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| Regola quarta
Le lezioni non sempre sono esplicite e non sempre evolvono in eventi apocalittici. Più divieni attento e consapevole, maggiore è il numero di piccole lezioni che riesci a scorgere nel corso d’una sola giornata. L’attenzione alle piccole lezioni ti permette di ridurre il numero delle lezioni più grandi e impegnative. Se uno studente soffre un po’ ogni giorno applicandosi a studiare un capitolo al giorno, non ha poi bisogno di soffrire molto, in una sola volta, due giorni prima dell’esame... rischiando di non superarlo. Potenzialmente, ogni giorno potresti imparare una lezione importate; talvolta sono lezioni piacevoli, altre volte sono estremamente dure tuttavia, esattamente come per qualsiasi altra scuola, ogni lezione ti permette di imparare qualcosa di nuovo e di migliorare le prestazioni della tua macchina biologica, dalla cui efficienza dipende la tua felicità. Regola quinta
Le lezioni si ripetono finché non vengono imparate, presentandosi sotto forme diverse e in differenti periodi della tua vita. Lo scopo della lezione è sviluppare una qualità dell’anima - l’essenza che tu veramente sei - attraverso l’utilizzo di una macchina come strumento di apprendimento. Le lezioni proseguono senza sosta fino al momento in cui abbandoni la tua macchina biologica. Regola sesta
Nel corso del ciclo incarnativo tu esperisci la realtà unicamente attraverso le interfacce di cui la macchina è dotata: i sensi fisici, le emozioni, la mente e la sessualità. Finché occupi la macchina non sei quindi in grado di scorgere la realtà per come veramente è. Vivi dentro una ricostruzione psicosomatica della realtà che è totalmente soggettiva. In pratica non vedi la realtà bensì solo la tua realtà, la quale spesso combacia con quella degli altri, ma altrettanto spesso non lo fa. Una diretta conseguenza di questo è che gli eventi della tua vita risultano essere uno specchio della macchina biologica stessa, la quale a sua volta è stata costruita da te per i tuoi scopi evolutivi. Negli eventi che ti accadono e nelle persone che incontri tu ti specchi attraverso il tuo apparato psicofisico. Regola settima
Date queste premesse, se tu riesci a svincolarti dal sonno della macchina - ossia, il tuo apparato psicofisico - e a portarla in uno stato di veglia, puoi utilizzarla come bacchetta magico-organica per intervenire sulla realtà circostante e modificarla. Una macchina addormentata ti trascina con lei nel suo sonno, ma una macchina sveglia, della quale impari a conoscere tutte le potenzialità, diviene un prezioso dispositivo di evoluzione per l’anima e un'altrettanto preziosa bacchetta magica.
fonte https://www.ilgiardinodeilibri.it/speciali...a-biologica.php
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