| Tutto scaturisce dalla Verità ed è la Verità che ci protegge. Il Signore Siva disse ad Harischandra “La tua verità ti ha protetto” dopodichè riportò in vita Lohitasva. A questo punto, arrivò anche Visvamitra che disse: “Io ho fatto tutto questo solamente per saggiare la tua aderenza alla verità. Io ti restituisco il tuo regno”. Dopo aver ottenuto la benedizione del Signore Siva, il Re tornò al suo regno con la moglie e il figlio; tutti i sudditi li aspettavano ansiosamente e gioirono del loro ritorno. Tutti furono contenti e apprezzarono l’episodio intero come un Lila (Gioco Divino) di Dio.
Un solo Principio Divino permea il mondo intero L’uomo moderno va orgoglioso delle sue ricchezze e proprietà pensando di aver egli stesso guadagnato ogni cosa e che tutto gli appartenga ma dimentica che questo è stato possibile soltanto per Grazia di Dio. Dio non ha forma ed è al di là della nascita e della morte. Chi nasce deve anche morire ma Dio non ha nascita né morte; nello stesso modo, non ne ha la Trinità di Brahma, Visnu e Siva. Per Dio non c’è alcun andare e venire, Egli è onnipresente. Le persone ritengono Dio responsabile della loro felicità e del dolore ma Egli non è responsabile di nessuno dei due; se pensate altrimenti, è tutta vostra immaginazione. Se voi malmenate qualcuno oggi, sarete malmenati da qualcunaltro più tardi; se fate danno a qualcuno ora, sarete danneggiati anche voi. Quindi ognuno dovrà subire le conseguenze delle sue azioni. Qualunque cosa sperimentiate, non è altro che la reazione, il riflesso e la risonanza di ciò che avete fatto. Dio non c’entra niente; qualunque cosa fate vi torna indietro e quindi vedete il bene, fate il bene e sperimentate il bene. Dio non vi dà niente e non riceve niente da voi, non interferisce mai in niente.
Ognuno deve affrontare le conseguenze delle sue azioni, chiunque egli sia. Nessuno può sapere che cosa il futuro gli riservi ma una cosa è sicura: tutti devono raccogliere le conseguenze delle loro azioni. Anche il potente Rama soffrì il dolore della separazione dalla moglie Sita e pianse come una persona comune, anche i potenti Pandava dovettero andare in esilio e vivere nella foresta.
Le azioni cattive sono la causa di tutte le vostre pene; non comprendendo questa verità, la gente imputa a Dio la propria sofferenza. Pensare che Dio sia responsabile della vostra perdita o del guadagno, della felicità o del dolore, della nascita o della morte, è un errore grossolano: Dio è il testimone eterno, non incolpateLo di niente. Voi stessi siete responsabili della realizzazione dei vostri desideri o del contrario; ognuno deve ritenere se stesso responsabile di tutto ciò che sperimenta. Dio non è in qualche luogo lontano, non c’è bisogno che Lo andiate a cercare: voi stessi siete Dio. Le Upanishad dichiarano “Io sono Brahman (Aham Brahmasmi)”. Quando qualcuno chiede il vostro nome, voi dite “Io sono il Tal dei Tali” ma il nome che avete ve lo hanno dato i genitori alla nascita, non è il vostro nome vero; voi dovreste dire sempre “Io sono Brahman (Aham Brahmasmi), Quello tu sei (Tat tvam asi), Questo Se è Brahman (Ayam Atma Brahma). Voi non siete limitati ad alcun nome o luogo, lo stesso Principio Atmico che è presente in Chima e Brahma è in voi. L’Atma non ha forma né nascita o morte, è presente in tutti i periodi di tempo cioè nel passato, nel presente e futuro. Rammentate sempre a voi stessi che siete l’incarnazione dell’Atma, non siate preda dell’illusione “Egli è Dio (Deva), io sono l’individuo (jiva)”; tra Jiva e Deva non c’è differenza di alcun tipo, un solo Principio Divino permea il mondo intero.
Le relazioni temporali sono irreali Tutte le relazioni fisiche del mondo sono allacciate da voi stessi. Quando vi sposate, dite “Questa è mia moglie, io sono suo marito” ma, in effetti, né lei è vostra moglie né voi siete suo marito; voi la considerate “moglie” a causa della vostra illusione. Se non esiste niente come moglie e marito, come può qualcuno essere chiamato loro figlio? “Lo stesso Atma alberga in tutti gli esseri (Ekatvam Sarva Bhutatma) ma voi considerate i milioni di esseri viventi diversi l’uno dall’altro. Quando mettete uno zero accanto al numero uno avete un dieci, se ci mettete un altro zero diventa cento e con tre zeri fa mille; continuando ad aggiungere zeri, il valore cresce ma uno rimane soltanto uno. Voi siete uno, quando vi sposate diventate due; dopo uno o due anni, avete un figlio o una figlia e allora dite “Io sono il marito, ella è mia moglie, loro sono mio figlio e mia figlia” ma tutte queste relazioni di marito, moglie, figlio e figlia sono solamente una illusione vostra; tutte queste relazioni fisiche le avete create voi. Voi potete vivere come marito e moglie per un periodo di tempo ma chi è il marito e chi è la moglie quando uno di due lascia il mondo? La base di tutte le relazioni sono i vostri desideri che vengono e vanno; quando i desideri non ci sono, non c’è neppure la relazione. Si dice “Quando i loro desideri sono soddisfatti, le persone non si guardano neppure in faccia”.
Voi leggete i testi sacri come la Bhagavad Gita, il Bhagavata e il Ramayana; mentre li leggete, eventi vari appaiono davanti all’occhio della vostra mente come scene diverse sullo schermo del cinema. In effetti, ciò che vedete al cinema non è altro che uno spettacolo di marionette; in realtà, nessuno degli attori muore e nessuno piange. Forse ora non potete capire questo. Quaranta anni addietro, l’attrice cinematografica Kanchana Mala venne da Me. Forse avete tutti udito il suo nome. Ella mi disse “Swami, non mi piace continuare a recitare nei film” e, quando gliene chiesi il perché, aggiunse “Swami, la vita sullo schermo è diversa da quella reale. Nel film, un attore può essere un re e un altro un servitore ma tra i due non c’è una relazione reale. Guardando questo spettacolo di marionette, alcuni piangono, altri ridono e altri ancora si rattristano; io non desidero esser parte di questa commedia di burattini”. Non è anche questo mondo una commedia di burattini? Tutte queste relazioni terrene sono irreali come le marionette sullo schermo. In questo mondo, tutti dicono “mio padre, mia madre, mia sorella, mio figlio, mio genero” e così via ma, in realtà, non ci sono relazioni simili, c’è soltanto un Principio Divino. L’Uno volle diventare i molti(Ekoham Bahusyam); voi pensate che Io sia seduto sulla sedia e voi siate seduti sul pavimento ma, in effetti, né Io sono seduto sulla sedia né voi siete seduti sul pavimento: tutti noi siamo nello stesso luogo. Voi pensate che Dio sia in un luogo più elevato e voi siate in uno più basso; questa è una sorta di commedia al livello fisico. Né Io sono separato da voi né voi siete differenti da Me, voi ed Io siamo uno, tutti noi siamo parte della stessa Forma Cosmica. Voi preparate molti dolci come il budino di grano, quello di mandorle e il gulab jamun; anche se li chiamate con nomi differenti, lo zucchero lo stesso in tutti. In egual modo, tutti sono incarnazioni dello stesso Principio Divino. Al livello terreno, voi potete considerare qualcuno vostro avversario e credere che vi odi; nonostante ciò, se gli offrite i vostri omaggi, anch’egli vi tratterà con rispetto. In verità, tra l’uno e l’altro non c’è nessuna differenza anche se, a livello fisico, potete considerare una persona diversa dall’altra. Quando cambierete il modo di vedere, comprenderete che tutti sono uno. La gente Mi chiede “Swami, come si può avere la concentrazione? Come si può vedere Dio?” ma Dio è lì dentro di voi, voi siete Dio.
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