IL FARO DEI SOGNI

Reddito di cittadinanza

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view post Posted on 31/7/2023, 05:38     Top   Dislike
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Godi italiano, perché a 169 mila famiglie verrà tolto il reddito di cittadinanza..

Godi perché la pacchia è finita, perché i fannulloni da divano dovranno darsi da fare! D’altronde non era questo che volevi? La tua sete di vendetta è stata placata ora puoi gioire! Vedrai che adesso avrai una vita migliore, perché tutti i tuoi problemi magicamente si risolveranno. Perché pensavi che la madre di tutti i tuoi problemi fossero quelli che prendevano 500 euro al mese, e da oggi almeno 500 mila persone non li prenderanno più! I tuoi desideri sono diventati realtà.
Godi, perché ora saranno tutte rose e fiori, ma affrettati nel farlo, perché fra poco ti sveglierai e ti accorgerai che quello che credevi fosse un “problema” era invece la soluzione.
Godi perché il tuo desiderio è stato esaudito.. Peccato che tu, non abbia nemmeno la capacità di esprimere desideri.
Godi finché puoi, godi finché non sarai tu ad aver bisogno, godi della tua piccolezza, della tua miopia, della tua poca lungimiranza.
E mentre godi, sappi che la tua goduria potrebbe essere anche maggiore se sapessi che mentre a 169 mila famiglie da oggi non sarà permesso mangiare alle multinazionali che hanno fatto extra profitti, lo stato ha dato la proroga per pagare le tasse.. e dai godi, non sei felice? Godi quando scoprirai che il canone tv te lo addebiteranno sul tuo cellulare, in modo che se in famiglia hai tre cellulari pagherai tre canoni. Che goduria!
Godi perché avrai sulla coscienza chi è emarginato chi è escluso, chi non ha l'amico al posto giusto, chi ha perso il lavoro, chi grazie al reddito era sfuggito dalle grinfie della malavita, chi a un lavoro da schiavo!
Godi della tua rabbia, della tua invidia, della tua piccolezza, del tuo odio, della tua cattiveria, della tua mancanza di empatia, della tua grettezza, del tuo risentimento, del tuo rancore, della tua intolleranza verso chi non ha la tua stessa fortuna!
Godi, ma rifletti, cosa accadrà da oggi in poi a quelle 169 mila famiglie? Come vivranno? Come si sostenteranno? Tu pensi che saranno costrette a trovarsi un lavoro, vero? Ma certo, come no! Glie lo offri tu?
C'è la malavita che aspetta a braccia aperta manovalanza a basso costo, c'è una bella fetta di imprenditoria che non vede l'ora di trovare schiavi a quattro soldi (per poi non pagarli come fa la Santanchè)!
E magari ci sarà anche qualcuno che colto da disperazione si toglierà la vita.
Ma tu non devi preoccuparti di tutto questo, tu sei solo il mandante di questo massacro sociale, e di solito i mandanti non vengono perseguiti e poi "puniti" in questo paese.. per cui avrai la fedina penale linda e pulita.
Non sarà altrettanto linda e pulita la tua coscienza, ma tanto tu una coscienza non ce l’hai, e allora godi, che il reddito di cittadinanza è finito nelle tasche di chi bramava i vitalizi, e tu non ti sei minimamente scandalizzato per questo!

 
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view post Posted on 6/8/2023, 06:19     Top   Dislike
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Lettera sul Fatto di oggi

Sono una 24enne studentessa universitaria, lavoratrice occasionale. E sono figlia di un padre di 59 anni, invalido, che ha ricevuto l’sms della sospensione del Rdc.

Scrivere questa email è umiliante, ma vorrei chiarire le idee a chi forse non le ha chiare su chi siano le famiglie che in questi 4 anni sono riuscite ad andare avanti grazie a questo sussidio.

Vengo da una famiglia molto povera e sin dalle elementari ho avvertito il senso di inferiorità rispetto alle mie compagne.

Non ho mai potuto fare sport, ricevuto regali come libri, mangiare fuori con la mia famiglia. Alle medie non avevo un euro per il panino, se non per qualche giorno quando mio padre riceveva il suo misero stipendio, ancora ringrazio la mia compagna Lucia che mi dava un pezzo del suo senza farmelo mai pesare.

Non ho mai potuto fare gite di classe, legare davvero con le mie compagne: sapevano che stavo un gradino più in basso, non avevo argomenti, spesso piangevo perché mi sentivo abbandonata a me stessa e molte volte mi chiedevo se avrei mai potuto sentirmi “normale” come loro.

Quando i soldi c’erano, erano per la casa, le bollette, per riempire frigo e freezer. Quando le cose andavano male, si rompeva un elettrodomestico, era anche peggio, bisognava decidere se mangiare o non lavarsi per una settimana. Più di tutto mi è pesato dover sempre scegliere la cosa che meno poteva impattare su tutti.

A volte mi sembra di non aver vissuto, di non aver ricordi della mia infanzia/adolescenza, se non quelli passati a piangere chiedendomi che cosa avessi fatto di male per essere capitata in una famiglia così povera.

La povertà in Italia è una colpa, è un continuo fare la guerra alle persone che per definizione sono solo scansafatiche.

Perché se sei povero, puoi solo essere questo. Non puoi studiare, oppure puoi studiare, senza libri, senza risorse, senza Internet, senza dispositivi, puoi adattarti agli orari delle biblioteche, appoggiarti sulle borse di studio regionali, quelle per cui devi avere il 90% di crediti dell’anno in corso.

Ma avete una vaga idea di quanto possa essere difficile rimanere in corso senza una famiglia che ti sostenga alle spalle? L’università premia i bravi studenti, ma non i poveri studenti.
E cosa c’entra con il Rdc?

Mi ha permesso di non scegliere, di avere i libri di cui avevo bisogno nell’immediato, di pagare le tasse (nonostante rientrassi in fascia 1), di vivere senza preoccuparmi mentre studiavo, di sentirmi normale, di non sentirmi in colpa per soldi in penne, quaderni, pranzi al sacco all’università. Mi ha consentito di vedere la mia famiglia felice per una spesa che ti assicura dei pasti decenti per 2-3 settimane.

Mi ha privato della vergogna di dover chiedere aiuti alla chiesa o ai vicini. Di andare dal dentista quando stavo male, di comprare le lenti a contatto e non usare le mensili per 6 mesi. Mi ha permesso di vivere dignitosamente.

Mi preoccupa tornare a come eravamo anni fa, quando i litigi in casa erano all’ordine del giorno, in un clima in cui è difficile studiare. Ripongo nella mia carriera le speranze che un giorno la mia famiglia non vivrà tutto questo, che potrò raccontare ai miei figli ridendo di essere stata aggredita dalla mia professoressa per non avere 10 euro per il diario scolastico.

La carriera da medico non mi farà dimenticare che cosa significa essere povera e vivere nella sfortuna, sarò presente nella vita di chi ha bisogno come me, ricordandomi di chi ha aiutato la mia famiglia quando più ne aveva bisogno.

Nanni Moretti diceva: “Io non parlo di cose che non conosco”, perciò voi italiani, che puntate il dito, che avete visto la povertà solo nei film, che leggete della delinquenza sui giornali e la attribuite a noi, mettetevi una mano sulla coscienza e chiedetevi se siete consapevoli abbastanza per poterne parlare.

 
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1 replies since 31/7/2023, 05:38   17 views
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