, manifestando le forme mediante cui l’Idea primordiale avrà compimento. Ognuno di Essi si crea un corpo d’espressione che corrisponde ad uno dei pianeti del nostro sistema solare: i sette pianeti sacri, da cui la Terra (per ora) è esclusa. In linea con gli insegnamenti teosofici, la Bailey ha insegnato che l’uomo è costituito da un’anima di materia mentale astratta, che lavora attraverso una personalità, un termine tecnico per i corpi mentale fisico, emotivo. La Bailey usa termini tradizionali per questi tre “veicoli” minori o “guaine”: corpo fisico, corpo astrale e mentale. La Bailey pubblicherà nel 1937 Da Betlemme al Calvario le iniziazioni di Gesù, una visione del cammino del Cristo vista con occhi diversi dalla tipica ortodossia. Secondo la B., lo sviluppo della Coscienza Cristica. da attuare tanto nell’individuo quanto nella razza umana, rappresenta la chiave di volta per risolvere il massimo problema mondiale: quello dell’illusione della separatività, causa di egoismo, violenza e disperazione. Il Regno di Dio può davvero manifestarsi sulla Terra, qualora ci si renda conto della divinità dell’uomo, nonché dell’importanza del presente periodo di transizione tra vecchia e nuova èra. La missione che il Cristo ha svolto tra gli uomini conteneva la sintesi della futura rivelazione e costituisce l’incentivo per partecipare coscientemente all’edificazione del Regno. Attualmente, la religione (dal latino religare, collegare col divino) è stata sostituita da una fede cieca; pertanto, la dottrina ha soppiantato l’esperienza vivente. Del resto, i teologi hanno enfatizzato la posizione che il Cristianesimo dovrebbe occupare nella scia della continuità della rivelazione, sottolineandone l’unicità. Inoltre, si è attribuita un’eccessiva importanza alla lettera dei testi ed alla forma dei riti, ottenendo come risultato una cristallizzazione dell’insieme ed una sua inevitabile involuzione. In realtà, nei Vangeli sopravvive ancora, nonostante le censure e le interpolazioni apportate nei secoli, la testimonianza del Cristianesimo inteso sia come compimento del passato che come base per una rivelazione futura. Si veda ad esempio Mt. 5,17: “Non pensate che io sia venuto ad abolire la legge o i profeti” Oppure Gv.16, 12-13: “Ho ancora molto da dirvi, ma per ora non siete in grado di capirlo. Quando invece sarà arrivato, lo Spirito verace vi guiderà in tutta la verità”.
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