Filosofia e letteratura

Epicuro

Amicizia : l'essenza dell'amicizia è la comunità dei più grandi piaceri, cioè quelli puri che presuppongono l'assenza di timore, e la saggezza. È essa che ci procura i veri amici, il bene più puro. Senza amici non si può essere né saggi né felici. L'unica amicizia è quella morale filosofica.

Amore: il significato dell'amore è in ultima istanza il volere il godimento dell'altro, perché solo esso assicura il proprio. Fondamento di Eros è dunque sempre il bisogno, il suo scopo è il piacere, il suo mezzo è la fiducia, da cui deriva che non si può mimare il godimento.

Male: il male è privazione, assenza e disordine, è rivolgere il proprio amore non a Dio ma alle cose, al piacere e a sé stessi. Il male deriva dunque dall'uomo, dalla scelta umana che si istituisce all'interno della sua libertà.

Piacere: il piacere è principio e fine della vita felice. La filosofia ci indirizza all'ottenimento del piacere ( hedone) che viene riconosciuta da Epicuro come condizione autentica per il raggiungimento della felicità, che coincide a sua volta con l'assenza di dolore nel corpo e assenza di turbamento nell'anima.

L'epicureismo è da sempre ostacolato dai ceti elevati della società romana che non possono tollerare le idee peopugnate da Epicuro, cui contestano soprattutto il disimpegno politico e lo scarso peso degli dei negli affari umani, che poco si conciliano con la concezione romana dello stato e possono rendere vano lo strumento grazie al quale la classe dirigente deteneva il potere, ovvero la religio.

“Qualcuno si chiede per quale motivo si studi la filosofia, cioè una disciplina che in apparenza non ha alcuna utilità pratica. Ebbene la filosofia serve a non dare per scontato. Nulla.

La filosofia è uno strumento per capire quello che ci sta attorno, per capire quello che ci sta dentro probabilmente è più efficace la letteratura, ma capiamo davvero quello che ci sta attorno se non diamo per scontate le verità che qualcun altro ha pensato di allestire per noi.”

Gianrico Carofiglio, Il bordo vertiginoso delle cose

Un giorno uno studente chiese all’antropologa Margaret Mead quale fosse il primo segno di civiltà in una cultura.

Lei gli rispose che il primo segno di civiltà in una cultura antica era un femore rotto e poi guarito. Spiegò che nel regno animale, se ti rompi una gamba, muori. Non puoi cercare cibo. Nessun animale sopravvive abbastanza a lungo perché l’osso guarisca. Un femore che è guarito è la prova che qualcuno si è preso il tempo di stare con chi che è caduto, ne ha bendato la ferita, lo ha portato in un luogo sicuro e lo ha aiutato a riprendersi.

Ecco, qualche giorno fa un bambino di otto anni va a scuola ma non appena entra, si accorge che la classe è vuota. Nessuno si è presentato a lezione. Perché? I genitori degli altri alunni non lo vogliono nella loro classe e hanno deciso di non mandarci i loro figli per protesta. No, non sto scherzando, è quanto accaduto in una scuola di Rende.

Vedete, questo bambino ha un quoziente intellettivo superiore alla media, parla inglese, suona diversi strumenti musicali ed è velocissimo nei fare i conti. Ma nella società di oggi in cui l’ignoranza è un vanto e l’intelligenza una colpa, anziché valorizzarlo, lo hanno escluso. Siccome è «diverso» è stato isolato. «Ha pensato che avessero tutti la febbre,» ha raccontato la sua mamma. «Ha fatto un disegno da regalare al suo compagno di banco non appena fosse guarito. Non sapeva che l’assenza di massa era una protesta contro di lui, considerato una presenza non gradita e hanno voluto dire «basta!»

Ma sapete una cosa? Io invece vorrei dire basta a queste persone! Basta a questi genitori che evidentemente non hanno mai capito cosa significa la parola «civiltà». Io ogni giorno provo a far entrare nella testa dei ragazzi questa cosa qui: che la «cultura» è qualcosa di più di un bel voto o di un insieme di informazioni da mandare a memoria. Cultura e civiltà sono la stessa cosa. Essere empatici, aiutare qualcuno è il punto preciso in cui la civiltà inizia. E a quel bambino vorrei dire: «la tua sensibilità è una benedizione. Non perderla mai, siamo noi adulti semmai che dovremmo ricordarci che sentire e pensare sono la ricchezza più grande.

Guendalina Middei, anche se voi mi conoscete come Professor X #cultura #scuola #istruzione #filosofia

CERCATORI DI VERITÀ
10 Interviste a Karl Popper(1970-1994)

"Comunisti sono coloro che desiderano così tanto la società perfetta che, per arrivarci,sono pronti a sterminare l intera umanità."
La definizione è mia,non di Popper (e me ne scuso),ma mi è venuta alle labbra proprio leggendo queste bellissime interviste del filosofo viennese e ho dunque voluto metterla in apertura di questa mia accalorata recensione.
Già perchè,rimuginavo tra me e me leggendo le illuminate parole del professor Popper,il veleno è tutto in quella parola: 'Perfetto'.
'Società perfetta,mondo perfetto',è lì e solo lì che si annida il male.
Si dovrebbe invece parlare di mondo imperfetto, di società imperfette,'crudeli,ripugnanti,stupide,ingiuste,ma,dove lo spazio per migliorare è sconfinato',imparando sempre dagli errori commessi.
Altro che nebulose aspettative messianiche,altro che gelide costruzioni utopiche.
Quel che serve è solo la 'società aperta'(titolo di una famosa opera di Popper).
Cos'è dunque questa benedetta società aperta?
Ohibò, dovremmo saperlo,visto che ci viviamo...
Ma il problema, dice Popper, è che in Occidente abbiamo il deprecabile vizio di sputare nel piatto in cui mangiamo e di dire quindi tutto il male possibile delle nostre società aperte, luoghi,come detto,certamente imperfetti,certamente instabili(perchè esposte alle critiche)ma dove si vive tutto sommato piuttosto tranquilli, è possibile la libera discussione su qualsivoglia argomento e dove le istituzioni ed il governo non soffocano,ma provano quantomeno a garantire le libertà di tutti...
Lo so,qualcuno di quelli che ho nominato prima(i subdoli nemici delle società aperte)ora si farà una sonora risata e mi darà dell ingenuo o molto peggio ed allora io gli rispondo con una citazione, questa volta di Popper stesso:"....il sognare una società perfetta è pernicioso:i puritani speravano di fondarla ed altrettanto fece Robespierre,ma quel che essi realizzarono non fu il cielo in terra, bensì l inferno di una spietata tirannide."
Piaciuta?
Io aggiornerei la lista aggiungendovi(in cauda venenum)i pericolosissimi nuovi puritani che brandiscono il Corano...

Epicuro

Amicizia : l'essenza dell'amicizia è la comunità dei più grandi piaceri, cioè quelli puri che presuppongono l'assenza di timore, e la saggezza. È essa che ci procura i veri amici, il bene più puro. Senza amici non si può essere né saggi né felici. L'unica amicizia è quella morale filosofica.

Amore: il significato dell'amore è in ultima istanza il volere il godimento dell'altro, perché solo esso assicura il proprio. Fondamento di Eros è dunque sempre il bisogno, il suo scopo è il piacere, il suo mezzo è la fiducia, da cui deriva che non si può mimare il godimento.

Male: il male è privazione, assenza e disordine, è rivolgere il proprio amore non a Dio ma alle cose, al piacere e a sé stessi. Il male deriva dunque dall'uomo, dalla scelta umana che si istituisce all'interno della sua libertà.

Piacere: il piacere è principio e fine della vita felice. La filosofia ci indirizza all'ottenimento del piacere ( hedone) che viene riconosciuta da Epicuro come condizione autentica per il raggiungimento della felicità, che coincide a sua volta con l'assenza di dolore nel corpo e assenza di turbamento nell'anima.

L'epicureismo è da sempre ostacolato dai ceti elevati della società romana che non possono tollerare le idee peopugnate da Epicuro, cui contestano soprattutto il disimpegno politico e lo scarso peso degli dei negli affari umani, che poco si conciliano con la concezione romana dello stato e possono rendere vano lo strumento grazie al quale la classe dirigente deteneva il potere, ovvero la religio.

LA SPARIZIONE
di Saul Bellow

Saul Bellow è stato un grande scrittore americano del '900.
In realtà i suoi genitori erano immigrati russi, ma il giovane Saul crebbe a Chicago, la più americana delle grandi città americane(dicono...)
Qualcosa di molto russo c'è però nei suoi libri,quel gironzolare un po' ossessivo intorno alle grandi domande: chi siamo,dove andiamo,perche non si trova mai un idraulico di domenica?(ups...scusatemi).
I protagonisti dei suoi libri sono persone intelligenti,colte pensanti(anche troppo)e tuttavia non sono dei fantasmi cartesiani,ma rimangono esseri umani,carne,sangue e genitali con tutto quel che ne consegue(non sempre di edificante).
Saul li guarda con indulgenza, non li giudica mai troppo severamente.
'Che volete farci?- sembra dire il vecchio Saul-la carne è debole,lo spirito anche e l'intelligenza da sola non basta a guidarci lungo il periglioso sentiero della vita.'
Poi mentre lo leggi( e questo è il bello di Bellow)al narratore o ad uno dei suoi cervellotici personaggi parte improvvisamente la frase illuminante,filosofica, che ti scaraventa in un mare di profonde riflessioni...
E naufragar ci è dolce,o amici bellowiani,in questo mare...!

MANIFESTO DEL PARTITO COMUNISTA
di Marx-Engels

In viaggio da C. a M.(tre orette di treno)decido di non sprecare tempo prezioso guardando fuori dal finestrino e mi getto a capofitto nella lettura di questo "epocale" libriccino.(il vangelo dei rivoluzionari!)
2 o 3 cosette che vorrei poter dire:
Marx davvero odiava la borghesia così visceralmente o la sua era solo una posa?O piuttosto era il rancore del borghese declassato?
Secondo, in questo libriccino c'è già tutto (ahimé),se lo leggete con un minimo sindacale di attenzione...
C'è Lenin,c'è Mao,c'è Pol Pot,ci sono anche le Brigate Rosse.
Insomma questo libro è responsabile di milioni e milioni di cadaveri.
Ed ancora:nella prima parte trovate una delle descrizioni più chiare ed efficaci della globalizzazione economica che si possano leggere.
Infine:demonizzare i socialisti borghesi o i socialdemocratici fu un grosso errore.
La storia ha dimostrato che avevano ragione loro!