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Certe persone, nell’ansia di voler costruire un mondo in cui non possa penetrare alcuna minaccia esterna, aumentano le loro difese contro l’esterno e lasciano sguarnito l’interno.
Paulo Coelho
Cosa può spingere qualcuno a bruciare persone vive o farle a pezzi? Cosa porta ad una tale crudeltà senza provarne rimorso, quanto piuttosto soddisfazione? Questa è la storia di Ivan il Terribile.
L’infanzia è una fase che può segnare una persona per tutta la vita. Le nostre prime esperienze, le relazioni con le persone che ci circondano e gli esempi di insegnamento che abbiamo ricevuto ci accompagneranno per il resto della nostra vita, nel bene o nel male. Pubblicità
Per questo l’amore è così importante, non a caso si dice che “l’amore è il motore del mondo”. Di certo l’amore, e il suo opposto, l’odio, sono responsabili dei migliori successi dell’umanità, ma anche delle peggiori atrocità che sono state commesse nel corso della storia.
Ecco perché oggi vogliamo parlarvi di un esempio significativo di come l’infanzia possa segnare una persona a vita, in questo caso in senso negativo. È la storia di Ivan il Terribile. Pubblicità
Ivan il Terribile è conosciuto nell’immaginario collettivo per l’appellativo “il Terribile”, risultato di una traduzione ambigua dell’aggettivo russo “groznyj”, che ad ogni modo riflette perfettamente le atrocità commesse da quest’uomo.
Tutto cominciò durante la sua infanzia. Quando Ivan aveva appena tre anni, perse il padre e divenne “Principe di Moscovia”, anche se la reggenza spettò alla madre, la quale morì cinque anni più tardi, probabilmente avvelenata dai boiardi che si contendevano il potere. Pubblicità
A partire da quel momento, Ivan fu educato dai boiardi, i quali ricorsero a qualsiasi tipo di umiliazione contro di lui per tutta l’infanzia: lo maltrattavano, lo umiliavano, lo picchiavano per divertimento e lo rinchiusero nel palazzo del Cremlino dove viveva quasi come un mendicante.
Tutto quello che subì Ivan durante l’infanzia lo riversò nel suo primo atto di crudeltà quando, all’età di 13 anni, condannò a morte uno dei suoi nemici scagliandogli contro un branco di cani. La sua impotenza si era trasformata in rabbia e contrattacco. Ivan cominciava ad essere rispettato. Pubblicità
Poco a poco, la personalità e il carattere di Ivan iniziarono a delinearsi. L’infanzia vissuta, la tristezza di avere un fratello con una malattia mentale, che però stimò per tutta la vita, e la morte dell’amata sposa Anastasia furono per Ivan dei duri colpi che non fecero altro che scalfire il suo carattere.
segue Ivan il Terribile perde la sua amata sposa e scende in campo contro Novgorod
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