IL FARO DEI SOGNI

Lazio

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Lazio

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Lazio è una regione a statuto ordinario dell'Italia centrale, con capoluogo Roma. Con 5 707 521 abitanti è la seconda regione più popolata d'Italia dopo la Lombardia[4], e la nona per estensione della superficie. Confina a nord-ovest con la Toscana, a nord con l'Umbria, a nord-est con le Marche e l'Abruzzo e a sud-est con il Molise e la Campania.



A ovest invece è bagnato dal mar Tirreno, al suo interno è presente la piccola enclave della Città del Vaticano.

Nella remota antichità il Lazio (Latium) comprendeva soltanto una parte limitata dell'attuale regione, compresa tra il corso inferiore del Tevere, il mar Tirreno, le paludi pontine e i monti Sabini.


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Geografia fisica - Territorio
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330px-Altimetria_Lazio



Lazio, regione dell'Italia centrale, si colloca sul versante medio-tirrenico e occupa 17232 km² di territorio italiano, estendendosi dagli Appennini al mar Tirreno. Il territorio non presenta caratteristiche fisiche omogenee, anzi si caratterizza per la sua eterogeneità, con prevalenza di zone montuose e collinari; le pianure si trovano per lo più in prossimità della costa.

È una regione prevalentemente collinare: il 54% del suo territorio è occupato da zone collinari, il 26% da zone montuose ed il restante 20% da pianure.

Partendo dal nord ovest della regione, troviamo tre distinti gruppi montuosi di modeste dimensioni: i Monti Volsini, i Monti Cimini e i Monti Sabatini.

Caratteristica comune di questi gruppi montuosi è la loro origine vulcanica, testimoniata, oltre che dagli elementi geologici, dalla presenza, in ciascuno di questi, di un lago; il Lago di Bolsena sui Volsini, il Lago di Vico sui Cimini ed il Lago di Bracciano sui Sabatini.

Questi gruppi montuosi degradano dolcemente verso la pianura Maremmana ad ovest, e verso la valle del Tevere ad est, le due pianure laziali più settentrionali. La Maremma trova qui il suo limite meridionale, nei Monti della Tolfa.

Nella parte orientale del Lazio si trovano i rilievi più alti della regione, che raggiungono con i Monti della Laga nei 2458 m del Monte Gorzano il loro punto più alto. Si tratta, questa, di una porzione dell'Appennino abruzzese, che corre diagonalmente da nord a sud. Qui troviamo anche i gruppi montuosi dei Monti Reatini, dei Monti Sabini, dei Monti del Cicolano, dei Monti della Duchessa, dei Monti Simbruini, dei Monti Cantari e dei Monti Ernici. Tra i monti Reatini e i monti Sabini si ritaglia uno spazio la Piana Reatina.

Nel medio Lazio meridionale, partendo dai Colli Albani, troviamo tutta una serie di altri gruppi montuosi che corrono paralleli alle catene assiali dell'Appennino, da cui sono separati dalla Valle Latina dove scorrono il Sacco ed il Liri, che finiscono la loro corsa nel Tirreno nel Golfo di Gaeta, in prossimità del confine con la Campania; si tratta dei Monti Volsci suddivisi internamente nel gruppo dei Monti Lepini, dei Monti Ausoni e dei Monti Aurunci.


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Anche i Colli Albani, alture di modeste dimensioni, sono di origine vulcanica, e anche qui i laghi di origine vulcanica sono numerosi: i laghi Albano e di Nemi, i bacini lacustri ormai prosciugati di Ariccia, Valle Marciana (Grottaferrata), Pantano Secco (Monte Compatri), Prata Porci (Tuscolo) e Castiglione (o lago di Gabii).



La zona di Roma è occupata dall'Agro Romano che continua verso meridione, sempre seguendo la linea costiera, nell'Agro Pontino, che fino alla bonifica operata dal 1930 al 1940, era ricoperto da paludi.

La costa laziale è molto regolare, bassa e sabbiosa; nonostante questo sono presenti delle "sporgenze", come il Capo Linaro a sud di Civitavecchia, la foce del Tevere tra i comuni di Roma e Fiumicino; a sud del fiume troviamo in successione il promontorio di Anzio e Nettuno, il Monte Circeo che si erge isolato tra mare e terra, ed il promontorio di Gaeta, in prossimità del confine con la Campania. Davanti a San Felice Circeo si trova l'arcipelago Ponziano, composto da sei piccole isole, tutte di origine vulcanica.

Il Tevere è il fiume principale della regione; vi arriva dall'Umbria, prima con un andamento verso sud-est, ma che poi piega, verso sud-ovest, per attraversare tutto l'agro romano fino al mare. I principali tributari del Tevere sono il Paglia e il Treia, dalla parte destra, il Nera e l'Aniene dalla parte sinistra.

Più a sud, con un andamento che ricorda quello del Tevere troviamo il Sacco e il Liri-Garigliano, mentre nella parte settentrionale della regione si trovano altri fiumi minori come la Fiora, la Marta e l'Arrone, che scendono direttamente al mare con un corso relativamente breve.



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Clima
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Il clima della regione, monitorato da varie decine di stazioni meteorologiche (molte delle quali gestite dall' Ufficio idrografico e mareografico regionale del Lazio), presenta una notevole variabilità da zona a zona.

In generale, lungo la fascia costiera, i valori di temperatura variano tra i 9-10 °C di gennaio e i 24-25 °C di luglio; le precipitazioni sono piuttosto scarse lungo il tratto costiero settentrionale (i valori minimi inferiori ai 600 mm annui si registrano nella Maremma, nel comune di Montalto di Castro, in prossimità del confine con la Toscana) mentre si raggiungono valori attorno ai 1100 mm annui nella zona tra Formia e il confine con la Campania.

Verso l'interno il clima è più continentale e, sui rilievi gli inverni risultano freddi e nelle ore notturne si possono registrare temperature piuttosto rigide, prossime allo zero ed anche inferiori. La provincia più fredda risulta essere quella di Rieti, seguita da quelle di Viterbo, Frosinone, Roma e Latina.

Le precipitazioni aumentano in genere con la quota e sono mediamente distribuite nelle stagioni intermedie e in quella invernale, con un'unica stagione secca, quella estiva: i massimi pluviometrici si registrano nell'area occupata dalla città di Velletri, con una media annuale di 1500 mm oltre che nei massicci montuosi posti al confine con l'Abruzzo, maggiormente esposti alle perturbazioni atlantiche (Monti Simbruini, Monti Cantari, Monti Ernici), raggiungendo valori anche superiori ai 2000 mm annui.


D'inverno le precipitazioni sono in genere nevose dalle quote medie in su; sporadiche nevicate possono raggiungere i Castelli Romani e, in alcune rarissime occasioni, interessare anche i dintorni della città di Roma.

Con particolare riguardo all'eliofania, va inoltre segnalato che, fra le città capoluogo di regione, Roma risulta essere quella con il maggior numero di ore di sole e di giornate con cielo sereno nel corso dell'anno.





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Etimologia


Ancor prima della nascita di Roma, questo territorio era chiamato Latium, dai suoi abitanti latini. Secondo un'interpretazione, l'etnonimo deriverebbe dal latino latus, ovvero "esteso", in riferimento al territorio pianeggiante abitato, messo a confronto con l'andamento soprattutto collinare e montuoso dell'Italia centrale.


Secondo Virgilio [8] Latium deriverebbe dal verbo "lateo" (esser nascosto, occultarsi), perché secondo la leggenda Saturno, scacciato da Giove, vi si sarebbe nascosto.


Dopo il periodo dell'epoca repubblicana e con l'ordinamento di Augusto nell'epoca romana la regione, insieme alla Campania, andò a formare la Regio I Latium et Campania (da cui trae origine l'altro toponimo Campagna Romana).




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Storia
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La storia del Lazio è profondamente segnata dalla storia di Roma, sia per quello che questa rappresentò per la regione nel suo millenario svolgersi, sia per ciò che questa storia determinò con il consolidarsi del potere temporale della Chiesa cattolica, anche questo millenario, sia per il significato fortemente simbolico ed ideologico che Roma venne ad esercitare per il Regno d'Italia e il fascismo, ma anche per la moderna Repubblica Italiana.

La fase storica è testimoniata dalla presenza di diverse popolazioni indoeuropee che si stanziarono nell'area laziale sin dal II millennio a.C., tra cui Latini (gli abitanti del Latium e ai quali il nome è connesso), Sabini, Volsci, Ernici, Equi e Aurunci che in epoche diverse si stanziarono nelle zone del Latium storico, mentre nella parte più settentrionale dell'attuale regione, ossia l'Etruria meridionale, si affermò la presenza degli Etruschi, la cui influenza risultò preponderante almeno fino al V secolo a.C..

Dal V secolo a.C. fino al I secolo a.C. la storia del Lazio si identifica sempre più con quella della lotta per il predominio di Roma nei confronti delle altre popolazioni, che piano, piano, verranno assoggettate, ed assimilate all'elemento latino. L'ultimo sussulto di autonomia di queste genti si ebbe con la guerra sociale.



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Per tutta la durata dell'epoca imperiale romana, il Lazio godette di una situazione di generale tranquillità, interrotta solo da episodiche guerre intestine per la conquista del trono imperiale.

Il suo ruolo di centro dell'impero venne però sempre più ridimensionato, marginalizzato, a favore di altre regioni dell'impero, fino ad arrivare all'episodio della deposizione dell'ultimo imperatore d'occidente, Romolo Augusto da parte di Odoacre nel 476, a cui si fa riferimento per segnare la fine dell'impero.

Il vuoto di potere nel Lazio, dopo alterne vicende seguenti alla caduta dell'impero, fu riempito dalla presenza della Chiesa cattolica, le cui vicende determinarono la storia di Roma e della regione fino alla presa di Roma nel 1870.

Passato nel VI secolo al Ducato di Spoleto, con il regno di Carlo Magno il Lazio fece parte del cosiddetto "Sacro Romano Impero". Dopo la nuova disgregazione, nel 1276, durante il papato di Gregorio X, si tentò di accorpare i vari territorio laziali di Velletri, Anagni e Rieti in un unico centro nello Stato della Chiesa, con sede amministrativa nella Città del Vaticano a Roma.

Dopo un fallito tentativo di Cola di Rienzo di portare nuovamente Roma a una repubblica, il Lazio fino all'Unità d'Italia rimase una sub-regione dello Stato della Chiesa.


Dunque nel 1870, con la presa simbolica di Porta Pia, il dominio papale cadde, e Roma fu proclamata capitale del Regno d'Italia il 3 febbraio 1871.

Da questo momento la storia del Lazio si identifica quasi totalmente con la storia di Roma capitale del Regno d'Italia, con l'eccezione del periodo della grande bonifica delle paludi pontine, una epopea durata un decennio che segnerà la nascita di nuove città, prima tra tutte Littoria, l'odierna Latina, e l'acquisizione di nuove terre produttive alla regione, seppur con il contestuale sacrificio di grandi estensioni di foresta planiziale, il cui ultimo lembo è protetto dal Parco Nazionale del Circeo.

Nel 1927 il Lazio assunse sempre più la connotazione dell'attuale regione (istituita nel 1948), con decreto regio di Benito Mussolini, che annetté il territorio già esistente dell'ex Stato della Chiesa, aggiungendo la provincia di Rieti, sottratta all'Umbria, inglobando l'ex Circondario di Cittaducale, facente parte dell'Abruzzo, e annettendo l'Alta Terra di Lavoro, ovvero tutta l'area che va da Fondi a Sora passando per Sperlonga, Itri, Pico, Gaeta, Formia, Cassino, Aquino, Atina, Arpino, Sora. Furono così create la provincia di Frosinone e quella di Latina, assieme a Rieti[11].

La seconda guerra mondiale attraversò la regione, facendole pagare un elevato conto in termini di vite umane, sia militari che civili.

Rilevanti, in quest'ottica, furono i feroci combattimenti che si svolsero nelle campagne di Cassino (con la distruzione della millenaria abbazia), lo sbarco alleato ad Anzio e l'occupazione nazista di Roma. Nel 1970 la Regione Lazio divenne ufficialmente un'istituzione con le elezioni a suffragio universale dei consiglio regionale, che a sua volta eleggeva il Presidente e la giunta regionale.




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Simboli



I simboli della Regione Lazio sono stati fissati nel 1984 e leggermente modificati nel 1986.



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Stemma
***




Lo stemma rappresenta un ottagono regolare con un bordo di color oro; contiene cinque quadrati che riproducono gli stemmi delle cinque province e 4 triangoli che simboleggiano un nastro tricolore che le tiene unite.




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Gonfalone
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Il gonfalone è di colore azzurro con lo stemma al centro, circondato dai seguenti oggetti, tutti di color oro: sopra una corona, sul lato sinistro una spiga, sul lato destro un ramo di quercia e sotto la dicitura "REGIONE LAZIO".



150px-Regione-Lazio-Gonfalone



Bandiera



Non esistendo documenti ufficiali al riguardo, la Regione Lazio utilizza una bandiera che riproduce il gonfalone.


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Monumenti e luoghi d'interesse
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Il Lazio è una delle regioni più importanti per la cultura italiana, europea e mondiale, per i suoi contenuti storici, artistici, archeologici, architettonici e religiosi. L'immenso patrimonio ospitato dalla città di Roma è solo uno fra le centinaia di punti di interesse tra paesi, chiese, monasteri, monumenti e siti vari della regione.

Nel Lazio anche Villa Adriana e Villa d'Este a Tivoli e le Necropoli etrusche di Cerveteri e Tarquinia rientrano tra i siti archeologici di maggiore importanza.


Altri siti di importanza turistica sono Villa Gregoriana a Tivoli, i monasteri di Montecassino, di Subiaco, i castelli medioevali della valle di Comino situati nei paesi cominensi ai confini della provincia di Frosinone con il Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, i santuari francescani di Greccio, il Tempio di Giove Anxur presso Terracina.




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Roma





Roma è principalmente nota per l'immenso patrimonio archeologico conservato dei fasti della Roma antica, rintracciabili principalmente tra i Sette Colli, tra cui il Palatino, il Campidoglio, l'Esquilino e il Quirinale.

Si calcola che la città avesse all'epoca un centinaio di templi di diverso stile architettonico, tra quelli appartenenti all'età repubblicana e all'età imperiale.

Le principali aree di interesse archeologico sono:

Pantheon
Campo Marzio
Foro Romano
Fori imperiali
Teatro di Marcello
Colosseo
Terme di Caracalla
Terme di Costantino
Domus Aurea
Emporium
Terme di Tito
Mercati di Traiano
Mura aureliane
Mausoleo di Adriano
Mausoleo di Augusto
Circo Massimo



Al livello religioso, Roma è la principale città del mondo della religione cattolica, con la più elevata concentrazione di chiese e basiliche di varia epoca storica, dal IV secolo fino ad oggi.

Tra le più famose la cattedrale di San Giovanni in Laterano e le basiliche papali di San Giovanni in Laterano appunto, San Pietro in Vaticano, Santa Maria Maggiore, San Paolo fuori le mura; assieme ad altre basiliche come la basilica di San Lorenzo fuori le mura, la basilica di Santa Maria in Aracoeli e tante altre.

Anche le catacombe sono di impatto visivo e culturale, come le catacombe di San Callisto, luogo di sepoltura di martiri, papi e di rilevanza artistica per le pitture parietali.

Tra le architetture civili figurano maggiormente il Palazzo Senatorio sul Campidoglio, il Palazzo Farnese, il Palazzo Colonna, il Palazzo Barberini, il Palazzo del Quirinale, il Palazzo Madama, il Palazzo Montecitorio, e le aree verdeggianti di Villa Doria Pamphilj e Villa Borghese, oltre alle numerose piazze come Piazza Navona, Piazza Venezia con il Vittoriano, Piazza di Spagna e Piazza del Popolo.



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Il Rione I Monti si trova nei colli Esquilino, Celio, Oppio, Quirinale e Viminale, con i monumenti della basilica di Santa Maria Maggiore, il Foro di Cesare, il Foro di Traiano, il Foro di Nerva e la cattedrale di San Giovanni in Laterano.


Il Rione II Trevi è rappresentato dalla Fontana di Trevi, dal Palazzo Barberini e dal palazzo del Quirinale
Il Rione III Colonna deve il nome alla colonna di Marco Aurelio, e conserva il Palazzo Chigi e il Palazzo Montecitorio.


Il Rione IV Campo Marzio era una parte della Roma antica, e conserva Piazza di Spagna e Piazza del Popolo con i relativi monumenti della Trinità dei Monti e l'Ara Pacis.


Il Rione V Ponte conserva una parte storica lungo il Tevere, con il Ponte Sant'Angelo e il Ponte Elio.


Il Rione VI Parione conserva Piazza Navona e il teatro di Marcello.


Il Rione VII Regola è rappresentato dalla piazza Campo de' Fiori, Piazza Farnese e dalla Galleria Spada.


Il Rione VIII Sant'Eustachio conserva Piazza Sant'Agostino, il Palazzo Madama e il largo di Torre Argentina.
Il Rione IX Pigna è quello con il fulcro centrale nel Pantheon e in Piazza Venezia.


Il Rione X Campitelli è il più famoso, perché conserva gran parte della Roma antica, nell'archeologica del Foro Romano, la Casa delle Vestali e la basilica di Santa Maria in Aracoeli a fianco al Vittoriano.


Rione XI Sant'Angelo è il vecchio quartiere del ghetto di Roma, con il teatro di Marcello e il portico di Ottavia.


Il Rione XII Ripa è il quartiere del vecchio porto di Ripa Grande, dove oggi il centro è diventata Piazza Bocca della Verità, dove si trovano il tempio di Ercole Vincitore e la basilica di Santa Maria in Cosmedin.


Il Rione XIII Trastevere è il quartiere simbolico del popolo romano, con la basilica di Santa Maria in Trastevere, la fontana dell'Acqua Paola, la basilica di San Crisogono e la casa della Farnesina.


Il Rione XIV Borgo profondamente modificato durante il governo di Benito Mussolini, conserva Castel Sant'Angelo e la via della Conciliazione.


Il Rione XV Esquilino conserva Piazza Vittorio Emanuele II con i "Trofei di Mario", il Sepolcro di Eurisace e la basilica di Santa Croce in Gerusalemme.


Il Rione XVI Ludovisi dove un tempo vi era l'omonima villa, conserva di storico la Porta Pinciana delle mura aureliane.


Il Rione XVII Sallustiano dove si trovano gli Horti Sallustiani e la Porta Salaria.


Il Rione XVIII Castro Pretorio dove un tempo vi si trovavano le caserme di Tiberio, oggi ospita il Museo nazionale romano, Porta Pia, le Terme di Diocleziano e la Piazza della Repubblica.


Il Rione XIX Celio è rappresentato dal Colosseo, con l'Arco di Costantino e nei pressi la basilica dei Santi Quattro Coronati.


Il Rione XX Testaccio rappresentato dalla Piramide Cestia.


Il Rione XXI San Saba contenente la basilica di Santa Balbina all'Aventino, la basilica di San Saba, il Circo Massimo e le Terme di Caracalla.


Il Rione XXII Prati, principalmente composto da slarghi come Piazza dei Quiriti, Piazza Cavour e Piazza della Libertà.



***
Città minori di interesse nell'Area Metropolitana
***




Albano Laziale: basilica cattedrale di San Pancrazio, la chiesa di San Pietro Apostolo, la chiesa e convento di San Paolo, la chiesa e convento di Santa Maria della Stella, la chiesa e convento di San Bonaventura, il Palazzo Savelli, il Palazzo Pamphilj e il sito archeologico di Castra Albana.


Bracciano: il Duomo di Santo Stefano, la chiesa di Santa Maria Novella, il castello Orsini-Odescalchi e il Palazzo Patrizi.


Castel Gandolfo: la collegiata di San Tommaso da Villanova, la chiesa della Madonna del Lago, il Palazzo Pontificio e la Villa romana di Domiziano.


Civitavecchia: la cattedrale di San Francesco, l'antico porto di Civitavecchia, il Forte Michelangelo, la Fontana del Vanvitelli e le Terme Taurine.


Velletri: la cattedrale di San Clemente, la chiesa di Santa Maria del Trivio, il Palazzo Comunale, la Porta Napoletana, il Parco Regionale dei Castelli Romani.


Tivoli: la cattedrale di San Lorenzo, la chiesa di Santa Maria Maggiore, la Villa d'Este, la Rocca Pia, la Villa Adriana e il Tempio della Tosse nell'area archeologica di Tibur.
Cerveteri: la Necropoli della Banditaccia, sito Unesco.



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Viterbo
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Probabilmente di origini etrusche, la città ebbe importanza soprattutto nel medioevo perché, conosciuta come Città dei Papi, nel XIII secolo fu sede pontificia a causa del clima troppo turbolento di Roma, e per 24 anni il Palazzo dei Papi ospitò il conclave, prima di essere spostato in Vaticano.

Presenta un vasto centro storico medievale, con il quartiere di San Pellegrino ben conservato, e cinto da mura quasi perfettamente integre. È celebre come città termale.

Di interesse: il Palazzo dei Papi, la cattedrale di San Lorenzo, la chiesa di Santa Maria Nuova, la chiesa di San Silvestro, la basilica di San Francesco alla Rocca, la necropoli di Castel d'Asso.






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Città minori di interesse nella provincia





Tarquinia: la Cattedrale, la chiesa di Santa Maria in Castello a Tarquinia, il Palazzo Vitelleschi, e la Necropoli Etrusca.


Civita Castellana: la cattedrale di Santa Maria Maggiore, la chiesa di Santa Maria del Carmine, il Forte Sangallo, il Palazzo Onorati e il sito archeologico di Vignale
Bolsena: l'antica città romana d la chiesa di Santa Cristina e la Rocca Monaldeschi.


Civita di Bagnoregio: è la frazione di Bagnoregio, soprannominata la "Città che muore", caratteristico borgo medievale sopra uno sperone di tufo.


Grotte di Castro: la basilica di Santa Maria del Suffragio, la chiesa di San Pietro, il Museo Archeologico
Montefiascone: la chiesa di Santa Maria di Montedoro, la chiesa di San Flaviano, la Rocca Medievale
Ronciglione: la chiesa di Santa Maria della Provvidenza, la Cattedrale dei Santi Pietro e Caterina, la chiesa di Sant'Eusebio, la Rocca Medievale e il lago di Vico.



Tuscania: la chiesa romanica di San Pietro, la chiesa di Santa Maria Maggiore, l'Abbazia di San Giusto a Tuscania, il Castello Rivellino e il complesso del Museo archeologico nazionale Tuscanese con resti delle tombe Curunas




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Rieti




Fondata durante l'Età del ferro, fu una delle città più importanti dei Sabini, successivamente nel III secolo a.C. conquistati da Roma.


La città allora assunse il nome di Reate; e dopo la caduta dell'Impero fu saccheggiata dai Visigoti, e con i Longobardi fu gastaldato del Ducato di Spoleto.


Successivamente, nel XIII secolo, divenne parte dello Stato Pontificio, anche se nel 1861 con l'Unità d'Italia fu aggregata alla provincia dell'Umbria, e solo nel 1927 entra a far parte del Lazio come capoluogo dell'omonima provincia.

Di interesse le chiese di Rieti: in particolare la Cattedrale di Santa Maria Assunta, la basilica di Sant'Agostino, la chiesa di San Francesco, la chiesa di San Rufo, il Palazzo Vescovile, il Palazzo Vincentini, il Teatro Flavio Vespasiano e l'area archeologica di Reate, comprendente il Ponte romano di Rieti e le Mura medievali.



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Città minori di interesse nella provincia
***



Amatrice: borgo all'estremo confine con la provincia di Ascoli Piceno. Il borgo è caratterizzato dal corso Umberto, con le chiese di Sant'Agostino e la torre civica
Antrodoco: i luoghi della prima battaglia del Risorgimento italiano, chiesa romanica di Santa Maria Extra Moenia del secolo XI
Castel Sant'Angelo: da vedere la chiesa di Santa Maria della Porta, la chiesa di San Biagio e il sito archeologico di Aquae Cutiliae.

Cittaducale: la chiesa di San Vittorino, il Palazzo Vescovile, il Palazzo Dragonetti e il sito archeologico con le terme di Vespasiano
Collalto Sabino: il Castello Baronale (monumento principale del borgo medievale), e la chiesa della Madonna della Speranza
Fara in Sabina: l'abbazia di Farfa, la collegiata di Sant'Antonio, la chiesa di San Giacomo, il Palazzo Orsini e i resti della Badia di San Martino.

Greccio: borgo famoso principalmente per il santuario di Greccio, fondato nel 1288 presso una grotta visitata da San Francesco d'Assisi.


Leonessa: la chiesa di San Pietro, la chiesa di San Francesco.
Frosinone.



***
Frosinone
***



Città volsca come Frusna, dopo la conquista romana divenne Frùsino è posta nella Valle Latina.


Dell'antico passato conserva l'anfiteatro romano, anche se nel corso dei secoli, specialmente nel Medioevo, ha cambiato il proprio aspetto da centro romano a cittadella medievale fortificata.

Di interesse innanzitutto le chiese: la cattedrale di Santa Maria Assunta, la chiesa di San Benedetto e il Santuario della Madonna della Neve, successivamente le architetture del Palazzo Tiravanti, la Fontana Livio de Carolis e l'anfiteatro romano fuori dalla città.



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Luoghi interesse nella provincia



Chiese, santuari, abbazie
Convento di San Francesco (Vicalvi)

Collegiata di Santa Maria Maggiore (Alatri)
Duomo di Anagni
Chiesa di Santa Maria della Libera (Aquino)
Abbazia di Montecassino (Cassino)
Certosa di Trisulti (Collepardo)
Castelli e palazzi nobili
La Valle Latina, corrispondente parzialmente alla moderna provincia di Frosinone, fu definita da Gregorovius "la chiave del Regno di Napoli".


Molti dei suoi centri sono caratterizzati dalla presenza di un castello o di una fortificazione.

Discorso similare per le altre aree minori della provincia. Tra gli edifici più importanti:

Castello Longobardo (Vicalvi)
Castello Cantelmo (Alvito)
Castello di Isoletta (Arce)
Palazzo dei Papi (Anagni)
Rocca Janula (Cassino)
Castello Boncompagni - Viscogliosi (Isola del Liri)
Castello di Monte San Giovanni Campano
Castello Longhi (Fumone)
Castello dei Conti d'Aquino (Roccasecca)
Roccaguglielma




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Latina
***




Fu fondata nel ventennio fascista il 18 dicembre 1932, come Littoria, presso le rovine di Lanuvium. Città con un impianto fortemente razionalista, dal punto di vista architettonico, assunse il nome attuale solo nel 1945.

Di interesse la cattedrale di San Marco, il Palazzo Littorio con la torre e il Palazzo delle Poste.

Le città di interesse nella provincia sono Aprilia, Cisterna di Latina, Priverno, Cori, Sermoneta, Terracina, Campodimele, Sabaudia, Gaeta, Fondi, Formia, Sperlonga e le Isole Ponziane.




***
Aree naturali
***



Il Lazio presenta numerosi parchi, riserve e altre aree naturali protette.

I più importanti sono i tre parchi nazionali che si estendono almeno in parte sul territorio regionale: il Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, il Parco nazionale del Circeo (l'unico interamente ricompreso nel Lazio) e il Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.

Accanto a questi, sono state istituite molte aree protette nella Regione, specialmente negli ultimi anni, assecondando e favorendo lo sviluppo di una maggior sensibilità alle problematiche relative alla conservazione del territorio, tra i cittadini.

Tra questi i SIC, siti di interesse comunitario, di rilevante importanza in ambito CEE riferiti alla regione biogeografica mediterranea.


***
Siti patrimonio dell'umanità (UNESCO)
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Centro storico di Roma e le proprietà extraterritoriali della Santa Sede nella città e la basilica di San Paolo fuori le mura (1980-1990)
Villa Adriana – Tivoli
Villa d'Este – Tivoli
Necropoli etrusche di Cerveteri e Tarquinia (2004)
Faggeta vetusta depressa di Monte Raschio (2017)
Faggeta di Monte Cimino (2017)




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Lingua e dialetti




L'uso vivo dei dialetti nel Lazio è sempre più in rarefazione, soprattutto nell'area metropolitana romana, dove al loro posto si sostituisce una variante regionale dell'italiano, caratterizzata dall'affricazione della s davanti a consonante nasale (insomma [ĩn.ˈʦõm.ma]), e dal raddoppiamento della b e della g (abile [ˈab.bi.le], regina [reʤ.ˈʤiː.na]).


Diffusissima è l'apocope della sillaba finale della parola (ma' per "mamma", anda' per "andare" ecc.). Nella sintassi si registra l'uso dell'indicativo in dipendenza dei verba putandi ("credo che torna"), nel lessico parole come "pupo", "caciara", "pedalini", "annamo".


I dialetti resistono invece nell'uso nelle altre province della regione, e in generale dove è meno forte l'influsso linguistico della capitale.




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Gruppi dialettali
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I dialetti della regione Lazio sono classificati, tenendo conto la città di Roma che rappresenta una sorta di isola linguistica a sé stante, entro cinque aree fondamentali:



Area della Tuscia.



Corrisponde all'incirca all'attuale provincia di Viterbo I dialetti di questa zona appartengono al gruppo dei dialetti italiani mediani (come il dialetto laziale centro-settentrionale e l'umbro), ma presentano influssi toscaneggianti o italianeggianti, provenienti sia da nord che da Roma.

I dialetti di questa zona sono talvolta definiti "paramediani" a sottolineare le caratteristiche ibride e l'elemento italianeggiante in crescita.



Area reatina.


Essa comprende la provincia di Rieti principalmente. Il dialetto parlato è il "sabino", di tipo mediano.



Area laziale centro-settentrionale.


Riguarda una piccola parte della città metropolitana di Roma e la parte delle province di Frosinone e Latina appartenuta allo Stato Pontificio (area conosciuta storicamente ed istituzionalmente come Campagna e Marittima), con ad esempio i comuni di Frosinone, Anagni, Fiuggi, Patrica e con quelli del versante "pontino" dei Monti Lepini ed Ausoni (ad es. Artena, Cori, Norma, Sezze, Priverno, Sonnino).

Il dialetto parlato è il dialetto laziale centro-settentrionale(impropriamente definito a livello popolare e mediatico "ciociaro"), ed anch'esso va inserito nell'elenco dei dialetti mediani.

Dell'antico Stato della Chiesa facevano parte anche Terracina e San Felice Circeo, ove vi sono parlate che prevedono soprattutto elementi "mediani", ma con un sistema vocalico meridionaleggiante, e in condizioni comunque diverse dal normale (caratteristica presente anche in altri comuni)[non chiaro].


L'area urbana di Cisterna di Latina rappresenta un'area di transizione con l'area romanesca (substrato mediano/lepino e superstrato romanesco), inoltre tutta la zona dei Colli Albani presenta subregioni affini all'area laziale, e subregioni affini all'area romanesca.


Area romanesca che comprende Roma con estensione alla zona costiera tra Civitavecchia e l'Agro Pontino. In quest'area è parlato il dialetto romanesco che deriva dalla toscanizzazione dell'arcaico dialetto laziale parlato a Roma: questo, anticamente di tipo mediano, si è profondamente trasformato maturando caratteristiche proprie radicalmente distinte dai dialetti mediani circostanti, risultando così (escluso in parte il lessico) più affine all'italiano e ai dialetti toscani. Con poche differenze è parlato anche nelle città di Latina, Sabaudia, Aprilia, e in buona parte Pontinia, anche se nell'Agro Pontino vi è anche l'utilizzo (sebbene in regresso) del dialetto veneto nelle comunità venetopontine e più in generale dovuto all'origine settentrionale dei pionieri della pianura bonificata.
Area laziale meridionale.


Corrisponde a quella parte delle province di Frosinone e Latina appartenuta fino al 1927 alla Terra di Lavoro (nell'epoca pre-unitaria era parte del regno di Napoli).

Il dialetto di questa zona è il laziale meridionale, è di tipo meridionale, molto simile ai dialetti campani, con qualche elemento linguistico, in forma minoritaria, in accordo con le parlate "mediane" (dialetti laziale centro-settentrionale e romanesco).


In ogni caso, le differenze tra i vari dialetti di quest'area sono più marcate rispetto a quelle delle altre aree.


Rileviamo nella zona costiera o nei suoi pressi (Gaeta, Formia, Sperlonga, Fondi, Itri ecc.) e in alcuni punti della zona interna (es. Cassino, Sant'Apollinare, Pignataro Interamna, San Giorgio a Liri) un sistema vocalico napoletano per ciò che concerne la vocale finale e a volte molisano-pugliese per le vocali interne, mentre altre parlate sempre di comuni della zona interna (Castelforte, Minturno, Ausonia, e più a nord, Lenola) pur appartenendo ai dialetti meridionali hanno un sistema vocalico simile ai dialetti mediani.

Peculiare è la situazione di Cervaro, in cui il dialetto del centro storico è a base molisano-pugliese, più che napoletana[senza fonte].

Nel centro storico di Gaeta si parla, sostanzialmente, il dialetto napoletano, poiché in esso risiedevano i funzionari amministrativi e militari del regno di Napoli. Il napoletano è parlato anche nelle isole di Ponza e di Ventotene.




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view post Posted on 23/12/2022, 08:08     Top   Dislike
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Tradizioni e folclore



Il Natale di Roma, il giorno in cui Romolo avrebbe fondato la città nel 753 a.C., viene festeggiato, il 21 aprile, con rappresentazioni in costume, eventi culturali e manifestazioni ludiche.

Durante la Festa della Repubblica, il 2 giugno sempre a Roma, si svolge la tradizionale parata militare lungo via dei Fori Imperiali che termina a piazza Venezia presso l'Altare della Patria al Vittoriano.

Per la festa religiosa del Corpus Domini a Genzano di Roma si svolge la tradizionale infiorata di Genzano, una manifestazione caratterizzata dall'allestimento di un tappeto floreale lungo il percorso della processione religiosa.

Il primo sabato dopo il 16 luglio, in occasione della ricorrenza della Madonna del Carmelo, a Trastevere a Roma si svolge la Festa de Noantri mentre nella città di Terracina si svolge la Festa del Mare in onore della stessa.

Il giorno di San Giuseppe a Itri si svolge la tradizionale festa paesana dei fuochi di San Giuseppe di Itri.

Il 4 settembre, a Viterbo, si festeggia Santa Rosa, compatrona della Città, ma l'evento si ha la sera precedente, il 3 settembre, quando si può assistere al trasporto della Macchina di Santa Rosa, un'imponente costruzione votiva trasportata dai Facchini di Santa Rosa.




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view post Posted on 25/12/2022, 21:13     Top   Dislike
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Cultura - Istruzione


Scuola


Secondo gli ultimi dati pubblicati dall'ISTAT[27], relativi al ciclo scolastico 2011/2012, nel Lazio erano presenti 1.832 Scuole dell'infanzia, pubbliche e private, pari al 7.6% del dato nazionale, frequentate da 152.252 bambini, il 9% del dato nazionale.

Per quanto riguarda la scuola primaria, pubblica e privata, nello stesso periodo sono state censite 1.349 scuole, pari al 7,7% su scala nazionale, frequentate da 261.574 alunni, il 9,3% di quelli italiani.

Per quanto riguarda la Scuola secondaria di primo grado in Italia (le ex scuole medie), pubbliche e private, le scuole erano 604, il 7,6% d'Italia, frequentate da 163.308 alunni, il 9,1% d'Italia.

A livello di Scuola secondaria di secondo grado in Italia, solo istruzione pubblica, le scuole erano 640, il 9,1% d'Italia, frequentate da 246.726 studenti, il 9,3% del dato nazionale.



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Biblioteche
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Nel Lazio si trovano le sedi di diverse biblioteche. A Roma vi sono ad esempio: la Biblioteca Angelica, la Biblioteca dell'Istituto dell'Enciclopedia Italiana, la Biblioteca Nazionale Centrale Vittorio Emanuele II, la biblioteca più grande d'Italia.

Altre importanti biblioteche sono quelle monastiche ed ecclesiastiche nel Lazio meridionale, dove sorgevano i grandi poli culturali del medioevo latino, in particolare le biblioteche di Montecassino, che conserva il più antico documento in lingua italiana, e di Casamari.


Di origine settecentesca, sempre nella Valle Latina, è la prestigiosa Biblioteca Giovardiana a Veroli.



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Ricerca
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Nel Lazio si trovano le sedi di diverse istituzioni di ricerca, come il Censis, l'Istituto INVALSI e l'American Academy in Rome tutte a Roma.




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view post Posted on 29/12/2022, 09:54     Top   Dislike
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Musei



Roma Tra i vari musei della città, quelli più famosi sono:

Musei Vaticani
Musei Capitolini
Galleria Borghese
Galleria Colonna
Museo di Roma a Palazzo Braschi
Museo di Roma in Trastevere
Museo centrale del Risorgimento
Museo napoleonico di Roma


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Nella regione
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Museo archeologico di Frosinone
Museo archeologico nazionale G. Carettoni di Cassino
Museo civico di Alatri
Museo civico di Rieti
Museo diocesano di Rieti
Civico museo di arte moderna (Anticoli Corrado)
Museo storico dell'Aeronautica Militare (Bracciano)
Museo archeologico nazionale di Civitavecchia
Museo delle navi romane (Fiumicino)
Museo civico archeologico Lavinium (Pomezia)
Museo di geofisica di Rocca di Papa
Museo civico archeologico Oreste Nardini
Museo nazionale etrusco Rocca Albornoz (Viterbo)
Museo del Colle del Duomo (Viterbo)
Galleria civica d'arte moderna e contemporanea di Latina)




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Università
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Roma rappresenta il maggior polo universitario della regione, avendo qui la sede diverse università, sia pubbliche sia private.



La più nota, e la più grande per numero di iscritti è l'Università di Roma "La Sapienza", che oltre alle tantissime sedi periferiche a Roma, conta un polo succursale nelle città di Latina, Rieti e Viterbo.


La seconda università pubblica della capitale, per data di fondazione, è l'Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", fondata nel 1982, mentre al 1992 risale la fondazione dell'Università degli Studi Roma Tre.


Se oltre alle strutture pubbliche si considerano anche quelle private, la seconda università per anno di fondazione è la LUMSA che risale al 1939.


Altri poli universitari a Roma sono rappresentati dall'Università Campus Bio-Medico, dalla LUISS, dalla San Pio V e dall'IUSM.

Altre due importanti università laziali sono l'Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale, istituita nel 1979 sulla tradizione umanistica e culturale portata avanti nei secoli dall'Abbazia di Montecassino, e l'Università degli Studi della Tuscia, anch'essa fondata nello stesso anno, con sede a Viterbo.




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view post Posted on 2/1/2023, 11:33     Top   Dislike
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Media



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Stampa
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A Roma hanno sede alcuni tra i più diffusi quotidiani nazionali, come Il Messaggero, Il Tempo e la Repubblica (il secondo quotidiano più diffuso in Italia), Secolo d'Italia, il manifesto, il Corriere dello Sport – Stadio e il Fatto Quotidiano.

Tra i gruppi editoriali si citano il Gruppo Editoriale L'Espresso, il Gruppo Editoriale Italiano, l'Istituto dell'Enciclopedia Italiana, la Carocci, la Città Nuova Editrice, Caltagirone Editore, la Lateran University Press, la Newton Compton Editori, la Gremese, la Fanucci, la Nutrimenti la Editori Riuniti e CIC Edizioni Internazionali.




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Radio
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Tra le emittenti radiofoniche italiane a diffusione nazionale, hanno sede a Roma Radio Capital, M2o, Radio Dimensione Suono Roma, Radio Radicale e il settore radiofonico della Rai (Radio Rai) con 10 reti radiofoniche. Vi si trovano, inoltre, la sede operativa di Radio 24, alcuni studi di Radio Kiss Kiss, una redazione di Radio Maria e una sede di RTL 102.5.



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Televisione
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Nel 1952 la direzione generale della Rai si trasferì da Torino (città in cui nel 1924 nacque la URI) a Roma: qui la società, il 10 aprile 1954.

A Roma si trovano anche due centri di produzione Mediaset (il Centro Safa Palatino e l'Elios), una sede di Sky Italia (sulla Salaria) e la sede de LA7 e LA7d (via Pineta Sacchetti); hanno sede, inoltre, varie aziende televisive (comeia, Fox Italia, Telecom Italia Media, NBC Universal Global Networks Italia e sedi di rappresentanza di TV estere), TV2000 (la TV della Conferenza Episcopale Italiana, sulla via Aurelia) e Telepace (via del Mascherino) che ambedue collaborano con il Centro Televisivo Vaticano, nonché le varie reti televisive locali del Lazio.





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26 replies since 8/11/2022, 16:40   1389 views
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