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| Le parole che pronunciamo echeggiano nel nostro cervello determinando la produzione di ormoni che sono responsabili della nostra felicità o della nostra infelicità. Sta a noi usare le parole giuste affinché avvenga quel che desideriamo.
Il cervello le processa in modo letterale, e questo può essere un vantaggio oppure uno svantaggio. Se, per esempio, appena alzata ti guardi allo specchio e dici a te stessa «oddio, sono distrutta», il tuo cervello registra la parola “distrutta”, che è evidentemente metaforica ma che lui riconosce come molto pericolosa. Solo pensarla, aumenta la produzione di ormoni dello stress, la qual cosa contribuisce a renderti ancora più stanca.
Immagina di pronunciarla più volte durante la giornata: per quanto tu sia stanca, questo atteggiamento linguistico peggiorerà di certo la situazione. La stessa cosa vale anche se tu, di fronte allo specchio, dovessi dire, scherzando con te stessa una cosa del tipo: «Mamma mia, stamattina sono proprio un fiore!». Per quanto la frase sia ironica, il cervello registrerà la parola fiore.
Ti lascio indovinare: meglio ripetere cento volte al giorno “distrutta” o “fiore”? Che tipo di ripercussioni pensi che avrà questa seconda scelta?
(Chiara Franchi - Funziona solo se brilli)
https://www.ilgiardinodeilibri.it/libri/__...ibro.php?pn=351
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