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Nel 1871 Sir Edward Bulwer-Lytton, scrittore, politico ed esoterista britannico, pubblica un romanzo oggi considerato anticipatore del genere fantascientifico, Vril, The Power of the Coming Race, in cui sostiene che all’interno della Terra si trovi una razza di uomini sopravvissuti a cataclismi mitologici. Il Vril è un particolare fluido energetico che permetterebbe alla misteriosa civiltà di avere poteri magici che li renderebbero simili a divinità. Vril è un diverso termine per definire la stessa energia: Reiki, Ch’i, Akasa, Pneuma, Etere, o l’Energia Orgonica di Wilhelm Reich. Secondo la Tradizione, la scienza occulta avrebbe, nell’antichità, conseguito traguardi sorprendenti, “scoprendo le proprietà e i poteri dell’akasha”, “fonte di vita”, che conosciuta e controllata permetterebbe di manipolare la materia e compiere “operazioni magiche”. Il termine “Vril-ya” avrebbe significato proprio razza (di aspetto nordico) semidivina, poiché essi potevano sia curare qualsiasi malattia, animare un oggetto inanimato rendendolo intelligente, oppure distruggere una fortezza, utilizzando degli speciali bastoni metallici di forma cilindrica da cui confluiva questa particolare energia. Il racconto proto-fantascientifico di Bulwer-Lytton sarà preso assai seriamente dai sostenitori dell’esistenza di Atlantide (tra i quali W. Scott-Elliot) e in seguito dagli appassionati di occultismo. È un libro che rappresenta la netta reazione all’Illuminismo massonico, contrapponendovi l’energia universale del Romanticismo e del Movimento Sturm und Drang e che, al falso Positivismo scientifico ed al mendace Evoluzionismo darwiniano dei propugnatori dell’Encyclopédie de Diderot et d’Alembert, risponde con le Forze Onnipotenti dell’Inconscio, le Forze inesplorate dell’Irrazionale delle dimensioni praeter-naturali e superumane. L’Energia Vril deriva dal Sole Nero, il Sole posto all’interno della Terra Cava, le cui radiazioni permetterebbero agli abitanti della Terra Cava, i Vril-Ya, di vivere per migliaia di anni, dotati di poteri divini. The Coming Race condusse in Germania alla fondazione di una setta segreta chiamata Società del Vril (o Loggia Luminosa dalla quale sarebbe derivata per filiazione la Società Thule) che, traendo ispirazione dal romanzo in questione e supportata da fonti teosofiche concernenti l’esistenza del mitico regno sotterraneo di Agartha e dalla teoria del “mondo cavo” di Karl Neupert, credeva nell’esistenza di una “razza ventura” sotterranea che in un futuro non troppo lontano avrebbe preso il sopravvento sulla nostra, grazie soprattutto a una progredita conoscenza tecnologica e all’utilizzo dell’energia Vril. Nel 1842, Bulwer-Lytton aveva già pubblicato il romanzo occultistico Zanoni, uno dei più significativi del XIX secolo. Egli introduceva il romanzo scrivendo: «E così avvenne che alcuni anni fa, nei miei giorni più giovani, sia di autore o di vita, ho sentito il desiderio di far conoscere le vere origini e princìpi della singolare setta conosciuta con il nome di Rosacroce». Bulwer-Lytton allude al profondo mistero dei Rosacroce circa i quattro elementi, il segreto che solo gli iniziati Rosacroce hanno il potere di rivelare, il cui obiettivo finale è la scoperta dell’Elisir di vita e il raggiungimento dell’immortalità e dell’eterna giovinezza. Tutto questo è rappresentato in Zanoni stesso che, al tempo di Babilonia, da fervido iniziato caldeo, ha abbandonato tutte le passioni umane per diventare immortale. Sopravvive per 5000 anni ma, durante la Rivoluzione Francese, diventa di nuovo umano per essersi innamorato e muore ghigliottinato. Zanoni è una figura enigmatica, complessa, magnetica, dotata di poteri straordinari e per questo temuto dalla gente, un alchimista, un mago, una creatura votata a Dio che sacrifica la sua immortalità per amore, ma che proprio attraverso il suo martirio dai toni spiccatamente cristiani, accede alla vera iniziazione, quella dell’aldilà: «Benvenuto, o purificato dal tuo sacrificio! Impara: questo è il morire!» cantano le entità celesti a Zanoni sul patibolo. Del suo paese natale egli conserva una amuleto regalatogli dalla madre che al termine del romanzo dona alla moglie Viola prima della morte, e la lingua misteriosa con la quale comunica con il figlioletto. Tale lingua potrebbe essere proprio la lingua primordiale che la tradizione musulmana assimila al siriano, e che la Tradizione ascrive invece alla lingua angelica parlata da Adamo nel Paradiso terrestre. «Esiste una confraternita – spiega Zanoni a Glyndon, il suo allievo – delle cui leggi e misteri i principali ricercatori sono ancora all’oscuro. Secondo quelle leggi, tutti sono obbligati ad ammonire, aiutare, guidare, fino ai più lontani discendenti uomini che abbiano lavorato, anche se invano come il vostro antenato, nei misteri dell’Ordine. Noi siamo obbligati a consigliarli per il loro bene; anzi, se essi ce lo comandano, dobbiamo accettarli come nostri discepoli».
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