IL FARO DEI SOGNI

Categoria:Gruppi etnici in Colombia

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 10/10/2023, 16:23     Top   Dislike
Avatar

FOUNDER

Group:
Administrator
Posts:
108,887
Reputation:
+1,695

Status:


Mask_used_on_folk_ritual_Kamentsa_on_Chaquiras_indigenous_people_of_Colombia






Pagine nella categoria "Gruppi etnici in Colombia"

Questa categoria contiene le 91 pagine indicate di seguito, su un totale di 91.


Popoli indigeni della Colombia

A

Achagua
Aguas Blancas (popolo)
Amaruwa
Andoque
Awá-Cuaiquer

B

Baniwa (gruppo etnico)
Barasana
Barro Negro (popolo)
Bora (popolo)

C

Cabiyari
Cacua
Camsa
Cañamomo
Carabayo
Caribe
Carijona
Catio
Chamí
Chimila
Coconuco
Cofan
Cogui
Coreguaje
Coripaco
Coyaima
Cuiba
Cuna

D

Desano

E

Eduria
Embera del Nord
Emberá-Baudó

G

Guahibo
Guambiano
Guanaca
Guane
Guayabero

H

Hupda

I

Ica (popolo)
Inga (antropologia)
Italo-colombiani

K

Karapanã
Kokama
Kotiria
Kubeo

M

Macaguaje
Macaguan
Makuna
Malayo
Masiguare
Meneca Huitoto
Miraña
Mokaná
Motilon
Muinane
Murui Huitoto

N

Nadöb
Nonuya
Nukak

O

Ocaina

P

Pacabuy
Páez
Palenquero
Pastos
Piapoco
Piaroa
Pira-tapuya
Playero
Popolo Hiwi
Puinave

Q

Quijos-Quichua

S

Saija (etnia)
Saliba
Siona
Siriano (popolo)

T

Tado
Tanimuca-Retuama
Tatuyo
Ticuna
Tucano (popolo)
Tunebo
Tuyuka

W

Waimaha
Waunana
Wayuu

Y

Yanacona
Yari (gruppo etnico)
Yucuna
Yukpa
Yuruti

Z

Zenu





....................................................................................



Popoli indigeni della Colombia


I popoli indigeni della Colombia (pueblos indígenas in spagnolo) comprendono un grande numero di gruppi etnici distinti, che hanno abitato le regioni colombiane prima dell'arrivo degli europei, avvenuto intorno al 1500.


Origini

I popoli che vivevano nel territorio dell'attuale Colombia prima dell'arrivo degli europei possedevano differenti strutture organizzative e lingue e culture distinte.

I due principali gruppi linguistici che hanno dominato il territorio oggi conosciuto come Colombia durante il periodo pre-colombiano sono i Carib e i Chibcha.

Nella Valle Magdalena, dal V all'VIII secolo, furono eretti molti tumuli e sculture in quello che oggi è conosciuto come il Parco Archeologico di San Agustin. In quella zona aveva prosperato per secoli un'antica cultura. L'odierna Bogotà era occupata dai Muisca, che basavano le loro società sul commercio di pietre preziose, sale, fagioli, mais e altri cereali con i Chitareros, i Guane e i Laches.

Nell'attuale dipartimento colombiano di Cordova risiedeva invece il popolo dei Sinù, che utilizzavano l'irrigazione e celebravano il culto dei morti adornando le sepolture di oro e pietre preziose.

Nella Sierra Nevada di Santa Marta hanno vissuto sin da tempi remoti i Tayrona.

Attualmente in Colombia vivono circa ottanta etnie differenti, spesso minacciate nella loro diversità linguistica e culturale da nuovi insediamenti umani.
Territori

Molti popoli indigeni che vivono nelle attuali regioni colombiane sono confinati in riserve (in spagnolo: reservas). La divisione Affari Indigeni del Ministero degli Interni colombiano riconosce 567 riserve, per una superficie di circa 365 004 km², con 800 271 persone in 67 503 famiglie[1].
Gruppi etnici
Gruppi degli altipiani

Arhuacos/Ijka
Awá-Cuaiquer
Coconuco
Guambiano/Misak
Guane
Inga
Kamsá

Kankuamo
Kogui/Kággaba
Mokaná
Muisca
Páez/Nasa
Pacabuy
Pastos

Pijao
Tama
Totoró
Umbrá
U'wa/Tunebo
Wiwa/Sanhá
Yanacona

Gruppi delle pianure

Achagua
Amorúa
Andaquí
Andoque
Bara
Barasana
Barí/Motilon
Betoye
Bora
Cabiyari
Carapana
Carijona
Cocama
Cofan/Kofan
Coreguaje
Cubeo

Cuiba
Curripaco
Chimila
Chiricoa
Desano
Emberá
Guayabero
Guajìros/Wayuù-Wayuis
Cuna/Tule
Jupda/Hupde
Makaguaje
Makuna
Masiguare
Matapí
Miraña

Muinane
Nonuya
Nukak
Ocaína
Piapoco
Piaroa
Piratapuyo
Pitsamira
Puinave
Saija
Sáliba
Sikuani/Guahibo
Siona
Siriano
Taiwano
Tanimuka/Letuama

Tariano
Tatuyo
Tikuna
Tukano
Tuyuka
Wounaan
Wanano
Wayuú/Guajìros
Witoto/Huitoto
Yagua
Yukuna
Yukpa/Yuko
Yuri
Yurutí
Zenú

Altri gruppi

Playero
Macaguan
Yari (gruppo etnico)
Cañamomo
Morerebi



fonte https://it.wikipedia.org/wiki/Popoli_indigeni_della_Colombia

 
Web  Top
view post Posted on 13/10/2023, 09:48     Top   Dislike
Avatar

FOUNDER

Group:
Administrator
Posts:
108,887
Reputation:
+1,695

Status:


Achagua


Gli Achagua (o anche Ajagua) sono un gruppo etnico della Colombia ed il Venezuela, con una popolazione stimata di circa 700 persone. Questo gruppo etnico è per la maggior parte di fede animista e parla la lingua Achagua (codice ISO 639: ACA).
Bibliografia

People groups of Colombia da Peoplegroups.org, su peoplegroups.org (archiviato dall'url originale il 23 novembre 2006).





..................................................................................................





Aguas Blancas (popolo)


Gli Agua Blancas (o anche Tunebo dell'ovest) sono un gruppo etnico della Colombia, con una popolazione stimata di circa 700 persone. Parlano la lingua Tunebo occidentale (codice ISO 639: TNB).

Correlati ai Tunebo dell'est e ai Tunebo. Vivono presso Santander del Sur e sono principalmente pescatori e coltivatori di mais.





........................................................................................





Amaruwa


Gli Amaruwa (o anche Amorua) sono un piccolo gruppo etnico della Colombia, con una popolazione stimata di circa 150 persone. Questo gruppo etnico è per la maggior parte di fede animista e parla la lingua Cuiba (D:Amaruwa-CUI13).

Gli Amaruwa sono strettamente correlati ai Cuiba.





...............................................................................





Andoque


Gli andoque sono un gruppo etnico della Colombia, con una popolazione stimata di circa 518 persone. Questo gruppo etnico è per la maggior parte di fede animista e parla la lingua andoque (codice ISO 639: ANO). Vivono sulle rive del fiume Caquetá.





........................................................................................





Awá-Cuaiquer


Gli Awá (o anche Awá-Cuaiquer) sono un gruppo etnico della Colombia, con una popolazione stimata di circa 12936 persone. Questo gruppo etnico è per la maggior parte di fede animista e parla la lingua Awa-cuaiquer (codice ISO 639: KWI).





fonte https://it.wikipedia.org/wiki/Aw%C3%A1-Cuaiquer

 
Web  Top
view post Posted on 16/10/2023, 09:48     Top   Dislike
Avatar

FOUNDER

Group:
Administrator
Posts:
108,887
Reputation:
+1,695

Status:


Baniwa (gruppo etnico)


I Baniwa (o anche Maniba) sono un gruppo etnico del Brasile, della Colombia e del Venezuela che ha una popolazione stimata in circa 15.000 individui (2000).[1] Parlano la lingua Baniwa (D:Siusy-tapuya-BAI02) e sono principalmente di fede animista.

Insediamenti

Vivono lungo il corso del fiume Içana, nello stato dell'Amazonas, ai confini con la Colombia e il Venezuela e sulle rive degli affluenti dell'Içana: il Cuiari, l'Aiari e il Cubate, nei comuni di São Gabriel da Cachoeira, Santa Isabel e Barcelos.[2]



.....................................................................................



Barasana

I Barasana sono un gruppo etnico della Colombia e del Brasile con una popolazione stimata in circa 1.000 individui.[1]

Lingua

Parlano la lingua Barasana che appartiene alla famiglia linguistica Tucano. Si fanno chiamare Hanera.[2]
Insediamenti

Vivono in Colombia (la maggior parte) e nello stato brasiliano dell'Amazonas. Sono stanziati principalmente sui torrenti Tatu, Komeya, Colorado e Lobo, affluenti del fiume Pira-Paraná, e sul corso dello stesso Pira-Paraná, in Colombia. Alcuni gruppi si trovano anche nell'area del bacino del fiume Uaupés, in Brasile.[3]



.........................................................................................



Barro Negro (popolo)


I Barro Negro (o anche Tunebo dell'est) sono un gruppo etnico della Colombia, con una popolazione stimata di circa 300 persone. Questo gruppo etnico è per la maggior parte di fede animista e parla la lingua Tunebo, Barro Negro (codice ISO 639: TBN).

Vivono sulle pianure orientali delle Ande nei pressi di Paz de Ariporo, nei villaggi di Barro Negro (da cui l'etnia prende il nome), San Lope e Tabías.





....................................................................................



Bora (popolo)

I Bora sono un gruppo etnico della Colombia e del Perù (con piccole comunità anche in Brasile), con una popolazione stimata di circa 1700-2000 persone.

Questo gruppo etnico è per la maggior parte di fede animista e parla la lingua Bora affine al più diffuso Witotan (D:Miranha-BOA02).

Il territorio abitato anticamente dai Bora è minacciato dalla pratica illegale di disboscamento. Queste terre sono localizzate fra i fiumi Napo e Putumayo. I Bora sorvegliano le loro terre sia dall'intrusione degli indigeni sia per il possibile arrivo di forestieri.

Negli ultimi quaranta anni, hanno iniziato a soggiornare permanentemente all'interno della foresta.

La loro religiosità non pone nessuna distinzione fra il mondo materiale e quello spirituale e quindi gli spiriti sono presenti negli oggetti e nei fenomeni del mondo reale.

A livello sociale-relazionale i rapporti familiari sono praticati seguendo le regole dell'esogamia. Sono divisi e politicamente non organizzati. Vivono nell "malocas", antichi rifugi comunitari, abitualmente abitati dall'intera famiglia, carichi di simbolismi religiosi, in quanto rappresentano l'intero universo immaginato dai Bora, sia perché simbolizzano i principi costruttivi che sostengono il cosmo, sia perché ogni elemento del mondo è presente e vive dentro quel luogo.

L'inaugurazione di una nuova "maloca", necessita la pratica e i rituali di una festa particolare, chiamata todzigwa.

La loro economia è basata sulla caccia, sulla pesca e su una rudimentale agricoltura di sussistenza.

L'uomo, abitualmente è occupato nella battute di caccia e nella pesca oltre alla preparazione delle amache, mentre le donne praticano l'artigianato, realizzando vasi di varie forme, cucinano e producono lo yuca (un arbusto contenente sostanze dall'alto valore nutrizionale), i mani (legume contenente semi), il tabacco, la coca, e vari tipi di frutta.

L'arco e la freccia rappresentato i più importanti strumenti culturali utilizzati all'interno della società Bora.

Intorno al XX secolo il boom della raccolta e commercializzazione del lattice ha avuto un impatto devastante sulla vita dei Bora.



fonte https://it.wikipedia.org/wiki/Bora_(popolo)

 
Web  Top
view post Posted on 18/10/2023, 09:46     Top   Dislike
Avatar

FOUNDER

Group:
Administrator
Posts:
108,887
Reputation:
+1,695

Status:


Cabiyari


I Cabiyari (o Cabiuary) sono un gruppo etnico della Colombia, con una popolazione stimata di circa 277 persone. Questo gruppo etnico è per la maggior parte di fede animista e parla la lingua Cabiyari (codice ISO 639: CBB).

Vivono nella zona del fiume Cananarí e sono vicini all'estinzione.





.....................................................................................





Cacua


I Cacua (o anche Macu de Cubeo) sono un gruppo etnico della Colombia, con una popolazione stimata di circa 275 persone. Questo gruppo etnico è per la maggior parte di fede animista e parla la lingua Cacua (D:Vaupes Cacua-CBV03).

Vivono nella zona di Wacará, a 30 chilometri ad est di Mitú.





.........................................................................................





Camsa


I Camsa (o anche Kamsa, Kamsá) sono un gruppo etnico della Colombia, con una popolazione stimata di circa 4022 persone. Questo gruppo etnico è per la maggior parte di fede animista e parla la lingua Camsa (codice ISO 639: KBH).

Vivono nella valle di Sibundoy, nel Dipartimento di Putumayo.





..........................................................................................





Cañamomo


I Cañamomo sono un gruppo etnico indigeno della Colombia, con una popolazione stimata di circa 25000 persone. Questo gruppo etnico è per la maggior parte di fede animista.

Vivono soprattutto nella riserva Resguardo de Cañamomo y Lomaprieta, nel dipartimento di Caldas, in Colombia.





...........................................................................................





Carabayo


I Carabayo (o anche Yuri o Amazonas Macusa) sono un gruppo etnico della Colombia, con una popolazione stimata di circa 150 persone. Questo gruppo etnico è per la maggior parte di fede animista e parla la lingua Carabayo (codice ISO 639: CBY).

Vivono nel dipartimento Amazzone, tra i fiumi San Bernardo e Puré. Sono molto restii agli scambi con altre popolazioni e non hanno praticamente alcun contatto con le zone civilizzate. Il nome "Macusa" significa "selvaggio".





fonte https://it.wikipedia.org/wiki/Carabayo

 
Web  Top
view post Posted on 22/10/2023, 09:07     Top   Dislike
Avatar

FOUNDER

Group:
Administrator
Posts:
108,887
Reputation:
+1,695

Status:


Caribe


I Caribe, Caribales, Kalinago, Karipuna (tutte denominazioni derivati dal termine proto-caribe karipona "uomini") sono un gruppo di popoli amerindi che attualmente abita molte aree dell'America Centrale e del Sudamerica. Fino al secolo XV avevano una distribuzione molto più ampia che includeva la parte settentrionale del Sud America e molte piccole enclave nel mare dei Caraibi.

Storia

I Caribe o Carib sono considerati i "Naviganti della Preistoria in America", dando ispirazione al nome di un mare e dei circostanti territori, cosa che fa sì che erroneamente vengano circoscritti a questa regione. I loro centri di dispersione includevano le coste del Nicaragua, di Panama, del Venezuela, della Colombia e delle Guiane, e poi in profondità penetrarono nel continente per il fiume Orinoco e nel Brasile per il Rio delle Amazzoni. Specialmente, furono uno dei primi gruppi ad abitare le Antille, giungendo attraverso l'Atlantico ad altri punti come quella che sarebbe diventata la East Coast e infine, attraverso il fiume Mississippi, fino alla futura Louisiana.

Dal punto di vista linguistico sembra che esista un collegamento tra le Lingue caribe e altre lingue dell'America Latina, motivo per cui Rodrigues e altri autori hanno proposto una famiglia linguistica più grande, Yê-Tupí-Caribe, sulla base di corrispondenze morfologiche irregolari comuni.[1] Questa famiglia ipotetica includerebbe anche lingue parlate in Brasile, Paraguay e Uruguay. Oltre alle popolazioni del Pacifico come i tumacos in Colombia, potrebbero mostrare somiglianze linguistiche con le lingue Caribe, le lingue della famiglia del dipartimento di Chocó.
Espansione delle popolazioni caribe

La famiglia linguistica caribe ancora oggi è una delle più diffuse dell'America, non soltanto per il gran numero di lingue e tribù che la compongono, ma anche per una certa tendenza espansionistica dei caribe, che in questo modo fece sorgere differenze culturali molto marcate tra le varie zone di popolamento caribe, in seguito all'adattamento all'ambiente e ai contatti con altre etnie.

«Il navigante caraibico della preistoria penetrò nel continente avventurandosi per le numerose bocche dell'Orinoco, che misteriosamente lo indusse verso l'interno del continente, fino a risalire il fiume Meta dove un aggressivo torrente si oppose al loro addentrarsi, allora formarono la colonia Carichana (Karib-Ana) o Cariben.»

(Miguel Triana)
Toponimi segnati dal suffisso "ima"
Vie di irraggiamento marino e fluviale della cultura Caribe

Nella toponimia karibe, il suffisso ima, registra le regioni raggiunte da questi navigatori precolombiani di mari e fiumi. Nel nordamerica arrivarono a Yak-ima (Yakima), nel Messico a Col-ima (Volcán de Colima), in Colombia a Tol-ima (Tolima), in Venezuela giunsero a Rora-ima (Tepuy Roraima) e spingendosi a sud, fino in Cile, giunsero a Lla-ima (Vulcano Llaima). Abbiamo innumerevoli oronimie nei sistemi montuosi americani; questo suffisso geografico -ima indicherebbe: "grande territorio".

Molti fattori antropologici permisero l'espansione dei Caribe per quasi tutta l'America; il primo e più ovvio, la grande destrezza nella navigazione fluviale e costiera che consentì loro di superare ostacoli naturali e antropologici, fornendo loro la capacità di costituire grossi gruppi d'invasione. Il secondo fattore che li rese forti è stata la pratica della esogamia, che consentiva la creazione di famiglie miste poligamiche con un discreto grado di parentela, che comportava anche l'aumento di molte conoscenze di botanica, ittiologia, medicina e delle tecnologie del neolitico, tramite la transculturazione. Questi incroci tra individui di etnie diverse irrobustì la genetica delle tribù risultanti e portò a una cultura più ampia e diversificata, il tutto sancito dalla abitudine antropofaga con la quale pretendevano (nella loro visione cosmologica) di appropriarsi della sapienza, dei miti e del coraggio delle altre etnie amerindie.

I territori occupati secondo i riscontri storici si estendevano dal nord del Rio delle Amazzoni (carijona, panares), fino alle falde della Cordigliera delle Ande, dove si segnalano le tribù dei yukpas, caras, mocoas,[2] chaparros, caratos, parisis, kiri-kiris, etc.; e dell'altopiano brasiliano fino alle sorgenti del fiume Xingu: palmella, bacairi, nel Río Negro; Yauperis e Crichanas. In Colombia si diffusero per il Rio Magdalena con le stirpi degli ambigues, muizes, kolimas, panches, kimbaes, putimanes e paniquitaes e navigando l'Orinoco nel suo affluente colombiano Rio Meta con i lignaggi dei tamanaco, tamaes, thahamíes, guakaes, koriguages, kalkaes, yaporoges, yaguae e andakes. Nella Guyana francese: galibis, accavois e calinas.
Contatti linguistici della cultura Caribe
Mappa etnografica del Sud America del 1937. La distribuzione delle popolazioni Caribe è evidenziata in rosa scuro.

Da evidenze linguistiche si ricostruisce l'estensione della cultura Caribe ai seguenti territori occupati: in America equatoriale e insulare troviamo i linguaggi: Pemón, Ye'kuana o Maquiritare, Tamanaku, Chaima, Cumanagoto, Japrería (del Venezuela); i Tukana, il linguaggio Tama, carare-Opone, i Yukpa e i Carijona (in Colombia); akawaya, Macushi-Kapon, Kapon, Patamona, Macushi, Waimiri, Atruahí, Waiwa, Sikiana (in Guayana); i Salumá, Sikiana, Waiwai, Wama, Akurio, Wayana-Trio, Apalaí, Arára, Pará, Ikpeng, Tiriyó, Wayana, Galibi, Kariña, Mapoyo, Eñepa, Yabarana (in Brasile e Guyana francese). Nell'America australe troviamo i linguaggi: Hixkaryána, i Wichí, Kaxuiâna, i Chiquitano, Bakairí, Kuikúro-Kalapálo, Matipuhy, al sud dell'Amazzonia e nel Gran Chaco argentino.
Aspetti culturali
Giovane donna Embera di Panama in abbigliamento da danza.
Organizzazione sociale

I Caribe si raggruppavano in clan familiari chiamati cacicazgos, mantenendo alleanze come popoli federati. Non risiedevano in villaggi, ma le loro gigantesche capanne costruite in fango rinforzato con canna brava o foglie di palma (sistema noto come "bahareque") erano distanti tra di loro. Nella costruzione impiegavano travi portanti in legno, tetti in palma intrecciata, divisori e pareti interne di canne intrecciate, canna brava, alcuni tipi di cactus. Le aree di lavoro annesse all'abitazione venivano chiamate caney.
Attività economica

L'abbondanza nel mare dei Caraibi di grosse specie ittiche (curvina, ròbalo, mero, tartaruga marina, wahoo), tanto negli oceani come nei fiumi, consentì loro un'alimentazione altamente proteica. Gli indiani caribe conservavano per lungo tempo il pescato grazie a procedure come la salatura, l'esposizione al sole e al forte e costante vento, in qualche caso affumicavano il pesce. Cucinavano tramite la grigliata barbacoa, ossia utilizzando un tavolo di legno coperto di sabbia di spiaggia (che manteneva e distribuiva omogeneamente il calore). Spesso avvolgevano i cibi in foglie di banana, procedura che portò lentamente agli involtini di mais noti come hallaco iritari.

Nell'agricoltura, come in America centrale, dominava il mais. Ma inoltre si nutrivano di patate, "arracachas", "uchuvas", "yucca", mandioca, coca, tabaco, algodón, cacao, aji, "achira", "avocado", fagioli, "qhuyama", "guayanas", "guaiaba", "mameys".
Decorazioni corporee

In genere queste etnie delle regioni tropicali avevano l'abitudine di non coprire i genitali o le natiche, e attraverso la nudità venivano distinte le classi di età. Anziani e adulti si coprivano con gonnellini di foglie o pelle, mentre le giovani donne non sposate rimanevano nude, come anche i giovani divenuti guerrieri da poco. Anche i bambini erano nudi fino a che non compivano quindici anni. Adoperavano pigmenti vegetali e minerali per la creazione di tinte cosmetiche, che oltre a fornire protezione contro insetti, erano principalmente un identificativo della famiglia, della tribù e del clan davanti alle altre etnie. Il tatuaggio sulla faccia, identificativo del nome di famiglia, è stato ampiamente descritto da ricercatori che hanno studiato i popoli koriguages; questa tribù utilizza disegni stilizzati di colore nero, rappresentanti l'animale caratteristico della loro famiglia. Tra i disegni più comuni: pipistrello, giaguaro, ragno e scimmia, molto simili a quelli usati dagli Embera e Karajá del territorio del Rio delle Amazzoni e da un buon numero di famiglie appartenenti all'etnia caribe.
Aspetti antropologici

La modificazione del cranio è un aspetto culturale inequivocabile che permette identificare questi naviganti in tutte le regioni d'America, dal momento che usavano tavolette ortopediche sin da bambini per modificarne la forma.
(ES)

«... por la disposición de cuerpos y cabezas porque en lo que mas cuidado ponen en naciendo los niños es en entablarles la cabeza con dos tablillas...»
(IT)

«...per la disposizione dei corpi e le teste poiché pongono la massima cura alla nascita dei bambini nel rinchiudere loro la testa con due tavolette...»

(Fray Pedro Simon[3])

Modificavano la forma delle loro braccia e gambe con l'uso di strette pitas (corde di fibre intrecciate), perforavano il naso e il lobulo dell'orecchio, usavano corone in diversi materiali, maschere, diademi di penne, braccialetti e altri pendenti. In generale i caribe utilizzano spesso le decorazioni con penne di uccelli (nel fabbricare le quali sono molto esperti), principalmente tra le tribù ojonas e macusis. Fabbricavano le hamacas delle dimensioni da un letto a quelle di una culla (tessute in telaio con fibre vegetali). L'incoronamento di cacicchi, altri riti e atti vari si tramutavano in feste, dove danzavano al ritmo di maracas, fotuto, yaporojas e altre tamboras, utilizzando bevande fermentate (Chicha) provenienti da diverse piante. Queste feste erano animate da canti e da musica, ballavano danze imitando gli animali. Erano nuotatori molto abili. Tra le armi utilizzate da queste genti troviamo: lance, bodoqueras, archi e frecce, oltre alle macanas, le fionde e la cerbottana.

Una delle tradizioni per noi più inquietanti è la tassidermia umana, vincolo etnico dei Caribe, da loro giustificato come mezzo per catturare l'essenza totale o spirito della vittima, che gli europei, non comprendendo la dimensione spirituale di questi oggetti, giudicarono come macabri amuleti. Ad esempio possiamo citare l'ostentazione delle teste dei nemici ridotte a minime dimensioni, in uno stato superiore di mummificazione, con propositi religiosi.
Unioni familiari

Le etnie dei Caribe praticavano la poligamia maschile per endogamia ed esogamia, quest'ultima con dimensioni antropologiche molto significative, in rapporto intimo con il carattere espansionista di quest'etnia. Si verifica anche l'esogamia in casi di unioni consensuali, raramente il matriarcato e più frequentemente varianti del tipo patriarcale, seguendo accordi tra le famiglie (ad esempio possiamo menzionare il lignaggio dei Tama). Nelle unioni non consensuali, i Caribe dominavano le popolazioni nemiche, sterminando tutti gli individui di sesso maschile (nemmeno i bambini erano risparmiati), lasciando in vita soltanto le donne dell'etnia sottomessa, assicurando così la trasmissione del materiale genetico in modo patrilineare.
Antropofagia

Le cronache dei primi storici li descrivono come un popolo praticante l'antropofagia:

«Vedrai come molti popoli antropofagi aprono - o aprivano - il cranio dei loro nemici per mangiare parte del loro cervello, in un intento di impossessarsi così della loro sapienza, dei loro miti e del loro coraggio»

(Fernando Savater.)

Dal loro nome: Karib, i conquistadores spagnoli chiamarono questa condotta "caribelismo", che finì per evolversi nella parola spagnola: caníbal, presto estesa ad altre lingue ("cannibalismo" in italiano).

La pratica del cannibalismo e altre caratteristiche come la diffusione per via marittima e fluviale, sostengono alcuni autori, mettono in relazione gli Ana-Zasi o Yuma (penetrati dal Golfo della California) con i lignaggi dei caribe in America del Nord, che navigando attraverso l'Oceano Pacifico raggiunsero la Bassa California e successivamente l'intera costa occidentale del continente americano.

Le loro modalità espansionistiche li condussero a conquistare gli abitati che permettevano l'esogamia pacifica. Nei villaggi dove questa non era loro consentita arrivarono a compiere stragi di inaudita violenza. Oltre a eliminare i maschi adulti uccidevano gli anziani. Risparmiavano solo le giovani donne e le bambine, mentre persino i bambini maschi erano massacrati senza pietà. Alcuni antropologi avanzano dubbi rispetto alla veridicità ed estensione di questi comportamenti.

Molti ricercatori si domandano quali fossero gli strumenti utilizzati da queste etnie per i sacrifici, alcuni pensano che usassero coltelli in selce, teoria ritenuta da molti come priva di fondamento. In effetti nei musei esiste un grande inventario di strumenti per il taglio, fabbricati dalle etnie karibe, costruite in oro, come quelle fabbricate dalla cultura Pijao della Colombia.[4]

Nel manico recano la figura zoomorfa connessa al cacicco proprietario dell'utensile. Alcuni attrezzi, di grosse dimensioni, erano utilizzati nei sacrifici umani tramite sgozzamento. Lo sgozzamento si realizzava partendo dal basso in alto, con la vittima immobile inginocchiata o in piedi, senza decapitazione. Spesso tramite studi di archeologia forense nell'area dei Caraibi si sono osservate le tracce lasciate dalla lama nelle prime vertebre cervicali.

Le vittime più frequenti nei sacrifici umani Caribi erano i bambini maschi dei popoli sconfitti. Quando non erano trucidati insieme agli altri, i bimbi venivano presi prigionieri. Dopo alcuni giorni venivano fatti inginocchiare, nudi e immobili, e poi erano sgozzati o strangolati. Altre volte, dopo essere stati denudati, erano colpiti alla testa e poi lasciati morire dissanguati, poco a poco.
Lingua caribe
Estensione delle lingue caribe in America Meridionale

Sicuramente esiste un'appropriazione delle lingue straniere tra le etnie caribe. L'uso di stranierismi con la frequente appropriazione dei vocaboli, molto comune al giorno d'oggi, nel corso dei secoli è stato potenziato dalla familiarità nata da unioni matrimoniali, le quali hanno consentito un grande intercambio culturale, non escludente la lingua, ma nonostante ciò queste famiglie hanno mantenuto una riserva di vocaboli di grande antichità, che spesso si è stimato (e calcolato per deriva fonetica) appartenenti a una lingua ipotizzata come paleoamericano (o paleoindio) antica da 5.000 a 8.000 anni, caratterizzata dalle oronimie peculiari Ima, Gua e Ana.

Le lingue caribe formano una famiglia linguistica che attualmente comprende circa 30 lingue derivate dal "proto-caribe". La stima di antichità del proto-caribe lo colloca a circa 3.700 anni fa. Questa famiglia è una delle maggiori dell'America se ci atteniamo alla sua estensione geografica all'arrivo di Cristoforo Colombo. Alcuni autori raggruppano distintamente queste e altre lingue dentro una famiglia più ampia che chiamano Yê-tupí-caribe, basandosi su alcune evidenze indirette, ma questa parentela è ancora oggetto di indagine.
Fonologia

Le vocali sono: /i, i, e, a, o, u/ (i, è una vocale alta, chiusa, centro-posteriore, non arrotondata). La lingua yukpa possiede vocali orali e nasali, ma manca della /i/.

L'inventario consonantico di una lingua amazzonica può giungere ad avere i fonemi descritti della seguente tavola:

Screenshot%202023-10-22%20at%2010-05-37%20Caribe%20-%20Wikipedia


I fonemi senza parentesi si riscontrano in tutte le lingue caribe, i fonemi tra parentesi son presenti soltanto in alcune di queste lingue.

La formula sillabica è più complessa rispetto a quella che si osserva in altre famiglie delle lingue amazzoniche: (C)(C)V(V)(C).
Morfologia della lingua caribe

Molte tra le lingue caribe hanno un interessante sistema per designare il soggetto e complemento del verbo che presenta ergatività scissa. Solitamente le forme in prima e seconda persona vengono designate mediante un sistema tipicamente nominativo-accusativo quando sono agenti e con un sistema tipicamente ergativo quando sono passivi. In alcune lingue i fattori che decidono quando si utilizza una designazione di tipo accusativa o ergativa dipendono dal tempo verbale.

Le radici verbali vengono modulate da prefissi o suffissi; ad esempio, il prefisso wos- introduce la nozione di azione reciproca, come negli esempi e:ne "vedere", wos.e:ne "vedersi reciprocamente". Il prefisso we- e le varianti indicano che l'azione espressa dalla radice non coinvolge seconde o terze persone, come exke:i "cucinare" (per altri), woxhe:i "cucinare" (per il proprio consumo). Il suffisso -poti esprime un'azione iterativa, come e:nepoti "andar vedendo" mentre il suffisso -kepi indica l'interruzione dell'azione, come nella forma ene:kepi "non vedere più".

Esempi di suffissi sono pa:to 'al lato di', ta 'in', uwa:po 'vai', comr yu:wa:po "davanti a me", ayu:wa:po "davanti a te".

La numerazione dal 1 al 10 è la seguente: ōwibß (carijona: te'nyi, yukpa: ikúma), ōko (carijona: saka'narI, yukpa:kósa), ōruwa, o:kopaime, aiyato:ne, o:winduwo:piima, o:kotueo:oIima, o:ruwatuwo: piima, o:winapo: sikiri, aiyapato:ro.
Lessico spagnolo proveniente dalla lingua caribe

Dalle lingue caribe sono stati trasferiti allo spagnolo (specialmente al castigliano parlato in Colombia e del Venezuela) vari termini (americanismos), passati successivamente ad altre lingue: Ajì, balaca bahareque, barbacoa, boga, cabuya, cacique, caney, canìbal, canoa, chicha, fotuto, guaca, huracán, iguana, maiz, manati, maracas, piragua, pisca, tabaco.
L'arrivo degli spagnoli/portoghesi

«I Caribe, soprattutto verso la fine del XV secolo e inizi del XVI, si trovavano in una fase di piena espansione territoriale, all'estremo che i conquistatori spagnoli e quelli di altre nazionalità europee descrissero la supposta "ferocia" degli indigeni Caribe, che navigavano in modo organizzato nelle loro canoe "curiaras", armati e disposti ad affrontare in modo violento ogni estraneo che invadesse i loro territori oppure, scesi a terra, lottavano in feroci corpo a corpo con chiunque gli si opponesse. Attorno al loro coraggio, si formarono numerosi miti e venivano considerati non soltanto "selvaggi" come il resto degli indigeni, bensì antropofagi sempiterni»

(Domingo Sánchez P.)

«Gli europei attribuivano ai Caribe ogni genere di malefatte e atrocità per far diventare un fatto naturale che i conquistadores avessero il diritto sulle vite e proprietà degli indigeni, nel nome dei re di Spagna e della cristianità, convinzione che fece perpetrare loro un autentico genocidio ovunque passavano e calpestavano»

(Domingo Sánchez P.[5].)

I caribe, come classe navigante del Mare dei Caraibi e dei fiumi e dominatori delle altre etnie stanziali vennero rapidamente spiazzati dai conquistadores e in seguito sono stati sterminati quasi totalmente durante il periodo coloniale (Pijao). Nonostante questo sono stati capaci di conservare alcune isole, come Saint Vicent, Dominica, Santa Lucia e Trinidad. I caribe di pelle nera (garifuna) di Saint Vicent che si erano meticciati con gli schiavi neri di un naufragio vennero deportati nel 1795 all'isola Roatán dell'Honduras, dove i loro discendenti, i garífuna, sono ancora presenti al giorno d'oggi. I britannici percepirono una minore ostilità nei caribi di Saint Vicent e permisero loro di rimanere nell'isola. La fiera resistenza dei caribe rallentò l'insediamento degli europei nell'isola di Dominica e le comunità Caribe che rimanevano in Saint Vicent e Dominica conservarono un discreto grado di autonomia nel XIX secolo. Attualmente in Dominica ci sono circa 3000 caribe, anche se non rimane alcun indigeno che conosca la lingua originale (la lingua dei caribi venne dichiarata estinta nel 1920).
Alcuni famosi cacicchi dell'etnia Karib

Indio Guaicaipuro, cacicco "capo dei capi", della tribù Teques, che combatté nel XVI secolo contro gli Spagnoli del conquistador Diego de Losada. Guaicaipuro morì in uno scontro con i conquistadores, che ne sezionarono il cadavere.

Indio Mara, forse mitico, che si oppose alla colonizzazione spagnola. Forse il suo nome è alla radice del nome della città di Maracaibo.

Indio Tamanaco, cacicco che si oppose alla colonizzazione del centro del Venezuela e che riuscì ad invadere la Caracas di Diego de Losada.



fonte https://it.wikipedia.org/wiki/Caribe

 
Web  Top
view post Posted on 24/10/2023, 10:17     Top   Dislike
Avatar

FOUNDER

Group:
Administrator
Posts:
108,887
Reputation:
+1,695

Status:


Carijona

I Carijona (o anche Karijona, Omagua) sono un gruppo etnico della Colombia, con una popolazione stimata di circa 140 persone. Questo gruppo etnico è per la maggior parte di fede animista e parla la lingua Carijona (codice ISO 639: CBD).

Vivono nelle zone dei fiumi Vaupés, Yarí e Caquetá. Alcuni Carijona parlano lo spagnolo, molti sono esogami.



......................................................................................



Catio


I Catio (o anche Emberá-Catío) sono un gruppo etnico della Colombia e del Panama, con una popolazione stimata di circa 30.000 persone. Questo gruppo etnico è per la maggior parte di fede animista e parla la lingua Embera-catio (codice ISO 639: CTO).

Vivono nei pressi dei fiumi Sinú, San Jorge, San Pedro, Murri e sono strettamente correlati agli Embera del Nord e agli Emberá-Baudó.





............................................................................





Chamí


I chamí (o anche emberá-chamí) sono un gruppo etnico della Colombia, con una popolazione stimata di circa 11 000 persone. Questo gruppo etnico è per la maggior parte di fede animista e parla la lingua emberá-chamí (codice ISO 639: CMI).

Vivono nei dipartimenti di Risaralda, Caldas, Antioquia, Valle del Cauca.



....................................................................................



Chimila


I Chimila (o anche Caca Weranos) sono un gruppo etnico della Colombia, con una popolazione stimata di circa 2000 persone (censimento 1993). Questo gruppo etnico è per la maggior parte di fede animista e parla la lingua Chimila (codice ISO 639: CBG).

Vivono nella zona di Valle Magdalena e di Fundación.



......................................................................................




Coconuco


I Coconuco sono un gruppo etnico indigeno della Colombia, con una popolazione stimata di circa 6141 persone. Questo gruppo etnico è per la maggior parte di fede animista.

Vivono nel dipartimento di Cauca. Sono collegati ad un altro gruppo indigeno delle Ande, i Páez. La lingua Coconuco sembra essersi estinta perché non è più parlata da diverse generazioni, sostituita con lo spagnolo.



...........................................................................................



Cofan


I Cofan (o anche Kofan) sono un gruppo etnico della Colombia e dell'Ecuador con una popolazione stimata di circa 1300 persone: 700 in Colombia e 500 in Ecuador. Questo gruppo etnico è per la maggior parte di fede animista e parla la lingua Cofan (D:Santa Rosa-CON02).

Vivono ai confini tra Ecuador e Colombia.





fonte https://it.wikipedia.org/wiki/Cofan

 
Web  Top
view post Posted on 27/10/2023, 09:50     Top   Dislike
Avatar

FOUNDER

Group:
Administrator
Posts:
108,887
Reputation:
+1,695

Status:


Cogui


I cogui /'kɔgi/ (o anche kogui, coghiu, koga, kagaba) sono un gruppo etnico della Colombia, con una popolazione stimata di circa 11 000 persone. Questo gruppo etnico è per la maggior parte di fede animista anche se credono nella creazione del mondo effettuata da un dio, che chiamano Kaka Serangua. Grande importanza hanno i Mamo, autorità spirituali che secondo le credenze comunicano telepaticamente con Kaka Serangua. Questo popolo parla la lingua cogui (codice ISO 639: KOG).

I cogui vivono sui versanti del Sierra Nevada de Santa Marta, ad un'altitudine compresa tra i 750 e 1700 metri. La loro economia è basata sull'utilizzo della foglia di coca (hoja de coca), che tengono costantemente in bocca e mischiano ad una sostanza ottenuta dalla bava di lumaca e da una pietra chiamata cal. Inoltre praticano l'agricoltura, e si cibano di mais e yuca.

Uno dei loro villaggi, Mutanji, è situato a circa due giorni di cammino da Mamey, l'ultimo paesello raggiungibile con mezzi a motore. Proseguendo il cammino, oltre Mutanji si giunge alla famosa Ciudad Perdida, luogo sacro per i popoli della Sierra Neveda di Santa Marta, che viene relazionato con la divinità. Nella Ciudad Perdida vi sono dei tumuli di pietre, o protopiramidi tronche, che occupano un'area di circa 200 ettari. Il nome che gli indigeni Kogui danno alla Ciudad Perdida è Teyuna.





.........................................................................................





Coreguaje


I Coreguaje (o anche Koreguaje) sono un gruppo etnico della Colombia, con una popolazione stimata di circa 2106 persone. Questo gruppo etnico è principalmente di fede animista e parla la lingua Koreguaje (codice ISO 639: COE).

Vivono lungo i fiumi Orteguaza e Caquetá, nel Dipartimento di Caquetá. Sono correlati ai Tama con i quali condividono la lingua koreguaje.





.........................................................................................





Coripaco


I Curipaco (o anche Curripaco, Kuricapo) sono un gruppo etnico del Brasile e del Venezuela con una popolazione totale stimata di circa 7.827 persone.[1] Questo gruppo etnico è per la maggior parte di fede animista.

Lingua

Parlano la lingua Coripaco (D:Unhun-KPC02) lingua che appartiene alla famiglia linguistica Aruak. In Venezuela, essi sono chiamati Wakuenai, un'auto-denominazione che significa "quelli della nostra lingua".[1]
Insediamenti

I Kuripako, che parlano un dialetto del linguaggio Baniwa e sono imparentati con i Baniwa, vivono in Colombia (nei pressi del fiume Guainía, ossia il Rio Negro al di fuori dei confini del Brasile, sulla congiunzione con il canale Cassiaquiare, e sui suoi tributari) e sulla parte superiore del fiume Içana (Brasile), anche se non si identificano come un sottogruppo Baniwa.[1]
Storia

Data la stretta correlazione tra i due gruppi, i principali cenni storici riguardanti i Curipaco coincidono con quelli dei Baniwa.[1]
Attività produttive

La loro economia si basa sull'agricoltura, la pesca, la caccia e la raccolta di prodotti selvatici. Coltivano manioca (kiinaki), di cui conoscono 50 varietà, mais, pesche, patate dolci, chonque, igname, pepe, banane, ananas, lulo, papaia, canna da zucchero, achiote e herriwai (per le fibre). La pesca è un'importante fonte di proteine in estate. Cacciano cervi, tapiri, pecari, capibara, alligatori, vari uccelli, armadilli, tartarughe e rane.

L'artigianato è un'attività che genera entrate. Fabbricano canestri. Nel bosco raccolgono fibre di chiquichiqui (Leopoldinia piassaba) per fare scope e li vendono ai commercianti intermediari.





................................................................................




Coyaima


I Coyaima (o anche Pijao) sono un gruppo etnico della Colombia, con una popolazione stimata di circa 24500 persone. Questo gruppo etnico è principalmente di fede animista e parla la lingua spagnola (codice ISO 639: SPN).

Vivono nel Dipartimento di Tolima. La vecchia lingua coyaima è considerata estinta in quanto non è più parlata da diverse generazioni, sostituita dallo spagnolo





fonte https://it.wikipedia.org/wiki/Coyaima

 
Web  Top
view post Posted on 29/10/2023, 09:51     Top   Dislike
Avatar

FOUNDER

Group:
Administrator
Posts:
108,887
Reputation:
+1,695

Status:


Cuiba


I Cuiba (o anche Cuiva) sono un gruppo etnico della Colombia e del Venezuela, con una popolazione stimata di circa 700 persone. Questo gruppo etnico è per la maggior parte di fede animista e parla la lingua Cuiba (D:Yarahuuraxi-capanapara-CUI04).

I Cuiba sono strettamente correlati ai Masiguare e agli Amaruwa. Vivono sulle sponde dei fiumi Casanare e Capanapara.



..............................................................................................



Cuna



Caratteristiche

L'economia dei Cuna si fonda sulla pesca, integrata dall'agricoltura (mais, patate dolci, canna da zucchero, tabacco e frutti tropicali), allevamento e caccia. Diverse famiglie estese, composte cioè da molte generazioni, vivono nella stessa casa, in villaggi o in vere e proprie città.

Nelle comunità del continente il modello tradizionale di insediamento è lungo i fiumi. Le abitazioni non sono raggruppate, ma separate. Generalmente c'è un breve sentiero tra la casa e la riva. Gli insediamenti sono circondati dalla giungla recisa in modo netto; i campi per l'agricoltura sono distanti dalle case. Nelle Isole San Blas, le comunità sono fisicamente organizzate come città, attraversate da strade, e le abitazioni sono adiacenti. Le città delle Isole di San Blas hanno scuole, negozi, ambulatori e una o più case del congresso, dove si continuano a svolgere gli incontri politici e cerimoniali dei Cuna. Queste case del congresso esistono anche nelle comunità del continente. La differenza nei modelli di stanziamento corrisponde alle diverse tendenze di intensità nel processo di modernizzazione. Le località del continente non sono situate vicino alle grandi strade come nelle isole e sono lontane dalle grandi città.

Le case sono grandi abitazioni matrilocali dove risiedono le coppie più anziane, le loro figlie sposate, i nipoti, i pronipoti e i relativi generi. Le case generalmente tengono insieme tre o quattro generazioni. Il complesso abitativo di solito include una cucina e una o più case-dormitorio. La maggior parte dei Cuna dorme sulle amache, che sono legate alle travi di supporto della casa. I vestiti vengono appesi a canne di bambù sospese tra i travicelli o sono riposti in scatole di legno o di cartone. La maggior parte delle case hanno muri di bambù e tetti fatti di paglia, ma alcuni Cuna hanno costruito case di cemento con tetti di lamiera ondulata. Le donne Cuna indossano gonne lunghe fino alle caviglie e camicette dai variopinti disegni, sulle quali sono cucite le molas caratteristiche pezze formate da diversi strati ritagliati di tessuto colorato, e spesso portano un anello d'oro al setto nasale, bracciali su tutto l'avambraccio e cavigliere fino al polpaccio.

Nella società dei Cuna discendenza, eredità e successione avvengono in linea materna. Gli uomini detengono l'autorità, particolarmente nella sfera pubblica, ma sempre in virtù di uno status ottenuto per discendenza matrilineare. Il capovillaggio mantiene l'ordine e i contatti con le autorità statali. Lo sciamano, chiamato nele, è l'intermediario tra il mondo umano e quello degli spiriti e il depositario delle tradizioni.
Simboli

La bandiera nazionale della repubblica fu alzata pochi giorni dopo la dichiarazione dell'indipendenza (25 febbraio 1925). La repubblica ebbe termine nel 1930, ma la bandiera non sparì del tutto e restò come simbolo locale, ancor oggi in uso. Le proporzioni sono circa 5/6. I colori non hanno un significato particolare, ma trovano riscontro nei riti e nelle credenze tribali; sono gli stessi della mola, tradizionale capo d'abbigliamento femminile. La svastica (kikir), come presso altri popoli, è simbolo della forza vitale.
Paya-Pucuro
Panama accoglie anche due villaggi, Paya e Pucuro. Si tratta di in una zona di conflitto armato, nel bel mezzo di un corridoio strategico usato da narcotrafficanti, paramilitari e gruppi guerriglieri per trasportare beni e mercanzie da un lato all'altro della frontiera che separa Colombia e Panama. Si stima che attualmente vi abitino circa un migliaio di cuna. La maggior parte degli abitanti di Paya e Pucuro è stata convertita alle religioni cristiana cattolica ed evangelica tra il 2003 ed il 2004, durante la "Guerra di religione dell'Urabà"[1]. In quegli anni, numerose squadre di missionari appartenenti a differenti religioni visitarono le comunità di Paya e Pucuro (arrivando in elicottero nel bel mezzo della selva del Darién) con l'obiettivo di eliminare gli ultimi culti animisti locali, di acculturare gli indigeni e di sviluppare progetti di sviluppo economico e comunitario in territorio cuna. L'attività dei missionari ha allontanato dalle comunità i guaritori e gli sciamani. Oggigiorno Paya e Pucuro vivono in uno stato di squilibrio comunitario, dato che le autorità tradizionali stanno emigrando verso i villaggi di San Blas e che i giovani stanno emigrando verso la città di Panama o verso le zone commerciali intorno a Colon.





..................................................................................



Desano


I Desano (o anche Desana, Kusibi) sono un gruppo etnico del Brasile e della Colombia.[1]

Lingua

Parlano la lingua Desana (codice ISO 639: DES) che appartiene alla famiglia linguistica Tucano. Si fanno chiamare Umukomasã.[2]
Insediamenti

Vivono nello stato brasiliano dell'Amazonas e in Colombia. In Brasile vivono principalmente sul fiume Tiquié e sui suoi affluenti, il Cucura, l'Umari e il Castanha; sul fiume Papuri, presso Piracuara e Monfort, e sugli affluenti del Papuri, il Turi e l'Urucu. Vivono anche sui fiumi Uaupés e Negro.[3]



fonte https://it.wikipedia.org/wiki/Desano

 
Web  Top
view post Posted on 1/11/2023, 10:32     Top   Dislike
Avatar

FOUNDER

Group:
Administrator
Posts:
108,887
Reputation:
+1,695

Status:


Eduria



Gli Eduria, o Taiwano, sono un gruppo etnico della Colombia, con una popolazione stimata di circa 150 persone. Questo gruppo etnico è per la maggior parte di fede animista e parla la lingua Barasana (codice ISO 639: BSN).



..............................................................................................



Embera del Nord


Gli Embera del Nord (oanche Emperã) sono un gruppo etnico della Colombia, e del Panama con una popolazione stimata di circa 15000 persone. Questo gruppo etnico è per la maggior parte di fede animista e parla la lingua Embera, Northern (codice ISO 639: EMP).

Vivono nei pressi del fiume Atrato nel dipartimento di Chocó, dalle coste del Pacifico nei pressi di Cabo Corrientes (5'30"N), fino al dipartimento di Antioquia.



..........................................................................................



Emberá-Baudó


Gli Emberá-Baudó (o anche Baudó) sono un gruppo etnico della Colombia, con una popolazione stimata di circa 5000 persone. Questo gruppo etnico è per la maggior parte di fede animista e parla la lingua Embera-baudo (codice ISO 639: BDC).

Vivono nei pressi del fiume Baudó e sulle coste del Pacifico tra Cabo Corrientes e il fiume San Juan, al contatto con gli Embera del Nord.



...........................................................................................



Guahibo


I Guahibo (chiamati anche Sikuani) sono una popolazione indigena della Colombia orientale. Fanno parte degli 84 popoli indigeni censiti nel paese che arrivano globalmente a 700.000 abitanti.

Abitano la zona degli llanos, in un territorio delimitato fra i fiumi Meta a nord, Orinoco a est, Vichada e Guaviare a sud e Manacacías ad ovest. Vivono nella savana aperta, al confine con la foresta. Piccole comunità sono in Venezuela. Si ipotizza che siano originari della Guyana. Hanno una organizzazione sociale patriarcale. Vivono di caccia, pesca e raccolta e agricoltura. L'unità base della loro società è la famiglia, ma molti dei lavori sono fatti in forma collettiva. La lingua Guahibo è parlata da 20.000 persone come lingua principale, 15.000 in Colombia e 5.000 in Venezuela.



............................................................................................



Guambiano


I Guambiano (o anche Guambia) sono un gruppo etnico della Colombia, con una popolazione stimata di circa 15.596 unità.

Questo gruppo etnico è per la maggior parte di fede animista e parla il guambiano (codice ISO 639: GUM).

I Guambiano vivono nelle zone delle Ande centrali, vicino a Popayán, nel Dipartimento di Cauca.



....................................................................................



Guanaca


I Guanaca sono un gruppo etnico indigeno della Colombia, con una popolazione stimata di circa 723 persone. Questo gruppo etnico è per la maggior parte di fede animista.





fonte https://it.wikipedia.org/wiki/Guanaca

 
Web  Top
view post Posted on 3/11/2023, 10:32     Top   Dislike
Avatar

FOUNDER

Group:
Administrator
Posts:
108,887
Reputation:
+1,695

Status:


Guane

I Guane erano un popolo indigeno della Colombia. Appartenevano al ceppo linguistico Chibcha e avevano frequenti contatti con il popolo dei Muisca. I Guane vivevano nell'area che oggi è occupata dal dipartimento colombiano del Santander. L'arrivo nella regione del "Conquistador" tedesco Ambrosio Alfinger nel 1531 fu distruttivo per i Guane, che probabilmente furono decimati dalle malattie portate inconsapevolmente dagli europei. Negli anni successivi lo spagnolo Martìn Galeano attuò un sistematico genocidio dei pochi Guane rimasti che si estinsero del tutto nel secolo XVII. I Guane hanno lasciato dei petroglifi nelle montagne adiacenti alla Mesa de los Santos, un altipiano situato nel dipartimento del Santander. Sulla loro cultura, si sa che adoravano il sole. Lo scrittore colombiano Jaime Alvarez Gutierrez ritiene che i Guane abbiano sviluppato uno stupefacente calendario di 260 giorni oltre ad un calendario di 365 giorni. Il calendario Guane, che Gutierrez ritiene di grande valore, paragonabile al calendario azteco o al calendario maya, è costituito da 15 pezzi di pietra ovoidale forata e intagliata. Attualmente le pietre intagliate sono oggetto di studio. Ultimamente il ricercatore colombiano Alejandro Navas ha studiato la caverna del Guerrero individuandola come la tomba del cacique Guanentà e ha documentato e registrato molti siti archeologici Guane.





..............................................................................





Guayabero


I Guayabero sono un gruppo etnico della Colombia, con una popolazione stimata di circa 1061 persone. Questo gruppo etnico è per la maggior parte di fede animista e parla la lingua Guayabero (codice ISO 639: GUO).

Vivono lungo il fiume Guaviare, nei dipartimenti di Meta e Guaviare.





..........................................................................





Hupda


Gli Hupda (o Hupde Maku) sono un gruppo etnico indigeno della Colombia e del Brasile, con una popolazione stimata in 1.500 individui nel 1997.[1] Fanno parte del macrogruppo dei popoli Makù, insieme ai Kakwa, ai Nukak, agli Yuhupde, ai Dow e ai Nadöb.

Lingua

Parlano un idioma (codice ISO 639: JUP) appartenente al gruppo delle lingue makù.[2]
Insediamenti
Vivono in Colombia e in Brasile, nei pressi dei fiumi Papuri e Tiquiê.[3] Alcuni sottogruppi sono nomadi e si spostano tra i confini di Brasile e Colombia.





....................................................................................





Ica (popolo)


Gli Ica (o anche Arhuaco, Bintuk, Ijca) sono un gruppo etnico della Colombia, con una popolazione stimata di circa 34.711 persone[1]. Questo gruppo etnico è principalmente di fede animista ma crede in Dio, creatore del mondo, che viene chiamato Kaka Serangua. Gli Ika parlano la lingua Ica (codice ISO 639: ARH). Vivono sul versante sud della Sierra Nevada de Santa Marta. Il loro villaggio, chiamato Nabusimakè, è situato in una valle di rara bellezza, a circa 2000 metri di altezza.

Per la comunità di Arhuaca, la produzione di tabacco e foglie di coca fa parte della loro tradizione. Attribuiscono la foglia di coca agli indiani Arhuaco, che la coltivano sin dalla sua nascita, che risale a più di 500 anni fa. Tuttavia, la comunità non ha smesso di coltivarla, e ne giustifica la coltivazione come pianta medicinale, ricorso a cui la comunità ha dovuto ricorrere per continuare a piantare foglie di coca.

Comunità

Gli Arhuacos sono distribuiti in 22 "parcialidades":

Zona centrale: Nabusímake, la capitale degli Arhuacos; Yechikin e Busin.
Zona occidentale: Serankua, Windiwameina, Singunei.
Zona sud: Zigta, Yeurwa, Gumuke, Yeiwin, Seiarukwingumu, Buyuaguenka e Simonorwa.
Zona sudorientale: Wirwa, Yugaka, Karwa.
Zona orientale: Sogrome, Donachwi, Timaka, Aruamake, Seinimin e Izrwa.
Zona Mariangola: Zacasgo Chibcha Popolazione Guane.

Nonostante la popolazione quotidiana sia dispersa, nei villaggi si tengono riunioni e cerimonie. Il principale, Nabusímake, nel comune di Pueblo Bello, ha un significato speciale per gli Arhuaco; è composto da una cinquantina di case quadrate e dai templi circolari (detti anche Kankura) di uomini e donne. Per la comunità di Arhuaca, la produzione del tabacco e della foglia di coca fa parte della loro tradizione, tuttavia la coltivazione della pianta è illegale in Colombia. Gli Arhuaco credono che la coca abbia un potere antico e ne difendono la coltivazione; infatti la comunità di Arhuaca non ha smesso di coltivarla, e ne giustifica la coltivazione come pianta medicinale, risorsa a cui la comunità ha dovuto ricorrere per continuare a piantarla.
Economia
Lo Zaino Arhuaca, uno degli oggetti di artigianato più rappresentativi della Colombia

L'attività economica fondamentale degli Arhuacos è l'agricoltura, orientata principalmente alla sussistenza. In origine ogni famiglia possedeva un appezzamento in terra fredda, un altro in zona climatica media e un altro in zona calda, ma questi ultimi non sono più disponibili perché l'invasione ha causato la riduzione territoriale. Negli altopiani si coltivano patate, cipolle, aglio, fave, cavoli, lattuga, more, pomodorini, zucchine, grano e furcraea. Nelle terre di mezzo mais, fagioli, manioca, arracacha, malanga, cotone, ananas, papaia, guava, frutto della passione, granadilla, arancia, limone, e anche coca (per l'autoconsumo nella vita quotidiana e rituale). Allevano polli. Inoltre gli Arhuaco praticano l'allevamento come importante attività economica, in particolare bovini, ovini e caprini.[2]

La produzione del caffè ha un obiettivo prevalentemente commerciale, ottenere prodotti che non sono disponibili nella comunità. Vendono anche zaini, di cui buona parte della produzione è per uso personale, poiché sono una parte fondamentale del proprio abbigliamento, anche se stanno guadagnando sempre più penetrazione nel mercato dell'artigianato tipico del paese.



fonte https://it.wikipedia.org/wiki/Ica_(popolo)

 
Web  Top
view post Posted on 5/11/2023, 10:48     Top   Dislike
Avatar

FOUNDER

Group:
Administrator
Posts:
108,887
Reputation:
+1,695

Status:


Inga (antropologia)


Gli Inga (o anche Highland Inga) sono un gruppo etnico della Colombia e del Venezuela, con una popolazione stimata di circa 11000 persone. Questo gruppo etnico è principalmente di fede animista e parla la lingua Inga (D:Santiago Inga-INB01).

Vivono nella valle di Sibundoy e intorno a Santiago, San Andrés e Colón.





................................................................................................





Italo-colombiani

Un italo-colombiano è una persona nata in Colombia con antenati italiani, o un italiano ivi residente da molti anni


Origini dell'emigrazione
Periodo coloniale

L'enorme immigrazione italiana nelle Americhe ha influenzato anche la Colombia.[4] La presenza degli italiani nella Colombia è iniziata dal momento dell'arrivo di Cristoforo Colombo e Amerigo Vespucci. Il nome "Colombia", datole da Francisco de Miranda, deriva dal nome dell'italiano che scoprì l'America.[5]

Martino Galeano è stato uno dei più importanti "conquistadores" del territorio attuale della Colombia (Nuovo Regno di Granada). Come capitano di fanteria, guidò la campagna militare nell'esplorazione e la conquista del territorio in emissione Pedro Fernández de Lugo, che sbarcò a Santa Marta, in Colombia nel 1535. In seguito fondò la città di Velez, a Santander,[6] essendo assessore della stessa e cofondatore dell’attuale capitale della Colombia: Bogotà.

Nel XVIII secolo, sulla nave Santa Rosa, l'artigliere navale Giovanni Andrea Botero[7] viaggiò dal porto di Cadice alla città di Cartagena de Indias, nel gennaio 1716, al servizio della corona spagnola. Botero[8][9] nacque nella Repubblica di Genova e a causa di una malattia dovette chiedere il permesso, non essendo spagnolo, per soggiornare nel territorio del Vicereame della Nuova Granada. Si trasferì all'interno del paese e si stabilì nel comune di Rionegro, Valle de San Nicolás, Antioquia, dove si dedicò all'agricoltura e all'estrazione dell'oro, fondando lì questa famiglia in Colombia.[10][11]
Italiani in Colombia
Bandiere dell'Italia e della Colombia a Bogotà
Colombia indipendente

Pochissimi italiani sono arrivati in Colombia prima dei moti indipendentisti capeggiati da Simón Bolívar, tuttavia alcune centinaia di monaci venuti dall'Italia principalmente come sacerdoti e missionari erano presenti nel Paese ed hanno lasciato il loro segno in molte linee della società coloniale.[12] Anche se pochi, questi primi italiani erano presenti in quasi tutti i livelli più elevati della società colombiana: nel 1812 Juan Dionisio Gamba, figlio di un mercante di Genova, fu presidente della Colombia.[13]
Teatro Colón Bogotá, progettato dall'architetto italiano Pietro Cantini
XIX secolo e inizio XX secolo
Oreste Sindici, musicista italiano (nazionalizzato colombiano) che ha composto la musica dell'inno nazionale della Colombia

A metà del XIX secolo molti italiani arrivati dal Sud Italia (soprattutto dalla provincia di Salerno, e dalle aree della Basilicata e della Calabria), giunsero sulla costa nord della Colombia: Barranquilla è stato il primo centro interessato da questa migrazione di massa.[14]

Una delle prime mappe complete della Colombia, adottata ancora oggi con alcune modifiche, è stato redatto prima da un altro italiano, Agostino Codazzi, giunto a Bogotà nel 1849. Il colonnello Codazzi propose anche l'istituzione di una colonia agricola di italiani, sul modello di quanto fatto con la Colonia Tovar nel Venezuela, ma un fattore lo impedì.[15]

Nel 1885 le relazioni diplomatiche per alcuni anni tra l'Italia e la Colombia furono interrotte. Quando un ricco uomo d'affari italiano nel Cauca colombiano di nome Ernesto Cerruti è stato posto contro l'oligarchia e la chiesa favorendo un partito liberale e locale massone. Le autorità di Bogota confiscarono le sue proprietà e l'hanno imprigionato. Questo ha causato un blocco del porto colombiano dalla Marina Militare Italiana e l'emigrazione dall'Italia è stata parzialmente chiusa fino al 1899.[16]

Nel mese di novembre 1887, per commemorare l'indipendenza di Cartagena, è stata interpretata al Teatro Bogotà, una canzone fervente con testi di Rafael Núñez che è stata successivamente adottata dalla legge 1920 come "L'inno della Repubblica di Colombia": il suo fascino e la melodia sono venuti da qualcuno che fu arrivato come primo tenore in una compagnia d'opera, il musicista italiano Oreste Sindici.[17]

Alcuni importanti edifici furono progettati e costruiti dagli italiani nel XIX secolo, come il famoso Teatro Colón nella capitale. Questo è uno dei teatri più rappresentativi della Colombia, con architettura neoclassica: fu costruito dall'architetto italiano Pietro Cantini e fondato nel 1892. Ha più di 2.400 metri quadrati (26.000 piedi quadrati) con una capacità di 900 persone. Questo famoso architetto italiano contribuì anche alla costruzione del Campidoglio Nazionale di Bogotà.[18]

Lo scultore Cesare Sighinolfi si recò a Bogotà, in Colombia, nel 1880, invitato dal suo mentore Pietro Cantini per aiutare a decorare il Teatro Cristobal Colón. Fece monumenti a Cristoforo Colombo e Isabella la Cattolica (1906).[19] A Bogotà, Cesare Sighinolfi successe ad Alberto Urdaneta, come direttore della "Scuola di Belle Arti di Bogotà", insegnando insieme a Luigi Ramelli e Pietro Cantini. Nel 1896, sempre a Bogotà, completò un ritratto di Rafael Reyes.[20]

Nel 1908 -secondo la relazione del diplomatico Agnoli al Commissario italiano per l'Emigrazione- gli italiani in Colombia erano quasi mille: 400 a Barranquilla, 120 a Bogotá, meno di 100 a Cartagena e Bucaramanga, mentre a Cúcuta e in altre città minori vivevano circa poche decine. La maggior parte degli italiani proveniva dal Veneto e dalla Toscana; le sue attività principali erano il commercio, i ristoranti e gli alberghi, ma 30 italiani possedevano vaste terre e coltivavano con successo le loro fattorie.[21]
Seconda guerra mondiale e il presente

Dopo la "Seconda Guerra Mondiale" l'emigrazione italiana fu diretta principalmente a Bogotà, Cali e Medellín.

Gli immigrati italiani in Colombia contano con scuole italiane a Bogotá ("Leonardo da Vinci" e "Alessandro Volta"),[22] a Medellín ("Leonardo da Vinci") e a Barranquilla ("Galileo Galilei").[23]

Inoltre, ci sono alcune istituzioni promosse dal governo italiano, come la Sociedad Dante Alighieri, l'Instituto de Cultura italiana e la Casa de Italia, a Bogotá.
Italiani in arrivo in Colombia

Nelle città colombiane sopra indicate sono arrivati immigrati dalle regioni italiane, nelle seguenti proporzioni:
Regioni %
Campania 26,6
Calabria 15,2
Toscana 13,2
Lombardia 7,7
Friuli-Venezia Giulia 5,2
Trentino-Alto Adige 5,3
Abruzzo 5,8
Emilia-Romagna 4,3
Veneto 4,1
Basilicata 3,8
Sicilia 3,2
Piemonte 2,8
Puglia 2,5
Marche 1,8
Molise 1,8
Lazio 1,1
Umbria 0,8
Liguria 0,7
Sardegna 0,4
Valle d'Aosta 0,0
Lingua e cultura
Istituto di Cultura Italiana nel quartiere Teusaquillo di Bogotà

Gli immigrati italiani si sono integrati facilmente nella società colombiana. Oggi la grande maggioranza dei loro discendenti parlano soltanto lo spagnolo, la lingua nazionale della Colombia.[24] Circa il 24% degli oriundi comunque parla (o capisce un po') l'italiano nel 2008: circa 35.000 italo-colombiani.

Gli immigrati italiani e i loro discendenti in Colombia hanno accesso a enti privati che promuovono i legami tra l'Italia e la Colombia, nonché la conservazione della cultura e della lingua italiana nel paese sudamericano.[25]
Cucina

Gli italiani hanno portato in Colombia nuove ricette e tipi di cibo, ma hanno anche contribuito allo sviluppo della cucina colombiana. Spaghetti, lasagne e pizza sono alcuni dei cibi preferiti in Colombia oggi, grazie a loro.[26]

Come in molti altri paesi, la cucina italiana è molto apprezzata nella maggior parte del territorio colombiano, con ottimi ristoranti nelle principali città e località turistiche.[27]
Notabili italo-colombiani

La Colombia è un paese molto vario, non solo etnicamente, ma anche culturalmente e socialmente.[28]

Molti colombiani si sono distinti a livello nazionale e internazionale nei campi dell'arte, dello spettacolo, dello sport, della religione, della politica, tra gli altri. Alcuni di loro sono discendenti di italiani, i cui antenati sono arrivati nel territorio sudamericano ora chiamato Colombia, o pochi secoli fa (in epoca coloniale) o solo pochi decenni fa.
Arte e Intrattenimento

Uno dei colombiani più importanti è l'artista Fernando Botero, nato nella città di Medellín nel 1932, diventando il pittore, disegnatore e scultore più riconosciuto dell'America Latina e, secondo alcuni esperti d'arte, l'artista plastico vivente più importante del mondo.[29] Il suo stile figurativo, molto particolare per i suoi grandi volumi, è pienamente identificato in tutto il mondo. I suoi dipinti e sculture sono esposti nei musei e nelle strade delle principali città del mondo. In Colombia, spicca il Museo Botero, situato a Bogotá e la Plaza Botero, con alcune sue sculture, nel centro di Medellín.[30]

Allo stesso modo, attrici come María Cecilia Botero,[31] Raquel Ércole[32] e Andrea Nocetti, hanno trionfato nelle arti dello spettacolo in diversi periodi della storia della televisione, del cinema e del teatro in Colombia, così come oltre i suoi confini. Botero ed Ércole sono riconosciute come alcune delle più grandi attrici del paese, mentre Nocetti non solo ha recitato in televisione, ma è anche una modella rinomata ed è stata una reginetta di bellezza nazionale (Miss Colombia) nel 2000.[33]. Un altro famoso presentatore televisivo, Marcelo Cezán (vero nome Édgar Alfredo Gómez Menicagli), è figlio di un immigrato italiano, è anche cittadino italiano. [34]

Nel campo della musica, l'artista più grande in Colombia è Shakira, nata nella città costiera di Barranquilla, che ha origini italiane dalla sua famiglia materna, oltre alle sue ben note origini libanesi.[35] Il cantautore Rodolfo Aicardi, anch'egli originario della regione dei Caraibi colombiani, era conosciuto e apprezzato da diverse generazioni di colombiani nel XX secolo per le sue composizioni di musica tropicale, inclusi ritmi come cumbia e merengue.[36] Sono inoltre presenti diversi autori di origini italiane come Hector Abad Faciolince, autore del romanzo La nostra storia .
Religione

Nel campo della religione, la Colombia ha avuto diverse personalità di spicco, note per il loro lavoro al servizio della Chiesa cattolica e delle comunità bisognose, sia a livello nazionale che internazionale.
Padre Saverio De Nicoló

Forse il chierico più importante appartenente al gruppo italo-colombiano è Mario Revollo Bravo, nato nella città di Genova, Italia, figlio di genitori bogotani. Revollo Bravo fu portato in Colombia quando i suoi genitori tornarono in quel paese, compiendovi una notevole carriera ecclesiastica, iniziando come sacerdote fino a quando, molti anni dopo, papa Giovanni Paolo II lo nominò Cardinale sacerdote e poi Cardinale di San Bartolomeo all'Isola (titolo cardinalizio).[37]

Anche padre Saverio De Nicoló è stato una figura molto importante, non solo per il suo lavoro di sacerdote, ma anche per le sue opere a favore dei bambini più vulnerabili del territorio colombiano. Padre Saverio ha ricevuto numerosi riconoscimenti da organizzazioni come l'UNICEF, per il suo lavoro in alcune delle principali città della Colombia, per la riabilitazione e l'educazione dei bambini senza fissa dimora. De Nicoló ha anche ricevuto l'Ordine di Boyacá, che è la più alta onorificenza che un cittadino nazionale o straniero (civile o militare) può ricevere dal governo colombiano.[38]
La cantautrice colombiana Shakira, oltre ad avere origini libanesi, da parte di madre ha anche origini italiane[39]
Politica

La Colombia è governata da leader di varie regioni del paese e di origini diverse. Tra i politici colombiani di origine italiana c'è Armando Benedetti, noto giornalista e politico, membro per più periodi del congresso colombiano, che nel periodo 2010-2011 è stato eletto Presidente del Senato della Repubblica.[40]

Anche l'economista e politico Gustavo Petro ha origini italiane. Il suo bisnonno, il signor Francesco Petro, emigrò dall'Italia meridionale nel dipartimento di Córdoba, nel nord della Colombia, intorno all'anno 1870. Petro ha sviluppato una vasta carriera politica in questo paese sudamericano, ricoprendo le cariche di Consigliere di Zipaquirá, Deputato alla Camera dei rappresentanti della Colombia, Sindaco di Bogotà, Senatore della Repubblica[41] e, il 19 giugno 2022, è stato eletto da voto popolare come Presidente della Repubblica di Colombia per il periodo 2022-2026.[42]

Anche durante l'assalto al Palazzo di Giustizia di Bogotà , in Colombia, orchestrato dal gruppo M-19 di cui faceva parte Gustavo Petro. Tre dei magistrati assassinati erano di origine italiana,Alfonso Patiño Roselli, Dante Luis Fiorillo ,Fabio Calderón Botero ed Eduardo Gnecco. Altro magistrato italo-colombiano di spicco è Pedro Lafont Pianetta .

Uno degli autori intellettuali insieme a Pablo Escobar dell'assassinio di Luis Carlos Galan Sarmiento, Alberto Santofimio Botero è di origine italiana.

Il leader del gruppo paramilitare AUC, Salvatore Mancuso Gómez, è figlio di un immigrato italiano. Un altro leader dello stesso gruppo, Jorge 40, Rodrigo Tovar Pupo ha origini italiane da parte di madre. Il principale alleato del suddetto, Laino Scopetta, era anche un importante capo criminale del gruppo AUC .[43]
Sport

In campo sportivo si sono distinti personalità come il calciatore e telecronista sportivo Norberto Peluffo, appassionato di calcio fin dall'infanzia e ampiamente riconosciuto per la sua carriera sportiva;[44] così come i calciatori e fratelli Francisco Cassiani[45] e Geovanis Cassiani, che furono calciatori della nazionale colombiana negli anni '90 e di alcuni club del campionato di calcio colombiano.[46] Francisco ha giocato anche in squadre di calcio professionistiche in Argentina, Cile e Perù. Più recentemente, Nicolás Benedetti, un giocatore nato a Cali, ha giocato con successo in alcune squadre di calcio colombiane e messicane.[47]

La Colombia è anche una potenza mondiale in diverse discipline ciclistiche.

Tra i migliori ciclisti della storia nazionale c'è Santiago Botero, che ha ottenuto più vittorie di tappa alla Vuelta a España, al Tour de France e alla Vuelta a Colombia, oltre a titoli e medaglie d'oro in diverse gare professionistiche, sia nazionali che internazionali.[48]




fonte https://it.wikipedia.org/wiki/Italo-colombiani

 
Web  Top
view post Posted on 7/11/2023, 10:36     Top   Dislike
Avatar

FOUNDER

Group:
Administrator
Posts:
108,887
Reputation:
+1,695

Status:


Karapanã


I Karapanã sono un gruppo etnico della Colombia e del Brasile.[1]

Lingua

Parlano la lingua Carapana (codice ISO 639: CBC) che appartiene alla famiglia linguistica Tucano. Si fanno chiamare Muteamasa o Ukopinõpõna.[2]
Insediamenti

Vivono in Colombia, sul fiume Tí (affluente del Vaupés) e sulla parte alta del fiume Papuri (Dipartimento di Vaupés), e nello stato brasiliano dell'Amazonas in diversi villaggi sui fiumi Tiquié e Negro.[2]





..........................................................................................





Kokama


I Kokama sono un gruppo etnico del Brasile, del Perù, della Colombia ed il Venezuela con una popolazione totale superiore ai 20.000 membri.[1]

Lingua

Parlano la lingua cocama-cocamilla o kokama (codice ISO 639-3 cod)che appartiene alle lingue tupi-guaraní, un linguaggio molto simile alla lingua parlata dai Kambeba. Si presume che la lingua kokama sia il risultato di decenni di interazione tra i vari gruppi Tupi della regione del fiume Marañón con la lingua tupinambá che le ha fornito il 60% del vocabolario. In Perù quasi tutta la comunità parla anche lo spagnolo. A differenza dei gruppi stanziati in Perù, quelli del Brasile non sono soliti parlare la lingua madre preferendo il portoghese.[2]
Insediamenti

Vivono quasi tutti in Perù. Altre comunità sono stanziate in Colombia e nello stato brasiliano dell'Amazonas (sul fiume Solimões, nei comuni di Tabatinga, São Paulo de Olivença, Benjamin Constant, Amaturá, Santo Antônio do Içá, Tonantins, Fonte Boa, Tefé e Jutaí).[1]





.....................................................................................





Kotiria


I Kotiria (o Wanano, Uanano) sono un gruppo etnico della Colombia e del Brasile.[1]

Lingua

Parlano la lingua Guanano (codice ISO 639: GVC) che appartiene alla famiglia linguistica Tucano. Sono linguisticamente vicini ai Pira-tapuya anche se i matrimoni tra i due gruppi non sono consentiti e gli scambi culturali sono minimi.
Insediamenti

Vivono in Colombia e nello stato brasiliano dell'Amazonas. In Brasile si trovano principalmente sulla tratto centrale del fiume Uaupés, tra le cascate di Arara e Mitú. Nella zona tra Arara e Taracuá (parte superiore dello Uaupés) i Kotiria sono l'unica tribù stanziata nella zona; al di là di questa zona vivono insieme ai Kubeo.[2] In Colombia sono localizzati al confine con il Brasile negli insediamenti di Santa Cruz, Villa Fátima, Yapima, Carurú, Tayasú, Ibacab e Yapima.[3]





............................................................................................





Kubeo


I Kubeo sono un gruppo etnico della Colombia, del Brasile e del Venezuela.[2]

Lingua

Parlano la lingua Kubeo (o Cubeo) che appartiene alla famiglia linguistica Tucano. Sono spesso sottoclassificati come "tucanoani centrali" dato che la loro lingua si distingue in maniera netta dalle altre appartenenti alla famiglia delle lingue tucanoane. Si auto-identificano con i termini Kubéwa o Pamíwa.[1]
Insediamenti

Sono stanziati principalmente in Colombia, nella regione del corso superiore del fiume Uaupés, compresi i suoi affluenti Querari, Cuduiari e Pirabatón. In Brasile vivono nello stato brasiliano dell'Amazonas, in tre villaggi sul corso superiore del fiume Uaupés; altri piccoli gruppi si trovano sul fiume Aiari. Un altro piccolo gruppo è stanziato all'interno dei confini venezuelani.[1]





fonte https://it.wikipedia.org/wiki/Kubeo

 
Web  Top
view post Posted on 9/11/2023, 17:57     Top   Dislike
Avatar

FOUNDER

Group:
Administrator
Posts:
108,887
Reputation:
+1,695

Status:


Macaguaje


I Macaguaje sono un gruppo etnico della Colombia, con una popolazione stimata di circa 50 persone (ma il nucleo centrale del gruppo è considerato pressoché estinto). Questo gruppo etnico è principalmente di fede animista e parla la lingua Siona (codice ISO 639: SIN).

Vivono presso gli affluenti del fiume Caquetá, soprattutto sul Putumayo.



..........................................................................................



Macaguan

I Macaguan (o anche Agualinda Guajibo, Hitnü, Jitnu o Macaguane) sono un gruppo etnico della Colombia, con una popolazione stimata di circa 542 persone. Questo gruppo etnico è principalmente di fede animista e parla la lingua Macaguan (codice ISO 639: MBN).

Vivono presso Arauca, Agualinda e San José de Lipa e nei pressi del fiume Cuiloto. Il gruppo è considerato semi-nomade e linguisticamente correlato ai Guahibo.



.....................................................................................



Makuna


I Makuna sono un gruppo etnico della Colombia e del Brasile.[1]

Lingua

Parlano la lingua Makuna (codice ISO 639: MYY) che appartiene alla famiglia linguistica Tucano. Si fanno chiamare Yeba-masã.
Insediamenti

Vivono soprattutto nel territorio della Colombia confinante con il Brasile, in particolare sul fiume Komeya Caño, affluente del Pira-Paraná, e sul corso inferiore del fiume Apapóris. In Brasile, si trovano nello stato dell'Amazonas, sul corso superiore del fiume Tiquiée sui suoi affluenti, i torrenti Castanha e Onça.[2]
Storia

Poco si sa circa la storia antica del Macuna. Sono stati menzionati per la prima volta nei resoconti portoghesi del XVIII secolo e nel XIX secolo, quando ha avuto inizio lo sfruttamento commerciale di gomma naturale nella Colombia amazzonica. In particolare verso la fine del XIX secolo i contatti con gli estranei si sono verificati più frequentemente, e con un effetto per loro negativo. Gli uomini furono portati via con la forza a lavorare per i padroni terrieri, una situazione che durò fino al 1940. La prima missione cattolica è stata stabilita nella zona nel 1960, anche se il contatto con i missionari esisteva almeno dal XVIII secolo.

A cavallo tra gli anni settanta e ottanta, ci fu un nuovo boom nella regione, con la coltivazione di coca da parte dei trafficanti illegali, che portò notevoli quantità di beni commerciali e denaro agli indigeni che lavorano per i bianchi nella zona. A metà degli anni ottanta la produzione di foglie di coca terminò bruscamente così come ebbe inizio, ma poco dopo fu scoperto l'oro lungo il fiume Taraira, a pochi giorni di distanza dal territorio Macuna. Migliaia di cercatori d'oro bianchi si riversarono nel territorio, la maggior parte attraverso le terre Macuna. Molti giovani del gruppo si misero alla ricerca d'oro per settimane o mesi per conto proprio o sotto l'assunzione temporanea di un cercatore d'oro bianco.

Nel 1990 il governo colombiano ha creato due riserve indiane che comprendono la maggior parte del territorio Macuna; ciò ha fornito loro un maggiore controllo sulle loro terre.



......................................................................................



Malayo


I malayo (o anche marocasero, maracasero, wiwa) sono un gruppo etnico della Colombia, con una popolazione stimata di circa 3868 persone. Questo gruppo etnico è principalmente di fede animista e parla la lingua malayo (codice ISO 639: MBP).

Vivono sui versanti sud e est del Sierra Nevada de Santa Marta.



....................................................................................



Masiguare


I Masiguare (o anche Masiware) sono un piccolo gruppo etnico della Colombia, con una popolazione stimata di circa 250 persone. Questo gruppo etnico è per la maggior parte di fede animista e parla la lingua Cuiba (D:Masiguare-CUI08).

I Masiguare sono strettamente correlati ai Cuiba e agli Amaruwa.



......................................................................................



Meneca Huitoto


I Meneca Huitoto sono un gruppo etnico della Colombia e del Perù, con una popolazione stimata di circa 1700 persone. Questo gruppo etnico è principalmente di fede animista e parla la lingua Huitoto, Minica (codice ISO 639: HTO).

Vivono nei pressi del fiume Caquetá sulla Isla de los Monos e sul fiume Caguan vicino Sanvicente del Cagua. Sono correlati al gruppo dei Murui Huitoto.





fonte https://it.wikipedia.org/wiki/Meneca_Huitoto

 
Web  Top
view post Posted on 11/11/2023, 10:39     Top   Dislike
Avatar

FOUNDER

Group:
Administrator
Posts:
108,887
Reputation:
+1,695

Status:


Miraña

I miraña (o bora, dal nome di un sottogruppo) sono un gruppo etnico della Colombia, del Perù e del Brasile, con una popolazione stimata di circa 3300 persone. Questo gruppo etnico è per la maggior parte di fede animista e parla la lingua bora (D:Mirana-BOA01).

Vivono nei pressi dei fiumi Yaguasyacu, Putumayo, Ampiyacu, in Perù. Altri gruppi sono in Brasile (stato dell'Amazonas), tra i fiumi Tefé e Caiçara) e Colombia (il sottogruppo dei bora in Providencia sul fiume Igaraparana; il sottogruppo dei miraña sul fiume Caquetá, Amazzonia colombiana).





......................................................................................





Mokaná

I Mokaná sono un gruppo etnico della Colombia.

Vivono nel dipartimento dell'Atlantico, nelle città di Tubará, Malambo, Galapa, Baranoa e Puerto Colombia. Il gruppo ha quasi del tutto perso la propria identità culturale e l'uso della propria lingua che li distingueva dalle altre etnie e che oggi viene parlata solo da pochi anziani. La lingua dei Mokaná è associata alle famiglie linguistiche arawak e chibcha.





..............................................................................





Motilon


I Motilon (o anche Bari, Motilón Barí) sono un gruppo etnico della Colombia e del Venezuela, con una popolazione stimata di circa 3536 persone. Questo gruppo etnico è principalmente di fede animista e parla la lingua Motilon (codice ISO 639: MOT).

L'etnia è stanziata nelle foreste del bacino dell'alto Catatumbo (Colombia, Venezuela). I Motilón, che vivono di raccolta allo stato nomade, sono uno dei gruppi amerindi più arcaici; presentano molte affinità con i Fuegini.

Documenti e testimonianze materiali di questa popolazione, raccolti dal missionario Dino Grossa, sono conservati presso i Musei del Seminario vescovile di Treviso.





...............................................................................





Muinane


I Muinane sono un gruppo etnico della Colombia, con una popolazione stimata di circa 150 persone. Questo gruppo etnico è principalmente di fede animista e parla la lingua Muinane (codice ISO 639: BMR).

Vivono nei pressi del fiume Cahuinarí. Il gruppo è bilingue: oltre al muinane è diffuso anche il Bora.





............................................................................





Murui Huitoto


I Murui Huitoto sono un gruppo etnico della Colombia e del Perù, con una popolazione stimata di circa 1900 persone. Questo gruppo etnico è principalmente di fede animista e parla la lingua Huitoto, Murui (codice ISO 639: HUU).

Vivono nei pressi dei fiumi Caraparana, Putumayo e Leticia e sono correlati al gruppo dei Meneca Huitoto.





...............................................................................





Nadöb

I Nadöb (o anche Maku-Nadëb) sono un gruppo etnico indigeno della Colombia e del Brasile, con una popolazione stimata in circa 600 individui nel 1995.[1] Fanno parte del macrogruppo dei popoli Makù, insieme ai Bara (o Kakwa), ai Nukak, agli Yuhupde, ai Dow e agli Hupda.

Lingua

Parlano un idioma (codice ISO 639: MBJ) appartenente al gruppo delle lingue makù.[2] Uno dei sottogruppi dei Nadöb si fa chiamare kabori ("ragazzi").[3]
Insediamenti
Vivono nello stato brasiliano dell'Amazonas, nei pressi dei fiumi Negro e Japurá.[3] Alcuni sottogruppi sono nomadi e si spostano tra i confini di Brasile e Colombia.

Organizzazione sociale
È un gruppo seminomade che si sostenta con l'agricoltura.





fonte https://it.wikipedia.org/wiki/Nad%C3%B6b

 
Web  Top
view post Posted on 13/11/2023, 10:31     Top   Dislike
Avatar

FOUNDER

Group:
Administrator
Posts:
108,887
Reputation:
+1,695

Status:


Nonuya


I Nonuya (o Nanuya) sono un gruppo etnico indigeno della Colombia, con una popolazione stimata di circa 199 persone. Questo gruppo etnico è per la maggior parte di fede animista.

Sono localizzati nella zona amazzonica di Puerto Santander.



...............................................................................................



Nukak


I Nukak (o Guaviare Macusa, Nukak Makù) sono un gruppo indigeno della Colombia con una popolazione stimata in 378 individui nel 1995.[1][2] Fanno parte del macrogruppo dei popoli Makù, insieme ai Kakwa, agli Hupda, agli Yuhupde, ai Dâw e ai Nadöb.

Lingua

Parlano un idioma (codice ISO 639: MBR) appartenente al gruppo delle lingue makù oltre allo spagnolo.[3]
Stile di vita

Vivono nella giungla colombiana, nei pressi dei fiumi Guaviare e Inírida, ed evitano i contatti con l'esterno.[4]

I Nukak sono cacciatori-raccoglitori nomadi e vivono tradizionalmente in piccoli gruppi composti da nove-trenta persone nelle parti più remote e fitte della foresta. Si spostano in continuazione e non restano mai in uno stesso posto per più di qualche giorno. La vita nomade li porta a non possedere quasi nulla, solo oggetti leggeri e facilmente trasportabili: amache in fibre vegetali, piccoli vasi e oggettistica minima di uso quotidiano. Una volta riposto il materiale in zaini artigianali, sono pronti a partire velocemente. Anche le case sono ripari temporanei molto semplici e leggeri, realizzati con frasche e rami, con giusto lo spazio necessario per appendere sotto un'amaca. Ogni famiglia ha il suo focolare che è usato per cucinare, riscaldasi, bruciare le erbe che allontanano le zanzare. Si nutrono di pesce, selvaggina, tartarughe, frutta, verdura, noci, insetti e miele. Gli uomini cacciano con le cerbottane e le loro frecce sono intinte nel curaro.

I Nukak si trovano al centro degli scontri legati alla violenza sanguinaria della guerra civile colombiana. Guerriglieri di sinistra (FARC), paramilitari di destra (AUC) ed esercito colombiano si combattono nella regione per il controllo della coca. A causa degli scontri molti Nukak sono stati costretti a fuggire dalla foresta natale e a cercare rifugio nella periferia di San Jose del Guaviare, una città dell'area. Lì hanno occupato alcune piccole aree dove in breve sono dilagate povertà, miseria e malattie.

Da molti anni, diverse associazioni per la difesa dei diritti degli indigeni denunciano la situazione dei Nukak cercando di accrescere la consapevolezza dell'opinione pubblica sulla condizione della tribù[5][6]. In particolare, Survival International, il movimento mondiale per i diritti dei popoli indigeni, ha promosso una campagna per combattere la cattiva informazione delle testate giornalistiche di tutto il mondo[7][8], che spesso hanno riportato in modo "acritico e irresponsabile" le notizie relative a questo popolo, usando "toni sensazionalisti e cornici esotiche"[9].

Nel 2011 le Nazioni Unite hanno lanciato una campagna per proteggere 35 tribù colombiane dall'estinzione, tra cui anche i Nukak. L'obiettivo era aumentare la preoccupazione pubblica per le tribù più vulnerabili della Colombia[10][11]. Survival e l'ONIC, l'organizzazione nazionale dei popoli indigeni della Colombia, hanno denunciato che, senza un riconoscimento territoriale, i Nukak sono sempre più vicini all'estinzione[12].



...........................................................................................



Ocaina


Gli Ocaina sono un piccolo gruppo etnico della Colombia e del Perù, con una popolazione stimata di circa 181 persone. Questo gruppo etnico è principalmente di fede animista e parla la lingua Ocaina (codice ISO 639: OCA).

Le poche famiglie che compongono questo gruppo ormai prossimo all'estinzione vivono lungo il fiume Igara-Paraná, nella regione dell'Amazzonia colombiana.



..................................................................................



Pacabuy


I Pacabuy sono un gruppo etnico della Colombia. Questo gruppo etnico è per la maggior parte di fede animista e non esistono dati relativi al numero dei componenti e alla lingua.

Vivono nelle città di El Banco e San Martín de Loba, nei dipartimenti di Magdalena e Bolívar.






https://it.wikipedia.org/wiki/Pacabuy

 
Web  Top
20 replies since 10/10/2023, 16:23   766 views
  Share