IL FARO DEI SOGNI

L'occulto potere della Massoneria

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Il libro da cui è stato estratto questo testo era un tomo voluminoso (617 pagine), intitolato Complotto contro la Chiesa, che venne distribuito ai Padri Conciliari durante il Vaticano II (1962-1965) per metterli in guardia dalle trame giudaico-massoniche poste in atto contro la Chiesa cattolica. Purtroppo, il grido d'allarme lanciato dall'Autore non venne ascoltato. La Dichiarazione conciliare Nostra Ætate, sulle relazioni con l'ebraismo e con le altre religioni non cristiane, il cui testo era stato redatto nelle Logge della Massoneria esclusivamente ebraica del B'nai B'rith, venne approvato il 28 ottobre 1965. In realtà, dietro lo pseudonimo Maurice Pinay, c'era un gruppo di sacerdoti messicani, guidati dal gesuita Padre Joaquin Saenz y Arriaga s.j., che lottò strenuamente per impedire alla giudeo-Massoneria di pilotare il Concilio nella direzione voluta dai nemici della Chiesa.



I

LA MASSONERIA, NEMICA DELLA

CHIESA E DEL CRISTIANESIMO



Poiché il tema di questo capitolo seconda parte del libro è stato trattato con ineguagliabile maestria, e analizzato in profondità, da eminenti personalità come Sua Santità Papa Leone XIII (1810-1903), l'Eminentissimo Cardinale José Maria Caro (1866-1958), Arcivescovo di Santiago nel Cile, Monsignor Léon Meurin († 1895), Arcivescovo e Vescovo di Port-Louis, nonché da diversi altri, sempre insigni, scrittori e studiosi cardinale josé maria caroecclesiastici e secolari - i quali hanno anche copiosamente documentato i loro argomenti - noi ci siamo limitati a trascrivere, letteralmente, queste tanto autorevoli opinioni. Qualsiasi commento, infatti, non potrebbe che risultare per lo meno superfluo. Sua Santità Leone XIII, nella Sua Enciclica Humanum Genus, del 20 aprile 1884, dice: «I Romani Pontefici, nostri Predecessori, vegliando, solleciti della salvezza del popolo cristiano, conobbero ben presto chi era, e cosa voleva, questo nemico capitale; lo conobbero non appena esso si affacciò dalle tenebre della sua occulta congiura e non appena esso, rivelando la sua ispirazione e il suo metodo, prese a minacciare con le sue previsioni, quei prìncipi e quei popoli che non si lasciavano sorprendere dalle male arti e dalle insidie approntate per ingannarli. Il primo avviso del pericolo si ebbe nell'anno 1738, da Papa Clemente XII (Constitutum in eminenti, die 24 aprilis 1738), che fu confermata e rinnovata da Papa Benedetto XIV (Const. Providas, die 18 maii 1751), da Papa Pio VII (Const. Ecclesiam a Jesu Cristo, die 13 septembris 1821) che seguì le orme di entrambi i suoi predecessori. Leone XII, includendo nella Costituzione Apostolica Quo graviora (Const. data die 13 martii 1825) ciò che in materia era stato decretato anteriormente, lo ratifìcò e confermò per sempre. Pio VIII (Enciclica Traditi, die 21 maii 1829), Gregorio XVI (Enciclica Mirari, die 15 augusti 1835) e Pio IX (Enciclica Qui pluribus, die 9 november 1816). Allocuzione Multiplices inter, die 25 september 1865, ecc... parlarono sicuramente molte volte, ispirati dal medesimo sentimento. Oggi, seguendo l'esempio dei nostri Predecessori - è sempre Papa Leone XIII che parla - abbiamo deciso di esprimerci, dinanzi e contro la stessa società massonica, avverso al sistema della sua dottrina, ai suoi intenti, alla sua maniera di sentire e di operare,papa leone XIII onde lumeggiare ancor meglio la sua forza malefica, e quindi impedire il contagio di questa peste così funesta. Non può l'albero buono dar frutti cattivi, ne l'albero cattivo dar frutti buoni (Mt 7, 18), e i frutti della sètta massonica sono, oltre che dannosi, acerbissimi. Dagli indizi certi che poc'anzi abbiamo menzionato risulta qual'è l'ultimo e il principale, dei suoi fini; sappiatelo: la distruzione dalle fondamenta di tutto l'ordine religioso e civile stabilito dal cristianesimo, e l'edificazione, alla loro maniera, di un altro ordine con fondamento e leggi tratti dalle viscere del naturalismo. Oltre a questo, gli errori causa di turbamento da noi elencati, bastano già ad infondere negli Stati paura e spavento, perché tolto il timor di Dio e il rispetto delle Sue Divine Leggi, tenuta in minor considerazione la autorità dei prìncipi, consentita e legittimata la mania delle rivoluzioni, scatenate con la maggiore licenziosità le passioni popolari, senza altro freno che un'eventuale condanna, avremo, per forza, mutazioni e scompiglio. Ed è precisamente questo che cerebralmente macchinano, ostentatamente d'accordo, molte organizzazioni di comunisti e socialisti, nei disegni dei quali non può dirsi davvero aliena la sètta dei massoni, visto che questa appoggia apertamente quegli intenti ed è d'accordo con loro sui principali dogmi. Comunque, dinanzi ad un male tanto grave e tanto diffuso, ciò che a noi compete, Venerabili Fratelli, è dedicarci con tutta l'anima alla ricerca di un rimedio. E poiché sappiamo che la migliore e più sicura speranza di rimedio è riposta nella virtù della religione divina, tanto più odiata dai massoni quanto più temuta, riteniamo che di gran lunga il più importante sia servirsi di questa tanto salutare virtù per combattere il nemico comune. Così, tutto ciò che decretarono i Romani Pontefici, nostri Predecessori, per impedire i tentativi e gli sforzi della sètta massonica, quanto Essi sanzionarono per allontanare gli uomini da organizzazioni del genere, o ancor meglio, toglierli a queste, tutte e ognuna di queste cose diamo per ratificate e le confermiamo pienamente con la nostra autorità apostolica».



Come si è visto, tanto Sua Santità Papa Leone XIII, come vari altri Sommi Pontefici che lo precedettero, esprimono molto chiaramente la loro condanna della Massoneria, e riconoscono, nel medesimo tempo, che l'intento di questa tenebrosa associazione è quello di distruggere la cristianità, in ciò e per ciò alleata con i socialisti e con i comunisti. Ma... chi dirige la Massoneria? Nelle pagine seguenti dimostreremo che coloro che dirigono la Massoneria sono gli stessi che dirigono il socialismo e il comunismo: gli ebrei.



segue II

Gli ebrei, fondatori

della Massoneria

 
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II

Gli ebrei, fondatori

della Massoneria



«Smascherare la Massoneria - disse Leone XII (1760-1829) - è vincerla». Se poi riusciamo a spogliarla dei suoi veli, ogni spirito retto, ogni cuore limpido arretrerà con orrore; basterà questo per distruggerla e per farla esecrare dagli stessi che oggi le obbediscono. L'illustre e insigne papa leone XIIgesuita Mons. Léon Meurin, Arcivescovo e Vescovo di Port-Louis, nella sua poderosa opera Simbolismo della Massoneria, dimostra con una documentazione schiacciante, che gli ebrei sono i fondatori, organizzatori e dirigenti della Massoneria, della quale essi si servono per conseguire il dominio mondiale e distruggere la santa Chiesa cattolica. Tra la bibliografia autorizzata che egli sottopone al lettore figurano alcune citazioni che noi riportiamo: «Il primo Consiglio Supremo (della Massoneria) venne costituito, come già abbiamo detto, il 31 maggio 1801 a Charleston, Grado 33 di latitudine Nord, sotto la presidenza dell'ebreo Isaac Long, nominato Ispettore Generale dall'ebreo Mosé Cohen che aveva ricevuto il suo grado a Spitzer, da Hyes, da Franken e dall'ebreo Morin» 2. Erano ebrei, inoltre, i fondatori di quel primo Gran Consiglio che si sarebbe poi convertito nel centro della Massoneria cosmopolita. Questo Gran Consiglio prese sede in America, situato precisamente al 33° Grado di latitudine Nord. Il capo supremo risiede ancora a Charleston, dal 1801. Nell'anno 1889, questi era Albert Pike (1809-1891). La qualifica e il titolo di ognuno dei Fratelli\ e anziani, sono i seguenti: «Poderosissimo Sovrano Commendatore, Gran Maestro del Supremo Consiglio di Charleston, primo Consiglio Supremo del globo; Gran Maestro Supremo Conservatore del Sacro Palladium, Sovrano Pontefice della Massoneria Universale». Con questi titoli pomposi Albert Pike pubblicò la sua «lettera enciclica», nell'anno tredicesimo del suo pontificato, assistito dagli Illustrissimi, Molto illuminati, e Molto Sublimi Fratelli, Sovrani, Grandi Ispettori Generali, Eletti Maghi, che compongono il serenissimo Gran Collegio degli Eletti Maestri, Consiglio della Falange Speciale e del Sacro Battaglione dell'Ordine 3.



L'«enciclica» enumera i ventitre Consigli Supremi potenziali, per ora, o funzionanti a cominciare da quello di Charleston, sparsi per tutto il mondo. Successivamente enumera i cento «Grand'Orienti» e le «Grandi Logge» di tutti i Riti, in comunicazione col Supremo Consiglio di Charleston come Sovrana Potenza Massonica (un rituale, questo, esclusivamente ebraico). Enumera, ad esempio, il Grand'Oriente di Francia, il Consiglio Generale del Rito di Misraim, il Gran Consiglio dei Massoni Oldfellows, ecc... Da quanto sopra, possiamo concludere che la Massoneria è una su tutto il globo, pur assumendo innumerevoli forme, sotto la direzione suprema del Sovrano Pontefice di Charleston 4.



Origine ebraica



I riti e i simboli della Massoneria e delle altre associazioni segrete ricordano costantemente la Cabala e l'ebraismo, la ricostruzione del Tempio di Salomone, la stella di David, il segno di Salomone, i nomi dei diversi Gradi, come, ad esempio, Cavaliere Kadosh (kadosh, in ebraico, significa «santo»), Principe di Gerusalemme, Principe del Libano, Cavaliere del Serpente d'Airen, ecc... E la preghiera dei massoni inglesi, adottata in unaelia benamozegh riunione tenuta nel 1663, non ricorda forse in maniera evidente la liturgia ebraica? 5 Anche la Massoneria scozzese cita, nel datare ogni suo atto, l'era giudaica. Un libro del massone americano Pike 6, che nel 1889 divenne Capo Supremo del Gran Consiglio di Charleston, ad esempio, da lui scritto nel 1871, è così datato: «Anno mundi 5641». Attualmente, questa cronologia viene conservata soltanto negli alti gradi, mentre i massoni aggiungono generalmente quattromila anni all'era cristiana, e non 3.760 come gli ebrei 7. Il sapiente rabbino Elia Benamozegh (1823-1900) scrive quanto segue: «Coloro che vorranno sottoporsi al lavoro di esaminare attentamente le questioni relative ai contatti tra il giudaismo e la.... Massoneria filosofica, la Teosofia e i misteri in generale, perderanno un po' della loro sdegnosa superbia verso la Cabala. E smetteranno di sorridere spregiosamente dinanzi all'idea che la teologia cabalistica possa avere una missione da compiere nella trasformazione religiosa del domani. Chi sono i veri dirigenti della Massoneria ? La domanda non è certamente una domanda da poco. Questo è infatti uno dei misteri più ben custoditi della sètta, uno dei segreti più attentamente vigilati. Si può affermare, però, che il lavoro massonico si sviluppa in tutto il mondo di pieno accordo, e risulta informato ad uno stesso ed unico piano; che i suoi mezzi sono sempre e dovunque identici e che i fini perseguiti sono costantemente gli stessi. Tutto ciò ci autorizza a credere che esiste quindi un centro unico che dirige tutti i movimenti della setta» 8. Più avanti affronteremo questa questione. Vogliamo ora ricordare, che la cosìddetta Carta di Colonia, datata 24 giugno 1535, parla di un direttore della Massoneria: il Grande Maestro, o Patriarca, che, anche se conosciuto da un numero ristretto di Fratelli\, esiste realmente.



Roger Gougenot des Mousseaux (1805-1876) indica che questa selezione dell'Ordine, questi capi effettivi che soltanto pochissimi iniziati conoscono, opera alle dipendenze proficue e segrete dei cabalisti israeliti (pagg. 338-339). Aggiunge inoltre che i veri capi della Massoneria sono gli amici, gli ausiliari e i vassalli dell'ebreo, che essi rispettano come signore e sovrano. Della stessa opinione sono Eckert, Drumont, Deschamps, Mons. Jouin, Lambelin e altri esperti di questioni massoniche frédéric passyed ebraiche 9. Lasciamo ora da una parte gli insegnamenti dogmatici della Massoneria e dell'ebraismo, ed esaminiamo l'alleanza tra il giudaismo e la Massoneria dal punto di vista puramente pratico e reale. Usando la logica non si può fare a meno di giungere alla conclusione seguente, formulata anche da Léon de Poncins (1897-1976), nella sua opera dal titolo Le forze segrete della rivoluzione: «L'universalità della Massoneria, il suo durare, la invariabilità dei suoi fini, possono essere perfettamente compresi unicamente se si tratta di una creazione ebraica che serve interessi ebraici. Tutto risulterebbe assolutamente incomprensibile se la sua origine fosse cristiana. La finalità stessa della Massoneria - la distruzione della civiltà cristiana - rivela l'ebreo; perché soltanto lui ne sarebbe beneficiato e soltanto lui, unicamente lui, è animato da un odio talmente violento contro il cristianesimo, da rendergli possibile la creazione di una organizzazione siffatta. La Massoneria - prosegue de Poncins - è una Società Segreta, diretta da una minoranza internazionale. Questa ha giurato un odio implacabile al cristianesimo. Questi tre caratteristici segni sono precisamente gli stessi che formano i lineamenti del giudaismo, lo definiscono e, infine, dimostrano che gli ebrei sono l'elemento direttivo delle Logge» 10. Già nel 1867 era stata organizzata la Ligue Internationale et Permanente de la Paix («Lega Internazionale Permanente della Pace»), e il suo segretario, l'ebreo Frédéric Passy (1822-1912), abbozzò l'idea di un tribunale per indagare e quindi decidere senza appello, in merito a tutti i conflitti tra le nazioni 11. Il giornale Archives Israélites auspicava egualmente, nell'anno 1864, la costituzione di un tribunale siffatto. «è naturale e anche necessario - scriveva un tale Levy Bing - che si realizzi presto la formazione di un altro tribunale - un tribunale supremo - al quale dovranno essere sottomessi i grandi conflitti politici, i contrasti tra nazione e nazione; un tribunale che giudicherà in ultima istanza, e la cui ultima parola sarà decisiva. Questa parola sarà quella d'Iddio, pronunciata dai suoi figli primogeniti (gli ebrei), e dinanzi alla quale s'inchineranno con rispetto tutti gli uomini dell'Universo, nostri fratelli, nostri amici, nostri discepoli» 12.



Questi sono i sogni d'Israele. E, come sempre, coincidono con quelli della Massoneria. «Instaureremo la Repubblica in tutta la vecchia Europa - scrive l'Almanacco dei Frammassoni - allorquando regnerà Israele autocraticamente, su tutto il vecchio Continente» 13. Al Congresso Mondiale della Gioventù Ebraica, svoltosi il 4 agosto 1926, H. Justin Godard affermò che gli ebrei sono il sostegno più fermo della Società delle Nazioni, ai quali questa deve la sua esistenza 14. Più preciso è l'ebreo Cassin: «La rinascita del sionismo sarà opera della Società delle Nazioni. Per questo le organizzazionitempio di salomone ebraiche la difendono e per questo i rappresentanti del popolo eletto pullulano a Ginevra» 15. L'Eminentissimo Cardinale Jose Maria Caro, Arcivescovo di Santiago e Primate del Cile dimostra, del pari, nella sua documentata opera Il Mistero della Massoneria, come siano gli ebrei che dirigono questa sètta, con il fine di dominare il mondo e distruggere la santa Chiesa. In proposito sulle origini della Massoneria, egli scrive: «Il rituale massonico, denuncia con assoluta evidenza la sua origine ebraica; i simboli, cominciando dalla stessa Bibbia, ad esempio, lo scudo (rappresentativo dell'insegna) in cui sono effigiati, araldicamente, i cherubini di vario genere descritti nella seconda visione di Ezechiele nonché un bue, un uomo, un leone e un'aquila, le due colonne del tempio massonico, ricordo, quest'ultimo, del Tempio di Salomone; la ricostruzione del Tempio, che simbolizza l'opera massonica, ecc... Le leggende e il catechismo, inoltre, tratti in gran parte dalla Bibbia, interpretata quasi sempre secondo le necessità della sapienza massonica, specialmente la leggenda di Hiram, e che disimpegnano una parte tanto importante nel rito massonico. Le parole, o i termini, usuali come i nomi delle colonne Boaz e Jakin, le parole di riconoscimento o di lasciapassare, Tubalcain, Schiboleth, Giblim o Moabon, Nekum o Nekam, Abibalo, ecc..., l'importanza attribuita ai numeri, cosa tutta propria della Cabala, tutto fornisce una decisiva testimonianza dell'influenza cabalistica nella Massoneria. E, finalmente, i fatti: il regno del terrore, l'esplosione di odio satanico contro la Chiesa, contro Nostro Signore Gesù Cristo, le orribili bestemmie in cui prorompevano i rivoluzionari massoni in Francia, non sono che l'espressione e la realizzazione delle aspirazioni delle sètte cabalistiche e segrete che nel corso di molti secoli hanno operato contro il cristianesimo. Ciò che i bolscevichi, ebrei nella maggior parte, fanno oggi in Russia contro il cristianesimo, non è che una nuova edizione di quanto fecero i massoni durante la Rivoluzione Francese. Gli esecutori sono diversi, ma la dottrina che li muove e li autorizza, nonché la suprema direzione e guida, sono sempre le stesse» 16.



segue III
GLI EBREI CHE DIRIGONO

LA MASSONERIA

 
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