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| Parte estremamente sensibile dei capelli (e spesso sottovalutata), il cuoio capelluto necessita invece di attenzioni e cure particolari. Esiste un'intera categoria di prodotti ad hoc, per eliminare impurità e stimolare la crescita della chioma.Cute sana, chioma bella. In altre parole, per avere bei capelli bisogna prendersi cura anche del cuoio capelluto, zona a cui spesso non si riservano le attenzioni necessarie.
Oltre al classico massaggio durante lo shampoo, non gli si presta altra attenzione, ma soprattutto, nessun prodotto dedicato.
È necessario identificare le necessità e i bisogni della cute per mantenerla in equilibrio e ottenere, come risultato, capelli sani e luminosi» spiega Gaia Merini, Senior Trainer Klorane e René Furterer Specialist.
*** Cuoio capelluto, un “ecosistema” a sé ***
Meglio quindi partire dalle basi: il cuoio capelluto non è già parte dei capelli.
È infatti cute, e come tale ha bisogno di tutte le attenzioni del caso: «Spesso si paragonano i capelli a piante in crescita e il cuoio capelluto al terreno che deve essere fertile per poter nutrire le stesse piante.
Un’immagine metaforica ma anche concreta, che ci spinge a prendersi molta cura della cute con l’aiuto di prodotti specifici, ma anche con tecniche di massaggio stimolanti o rilassanti» spiega l’esperta.
Negli ultimi anni questa particolare zona è al centro dell’hair routine.
In Europa è un trend che sta emergendo in queste stagioni, sulla coda del grande successo del segmento in Asia.
Come hanno evidenziato alcuni siti di e-commerce, già prima della pandemia si era verificato un aumento di interesse e vendite di prodotti ad hoc pari al 196% (secondo Cult Beauty).
*** Cuoio capelluto, cosa succede con il freddo in inverno ***
«Il cuoio capelluto, in autunno e in inverno, vive un momento di difficoltà: deve far fronte a un clima più rigido, che lo rende più sensibile e disidrato»
Alle basse temperature si aggiungono sporco e inquinamento, eccessiva produzione di sebo e pelle morta, un accumulo di prodotti di styling ma anche l’uso di tools sbagliati, eventuale sudore, esposizione costante ai raggi UV, tinta sono tutti fattori che hanno ostruito i follicoli del cuoio capelluto. Senza contare problematiche fisiologiche, come sbalzi ormonali e stress. Risultato?
La cute va in tilt, si infiamma, prude e la crescita del capello è rallentata a causa proprio dell’ostruzione dei follicoli
È esattamente lo stesso discorso che si applica alla pelle, quando risulta appesantita, opaca, grigia e sporca a causa di smog esterno e interno, trucco, inquinamento che si depositano sulla pelle. Come agire quindi?
*** Come prendersene cura: calibrare lo shampoo ***
«Per ovviare a queste difficoltà, è possibile attuare una strategia di distanziamento tra i lavaggi, in modo da aggredire il meno possibile sia il capello che il cuoio capelluto.
Durante l’inverno, si dovrebbe mettere un freno ai numerosi lavaggi svolgendone un numero inferiore, a seconda delle necessità del capello. Dai 2 o 3 alla settimana potrebbero essere sufficienti.
Volendo, si può intervenire con un gesto beauty molto pratico, lo shampoo secco»
Segue
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