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| "L'uomo s'illude di essere lui ad agire, a fare, a costruire, a decidere; non si rende conto di essere dominato, nelle sue scelte, da forze superiori; non vede che cosa lo induce a muoversi in un modo piuttosto che in un altro, a ripetere ciclicamente le stesse operazioni; non riconosce il suo grado di meccanicità, il suo stato di letargia, di autoipnosi, di automistificazione. Oggi la civiltà, non conoscendo limiti d’estensione nel suo ambito di influenza, ha strappato l’uomo dalle condizioni normali in cui dovrebbe vivere. In quanto persone del nostro tempo, siamo diventati, a causa di un ambiente anormale, quasi dei semplici animali che vivono automaticamente in uno stato vegetativo. L’uomo moderno non agisce mai di propria volontà, ma manifesta solo azioni stimolate da perturbazioni provenienti dall’esterno. L’uomo moderno non pensa, ma qualcosa pensa per lui, egli non agisce, ma qualcosa agisce tramite lui, egli non crea, ma qualcosa viene creato per mezzo suo. La verità soltanto ha il potere di placare la coscienza. Fino a quando un uomo non scopre se stesso non può vedere. La sincerità è la chiave per l'auto-conoscenza ed essere sinceri con se stessi reca grande sofferenza." G.I. Gurdjieff
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