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| - Ma perché fai tutto questo per me? - , mi guardi e sorridi. - Perché sei tu, perché ti amo-, lo guardo e sorrido. - Ma l'amore si può quantificare?- -Cioè? - mi guardi stupito. Sorrido. - Cioè che? È logico dire " amo tanto o amo troppo? - - Serio rispondi - L'amore è amore, non puoi dire è tanto o troppo, è amore. Io ti amo, so che ogni giorno è un po' di più, ma non posso dire " è troppo o è tanto ". So che quello che provo per te non l'ho mai provato prima, per nessun'altra. E questo mi basta. - Poi mi guardi. Fisso negli occhi - E tu mi ami? - E in quella domanda capisco che il tuo cuore trema. Ti guardo. Sono scalza. Nuda. Da ogni velo del mio passato, da ogni ragnatela di convinzione. E allora capisco che ancora non sai che sei complice di ogni mia meraviglia. Non sai che per me non sei un abbraccio spezzato o un bacio segnato sul calendario, che non sei acqua che passa, che non esiste nessuna formula o calcolo per stare con me. Non sai che sei voglia di cuore, musica e non rumore, mancanza e non vuoto. Che non sei tempo, ma il mio per sempre. Che le mie mani si riempono di colori, che ballo scalza senza musica perché hai la capacità di trasformare la nebbia in sole senza ferire. E abbraccio i tuoi sogni. - Ti amo- penso. E sorrido. Ma non lo dico perché devi sentirlo dentro che è così. Forse è " strano " il mio modo di amare, va contro ogni canone, paradigma comune. Per me non esistono schemi da seguire per stare bene con la persona giusta, ma ogni giorno è giusto dove tu sei meta e non solo la mia metà. E mi alzo, danzo girando su me stessa, dandoti il cuore, sicura che, col tempo, capirai.
- Idem - rispondo. E sorrido.
Emma Lamberti 18 gennaio 2023
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