IL FARO DEI SOGNI

Molise

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Molise

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Il Molise (AFI: /moˈlize/, Molizë in arbëresh, Moliški in slavo molisano[senza fonte]) è una regione italiana a statuto ordinario dell'Italia meridionale di 289 102 abitanti, con capoluogo Campobasso.



Nata nel 1963 per distaccamento della provincia di Campobasso dalla regione Abruzzi e Molise, istituita nel 1948, confina con l'Abruzzo e il Mare Adriatico a nord, con il Lazio a ovest, la Campania a sud e la Puglia a est; le province sono Campobasso e Isernia, quest'ultima istituita nel 1970 per distaccamento di 52 comuni dalla provincia di Campobasso.

Il termine "Molise" proviene dai primi feudatari del Contado, che avevano il cognome "De Molisio", mentre altri sostengono che derivi dal comune di Molise.

L'attuale territorio molisano, abitato anticamente dai Frentani e dalla tribù sannitica dei Pentri, fu in gran parte ricompreso nella regione romana Regio IV Samnium.

In epoca longobarda, allorquando il territorio fu assoggettato al Ducato di Benevento, comincia a definirsi il primo nucleo di quello che diventerà in seguito il Contado di Molise, un territorio che solo nel 1806 troverà una certa autonomia rispetto alla confinante Terra di Lavoro e alla Capitanata da cui ha dipeso per secoli.

L'entità amministrativa contemporanea, ben diversa dal Contado originario che escludeva ampie zone e ne includeva altre, trae le proprie origini nella suddivisione del Regno delle Due Sicilie realizzata durante la dominazione napoleonica.




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Caratteristiche



La Regione è caratterizzata da alcune peculiarità:

è la regione amministrativa più giovane del Paese, essendo stata istituita come ente solo nel 1963 per distaccamento da un'altra: come unità territoriale fu creata nel 1221 con il nome di Contado di Molise da Federico II, con caratteristiche però molto diverse dal territorio attuale, dato che nella sua formazione originaria escludeva tutta la costa, buona parte dell'Alto Molise, e il Volturno, inoltre dipendeva dalla Terra di Lavoro e in seguito dalla Capitanata.

Fu scissa in deroga costituzionale dall'antica regione Abruzzi e Molise e divenne la ventesima regione d'Italia, dapprima con la sola provincia di Campobasso, e dal 1970 anche con la provincia di Isernia.

In realtà la precedente regione Abruzzi e Molise, intesa come istituzione burocratico-amministrativa, come tutte le regioni a statuto ordinario, non era mai stata attivata e dunque le due regioni hanno cominciato a funzionare autonomamente dal 1970;

è la regione a statuto ordinario più piccola e meno popolosa del Paese;

nel territorio della regione, ed in particolare in quello del comune di Termoli, passa il meridiano di riferimento per il fuso orario CET, che stabilisce l'orario d'Italia e buona parte dell'Europa, denominato infatti Termoli-Etna.


è l'unica regione in cui sono state annullate in due occasioni le elezioni regionali, le elezioni del 2000 e le elezioni del 2011, ed entrambi i ricorsi hanno visto coinvolto l'ex governatore Angelo Michele Iorio.




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Geografia fisica



Con i suoi 4438 km² è la seconda regione più piccola d'Italia dopo la Valle d'Aosta (è la più piccola tra quelle a statuto ordinario), la sua superficie è divisa quasi equamente tra zone di montagna, il 55,3% del territorio, e zone collinari, per il 44,7% del territorio. La zona montuosa si estende tra l'Appennino abruzzese e l'Appennino sannita.

I Monti della Meta (2247 m) e le Mainarde formano il punto d'incontro della linea di confine tra il Molise, l'Abruzzo e il Lazio, poi ci sono i Monti del Matese che corrono lungo il confine con la Campania e raggiungono i 2050 metri con il monte Miletto.

A oriente, la zona del Subappennino (Monti Frentani) digrada verso il mare con colline poco ripide e dalle forme arrotondate.

Le aree pianeggianti sono poche e di piccole dimensioni, le principali sono la piana di Bojano (CB) nel Molise centrale, a occidente la piana di Venafro (IS) e due minori verso il mare le "Piane di Larino" e Pantano Basso a Termoli.

La Bocca di Forlì, o Passo di Rionero, (891 m s.l.m.) segna convenzionalmente il limite geografico tra Appennino centrale e Appennino meridionale.

Il clima è di tipo mediterraneo, soprattutto lungo le coste, con inverni generalmente freschi e piovosi ed estati calde. Sulla costa il clima è più mite, man mano che si procede verso l'interno diventa via via più fresco e le temperature si abbassano notevolmente.



***
Fiumi
***



I fiumi principali della regione sono il Trigno, che segna parte del confine con l'Abruzzo, il Biferno, e il Fortore, al confine con la Puglia.

Il Biferno è l'unico fiume che nasce, scorre, e sfocia interamente nella regione Molise, più precisamente nella provincia di Campobasso.

Le sue sorgenti danno molte acque. In Molise nasce anche il Volturno, che con una lunghezza di 175 km e un bacino esteso per 5.550 km², è il principale fiume dell'Italia meridionale sia per lunghezza sia per portata.

Nel territorio regionale scorre anche parte del fiume Sangro, e nasce il fiume Tammaro. Altri torrenti importanti sono il Verrino, il Saccione, il Cigno, il Sente, il Tappino, il Quirino. La notevole abbondanza di risorse idriche del Molise permette di soddisfare i fabbisogni, oltre che ovviamente della medesima regione, anche di Campania, Puglia e Abruzzo.



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Laghi



Il fiume Biferno è stato sbarrato da un invaso artificiale negli anni settanta, la diga del Liscione, e fu così formato il lago di Guardialfiera, il più esteso del territorio.

Altro lago di grande importanza è quello di Occhito che costeggia per diversi chilometri il confine tra Molise e Puglia.

Inoltre, tra le Mainarde molisane sorge il bacino artificiale di Castel San Vincenzo (IS), realizzato alla fine degli anni cinquanta e che fa parte dell'area molisana del Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, la diga di Chiauci che sbarra il fiume Trigno e inaugurata nel 2011 e infine la diga di Arcichiaro sul torrente Quirino nel comune di Guardiaregia.

I laghi naturali sono pochi, estremamente ridotti e a carattere stagionale, come il lago di Campitello Matese, il lago di Carpinone, il lago di Civitanova e Serra del Lago a Colli a Volturno.



***
Coste
***


La costa del Molise è lunga 36 km ed è bagnata dal mare Adriatico.

I quattro centri balneari e di villeggiatura che la compongono, Montenero, Petacciato, Termoli e Campomarino, tutti in provincia di Campobasso e dotati (considerando i territori comunali) di lunghe spiagge, hanno costituito un consorzio di marketing turistico denominato costa dei delfini.

La costa è bassa e sabbiosa tranne per il promontorio di Termoli, al cui riparo è stato costruito il porto artificiale da dove tutto l'anno partono le navi per le Isole Tremiti (situate nella provincia di Foggia); lungo le coste ci sono anche alcune fasce pianeggianti, larghe non più di qualche chilometro.

La formazione di dune litoranee causava il ristagno delle acque dei torrenti con la conseguente formazione di paludi, da qualche tempo però eliminate con opere di bonifica.



***
Ambiente
***


Nel Molise, che include il settore Mainarde del parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, sono presenti ulteriori vaste aree boschive, soprattutto nella provincia di Isernia.

Di notevole importanza sono le oasi del WWF (Monte Mutria e l'oasi di Guardiaregia-Campochiaro), l'oasi LIPU Bosco Casale di Casacalenda (CB), la riserva naturale di Pesche (IS) (la prima nata in regione nel 1982), l'oasi Le Mortine nel bacino fluviale del Volturno presso Venafro (IS), il massiccio del Matese, due riserve MAB (la riserva naturale di Collemeluccio con le sue estensioni di boschi di abete bianco, e la riserva naturale di Montedimezzo, prime in Italia ad essere inserite nella lista[senza fonte]), l'oasi di Legambiente "Selva Castiglione" a Carovilli (IS), la riserva naturale Torrente Callora a Roccamandolfi (IS), il giardino della flora appenninica di Capracotta e il "parco fluviale del Volturno" a Colli a Volturno (IS)[senza fonte].

Da segnalare anche la presenza sul territorio regionale del parco regionale agricolo storico dell'olivo di Venafro, unico parco agricolo in Molise, riconosciuto con una legge regionale risalente al 2008, e il parco delle morge cenozoiche del Molise.

Nel dicembre 2017 è stato approvato il parco nazionale del Matese.

La fauna è caratterizzata dalla presenza del capriolo, del cervo, del cinghiale, del daino, della lontra, del lupo appenninico, dell'orso bruno marsicano e della volpe. La fauna aviaria stanziale include il falco pellegrino, il gheppio.




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Storia - Epoca antica: Sanniti e Romani



Testimonianze di vita umana in Molise si hanno sin dal Paleolitico, come dimostra il sito archeologico di "Isernia La Pineta", dove è stato ritrovato anche lo scheletro dell'"Homo Aeserniensis", tra i più antichi d'Italia.


In età preromana il Molise era parte del Sannio, un territorio abitato da popolazioni di stirpe sannitica. La popolazione di pastori-guerrieri era stanziata prevalentemente nella zona d'Isernia, città dei Pentri e nelle campagne di Campobasso, allora semplice punto di controllo, dove i Sanniti Pentri comunicavano con i Frentani.

La vita sociale dei Sanniti si concentrava sulla difesa del territorio, sulla venerazione di divinità locali come Ercole, e i Dioscuri, divinità principalmente venerate dai soldati che difendevano le cittadelle.

La popolazione sannita, stanziatasi nel territorio dall'VIII secolo a.C. circa, iniziò ad avere i primi contatti con Roma dal IV secolo a.C., che sfoceranno nelle note "guerre sannitiche" durante le mire espansionistiche dell'Urbe.


Città come Bojano e Isernia furono coinvolte pesantemente nella seconda e terza guerra sannitica, venendo infine assoggettate al potere romano. Venne in seguito conquistato dai Romani e integrato nel sistema del suo imperium (88 a.C.), dopo che gli Italici tentarono contro Silla un'ennesima disperata rivolta, essendosi riuniti nella "Lega italica" a Corfinio (AQ).

Esattamente durante il dominio di Augusto il territorio fu ripartito nella Regio IV Samnium.

Tale regione comprendeva anche gran parte dell'Abruzzo (Marsica, Frentania, terra dei Marrucini e Valle Peligna). Allora le città maggiori del Molise erano Bojano (Bovianum Vetus), Venafro (Venafrum) e Isernia (Aesernia).

All'epoca romana risalgono le città ricostruite quasi daccapo secondo gli schemi dell'Urbe, i cui siti archeologici sono ancora abbastanza conservati; del periodo precedente restano, invece, soltanto poche tracce, individuabili maggiormente in resti di fortificazioni murarie con torri di vedetta, edificate dai Sanniti durante le guerre del III-II secolo a.C.


Nelle città maggiori le stesse famiglie patrizie sannite come gli Staii, i Decitii e i Neratii promossero costruzioni all'avanguardia, come terme, teatri, nuovi templi, riformulando anche l'asse viario urbano, rendendolo conforme ai decumani romani.

Esempi evidenti sono le città antiche di Altilia (Terravecchia) a Sepino, l'anfiteatro di Venafro e lo stesso impianto urbanistico della città attuale, e il complesso templare di Pietrabbondante.



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Medioevo: dai Longobardi al Contado di Molise (VIII - XIII secolo)



Nel periodo tardo-antico il territorio molisano attraversò una fase di progressivo declino, sia economico che demografico: al loro arrivo i Longobardi trovano una regione priva di centri urbani significativi e spopolata.

Sotto il dominio del Ducato longobardo di Benevento il territorio del Molise risulta organizzato in diversi gastaldati, fra i quali quello di Bojano: esso sembra sia stato creato intorno al 667 mediante concessione del Re longobardo Grimoaldo al condottiero bulgaro Alzeco, che divenne il primo gastaldo di un'area pressoché disabitata.

La presenza longobarda ha lasciato numerose tracce: una parte consistente dei centri abitati della regione risale a questo periodo; ai Longobardi si deve la promozione del culto di San Michele Arcangelo e la conseguente realizzazione di chiese intitolate al santo.

Da ricordare, infine, è la realizzazione dell'abbazia di San Vincenzo al Volturno. Nel 1045 il condottiero normanno Rodolfo di Moulins, disceso in Italia meridionale con gli Altavilla, ottiene la Contea di Bojano.

È con l'arrivo dei normanni e della famiglia de' Moulins, tra la fine dell'XI secolo e l'inizio dell'XII secolo, infatti, che comincia ad affermarsi il toponimo Comitatus Molisii riferito, appunto, alla contea di Bojano, che, nel contempo, aveva inglobato altre contee dove governavano altre signorie feudali.


Il dominio della famiglia si estinse verso la fine del secolo XII; tale condizione determinò anche la fine della Contea, che si smembrò in piccoli feudi.

Con le riforme di Federico II di Svevia il Contado di Molise divenne sede di giustizierato (Justitiaratus Molisii), cioè di un distretto di giustizia imperiale, dove l'autorità del re si sovrapponeva a quella dei feudatari.

In realtà, l'amministrazione del Molise era congiunta a quella della Terra di Lavoro, che insieme formavano un unico distretto denominato Justitiaratus Molisii et Terra Laboris.


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Epoca moderna: dal XVI secolo al 1806




I due territori condivisero il medesimo giustiziere fino al XVI secolo, quando dal 1538 il Molise, pur rimanendo entità distinta, fu staccato dalla Terra di Lavoro e aggregato alla Capitanata.

L'aggregazione alla Capitanata cessò nel 1806, quando con la legge 132 "Sulla divisione ed amministrazione delle province del Regno" varata da Giuseppe Bonaparte, si estese al Regno di Napoli il modello amministrativo francese basato sulle Provincie.

Ci furono poi negli anni successivi fino al 1811, una serie di regi decreti che completarono il percorso d'istituzione delle province. In base alla suddetta riforma del 1806, quindi, fu stabilita la separazione del Contado di Molise dalla Capitanata.

Il processo di definizione dei confini terminò nel 1811 e la provincia del Molise raggiunse quasi tutta la dimensione dell'attuale Regione Molise.

Dal 1º gennaio 1817, l'organizzazione amministrativa venne definitivamente regolamentata con la Legge riguardante la circoscrizione amministrativa delle Province dei Reali Domini di qua del Faro del 1º maggio 1816.

Fu questo un periodo di isolamento e di grave crisi economica e sociale, data la presenza sul territorio di numerose bande di briganti.



***
Castelli e casate del Molise ai tempi del Contado del Molise (1221-1806)[senza fonte]
***


Pos. Comune Nome del Castello Periodo Famiglia
1 Venafro Castello Pandone XIV secolo Pandone
2 Civitacampomarano Castello Angioino XIII secolo Alfonso I d'Aragona
3 Monteroduni Castello Pignatelli XIII secolo d'Ardicourt poi Pignatelli
4 Gambatesa Castello di Gambatesa XIV secolo Pietravalle poi De Capua
5 Campobasso Castello Monforte XIV secolo Monforte-Gambatesa
6 Castropignano Castello d'Evoli XIV secolo d'Evoli
7 Termoli Castello Svevo XIII secolo nd
8 Ferrazzano Castello Carafa XIII secolo Carafa




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Dal 1806 al 1811: provincia di Molise


Con l'invasione francese, ufficialmente il 27 settembre 1806, con la legge 132 del 1806 Sulla divisione ed amministrazione delle province del Regno, varata l'8 agosto di quell'anno, con Napoleone, il Molise divenne per la prima volta una provincia autonoma denominata Provincia di Molise con Campobasso capoluogo e che era suddivisa in tre distretti:

Distretto di Campobasso, dal 1806;
Distretto di Isernia, dal 1806;
Distretto di Larino, istituito nel 1806 come parte della Capitanata e (con mutamenti territoriali) aggregato al Molise nel 1811.



***
Dal 1811 al 1962
Ottocento
***



La provincia di Molise ebbe un forte sviluppo grazie alle opere infrastrutturali e alle politiche messe in atto dal Re di Napoli Gioacchino Murat (succeduto a Giuseppe Bonaparte) a partire dal 1811, e l'annessione di Larino, Venafro e di parte della Valle del Volturno.

Dall'epoca del Regno di Napoli il territorio molisano era in realtà compreso in quattro giustizierati diversi: il Contado del Molise, l'Abruzzo Citeriore, la Terra di Lavoro e la Capitanata; tuttora è possibile riscontrare differenze dialettali, gastronomiche e folcloristiche fra queste quattro aree.

Con l'annessione al Regno d'Italia, nella regione scoppiarono molte ribellioni che furono completamente sedate solo alla fine del XIX secolo.


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Edited by ÇRÌS - 16/10/2023, 11:40
 
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Primo Novecento e Ventennio fascista



Durante il Ventennio fascista, vennero costruite due città di fondazione in Molise: Nuova Cliternia, frazione di Campomarino e Castellino Nuovo, che avrebbe dovuto sostituire il vecchio paese di Castellino del Biferno, in quanto sito su un territorio ad alto rischio idrogeologico.

Campobasso fu oggetto di un consistente piano di interventi urbanistici e, a differenza di Isernia, risentì delle politiche a favore della natalità portate avanti dal regime, registrando nel ventennio 1921-1941 una crescita da 16.413 a 22.525 abitanti.

Fu esaltata l'attitudine rurale del Molise (al 1936, l'80% degli abitanti era dedito all'agricoltura).

Sorgevano almeno due campi d'internamento di civili durante la guerra in Molise: uno ad Isernia, con 139 detenuti, e l'altro ad Agnone, con 155 detenuti.

***
Seconda guerra mondiale
***


Nel corso della Seconda guerra mondiale, il territorio molisano fu interessato da duri combattimenti (esso era infatti attraversato da 4 linee difensive tedesche: la linea Barbara o del Trigno, la linea Bernhardt, la linea Viktor e la linea Gustav) che causarono circa 1.250 vittime civili, di cui circa 500 nel bombardamento alleato di Isernia, e si conclusero per la maggior parte nell'ottobre 1943, con lo sbarco degli alleati a Termoli (CB), che portò nel giro di poche settimane alla resa dei tedeschi nei principali centri abitati molisani (il 12 ottobre si arresero i tedeschi a Larino, il 24 a Bojano, entro i primi di novembre 1943 la valle del Trigno era liberata[26] ed entro il 19 dicembre l'intera provincia di Campobasso fu completamente liberata).

La zona delle Mainarde fu invece interessata da combattimenti fino al 1944, con la vittoria del Corpo Italiano di Liberazione nella battaglia di Monte Marrone, al confine col Lazio.


***
Dopoguerra
***


Al termine del conflitto, al referendum sulla forma istituzionale dello Stato del 1946 il 68,5% dei molisani votò per la Monarchia.

Alle prime elezioni il Molise risultò una roccaforte della Democrazia Cristiana, che vi raccolse il 58% dei consensi nel 1948, il 46% nel 1953 e il 55% nel 1958, a scapito di socialisti e comunisti.

Nel primo dopoguerra restò superiore alla media nazionale anche il consenso ai partiti monarchici.


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Dal 1963: regione Molise


Nel 1963, grazie a una disposizione transitoria che consentì di derogare ai limiti imposti dall'art. 132 della Costituzione italiana quali il referendum e il limite di un milione di abitanti, la provincia di Campobasso, con poco più di 300.000 abitanti, venne distaccata senza referendum dalla preesistente regione Abruzzi e Molise e inserita nella nuova regione denominata Molise, di cui Campobasso divenne capoluogo.

Il 3 marzo 1970 una parte del suo territorio venne scorporata e istituita come provincia di Isernia, con Isernia capoluogo. Il Molise è quindi, con le due province di Campobasso e Isernia, la ventesima e più giovane regione d'Italia.


***
Terremoti
***


Il territorio molisano ha subito le conseguenze in epoca storica di diversi terremoti appenninici tra i quali si citano:

il terremoto dell'Appennino centro-meridionale del 1349: sisma di magnitudo 6,7 che interessò la parte del Regno di Napoli tra Isernia, il Reatino e L'Aquila, con probabile epicentro situato nel venafrano, causando crolli alle strutture principali della città, che necessitarono di nuova riedificazione, soprattutto a Venafro, Isernia, Cassino e L'Aquila e crolli furono segnalati anche a Roma.


il terremoto dell'Italia centro-meridionale del 1456: di magnitudo 7,1, con epicentro tra Sannio e Irpinia, che distrusse molti comuni e danneggiò gravemente città come Sulmona, Campobasso e Napoli.


il terremoto del Molise del 1805: disastroso terremoto di magnitudo 6.6 (detto anche di “Sant’Anna” per la notte di luglio in cui si verificò), verificatosi nel massiccio del Matese, tra Bojano e Benevento, che distrusse molti paesi molisani, che furono ricostruiti quasi ex novo, sconvolgendo l'aspetto medievale di Campobasso stessa, e causando danni anche a Isernia.


il terremoto dell'Italia centro-meridionale del 1984: di magnitudo 5.9, verificatosi nella Valle di Comino in Lazio, danneggiò i centri molisani della zona isernina al confine con l'Abruzzo come San Pietro Avellana e Castel del Giudice e i comuni della Valle del Volturno come Acquaviva d'Isernia, Pizzone e Colli a Volturno.


il terremoto del Molise del 2002: di magnitudo 5.7, verificatosi il 31 ottobre nei pressi di San Giuliano di Puglia, colpendo anche i comuni di Castellino del Biferno, Provvidenti e Santa Croce di Magliano. Famosa è la triste vicenda del crollo della scuola elementare a San Giuliano, dove perirono una maestra e 27 bambini.



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Società -
Evoluzione demografica


Dopo il massimo storico registrato in occasione del censimento del 1951, nel ventennio successivo la popolazione molisana subì un netto calo per la ripresa del fenomeno migratorio.

Dal 1981, grazie alla diminuzione delle partenze e all'aumento dei rientri, si è riscontrata una minima ripresa; al contempo, però, si è assistito a una ridistribuzione degli abitanti a favore dei centri maggiori delle colline e della costa e a discapito dei piccoli borghi di montagna.

Negli anni novanta, esauritosi il flusso dei rientri, la popolazione tornò a diminuire, questa volta a causa del calo delle nascite non compensato dalla scarsa immigrazione dall'estero. In circa 30 anni, la popolazione è scesa da 331.000 a 291.000 abitanti.


La popolazione del Molise al 31 luglio 2023 è così distribuita tra le sue due province:

Pos. Provincia Abitanti Provincia Abitanti capoluogo
1 Provincia di Campobasso 209 538 46 982
2 Provincia di Isernia 79 450 20 654


***
Comuni principali
***


Il Molise è composto prevalentemente da comuni di piccole dimensioni, molti dei quali non superano i 1.000 residenti. I comuni più importanti per struttura demografica, sociale ed economica sono Campobasso, Termoli, Isernia e Venafro.

Di seguito la tabella riporta la popolazione dei dieci comuni più popolosi del Molise:[29]

Comune Provincia Abitanti
31-7-2023
1 Campobasso Campobasso 46 982
2 Termoli Campobasso 32 068
3 Isernia Isernia 20 654
4 Venafro Isernia 10 805
5 Campomarino Campobasso 7 790
6 Bojano Campobasso 7 742
7 Larino Campobasso 6 359
8 Montenero di Bisaccia Campobasso 6 201
9 Guglionesi Campobasso 4 870
10 Riccia Campobasso 4 794


***
Etnie e minoranze straniere
***


Al 31 dicembre 2019 gli stranieri residenti in regione erano 13 145, ossia il 4,35% della popolazione residente. I gruppi più numerosi erano:

Romania: 3 806
Marocco: 1 460
Albania: 776
Nigeria: 734



***
Minoranze etno-linguistiche
***


Nel territorio molisano sono presenti alcune minoranze etniche e linguistiche, site tutte nella provincia di Campobasso.

Le principali sono quella dei croati del Molise, in particolare nei comuni di Montemitro, Acquaviva Collecroce e San Felice del Molise, le uniche in Italia, e quella albanese (arbëreshë), soprattutto nei comuni di Campomarino, Ururi, Portocannone e Montecilfone (Basso Molise).

In entrambe le minoranze etniche si mantiene la tipica lingua, albanese e croato molisano, e le varie tradizioni (benché gli albanesi del Molise non abbiano conservato il rito bizantino).

***
Politica
***


Dal 24 novembre 2005 la regione Molise ha una rappresentanza istituzionale a Bruxelles, Belgio.



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Suddivisione amministrativa



Con la legge costituzionale del 27 dicembre 1963, n. 3 recante "Modificazioni agli articoli 131 e 57 della Costituzione e istituzione della Regione Molise", pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 3 del 4 gennaio 1964, fu istituita la Regione del Molise, territorialmente separata dall'Abruzzo, ma solo con la legge n. 281 del 1970 furono attuate le sue funzioni.

La regione Molise comprende due province:

Campobasso (con 84 comuni)
Isernia (con 52 comuni)
Il Molise è l'unica regione dove in due occasioni sono state annullate le elezioni regionali, in entrambi i casi a causa della raccolta di firme false. La prima volta fu nel 2001, con decisione del TAR confermata in appello dal Consiglio di Stato.

Il 17 maggio 2012 il TAR del Molise ha annullato le elezioni regionali del 2011, stabilendo altresì il ritorno alle urne per la scelta del nuovo presidente di regione.

Il 29 ottobre 2012 viene depositata la sentenza della 5/a sezione del Consiglio di Stato sui ricorsi elettorali e questa conferma, in via definitiva, l'annullamento delle elezioni del 2011.

In entrambe le occasioni si trovò coinvolto l'ex presidente Angelo Michele Iorio: egli promosse insieme ad un elettore il primo ricorso, e 11 anni dopo fu accolto il secondo ricorso che annullò la sua terza elezione a capo della giunta.


***
Onorificenze
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Attestato e medaglia di bronzo dorata di eccellenza di I classe di pubblica benemerenza del Dipartimento della Protezione civile - nastrino per uniforme ordinaria
Attestato e medaglia di bronzo dorata di eccellenza di I classe di pubblica benemerenza del Dipartimento della Protezione civile
«Per la partecipazione all'evento sismico del 6 aprile 2009 in Abruzzo, in ragione dello straordinario contributo reso con l'impiego di risorse umane e strumentali per il superamento dell'emergenza»
— Roma, decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 11 ottobre 2010.




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view post Posted on 31/10/2023, 13:32     Top   Dislike
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Economia



Dato il basso numero di abitanti, l'economia del Molise è scarsamente sviluppata rispetto alle altre regioni italiane (pur avendo un PIL pro capite leggermente superiore a quello di altre regioni del Mezzogiorno come Campania, Puglia, Calabria, Sicilia), pertanto il settore primario è quello da cui provengono le maggiori rendite economiche. Le industrie sono raggruppate nei nuclei industriali di Termoli (CB), Campobasso-Bojano (CB), Campobasso-Ripalimosani (CB) e Venafro-Pozzilli (IS).

L'ambiente naturale pressoché intatto e l'assenza di inquinamento sono forti motivi di attrazione[senza fonte], in particolare nei centri balneari e di villeggiatura quali Termoli (CB), Campomarino (CB), Montenero di Bisaccia (CB), Petacciato (CB) anche per i punti di riferimento montani come Campitello Matese (CB), Capracotta (IS) e il parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise.

La regione è ultima per arrivi turistici: nel 2014 sono stati 164.550 italiani e 14.071 stranieri. L'area più servita e più sviluppata è quella di Termoli (CB) dove è presente l'area portuale, e attraversata dalla linea ferroviaria Adriatica e dall'autostrada A14.

Le attività pastorali in regione sono caratterizzate dalla transumanza, consistente nello spostamento delle greggi dall'Appennino abruzzese al Tavoliere delle Puglie attraverso una fitta rete di tratturi e tratturelli.

Nell'industria alimentare è maggiormente rilevante nel capoluogo il pastificio La Molisana.

Dal 2006 è attiva la casa automobilistica DR Motor Company, con sede a Macchia d'Isernia (IS), mentre a Termoli (CB) è attiva dal 1972 la Fiat Powertrain, con una fabbrica dedita alla produzione di motori e cambi, che ha influenzato notevolmente lo sviluppo economico e demografico della città adriatica, ed è considerata una delle più importanti fabbriche del gruppo per i volumi prodotti.


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view post Posted on 4/11/2023, 23:03     Top   Dislike
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Turismo



Benché il Molise sia da sempre la regione italiana con il più basso numero di visitatori e con la percentuale più bassa di turismo, questo ha incominciato a incrementarsi nei primi anni 2000. La regione possiede soprattutto vaste aree di verde incontaminato[senza fonte], nonché pianure, montagne e 35 km di costa.

Il turismo marittimo risulta molto importante ed è concentrato su Termoli e Campomarino, mentre il turismo di montagna riguarda specialmente l'attività sciistica presso Campitello Matese e Capracotta.

Il turismo artistico e culturale riguarda le principali città di Campobasso, Isernia, Venafro ma molto visitato, specialmente dai turisti che viaggiano verso la Puglia, è il borgo medievale di Termoli, frequente meta di visite per il Duomo e il Castello Svevo.

Campobasso è famosa per essere una cosiddetta "città giardino", durante il risanamento di Gioacchino Murat, e per il borgo medievale con chiese storiche del romanico e con il Castello Monforte.

Isernia è conosciuta per la Cattedrale, per la pregevole Fontana Fraterna, ma soprattutto per l'Homo Aeserniensis, datato 700.000 anni e risalente al Paleolitico.

Venafro è città d'arte e di testimonianze storiche di ogni epoca conservando numerosi monumenti e reperti di epoca romana quali il teatro, l'odeon, l'anfiteatro,

l'acquedotto augusteo e resti di ville romane. È conosciuta anche con l'appellativo di "Città delle 33 chiese" grazie al numero cospicuo di edifici di culto presenti nel suo centro storico.


Non meno numerosi sono i palazzi signorili, le fortificazioni militari (castello Pandone, Torricella, mura urbane e antiche porte urbiche).

Larino è nota come "la piccola Roma",[senza fonte] poiché custodisce l'Anfiteatro Romano, il Foro, le Terme e altri luoghi di interesse come i mosaici della Lupa, del Polpo, del Kantharos, del Leone.

Altri piccoli centri di interesse sono soprattutto Agnone, la cosiddetta "Atene del Molise",[senza fonte] per la presenza della storica fabbrica di campane della Fonderia Pontificia Marinelli e per la Ndocciata, evento dedicato al fuoco che richiama molti visitatori; Frosolone, capitale meridionale della lavorazione artigiana di forbici e coltelli, tradizione con radici medievali nella lavorazione delle spade; Bojano (con il borgo medievale di Civita Superiore), Venafro (con il borgo rinascimentale in stile napoletano), Guglionesi, Pietrabbondante (resti archeologici), Pescolanciano, Sepino (con la famosa area archeologica romana di Altilia) e Capracotta.

Del turismo artistico sono state riscoperte le testimonianze delle storiche abbazie di San Vincenzo al Volturno (Rocchetta a Volturno) e Santa Maria del Canneto (Roccavivara), testimonianza del romanico molisano, come anche la chiesa di Santa Maria Maggiore di Guglionesi e quelle di San Giorgio di Campobasso e Petrella Tifernina.

Il territorio è anche molto ricco di castelli e borghi fortificati, come Bagnoli del Trigno, Civitacampomarano, Agnone, Torella del Sannio, Lupara e Sant'Elia a Pianisi. Alcuni castelli come Castropignano e Civitacampomarano hanno conservato la forma originaria del XIII secolo circa, mentre molti altri sono stati trasformati in residenze signorili dai nobili napoletani, come il castello Pandone di Venafro, il castello D'Alessandro di Pescolanciano o il castello De Capoa di Gambatesa.

Per ultimo, il Molise ha riscoperto il suo passato pre-romano, con varie campagne di scavi presso il territorio dell'antico Sannio, scoprendo vari villaggi e fortificazioni dei popoli Sanniti Pentri. Così sono rappresentativi il villaggio di Saepinum a Sepino e l'area sacra del Teatro di Bovianum Vetus a Pietrabbondante.



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view post Posted on 8/11/2023, 15:14     Top   Dislike
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Infrastrutture e trasporti



Autostrade


Autostrada Adriatica

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Stazione ferroviaria di Campobasso
Strade statali


Strada statale 16 Adriatica
Strada statale 17 dell'Appennino Abruzzese ed Appulo-Sannitico
Strada statale 85 Venafrana
Strada statale 87 Sannitica
Strada statale 157 della Valle del Biferno
Strada statale 212 della Val Fortore
Strada statale 627 della Vandra
Strada statale 645 Fondo Valle del Tappino
Strada statale 647 Fondo Valle del Biferno
Strada statale 650 di Fondo Valle Trigno
Strada statale 652 di Fondo Valle Sangro
Strada statale 709 Tangenziale di Termoli
Strada statale 710 Tangenziale Est di Campobasso
Strada statale 711 Tangenziale Ovest di Campobasso
Strada statale 751 Fondo Valle del Rivolo
Il sistema di viabilità principale del Molise è concentrato sulle strade e sulle ferrovie, con unico sistema di trasporto marittimo presso il porto di Termoli.


L'unica autostrada che attraversa la regione è l'A14, che lambisce Termoli, con uscita da nord per Montenero di Bisaccia-Termoli Nord, e svincolo a Termoli Centro, con allacciamento alla strada statale 647 Fondo Valle del Biferno per raggiungere Campobasso.

Le principali strade statali sono innanzitutto la Statale 16 Adriatica che dall’Abruzzo di San Salvo porta alla Marina di Montenero, attraversando fino alla Puglia i comuni di Petacciato Marina, Termoli (zona industriale ovest) e Campomarino Lido, poi la SS17 dell'Appennino Abruzzese che porta da Sulmona a Isernia, la Statale 85 Venafrana, che da Isernia attraversa i centri di Pescolanciano e Carovilli, l'87 Sannitica che da Napoli porta a Termoli passando per Vinchiaturo e Larino e la 650 Fondo Valle Trigno, che da San Salvo lambisce il Trigno passando per Bagnoli del Trigno, Pietrabbondante e Sessano del Molise.

Le ferrovie principali del Molise sono la ferrovia Adriatica, la ferrovia Benevento-Campobasso, la ferrovia Termoli-Campobasso e la ferrovia Isernia-Campobasso.


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Istruzione

Università



Università degli Studi del Molise, fondata nel 1982, ha sede a Campobasso e sedi periferiche a Termoli (CB) e Pesche (IS).
Università degli Studi di Roma "La Sapienza", presente sul territorio regionale con il Polo Didattico del Molise, che eroga corsi di laurea nelle professioni sanitarie presso le principali strutture sanitarie della regione.


Università Cattolica del Sacro Cuore, presente con il presidio ospedaliero specialistico Gemelli Molise a Campobasso.



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