| Si sono così formate nello spazio della Creazione, per l’addensamento delle essenze spirituali-eteriche (materializzazione), le nebbie primordiali della materia, ovvero la materia del mondo; 4) La creazione materiale. In questa fase in cui gli esseri primordiali caduti furono “solidificati”, quindi resi visibili come materia, restavano due possibilità: o gli esseri rimanevano eternamente in balìa del giudizio loro assegnato, oppure venivano ricondotti – attraverso un’altra prova – nel santo Ordine di vita in Dio. Il divino Amore ebbe pietà degli esseri spirituali caduti: con l’aiuto degli spiriti angelici rimasti fedeli, il Creatore realizzò – dalle nebbie primordiali di materia – la costruzione dell’Universo materiale che rappresenta il “Figlio Perduto” nella sua interezza. Dio però promosse su tutti gli innumerevoli sistemi solari e corpi mondiali una redenzione degli esseri primordiali caduti e prigionieri nella materia; 5) Lo scopo della vita naturale. Le particelle spirituali che costituivano Lucifero, una volta “solidificate” – cioè materializzate e rese visibili nelle costellazioni dell’universo – vengono sempre più ammorbidite e sciolte, e vengono nuovamente spiritualizzate attraverso l’opera di redenzione di Dio. Quelle che si liberano, vengono portate dagli angeli, i servitori dell’Altissimo, in sempre nuove scuole spirituali di purificazione nei regni del mondo della natura, secondo l’amorevole piano di salvezza divino. Questo avviene tramite l’unione di specifici di intelligenza animica che vengono aggregati in forme di vita sempre più elevate attraverso il regno minerale, vegetale e animale. Su questa via di sviluppo spirituale-carnale, le “anime della natura” vengono avviate alla costruzione e all’uso del loro rispettivo corpo-involucro. Esse, rivestite di un corpo esteriore, cominciano con questo a superare un po’ alla volta il loro egoismo contro il Divino e a convertirsi all’Ordine Celeste del servire nel reciproco amore. In tal modo vengono poste le basi per dare inizio al ciclo evolutivo che arriverà fino all’uomo; 6) L’uomo – meta finale di questo sviluppo. L’anima umana, compenetrata in un corpo fisico e costituita da tutti gli elementi minerali, vegetali e animali – provenienti dagli specifici animici disciolti dalla materia luciferina – è ora in grado di affrontare la “prova della vita”, vale a dire che soltanto ora è in grado di decidere liberamente, di scegliere e di formarsi una propria entità individuale, indipendente ed eterna. In questa delicata fase, in cui è chiamata a costituire il suo futuro “io”, può rivolgersi e attingere allo Spirito divino o Scintilla d’Amore che le è stato instillato nel cuore e – grazie ai sensi del corpo fisico – può ascoltare, dal mondo esteriore, gli insegnamenti dei saggi e leggere la pura Parola divina che il Signore rivela ai Suoi strumenti. Con l’adempimento volontario dei Comandamenti divini, l’uomo – quale meta della Creazione – è chiamato a sviluppare sempre di più le sue caratteristiche spirituali, fino a raggiungere la vera figliolanza di Dio, per poi finalmente, in tale meta, entrare nella vera libertà e beatitudine della vita eterna; 7) L’essenza di Gesù Cristo. Quando la Creazione fu così matura da comprendere la più alta rivelazione dell’Amore Divino, DIO, quale Padre, scelse la nostra Terra, apparentemente così insignificante, per l’atto d’Amore più grande della Sua Misericordia. Qui, dove il più interiore centro spirituale di Lucifero viene tenuto legato al centro materiale del nostro pianeta, Dio avvolse il Suo Centro di Forza Primordiale umano-spirituale nelle vesti della materia. (“E la Parola divenne carne”). In Gesù Cristo, Dio Stesso entrò nel regno umano per istruire non soltanto l’uomo ma anche tutti gli spiriti caduti e non caduti dell’infinito. Egli Stesso prese la veste della materia quale testimonianza più alta dell’Amore, per redimere i caduti dal loro giudizio e ricondurre i purificati nuovamente nella casa del Padre. (Parabola del “figliol prodigo”). Lo Spirito di Gesù – è il Padre, cioè l’AMORE; L’Anima di Gesù – è il Figlio, cioè la SAPIENZA; La Forza di Gesù – è lo Spirito Santo, cioè la Volontà di Dio. Ecco la Trinità: non tre esseri distinti, ma un solo Essere – DIO – avente tre divine caratteristiche: Amore, Sapienza e Potenza (Gesù: “Chi vede Me, vede il Padre”, e “Io e il Padre siamo Uno!”); 8) Via di salvezza per la rinascita spirituale. Quale unica Via di salvezza per la perfezione e per la vita eterna in Dio, Gesù insegnava la Legge fondamentale di tutta la Creazione: “Ama Dio sopra ogni cosa e il prossimo tuo come te stesso!” . Nè le cerimonie esteriori, nè i fanatismi di fede portano alla salvezza, ma soltanto il puro amore attivo e le opere fatte con il cuore portano alla vera meta. Se nell’uomo, con l’aiuto dello Spirito di Dio, è divenuto predominante il puro Amore divino, allora egli è sfuggito al giudizio della materia ed ha raggiunto la rinascita spirituale. Egli allora – con la sua anima purificata e unita completamente allo Spirito di Dio dimorante in lei – può finalmente diventare un vero figlio di Dio: una “cosa sola” con il suo Creatore e Padre Celeste, ed eternamente partecipe alla pienezza delle Sue Forze divine di vita ed azione; 9) Continuazione dello sviluppo nell’Aldilà. La maggior parte degli uomini della Terra, dopo la morte del corpo, entrano ancora incompleti nel mondo dell’Aldilà, ma lì l’Amore divino offre loro nuovi luoghi di apprendimento per condurre tutti – anche se spesso per vie ancora più difficili e penose – alla perfezione. Infatti, il Piano divino di salvezza generale non conosce nessuna condanna eterna, benchè il lunghissimo periodo di pena – che l’anima si infligge volendo rimanere nella propria ribellione – le possa sembrare veramente eterno! Per raggiungere la meta finale, le anime che si separano dal corpo fisico ancora immature arrivano nell’Aldilà e vivono, apparentemente, come fossero ancora nel mondo terreno: proprio come avviene in un normale sogno (esclusi quelli lucidi), dove è tutto apparente ma nulla è reale. In questo mondo spirituale le anime ottengono, per la loro formazione, una visione ed una esperienza interiore necessarie alla loro evoluzione, e vengono guidate e accudite da esseri spirituali appositamente incaricati – i quali ben sanno che cosa è più opportuno – e che, in base al sentimento buono o cattivo di tali anime, fanno assaporare o deliziose sensazioni paradisiache oppure strazianti sensazioni infernali. “Cielo ed Inferno” non sono perciò dei luoghi, ma sono condizioni interiori di sviluppo spirituale dell’anima. Solo le anime fortemente egoistiche, legate ancora alle cose terrene, otterranno una ulteriore formazione attraverso la reincarnazione su altri mondi materiali, oppure – raramente – anche sul nostro pianeta Terra; 10) Alla meta della perfezione. Le anime, invece, che si sono purificate sulla Terra o nell’Aldilà, per puro amore verso Dio e verso il prossimo, giungono a sempre nuove beatificanti realtà. La loro visione spirituale e il loro potere d’azione dipendono dalla purezza e dalla forza del loro amore, e si diversificano in tre gradi celesti. La beatitudine, in un crescendo senza fine in coloro che hanno raggiunto la perfezione, consiste in una conoscenza sempre più profonda di Dio e in un amore sempre più grande per Lui e per tutti gli esseri, come pure nell’attività sempre più efficacemente operante nella sublime opera della Creazione, in quanto si è diventati “creatori” come Dio.
fonte https://mikeplato.myblog.it/2019/02/19/jac...ere-e-profezia/
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