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| - Cosa sono io? - chiese il sale allo zucchero visto che nessuno gli aveva mai detto cosa fosse. - Sei sale - rispose lo zucchero. - Come te? - No, io sono zucchero. - E come fai a dirlo? Guarda, siamo uguali - replicò il sale. - Sembriamo uguali ma siamo diversi. - Non ci credo, sono sicuro di essere zucchero anche io.
Poi un giorno qualcuno versò un cucchiaino di sale in una tazzina da caffè.
- Zucchero? - Sì? - Devo chiederti scusa, avevi ragione. - Ti sei reso conto di essere diverso da me? - Sì, sai, ho visto che se mettono un cucchiaino di me nel caffè lo fanno per errore perché è te che vogliono mettere nel caffè, non me. Io nel caffè non vado bene, mi buttano via. - Non preoccuparti, a volte abbiamo bisogno di un incidente di percorso per capire chi siamo davvero, per capire qual è il nostro posto giusto. - E pensi che anche io abbia un posto giusto? - Certo, tutti ne abbiamo uno. - Ma perché se siamo diversi dentro, se abbiamo un posto diverso dove stare, in apparenza io e te siamo uguali? - Per ricordare che è facile sembrare altro, confondersi, sbagliare strada, che bisogna un po' perdersi prima di riuscire a trovarsi.
(Sabrina Ferri, Biglietto omaggio per la vita)
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