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| Attraverso la teoria del Non-Io, il Buddha, dissentendo dalle convinzioni del suo tempo che diffondevano l’idea di un uomo composto di un corpo fisico e di un’anima immortale, l’Atman, affermava invece che l’uomo non è nulla più di un composto di cinque aggregati di cui possiamo fare esperienza nella nostra vita: corpo, sensazioni, emozioni, percezioni, coscienza. Ognuno di questi aggregati cambia nel tempo, e di questi, quattro svaniscono nel momento della morte e solo uno di essi, la coscienza, si trasmette in una vita successiva, riunendosi con altri aggregati. L’idea di un Io permanente sul quale fondare la propria idea di sé stessi, quindi, non ha nessun senso di esistere, se non come risposta palliativa alla paura di una vita di impermanenza. Anzi, essa è una delle illusioni che ci impedisce di vivere una vita autentica e felice.
Per spiegare meglio la natura della creazione della coscienza alla base dell’ego, nel discorso a proposito dell’Originazione Codipendente, il Buddha spiega persino il processo dettagliato nel quale nasce la coscienza: una catena di cause ed effetti che passa dall’ ignoranza della realtà autentica alla formazione degli strumenti che abbiamo per percepire la realtà, arrivando quindi al desiderio, causa di brama e, quindi alla percezione della vita per come la conosciamo. Questo processo implica, a sua volta, che vincere l’ignoranza da cui deriva l’ego, ripercorrendo questa catena di cause ed effetti, porta di conseguenza all’estinzione della sofferenza
Uno degli ultimi argomenti che sono oggetto di questo seminario sono le pratiche di meditazione più conosciute del buddhismo, che aiutano lo sviluppo della consapevolezza necessaria per liberarsi dai pensieri illusori: shamata e vipassana, cioé la meditazione di concentrazione su un oggetto definito e quella di consapevolezza sul respiro, sul corpo e sul nostro essere nel complesso in quel momento. Gradualmente, le virtù delle meditazioni rendono più solido il percorso per il Risveglio, accompagnando il percorso di studio e di approccio alla morale buddhista a esperienze concrete, che fanno della Via del Buddha un’esperienza da conseguire e ci dimostrano il Risveglio come un’esperienza reale, il senso dell’esperienza di un uomo e di una tradizione ormai plurimillenaria.
Con il percorso del seminario della prof.ssa Magno sui fondamenti del buddhismo, possiamo affrontare lo studio del buddhismo Mahayana e dello Zen con una consapevolezza maggiore del percorso storico, filosofico e spirituale grazie al quale il buddhismo si è trasmesso a noi, di generazione in generazioni di maestri, secondo lo scorrere e l’accumularsi delle loro esperienze e dei loro pensieri.
https://dharma-academy.it/buddhismo-mahaya...aratteristiche/ fonte
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