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Con Amore dall'Infinito Amore poiché oltre l'infinito della mente ...c'è l'Infinito Amore della Vita! r SUL DOLORE E SULLA PAURA 1 SULLA DOLORE E SULLA PAURA Piccoli spunti di riflessione “...ognuno di noi ha energie diverse, ma voi non avete ancora aperto del tutto il vostro cuore, altrimenti sapreste riconoscerne la voce e per aprire il cuore bisogna abbandonarsi, come quando siete stanchi e vi buttate sul letto. Così vi dovete mettere, se volete, nelle mani del Padre che allieta il vostro cammino sostenendo il vostro dolore...” “...come vedete non c'è in natura qualcosa di sbagliato, non temete le parole ma amatele poiché cercandone il significato potreste amare anche la guerra. Così imparerete ad alzare il cuore e se immaginate quale atto d'amore può scaturire da un dolore questo vi aiuterà a sopportare, fino a quando capirete che non serve sopportare... basta accettare!...” “...spesso è presente in voi qualcosa che ancora non è passato, le ferite si chiudono e il corpo guarisce, ma la sensazione del dolore rimane. Quando invece riuscirete a percepire la sensazione e a gioire di quello che sentite, avrete imparato quella lezione. Questo non significa provare piacere, a volte è difficile provare piacere, ma significa provare ad amare ciò che ci è successo perché ci ha insegnato. Ricordate che si può ricevere la stessa lezione in tanti modi: se la lezione è il Dolore, il dolore si può ricevere in tanti modi; se la lezione è l'Abbandono, l'abbandono si può ricevere in tanti modi; se la lezione è l'Accettazione, l'accettazione si può ricevere in tanti modi. Se invece è l'Attenzione a farti capire di valutare meglio chi hai vicino, ciò ti aiuterà a scegliere chi avere vicino. Sai, a volte una sola lezione ti dà molte più lezioni di quelle che pensi...” “...perché è felice di donare e non aspetta che qualcuno gli dica brava e non guarda la fatica o il dolore, ma la gioia di poter fare qualcosa con onore. 2 Essere così felici di fare qualcosa che nessuno nota... ma il Padre lo sa! Non aspettatevi mai di essere gratificati per ciò che fate, siate voi onorati di ciò che donate poiché qualcuno disse: 'Ciò che fate all'ultimo dei miei fratelli lo fate a me'...” “...analizzatevi e siate lieti di ogni cosa, di ogni evento, di ogni dolore che il vostro corpo può avere e non dimenticate che ciò che avete è ciò che volete, è ciò che avete provocato con ciò che avete fatto. Lamentarsi non servirà a cambiare ciò che avete, ma cominciate a chiedervi come vi siete procurati ciò che avete e cominciate ad amare ogni dolore che vi può portare a lavorare nell'interiore. Non trovate scuse per non lavorare poiché non avete bisogno di giustificare, ma il mentire a sé stessi è peggio che affrontare la verità e la giustizia vi guiderà poiché il giusto sempre avanti andrà...” “...è la mancanza di attenzione che ci sposta e non ci fa capire poiché dedicare la vita a qualcun altro significa aver capito che non deve esserci sacrificio, dev'essere un atto d'amore, ma c'è un errore di valutazione nella parola “sacrificio” ed è quello che ci hanno insegnato. Il sacrificio è una cosa sacra che deve fluire poiché non può esserci dolore nel dare, se il dolore non diventa gioia ti stai solo a castigare...” “...spesso ciò che vi è stato detto è stato male interpretato perché avete dubitato che dove c'è amore c'è dolore, che è la parte della materia che vi può trasformare per poter divenire. Il cuore può trasformare il male in amore, ma ciò significa afferrare il cuore e non interferire con la mente allorché ognuno di voi con verità il cuore ascolterà. Ricordando sempre dove ha la possibilità di trasformare ciò che fino ad ora non ha voluto fare...” “...eravamo rimasti alla domanda degli occhi chiusi pur avendoli aperti per abbandonarsi. Voi nel buio chiudete gli occhi per paura di quello che non riuscite a vedere, ma se apriste gli occhi dell'amore, quelli interni, vedreste la verità e la Luce rischiarerebbe il buio. Abbandonarsi senza paura significa abituarsi a pensare col cuore e non con la mente, è il cuore che vi guiderà alla riscoperta del vostro essere. Ascoltate sempre il suono del cuore, 3 abbandonatevi a quel suono, là troverete la giusta domanda e solo allora potrà esserci una giusta risposta...” “...nonostante non siete soli mai continuate sempre a lamentarvi e a far lavorare in eccesso... la mente! La paura che avete di cambiare il vostro vissuto e le considerazioni e valutazioni del passato vi tiene ancora attaccati alla mente che, tra l'altro, è molto felice di lavorare...” “...a volte non abbandonate vecchie abitudini per paura. La paura di non sapere a cosa andrete incontro, la paura di non essere all'altezza, la paura di dover rinunciare a qualcosa che amate, la paura che in qualunque momento possa finire la comunicazione e non sapete che fare, e dimenticate che avete tanto di quel materiale per lavorare per più vite. La comunicazione mai si interromperà perché dentro di voi avete sempre avuto questa comunicazione. La paura genera il rifiuto e il rifiuto genera paura e alla fine non avrete, purtroppo, più forza per abbandonarvi...” “...la difficoltà nella scelta, la difficoltà nel non saper distinguere ciò che vi piace veramente, potrebbe evidenziare la vostra paura di sbagliare. È ora di inciampare per potersi rialzare, di imparare a cadere per poter imparare a rialzarsi, chi mai cadrà nulla imparerà, ma cambiate, cambiate la lezione non cadete sempre nella stessa...” “...ciò che vi frena è la paura di parlare, la paura della verità, ma siate attenti a non appesantire ciò che siete e ciò che avete poiché ognuno di voi rispettare dovrà guardando con verità nel proprio cuore e se ciò che siete a donare è amore, amore tornerà...” “...gli uomini non hanno ancora capito Gesù e ancora non vogliono conoscere, perché questo significherebbe porsi delle domande, invece il problema non è porsi delle domande, ma ricevere poi delle risposte che ci porterebbero a riflettere e a usare l'intelligenza nel modo migliore e lì, le nostre colpe... Quindi è il senso di colpa che sviluppa la paura e non permette di fare le domande...” 4 “...infelice non vuol dire sofferente, in-felice vuol dire mancante di felicità, capite? (Sì) Non pensate che una persona infelice sia colui che non ha qualcuno che lo ama. Una persona infelice è colui che non ama ciò che ha, qualunque cosa sia ed è colui che per paura del peso della materia, dell'incertezza del domani, del denaro e di tutta l'energia pesante, crea delle immense paure che affondano la felicità...” “...quando la Luce si comincia a intravedere non chiudete gli occhi per paura di restare accecati, ma apriteli ancor di più e vedrete che anche voi di Luce risplendete. Dal momento in cui il momento è, ecco... sono qui!...” “...tornando allo Spirito, quando una cosa vi rallegra, vi fa ridere, voi dite che è una cosa spiritosa, piacevole, allora perché associate allo Spirito la paura? Fate sempre attenzione alle parole!...” “...osservatevi, poiché voi siete la reazione a quel pensiero. La paura vi assale soprattutto quando c'è un cambiamento e la prima reazione della mente è proprio quella di farvi provare delle paure, e vi dice: “Dove vai, stai così bene adesso! E se dovesse succedere qualcosa? Se poi stai male ti troveresti sola.” Come fai a trovarti sola se non lo sei? Il vostro problema è la dualità quindi siete già due, se invece vi sentite già Uno... il problema non esiste!...” “...andiamo avanti... il 4 è ciò che vivete nella materia e il 6, che qualcuno dice essere il numero della non-luce, invece è... vediamo se lo sapete? Essendo un 9 rovesciato è sempre un numero Divino. Con il 5 che è l'insegnamento si va a scuola, con il 7 che è la ricerca si va in biblioteca e con il 6 si fa ginnastica... ah ah ah. State sereni e non abbiate paura, non è il numero di chi pensate voi. Il 6 è l'abbraccio tra il 5 e il 7 perché mentre si studia e quando lo studio diventa pesante e bisogna approfondire con la ricerca, il Padre ci abbraccia. Il 6 è il risveglio dell'anima e quindi l'Abbraccio del Padre...” “...è nello spreco e nella cattiveria che non vi è gioia, che non vi è l'uso per 5 il bisogno. È nella paura che la mente trova la sua dolce riproduzione, chiamiamola così, perché è lì che si riproduce poiché la mente da un pensiero ne riproduce un altro della stessa energia, ancor più forte, per far sì che la vostra energia non sia più forte di ciò che ella emana per vincere quella battaglia. E scioccamente l'uomo non ricorda la grandezza della mente e la sua immensa potenza ed energia, ma che ha le sue piccole paure. Perché? Perché non riuscite a cambiare, ma aspettate che tutto cambi intorno a voi? Se da voi non parte nulla, nulla cambierà, non vi aspettate che siamo noi a dirvi ciò che dovete fare, prendete in mano la scelta di questa vita e siate in grado di amarvi e di scegliere il meglio per voi, ma non egoisticamente, con gioia e con verità. Perché spesso vi raccontate le vostre verità non quelle che sono realmente più giuste per voi...” “...e le vostre paure cominciano ad essere le vostre abitudini giornaliere, le vostre compagne più intime poiché anche una paura può diventare un'abitudine che vi consola e se siete abituati ad averla avrete paura a non averla e non riuscite a riconoscere che è ora di gioire, al di là di ciò che per karma c'è in questa vita...” “...l'egoismo è quando non si vuole ascoltare la coscienza che vi sta a parlare... l'egoismo è la più grande paura delle paure che riunisce tutto ciò che vi appesantisce!...” “...non solo, si parte a valutare male tutto ciò che ci circonda e anche noi circondiamo noi stessi, quindi? Crea confusione! E possiamo dire che l'ego è la più grande paura che esista, è la ricerca dell'importanza e del potere. E chi cerca potere e importanza è perché pensa... di non valere nulla!...” “...so che a volte non è piacevole ascoltare qualcosa che rimette in discussione ciò che siamo, ma quello è l'ego, è la paura guidata dalla mente che dice: “Allora fino ad oggi non ho imparato niente?”. Non è così, è proprio perché avete lavorato che oggi io vi ho trovato, ma questo non significa che il lavoro sia compiuto... è appena iniziato! E so che qualcuno potrebbe spaventarsi a questo pensiero, ma siate attenti che per paura di provare non 6 perdiate l'occasione...” “...la chiave per aprire la porta del cuore è lì davanti a voi, ma continuate ad aver paura di usarla e non provate, le vostre possibilità sono molte, ma spesso dimenticate, non le vedete e questo vi condurrà alla cecità. Vi è stata data la possibilità di essere presenti, quindi non aspettate di allontanarvi per capire ciò che vi siete a dare...” “...parliamo parliamo parliamo e nulla diciamo, molto pensiamo, poco riflettiamo, troppo lavoriamo di mente e mai scambiamo, mai troviamo il coraggio di metterci sotto la luce per farci aiutare a vedere qualcosa che da soli non vediamo. Paura di confrontarci, di sentire cose che non ci piacciono, di non trovare la comprensione, di sentirsi accusati, di sentirsi giudicati poiché se questo è quello che sentiamo, è perché è quello che facciamo, e questo è potere della mente che vi vuole allontanare. Come volete imparare se non volete che qualcuno vi possa ferire per potervi curare, ferire con amore?...” “...o si ha paura di sentirsi dire sempre le stesse cose, e perché accade questo? Perché si ha il solito problema mentale e, oltretutto, a volte non ci è gradito il tono di voce o ciò che ci viene detto poiché la paura principale è quella di dover accettare quello che ci viene detto. Accettare che non si è ancora lavorato a sufficienza, accettare di aver paura di lavorare, ma la paura di non potercela fare è soltanto un gioco della mente poiché ciò che vi capita non a caso è e siete in grado di superare tutto ciò che vi sta a capitare. Parleremo ancora di questo, ma per ora vi lascerò la possibilità e il potere... ah ah ah, di potervi analizzare...” “...son qui, son lì, oplà, lallalla, oplà! Io salto, tu salti, noi saltiamo... voi avete paura! Paura di non vedere dove state saltando, ma quando si è piccoli si salta... senza paura di cadere!...” “...avete paura di guardare gli errori che fate e cercate di giustificarvi per non provare dolore, invece di osservare, capire, allontanare e non ripetere. Con amore dovete dirvi la verità, se volete, niente è d'obbligo, ma sapete che 7 dove non c'è l'obbligo c'è la responsabilità delle nostre azioni e delle nostre scelte. Ascoltare i messaggi da me o da anime più elevate non è di nessuna utilità se da parte vostra non c'è più consapevolezza. La nostra crescita non è legata alla vostra, ma noi vi amiamo e vi rispettiamo e accettiamo e continuiamo, sempre che lo studio continui nel modo che già sapete. Non basta leggere, ascoltare... bisogna provare!...” “...stai cominciando a capire che devi essere dentro la situazione, ma fuori dal corpo. Devi guardarla senza farla penetrare, la devi far entrare solo per osservarla poiché deve esserti utile, e lo è, ma non ti deve far soffrire di quella sofferenza che è dolore puro. La sofferenza deve essere vissuta come un dolore che serve a guarire, quindi eliminate la parola sofferenza così come l'avete intesa fino ad oggi e guardatela con gli occhi dell'amore che avete dentro di voi. È un po' come il dolore del parto, state avendo delle doglie perché state per nascere a nuova vita e allora tutto diventa bello perché ciò che dovrete avere in cambio di quel dolore è un “essere” che vi permetterà di amarlo e di amarvi e di sentirvi amate dopo aver creato la vita, capite?...” “...siate presenti a voi stessi, ogni nascita crea sofferenza, ma la sofferenza di una nascita diventa gioia, coprendo così tutto il dolore provato, trasformandolo in amore e accettazione, con gioia di quel dolore. Siate lieti, alzate le vostre vibrazioni e non fate come alcuni che offrono i loro dolori al Padre. Perché donate il dolore al Padre? Voi ad una persona che amate cosa donereste? Fate sempre attenzione alle parole! Donate al Padre il grande amore con il quale accettate quel dono d'amore che chiamiamo sofferenza e che invece è dolore per la trasformazione. Ed è naturale che per nascere e rinascere tutto ciò avvenga come è meglio...” “...tutto, anche il dolore poiché... il rispetto del dolore non è soffrire insieme a chi si ama! Invece dovete cercà de capì come rispettà quer dolore, insieme a chi amate, perché nun pòi sentì lo stesso dolore de 'n artro, ma lo pòi rispettà e insieme condivide. E anche tutto er resto nella materia va fatto co educazione, co morta attenzione e nun fate finta de nun capì perchè anche se nun ve lo dicono ve basta de guardalla na persona. 8 Perché pe' capì lo capite e se è mascherato lo dovete da sentì, artrimenti che camminate a fa? Se invece siete uguali all'artri allora fate quello che fanno l'artri, se è questo che volete, e nun ve complicate la vita cor cammino spirituale...” “...che cosa intendete per sopportazione, la capacità di resistenza al dolore? Che cos'è una lotta? Ecco cosa già vi nuoce, la resistenza al dolore. Imparate invece ad amare il dolore poiché vi aiuta a capire dove potete curare qualcosa che non vi eravate nemmeno accorti di esservi fatti. Il dolore è un risveglio all'attenzione...” “...cara figlia, cos'è un dolore naturale? È una tua scelta poiché hai deciso di tornare qui con quel corpo e con quei dolori, quindi è molto naturale. È una tua scelta, ma come mai non ti senti male tutti i mesi? Non è forse vero che hai più dolore quando sei più nervosa? (Sì) Certo che è così e questo perché tu hai scelto di avere quel dolore nel momento in cui sfoghi la tua rabbia. Ognuno di voi sceglie ciò che ha e non ve ne rendete conto, ma ora siete vicini a cercare il perché di tutto questo. State avvicinandovi alla ricerca del vostro essere, anche se non siete ancora dentro la ricerca. Qualcuno è fuori della porta, qualcuno sta dentro la porta, qualcuno sta cercando la porta e c'è chi è affacciato alla finestra...” “...è sempre un problema interiore. Si dice che il dolore è un segnale di qualcosa che non funziona, invece tutto sta funzionando, ma in un altro modo. Abituatevi a cambiare il modo di parlare di voi e del vostro corpo. I vostri dolori, in un modo o nell'altro, provengono tutti dall'interno o da scelte fatte prima di rinascere o da scelte fatte nel vostro cammino attuale, e se non è dall'interno che è guarito, ritornerà...” “...quindi se devi aiutare un altro non senti più il tuo dolore? Come siete strani... siete strani voi, per dimenticare il vostro dolore aspettate di vedere il dolore di qualcun altro. Per crescere dovete essere sempre attenti, solo in questo modo riuscirete ad amare il vostro dolore e a comprendere quello degli altri e quindi cercherete di non farli cadere... se vi riesce...” 9 “...siete tutto un dolore e vengono fuori dalle vostre paure e dai vostri timori, siete voi a crearli e dovete scaricare l'energia, ecco perché dovete imparare ad ascoltarvi. Ci sono vari modi per scaricare le energie, ma non sempre lo stesso metodo è adatto al momento e alla persona, quindi dovete ascoltarvi e capire che cosa vi aiuta di più in quel momento e poi aiutatevi fra di voi poiché conoscete vari modi. Tutto muove l'energia, tutto è energia non lo dimenticate. Poi parlate col mezzo, lei sa, anche se non sa chi glielo ha detto...” “...ma la paura insita nella mente, soggiogata da ciò che l'occhio vede, porta ad alterare la gioia e a trasformarla in dolore poiché la condizione umana si sente nella normalità quando dolore ha. Il Concetto Universale non comprende dolore, ma attimi di respiro diverso per imparare il grande e diverso fluire. Molti cadono per paura di cadere, molti si rialzano e dicono: “Meglio lasciar perdere perché presto ricadrò” e passano la vita aspettando che accada, altri cadono, si rialzano e gioiscono di non essere rimasti a terra. Ciò che penserete nutrirà ciò che diventerete e questo vi darà modo di aprire o di chiudere l'incontro della Fratellanza...” “...ricordate che sorridere è gioia... schernire è dolore!...” “...quindi la gioia trasforma il dolore in piacere, e la gioia è una delle espressioni dell'amore. Se impari ad amare i tuoi dolori, diventeranno gioia. È questo che non riuscivi a capire vero? (Sì) Non esiste niente che vi possa procurare dolore se siete attente a percepire che cosa vi sta arrivando da quella sensazione. Tutto si può trasformare, tutto e niente poiché tutto è... niente!...” “...cercate sempre di leggere tra le righe, il fatto è che voi avete soprattutto paura di essere emarginati perché diversi, se invece riuscite ad accendervi poi non avrete più paura. I vostri timori sono solo paure, ma voi riuscite, spesso, a cambiare il significato delle parole. Avete paura che riflettendo vi rendiate conto di sbagliare, tutta paura perché pensate: “E se non fosse vero? Dov'è la verità, è vero ciò che penso o è vero ciò che ascolto?”. Dubbi, incertezze, 10 paure, ma è sempre e comunque paura. Che cosa vi spaventa di più? Che cosa può darvi la certezza, tanto che vi venga tolto un dubbio? O non è invece meglio che cominciate a usare la percezione, con l'intelligenza, e così potete capire?...” “...che intendete per sofferenza? Parlate di dolore fisico o sofferenza interiore, state attenti alle parole poiché non v'è malattia che vi possa ferire nello Spirito. La sofferenza, della quale molto parlate, siete sicuri di conoscerla? La sofferenza è diversa per ognuno, ma è solo un aiuto per crescere, apprezzare, confrontare, valutare e capire. Come fareste altrimenti a gioire di ciò che avete se non sapete cosa vuol dire non averlo? Soffrite anche quando avete paura di perdere le cose materiali perché non le vedete più, ma non si perdono, è la paura che vi allontana dal centro e vi porta in periferia dove non c'è Luce per “vedere”...” “...e non abbiate paura poiché se la paura vi penetra diventerà rabbia, che diventerà... odio! Se permettete a qualcuno di farvi penetrare con la paura, per reazione vi arrabbierete e lo odierete e ogni volta che lo vedrete ricorderete quella sensazione. Quindi non temete di sbagliare non vi è errore, vi sono solo scelte e quindi quello che otterrete è solo un altro risultato...” “...chi ha paura di confrontarsi, di mettersi alla prova, di comprendere, di scambiare, di donare e non aspettare di ricevere, chi ha timore, chi si stanca, chi non accetta, come potrà aprire gli occhi alla Luce Infinita? Questo lavoro, che è un bellissimo gioco, deve entrare in voi, lo dovete sentire, ci dovete credere dentro, sempre se volete. E questo non perché amate me, ma perché amate la verità, io sono solo un piccolo, piccolo raggio di quell'Amore che Egli ci dona. Per riconoscere l'unione bisogna volere, io ho pregato perché ciò avvenisse e sono stato ascoltato, ora tocca a voi... Non vi sono chissà quali pericoli, l'unico pericolo è la paura di ciò che non sapete ed è la mente che vi gioca ad essere rifiutati dal mondo. Vi considereranno un po' strani e diranno cose non vere... quindi fate attenzione perché sarete toccati nel cuore. A presto amici cari...”
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