| Peigan del Nord
I Pikuni Settentrionali, chiamati nel Canada Peigan o Aapátohsipikáni sono una delle Prime nazioni, parte della Confederazione Niitsítapi. Conosciuti come Piikáni, Pekuni o Aapátohsipikáni (Piikáni/Peigan del Nord), sono molto simili agli altri membri della Confederazione Nitsitapi; Aamsskáápipikani (i Piedi Neri del Montana o Piikáni/Peigan del sud), Káínaa o "Sangue" e i Siksiká o "Mocassini Neri".
Al tempo in cui fu firmato, al guado di Blackfoot Crossing sul Bow River, il trattato N. 7 (1877) il territorio Niitsítapi aveva il proprio centro nelle Cypress Hills (sul versante settentrionale del confine tra U.S.A. e Canada) e gli Aapátohsipikáni erano stanziati presso il fiume Oldman, ad ovest di Lethbridge, Alberta, Canada, ad ovest delle tribù Kainah e a sud delle tribù Siksika. L'attuale riserva (che include il centro abitato di Brocket) è posta presso Pincher Creek.
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Piegan del Sud
I Pikuni Meridionali, chiamati negli U.S.A. Piegan o Aamsskáápipikani sono una delle Prime nazioni, parte della Confederazione Niitsítapi. Conosciuti come Piikáni o Aamsskáápipikani (i Piedi Neri del Montana o Piikáni/Piegan del sud), sono molto simili agli altri membri della Confederazione Nitsitapi; Aapátohsipikáni (Piikáni, Pekuni/Peigan del Nord), Káínaa o "Sangue" e i Siksiká o "Mocassini Neri".
Al tempo in cui fu firmato il trattato del Judith River (1855), seguito da un ulteriore trattato per la cessione delle terre a sud del teton River (1865) gli Aamsskáápipikani abitavano il Montana centro-settentrionale a est delle Montagne Rocciose, estendo i propri territori di caccia (liberamente condivisi dai Kainah e dai Siksika e con contesi coi Lakota) fino all'Upper Missouri, allo Yellowstone e al Teton River, mentre i loro consanguinei Aapátohsipikáni erano stanziati preferibilmente presso il fiume Oldman, ad ovest di Lethbridge, Alberta, Canada, ad ovest della tribù Kainah. L'attuale riserva si estende nel Montana su 6.142 km² a sud del confine col Canada e a est del Glacier National Park.
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Popoli indigeni del Canada
Con il termine popoli indigeni del Canada,[2] noti anche come Indigeni canadesi o Aborigeni canadesi, si intendono le popolazioni autoctone che vivevano dentro i confini dell'attuale Canada prima della colonizzazione europea e i loro odierni discendenti. Essi comprendono le Prime Nazioni,[3] gli Inuit[4] e i Métis.[5] Sebbene "indiano" sia un termine ancora comunemente usato nei documenti giuridici, i descrittori "indiano" ed "eschimese" sono alquanto caduti in disuso in Canada e alcuni li considerano peggiorativi.[6][7][8] Similmente, "Aborigeni" come nome collettivo è un termine specialistico usato in alcuni documenti legali, inclusa la Legge costituzionale del 1982, benché in alcuni circoli anche quella parola stia perdendo favore.[9]
Le Distese dell'Old Crow e le Grotte di Bluefish sono alcuni dei più antichi siti di insediamento umano conosciuti in Canada. Le culture paleoindiane Clovis, delle Grandi Pianure e Pre-Dorset precedono gli attuali popoli indigeni americani. Utensili a punta litica, lance, ceramiche, braccialetti, scalpelli e raschiatoi contrassegnano i siti archeologici, distinguendo così periodi culturali, tradizioni e stili di scheggiatura.
Le caratteristiche della cultura aborigena canadese includevano insediamenti permanenti,[10] agricoltura,[11] architettura civile e cerimoniale,[12] complesse gerarchie sociali e reti commerciali.[13] La cultura métis dei sanguemisti ebbe origine a metà del XVII secolo quando persone delle Prime Nazioni e degli Inuit sposarono degli Europei.[14] Gli Inuit ebbero interazioni più limitate con i coloni europei durante quel primo periodo.[15] Varie leggi, trattati e normative sono state approvate tra gli immigrati europei e le Prime Nazioni in tutto il Canada. Il diritto degli Aborigeni all'autogoverno fornisce l'opportunità di gestire gli aspetti storici, culturali, politici, di cura sanitaria e di controllo economico all'interno delle comunità dei primi popoli.
Al censimento del 2016, i popoli aborigeni del Canada totalizzavano 1.673.785 persone, ovvero il 4,3% della popolazione nazionale, con 977.230 persone delle Prime Nazioni, 587.545 Métis e 65.025 Inuit.[1] Ci sono oltre 600 governi o bande riconosciuti delle Prime Nazioni con culture, lingue, arte e musica caratteristiche.[16][17] La Giornata nazionale dei Popoli indigeni (National Indigenous Peoples Day) riconosce le culture e i contributi dei popoli aborigeni alla storia del Canada.[18] Persone delle Prime Nazioni, degli Inuit e dei Métis di tutte le origini sono diventate eminenti figure e sono servite come modelli di riferimento nella comunità aborigena, contribuendo a formare l'identità culturale canadese.[19]
Terminologia
Nell'articolo 35 della Legge costituzionale del 1982, la dizione "Popoli aborigeni del Canada" (Aboriginal peoples of Canada) include i popoli indiani, inuit e métis.[20] Popoli aborigeni è un termine legale che abbraccia tutti i gruppi indigeni canadesi,[21][22] ma sta cominciando ad essere considerato superato e sta venendo lentamente sostituito dal termine Popoli indigeni.[2] Prime Nazioni (usato più spesso al plurale) è entrato nell'uso generale a partire dagli anni 1970 sostituendo "Indiani" nel vocabolario quotidiano.[21][22] Tuttavia, nelle riserve, Prime Nazioni sta venendo soppiantato dai membri delle varie nazioni, che si riferiscono a sé stessi mediante il loro gruppo o la loro identità etnica. Nella conversazione le persone direbbero quindi: "io sono Haida", o "noi siamo Kwantlen", in riconoscimento delle loro etnie delle Prime Nazioni.[23]
La Legge sugli Indiani (Indian Act, R.S.C., 1985, c. I-5) fissa il termine giuridico indiano, che "significa una persona che in conformità alla presente Legge è registrata come indiano o ha il diritto di essere registrata come indiano".[24] L'articolo 5 di questa legge stabilisce che sia mantenuto un registro "nel quale sia registrato il nome di ogni persona che ha il diritto di essere registrata come indiano in base alla presente Legge".[24] Nessun altro termine è giuridicamente riconosciuto ai fini della registrazione e il termine indiano esclude specificamente il riferimento agli Inuit ai sensi dell'articolo 4 dell'Indian Act (R.S.C., 1985, c. I-5). Indiano rimane al suo posto come termine giuridico usato nella Costituzione canadese. Il suo uso al di fuori di tali situazioni può essere considerato offensivo.[7] Famiglia aborigena vicino a Prince Albert (Saskatchewan), 1919
Il termine eschimese ha connotazioni peggiorative in Canada e in Groenlandia. I popoli indigeni di quello aree hanno sostituito il termine eschimese con inuit.[25][26] Gli Yupik dell'Alaska e della Siberia non si considerano Inuit, e gli etnografi concordano che sono un popolo distinto.[8][26] Essi preferiscono la terminologia Yupik, Yupiit o Eschimesi. Le lingue yupik sono linguisticamente distinte dalle lingue inuit.[8] I gruppi linguistici dei popoli artici tuttavia non hanno alcun termine di sostituzione universale per eschimese, che sia inclusivo di tutti gli Inuit e gli Yupik che abitano l'area geografica in questione.[8]
Oltre a questi descrittori etnici, i popoli aborigeni sono spesso divisi in categorie giuridiche basate sulla loro relazione con la Corona (cioè con lo stato). L'articolo 91 (clausola 24) della Legge costituzionale del 1867 dà al governo federale (in contrapposizione alle province) l'unica responsabilità per "gli Indiani, e le Terre riservate agli Indiani". Il governo ereditò le obbligazioni dei trattati dalle autorità coloniali britanniche nel Canada orientale e firmò esso stesso trattati con le Prime Nazioni nel Canada occidentale (i Trattati Numerati). Nel 1876 approvò anche l'Indian Act che governò le sue interazioni con tutti i popoli nei trattati e fuori dai trattati. I membri delle bande delle Prime Nazioni che sono soggetti alla Legge sugli indiani con la Corona sono compilati su una lista chiamata Registro indiano, e tali persone sono chiamate "Indiani con status" (Status Indians). Molte Prime Nazioni fuori dai trattati e tutti i popoli inuit e métis non sono soggetti alla Legge sugli Indiani. Tuttavia, due processi hanno chiarito che gli Inuit, i Métis e le Prime Nazioni senza status sono tutti coperti dal termine "Indiani" nella Legge costituzionale del 1867. Il primo processo fu Re Eskimos nel 1939 che copre gli Inuit, il secondo fu Daniels v. Canada nel 2013 che si applica ai Métis e alle Prime Nazioni senza status.[27]
Nonostante l'ubicazione del Canada all'interno dell'America, il termine "nativo americano" non si usa in Canada in quanto tipicamente si usa unicamente per descrivere i popoli indigeni all'interno dei confini degli odierni Stati Uniti.[28] Storia Lo stesso argomento in dettaglio: Storia del Canada. Periodo dei Paleoindiani Lo stesso argomento in dettaglio: Popolamento delle Americhe e Paleoindiani. Tre mappe dell'America preistorica. (A) L'allora graduale espansione della popolazione degli antenati amerindi dal loro corredo genetico centro-est asiatico (freccia blu). (B) Occupazione protoamerindia della Beringia con crescita della popolazione da scarsa a o assente per ≈20.000 anni. (C) Rapida colonizzazione del Nuovo Mondo da parte di un gruppo fondatore che migrò verso sud attraverso il corridoio dell'entroterra, libero dai ghiacci, tra la Laurentide orientale e le Calotte Glaciali occidentali della Cordigliera (freccia verde) e/o lungo la costa pacifica (freccia rossa). In (B), è mostrato il fondale marino esposto nella sua maggiore estensione durante durante l'ultimo massimo glaciale a ≈20–18 kya [25]. In (A) e (C), il fondale marino esposto è raffigurato a ≈40 kya e a ≈16 kya, quando i livelli marini preistorici erano comparabili. Una versione in scala ridotta della Beringia oggi (60% riduzione al 60% di A–C) è presentata nell'angolo in basso a sinistra. Questa mappa più piccola mette in evidenza lo Stretto di Bering che separa geograficamente il Nuovo Mondo dall'Asia da ≈11–10 kya. Mappe raffiguranti ciascuna delle tre fasi delle migrazioni umane preistoriche per il popolamento delle Americhe
Secondo le evidenze archeologiche e genetiche, l'America settentrionale e meridionale furono gli ultimi continenti al mondo con insediamenti umani.[29] Durante la glaciazione del Wisconsin, 50.000–17.000 anni fa, i livelli calanti del mare consentirono alle persone di spostarsi attraverso il ponte continentale di Bering che univa la Siberia all'America settentrionale nordoccidentale (Alaska).[30] L'Alaska era libera dai ghiacci a causa delle basse precipitazioni, consentendo a una piccola popolazione di sopravvivere. Il ghiacciaio Laurentide copriva la maggior parte del Canada, bloccando gli abitanti nomadi e confinandoli in Alaska (Beringia orientale) per migliaia di anni.[31][32]
Gli studi genetici sugli Aborigeni suggeriscono che i primi abitanti delle Americhe condividono un'unica popolazione ancestrale, che si sviluppò in un ambiente isolato, che si suppone essere la Beringia.[33][34] L'isolamento di questi popoli in Beringia potrebbe essere durato 10.000-20.000 anni.[35][36][37] Intorno a 16.500 anni fa, i ghiacciai cominciarono a fondersi, consentendo alla gente di spostarsi a sud e ad est in Canada e oltre.[38][39][40]
I primi abitanti dell'America settentrionale arrivarono in Canada almeno 15.000 anni fa, benché le crescenti evidenze suggeriscano un arrivo ancora anteriore.[41] Si crede che gli abitanti siano entrati nelle Americhe inseguendo i mammiferi del Pleistocene come il castoro gigante, il bisonte della steppa, il bue muschiato, il mastodonte, i mammut lanosi e la renna antica (primo caribù).[42] Un itinerario ipotizzato è che la gente abbia camminato verso sud mediante un corridoio libero dai ghiacci sul lato est delle Montagne Rocciose, e si sia poi sparpagliata attraverso l'America del Nord prima di proseguire verso l'America del Sud.[43] L'altro itinerario supposto è che essi siano migrati, o a piedi o usando barche primitive, lungo la Costa del Pacifico fino alla punta dell'America del Sud, e poi abbiano attraversato le Montagne Rocciose e le Ande.[44] Le prove di quest'ultimo sono state coperte da un innalzamento del livello del mare di centinaia di metri in seguito all'ultima era glaciale.[45][46]
Le Distese e il bacino dell'Old Crow erano una delle aree del Canada non toccata dalle glaciazioni durante le ere glaciali del Pleistocene, servì così da via e da rifugio per le piante e gli animali dell'era glaciale.[47] L'area conserva le prove dei primi insediamenti umani in Canada risalenti a circa 12.000 anni fa.[48] I fossili provenienti dall'area includono alcuni mai registrati nel Nord America, come le iene e i grandi cammelli.[49] Le Grotte di Bluefish sono un sito archeologico dello Yukon (Canada) dal quale un campione di osso di mammut, apparentemente lavorato dall'uomo, è stato datato con il radiocarbonio a 12.000 anni fa.[48] Una lama Clovis con punte di lancia-coltello lanceolate da medie a grandi. I lati esterni hanno un andamento da parallelo a convesso ed esibiscono un'accurata scheggiatura a pressione lungo il bordo della lama. L'area più ampia è vicina alla sezione centrale o verso la base. La base è distintamente concava con una caratteristica scanalatura o scheggiatura a canale rimossa da una o, più comunemente, da entrambe le superfici concave della lama. I bordi inferiori della lama e la base sono levigati con un profilo smussato per inserire il manico. Le punte Clovis tendono anche ad essere più spesse delle punte tipicamente sottili del successivo stadio Folsom. Lunghezza: 4–20 cm/1,5–8 in. Larghezza: 2,5–5 cm/1–2 Una punta Clovis creata usando una scheggiatura bifacciale a percussione (cioè, ciascuna faccia è scheggiata alternativamente su entrambi i bordi con un percussore)
Siti di Clovis datati a 13.500 anni fa furono scoperti nel Nord America occidentale durante gli anni 1930. I popoli Clovis furono considerati come i primi abitanti paleoindiani diffusi nel Nuovo Mondo e gli antenati di tutti i popoli indigeni delle Americhe.[50] Le scoperte archeologiche degli ultimi trent'anni hanno portato all'attenzione altre culture peculiari basate sulla scheggiatura che occupavano le Americhe dalle Grandi Pianure inferiori alle coste del Cile.[51]
Culture regionali localizzate si svilupparono a partire dal periodo del clima freddo del Dryas recente da 12.900 a 11.500 anni fa.[52] La cultura Folsom è caratterizzata dal suo uso delle punte Folsom a forma di proiettile presso i siti archeologici. Questi utensili assistevano le attività nei siti di uccisione che segnavano il massacro e la macellazione del bisonte.[53]
Il ponte continentale esistette fino a 13.000-11.000 anni fa, molto tempo dopo che i più antichi insediamenti umani attestati nel Nuovo Mondo erano cominciati.[54] I più bassi livelli del mare nello Stretto della Regina Carlotta e dello Stretto di Hecate produssero grandi terre erbose chiamate arcipelago delle Haida Gwaii.[55] I cacciatori-raccoglitori dell'area lasciarono peculiari utensili di tecnologia litica e i resti di grandi mammiferi macellati, occupando l'area da 13.000-9.000 anni fa.[55] Nel luglio 1992, il Governo federale designò ufficialmente X̲á:ytem (vicino a Mission, Columbia Britannica) come sito storico nazionale, uno dei primi siti spirituali indigeni in Canada a essere formalmente riconosciuti in questa maniera.[56]
Le culture delle Grandi Pianure erano un gruppo di comunità di cacciatori-raccoglitori che occupavano l'area delle Grandi Pianure dell'America settentrionale tra 12.000-10.000 anni fa.[57] I Paleoindiani si spostarono nel nuovo territorio quando esso enerse da sotto i ghiacciai. In questo nuovo ambiente prosperava grossa selvaggina.[58] Le culture delle Grandi Pianure sono caratterizzate da una gamma di utensili con punte a forma di proiettile chiamate collettivamente punte Plano, che erano usate per cacciare il bisonte. Le loro diete includevano anche antilocapra americana, alce, cervo, procione e coyote.[57] All'inizio dell'era arcaica, cominciarono ad adottare un approccio sedentario alla sussistenza.[57] I siti a e intorno a Belmont (Nuova Scozia) hanno prove di Planoindiani, che indicano piccoli accampamenti di caccia stagionali, forse rivisitati nell'arco di generazioni di circa 11.000-10.000 anni fa.[57] Pesci e uccelli stagionali di selvaggina grandi e piccoli erano fonti di cibo e materie prime. L'adattamento all'ambiente rigido includeva abbigliamento fatto su misura e tende coperte di pelli su telai di legno.[57]
segue Periodo arcaico
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