IL FARO DEI SOGNI

Marco Guzzi su Facebook

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view post Posted on 20/9/2023, 07:34     Top   Dislike
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«Per molti anni avevo cantato poeticamente e descritto in tanti libri, seminari, conferenze e trasmissioni radiofoniche i passaggi di quella trasformazione che sentivo urgere in me e nella storia collettiva; ma sempre più spesso le persone mi dicevano: Sì, è molto bello quello che ci dici, lo sentiamo vero, sentiamo che ci riguarda profondamente, ma che cosa dobbiamo fare? Come possiamo favorire questo processo interiore? Come possiamo collaborare alla nostra nascita come uomini e donne trans-egoici in questa fase apocalittica della storia? E allora, in seguito a una profonda crisi personale che mi riportò ancora più radicalmente nella mia povertà, osai gettarmi nell'avventura, e avviai senza ulteriori indugi la sperimentazione dei gruppi Darsi Pace, per condividere umilmente una liberazione di cui io per primo avevo assoluto bisogno.

La prima esigenza metodologica che emerse fu quella di tentare costantemente una semplicità di secondo grado. Mi sembra cioè determinante distillare moltissimi elementi conoscitivi che ci arrivano dalla filosofia, dalla spiritualità, dall'arte, dalle psicologie e dalla scienza contemporanea, ma è altresì importante poterne trasmettere solo l'essenza, l'estratto, appunto, solo ciò che è davvero funzionale alla trasformazione, evitando ogni specialismo, ogni linguaggio tecnico, cioè ogni perdita di tempo, e parimenti ogni superficialità o pressappochismo.

Questo è uno sforzo primario dei nostri gruppi: la parola che ci aiuta nella trans-formazione è sempre e solo quella che incarna, porta con sé fisicamente anche se poveramente tutta la potenza di ciò di cui pretende di parlare: è solo il Nascente in noi, potremmo dire, che è poi l'erede universale di tutta la storia della terra, che può aiutarci a nascere parlando nella semplicità di secondo grado che viene a volte balbettando dal nostro cuore indifeso, dopo che tutti i discorsi troppo filati del nostro ego siano stati interrotti e messi a tacere.

Il metodo, perciò, è il continuo ritorno all'ascolto del cuore nella sua sorgività libera, nella sua vulnerabilità, e quindi nella sua più autentica poeticità, come fonte cioè di una parola inedita e rara, di una parola più grande di me che però si incarna proprio nel mio povero italiano rendendolo capace di irradiare la luce e la sapienza del Nascente».

📅 dal 1 SETTEMBRE è già possibile iscriversi ai gruppi Darsi Pace 2023-24.

ℹ️ Trovate tutte le istruzioni qui: www.darsipace.it/iscriviti-ai-gruppi-darsi-pace/

📌 La nuova prima annualità inizia domenica 8 ottobre alle ore 10:00 (l'incontro sarà anche trasmesso in diretta Facebook).

Benvenuti!

 
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view post Posted on 26/9/2023, 05:47     Top   Dislike
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C’è una conferenza che Marco Guzzi avrebbe dovuto tenere insieme al filosofo Gianni Vattimo, scomparso ieri: era il 2016, e Gustavo Cecchini aveva invitato i due per la rassegna "Idolatria - I miti del nostro tempo".

Guzzi e Vattimo avrebbero dovuto dialogare sulla crisi della religione e sul futuro del cristianesimo, tema fondamentale nella riflessione filosofica di entrambi, incentrata in modalità diverse sul superamento del pensiero metafisico.

Purtroppo, Gianni Vattimo non si presentò all’appuntamento per problemi di salute, essendo allora già anziano, ma Marco Guzzi dialogò lo stesso con le sue opere citandole a più riprese, e soprattutto con la filosofia che attraverso il pensiero di Vattimo aveva portato in Italia le svolte del pensiero post-heideggeriano.

Questa conferenza, che abbiamo poi pubblicato con il titolo “Dio: l’idolo e la verità”, è ad oggi uno dei video più visualizzati del nostro canale youtube.

La tesi sostenuta da Marco Guzzi lungo le due ore di conferenza e dialogo con il pubblico è una tesi ardua: proprio oggi, in questo momento storico caratterizzato dal potere del mercato e dalla distrazione di massa, possiamo tornare forse a credere. E possiamo farlo proprio perché Dio è morto, o meglio una certa immagine di Dio che abbiamo coltivato per millenni è morta.

Proprio noi, i più nichilisti, relativisti, scettici, distratti, disperati, siamo gli esseri umani che possono tornare a credere e a sperare che esista un senso che trascende ogni visibilità. E questo è possibile proprio perché una certa immagine del divino si sta dissolvendo.

Come scrive Gianni Vattimo: “proprio perché il Dio-fondamento ultimo, e cioè la struttura metafisica assoluta del reale non è più sostenibile, perciò stesso è di nuovo possibile credere in Dio.”.

Buona visione:

 
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view post Posted on 30/9/2023, 04:19     Top   Dislike
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La domanda che pone Marco Guzzi è perciò radicale e decisiva,
per ciascuno di noi: dobbiamo accettare questo sistema di cose,
e adattarci ad una esistenza relegata alla dialettica prestazione-consumo,
in un clima apocalittico crescente fatto di varietà e orrori,
oppure esiste una via di uscita dal sistema della guerra?

Buona Visione!



https://fb.watch/nnjlE5kGGB/

 
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view post Posted on 4/10/2023, 06:04     Top   Dislike
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LA FERMA VOLONTA’:
VOGLIO GUARIRE

“guarì tutti” (Matteo 12,15)

“ La mia rivelazione è sempre un buco
Nella carne: piccola o grande
Menomazione”.
Ma io voglio il Sole:
La salute.
E lo sarò
Sano e più salvo: santo:
Uomo integrale.
“ La volontà
Che scuoti
Spara sul mondo un fuoco
Che diluivi nei tuoi sensi reclusi”.

Voglio che i sensi parlino il linguaggio
Del mio sguardo commutato
E circonflesso.

“ E’ questa volontà
Incontrastabile.
Perché è la mia”.


Marco Guzzi

 
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view post Posted on 11/10/2023, 13:39     Top   Dislike
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Quando ho dovuto affrontare una crisi di un certo rilievo, una sofferenza o una malattia abbastanza gravi, o anche soltanto una fase di sconvolgimenti lavorativi, io ho sempre messo in discussione quasi tutto: scelte, abitudini esistenziali, e perfino alimentari, pensieri ed emozioni, convinzioni e certezze.
Non posso fare altrimenti, per me qualsiasi crisi è sopportabile solo come laboratorio di trasformazione.
Perciò mi risulta davvero poco comprensibile l'esaltazione che spesso si fa delle persone, più o meno celebri, che, magari incontrando le sofferenze di una malattia, "sono rimaste fino all'ultimo come erano prima", "hanno continuato a fare le stesse cose, come se nulla fosse" e così via.
Ma perché mai questo dovrebbe essere un atteggiamento ragionevole o esemplare?
Io penso che al contrario le prove siano occasioni di profonda revisione, di conversione, se volete, e cioè di cambiamento mentale profondo, altrimenti semplicemente rischiamo di sprecarle, non comprendendone il senso, la possibile direzione evolutiva, che portano con sé.
Certo, in un'ottica nichilistica, in base alla quale nulla avrebbe senso, e noi saremmo solo momentanei fenomeni insignificanti entro un universo ancora più insignificante, è anche logico far finta di niente, e consumare fino all'ultimo respiro aggrappati alle nostre vecchie abitudini, alle nostre vecchie gabbie.
Ma se al contrario, come sembra molto più ragionevole, noi siamo qui per imparare qualcosa, per apprendere alcune lezioni, e per cambiare i nostri pregiudizi atavici, allora dovremmo utilizzare bene il tempo del dolore, ed estrarne fino all'ultima goccia di oro "filosofale", e cioè di sapienza, e di amore, che spesso il tormento dei giorni ci offre a caro prezzo.
Non sprechiamo perciò il tempo delle nostre prove, come diceva il grande Rilke, non a caso tanto amato da Etty Hillesum, non sprechiamo il nostro dolore, in quanto, se accolto, e ascoltato paziente-mente (con una mente cioè capace di patire), esso ci dona l'unguento della vera guarigione, e le energie di una nuova vita.

Marco Guzzi

 
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view post Posted on 25/10/2023, 04:46     Top   Dislike
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Le cose grandi nascono nel silenzio.
Le cose importanti nascono nel segreto.
Se dunque ti senti sfiduciato, e se percepisci un qualche esaurimento, fisico, psichico, o nervoso, cerca di andare nel silenzio, e cerca di operare nel segreto rifugio del tuo cuore.
So bene che questa società ci spinge tutti in direzione contraria.
So bene che il frastuono delle informazioni, questa pornografia ossessiva, tenta di infrangere l'antico cristallo del suono silenzioso.
So benissimo che questa società pornografica ritiene che nulla debba essere custodito nel segreto, e che appunto l'esposizione pornografica di ogni sentimento corrisponda con la vera libertà, o, peggio, con la sospirata autenticità.
Ma tu, fratello mio, e tu, sorella nel dolore, impara presto a stare nel silenzio.
Impara presto a custodire il tuo segreto, e a lavorare in segreto sul segreto, lì dove, come dice il Cristo, la Fonte del tutto dimora, e ti dona in segreto tutta la sua gioiosa vitalità.
Proprio ADESSO!

Marco Guzzi
L'immagine è
San Girolamo scrivente, di Caravaggio

 
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view post Posted on 14/11/2023, 05:17     Top   Dislike
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Marco Guzzi
La politica di una nuova umanità
#marcoguzzi #darsipace

Crescere Informandosi, incontra Marco Guzzi, filosofo, poeta, saggista, fondatore dei gruppi “Darsi Pace”, nonchè autore recentemente del libro dal titolo "La politica di una nuova umanità"’, pubblicato da Paoline Editoriale per la collana Crocevia.
Insieme al Prof. Guzzi parliamo del momento storico che stiamo attraversando, un periodo caratterizzato da una serie di criticità: dalle emergenze di vario genere, sanitarie, climatiche, etc., alle vicine guerre con le ripercussioni che ne conseguono sotto vari aspetti.
Eventi che incidono fortemente sulla nostra società e sulla qualità della vita e la libertà di ogni singolo individuo.
Viviamo di fatto in un sistema oligarchico camuffato da libertarismo.
Tra consumismo, globalizzazione, identità digitale, intelligenza artificiale, crisi spirituale, nonché la crescente sfiducia dei cittadini nella politica, quali sono oggi le prospettive per il futuro?
È ancora possibile cambiare rotta? E se sì, come?
Queste sono solo alcune delle domande rivolte a Marco GuzziI nell’intervista realizzata da Anna Lisa Maugeri per Crescere Informandosi.

 
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view post Posted on 18/12/2023, 21:33     Top   Dislike
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Scoraggiarci non ci viene così naturale?
Smarrire il cuore per agire, assumendo l'etimologia di coraggio da cor+agere; o più semplicemente perdere il cuore, non averlo più: cor+habere.
Basta pochissimo per perderlo il cuore:
una piccola frustrazione, un dolore fisico che implacabile ritorna, uno sgarbo ricevuto, una telefonata che non arriva, per non parlare delle scosse più gravi che spesso ci sorprendono, come sganassoni improssivi, o sveglie sonore ......
Le ginocchia non ci tengono più, come diceva Omero dei suoi eroi, l'energia vitale cala velocissima, sprofonda, e noi ci ritroviamo svuotati, nullificati, impotenti, e pieni di amarezza: non c'è niente da fare, pensiamo, e niente serve a niente, vorrei morire!
Sì lo scoraggiamento è una sorta di suicidio, uno sperimentare tutta l'amarezza della morte, come fallimento definitivo, implosione di ogni senso.
Tutto qui?
Siamo così impotenti, foglie al vento, che in autunno già pronte sono a cadere?
Sì, e no.
Sì, cadiamo molto spesso nel buco nero dello scoraggiamento.
No, perché quel buco può diventare sorgente di vita nuova, fonte cioè di qualcosa che il nostro piccolo io non conosce, e che solo perdendo il proprio piccolo cuore, nel momentaneo scoramento, può acquisire.
Scoraggiarsi insomma, perdere il cuore, è il presupposto per acquisire un altro Cuore, immensamente più vasto, e incommensurabilmente più coraggioso.
San Paolo direbbe: "in noi opera la morte, ma in voi la vita" (2Cor 4,12): ciò che ci mortifica interiormente cioè scatena in noi una straordinaria potenza che irradia vita per tante persone, muovendoci ad un nuovo e imprevedibile agire.
Difficile ginnastica, direte voi, e avete perfettamente ragione: questa è un'atletica tremenda, ma a me pare anche l'unica tollerabile.
L'alternativa infatti consiste nel perdere il coraggio, e rimanere nell'impotenza paralizzante più o meno mascherata da attivismo, da patologie, o da depressione.
No, c'è una modalità iniziatica di fronteggiare l'esistenza:
c'è un modo spirituale di scoraggiarsi per ritrovare il Cuore,
di morire per ridestarci Viventi,
di fallire per il vero Trionfo.
Che in questi giorni di fine anno, giorni sempre molto difficili e pieni di travagli, più o meno consapevoli, i paradossi spirituali possano illuminare i nostri cuori, e ricolmarci di gioia, come la stella che ci guida al nostro Eterno Natale.

Marco Guzzi

 
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view post Posted on 27/3/2024, 20:37     Top   Dislike
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Ma come faccio, come possiamo trasformare tutto questo Buio, affollato di demoni e di furie, tutto questo Piombo di odio nell'ORO che tu mi chiedi di produrre? che tu mi dici che Io stesso sono?
Gridavo notte e giorno senza voce.
Fulminea mi venne la risposta sotto forma di enigma.
Non avevo ancora trenta anni; ma solo ora ne comprendo appieno il significato, solo ora comprendo l'intimità genetica tra la mia morte e l'Oro.

"Ovunque è morte. Ovunque è l’oro.
L’uva dei volti
raggianti o mutilati
e gli erebi in amore degli amanti
schiavi, e degli amati.

Da qui alla mensa è un tuono.

Ma non tuona.
Intruso tra la folla
spio; incerto sulla soglia
dei glicini
che inondano il portale.

Sotto lo schermo ossuto
bruciacchiano i tric-trac di fine d’anno
e tra gli scoppi d’odio dei pianeti
a malapena odo il giuramento:

<<solo nel vento, solo il tuo vento
E’ il credo.>>"

Marco Guzzi

 
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view post Posted on 27/4/2024, 06:26     Top   Dislike
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Caro Presidente Mattarella, ora che abbiamo appurato definitivamente, e per l'ennesima volta, che il 25 aprile del 1945 ci siamo liberati dalla dittatura fascista e dagli orrori della guerra, possiamo occuparci dei pericoli che OGGI, circa 80 anni dopo, sta correndo la nostra democrazia?
Possibile, signor Presidente, che lei non si sia accorto che la democrazia occidentale è ormai solo un paravento dietro il quale operano oligarchie finanziarie internazionali, che rendono le stesse elezioni un puro gesto formale, senza alcuna efficacia sulle politiche dei governi?
Possibile, signor Presidente, che lei non si renda conto che oggi in Italia quasi il 50% della popolazione non va più a votare?
Possibile che le sue preoccupazioni per le nostre libertà si fermino al 1945?
Possibile che lei non abbia letto nulla intorno al dominio dei mercati che da tempo ha svuotato di qualunque contenuto sostanziale la sovranità del nostro stato?
E tu, caro Scurati, ora che quasi tutti abbiamo affermato di essere antifascisti, cosa peraltro non molto rischiosa nel 2024, possiamo chiederci se siamo anche contro il Sistema della Guerra oligarchico e plutocratico che governa il mondo, e devasta da decenni ogni angolo della terra? Possiamo chiederti, caro Scurati, se tu, che hai scritto addirittura un'appassionata e veemente lettera a Mario Draghi nel luglio del 2022, implorandolo a mani giunte, e credo proprio in ginocchio, di restare alla guida del nostro paese con parole che davvero fanno invidia al più estremo culto della personalità mussoliniano, quello cioè che si manifesta negli anni '30: "Qualunque cosa si voglia pensare di lei, non si può negare che la sua sia la storia di un uomo di straordinario successo. Durante tutta la sua vita, lei ha bruciato le tappe di una carriera formidabile (formidabile, mi raccomando, aggettivo visceralmente fascista). Prima da Governatore della Banca d’Italia e poi da Presidente della Banca centrale europea, lei ha retto le sorti di una nazione e di un continente (del mondo intero, perbacco!); le ha tenute in pugno con il piglio del dominatore (sic! qui davvero squilla un : viva il Duce!), sorretto da una potente competenza, baciato dal successo, guadagnando una levatura internazionale, un prestigio globale, un posto di tutto rispetto nei libri di storia (Oh my God!). Ha conosciuto il potere, quello vero, ha conosciuto la fama degli uomini illustri, la vertiginosa responsabilità di chi, da vette inarrivabili ( aggiungerei: Supreme), decide quasi da solo della vita dei molti (poveri noi!)."; possiamo chiederti, caro Scurati, se tu, sei contro l'oligarchia finanziaria, contro l'èlites mondiale che produce armi e morti senza scrupoli, e che sta limitando ogni giorno di più gli spazi del libero pensiero, quello vero?
Bene, cari amici, lascio a voi l'onere della risposta, che certamente non darete.
Noi, intanto, inauguriamo Un altro mondo, e lo facciamo con l'umiltà di Davide, del piccolo Re cioè, ancora molto giovane, che però presto o tardi prenderà nelle sue mani il Regno, spazzando via tutti gli usurpatori, e tutti i loro portavoce, portaborse, proconsoli, e procuratori.
Vi aspettiamo perciò domani tutti a Bologna, per una nuova Festa della nostra Nuova Umanità.
https://www.facebook.com/events/1339404169...#37;3A[]%7D

Marco Guzzi

 
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