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| UOMO NON TRADIRE LA LUCE CHE L'ETERNO TI OFFRE! Di Francesca Panfili
33 anni di stimmate; 33 anni in cui il Sacro Segno si è manifestato al mondo; un segno atteso dall’antico vegliardo iniziatore della stirpe di Arat sulla Terra; un segno visto da miliardi di anime raggiunte dal tocco dello Spirito Santo.
Non tutti coloro che hanno visto hanno abbracciato l’iniziazione che il Segno porta sulla Terra. È piccolo il gregge che si fa scudo del sangue versato nel mondo per l'Uomo perché sono pochi coloro che decidono di portare un pezzo della sua croce e che desiderano consacrarsi al Cristo. Solo con Lui, per Lui e in Lui possiamo vincere il mondo e i sacri Segni delle stimmate, insieme a chi li porta, ce lo ricordano quotidianamente.
In questi 33 anni la memoria del sacrificio dell’Agnello di Dio ha percorso le strade del mondo in cerca di anime desiderose di cambiamento, pronte a condividere un sacro destino: il peso della croce, la via del Golgota, la faticosa ascesa di divenire Ego Sum coscienti, il tentativo sublime e doloroso di imbracciare l’evoluzione ad imitazione di Colui che tutto dà, la crocifissione agli occhi del mondo, la consacrazione della propria vita sull’altare del sacrificio per compiere infine la resurrezione dello spirito risorgendo dalle ceneri della materia. Questa è la via che le stimmate ci indicano. Questa è la via che i Sacri Segni propongono a chi sente nel petto il Fuoco dell’iniziazione solare.
33 anni, questo è il tempo che l’Eterno ha dato all’umanità per comprendere il sacrificio di amore del Figlio Di Dio che, stagione dopo stagione, giorno dopo giorno, si rinnova in noi e per noi. La misericordia di Dio e la Sua giustizia si condensano in questo Segno e nella continua offerta all’umanità della terra, un dono che se non accettato diviene condanna per chi persevera nell’errore.
A noi che desideriamo abbracciare questi Sacri Segni e il cammino più grande che loro offrono, non ci assalga il dubbio e non ci colgano le tenebre della tentazione. Non si manifestino in noi gli echi del tradimento dell’uomo al Sole che ci ha dato la vita e che continua ad inondarci di doni preziosi. Non ci invada l’irriconoscenza, la superficialità, la mancanza di gratitudine e di attenzione verso ciò che il Padre ci dona nel bene e nel male per fortificare i nostri spiriti e per consentirci di realizzare la nostra eternità nel mondo.
Ridestiamoci e proseguiamo nel cammino della Verità con ancora più volontà e coscienza.
Cristo desidera dimorare in noi. Il Padre desidera votarci al Suo cuore solare che propaga il battito della vita in tutto l’universo.
Ogni goccia di sangue che in 33 anni è stata versata nelle oltre 10mila sanguinazioni delle stimmate diventi per i nostri spiriti sacro concime del terreno in cui edificare il Tempio dell’Eterno e divenga acqua di vita per far crescere giardini che glorifichino la Sua immensità in questo mondo e in ogni realtà che sfioriamo nel corso di questa esistenza che desidera ardentemente condurci alla dimensione solare dalla quale proveniamo.
Onoriamo con la nostra vita questo sacrificio che sta cambiando il destino della famiglia umana, modificando eventi e circostanze affinché il progetto di Dio si esprima nel mondo.
Rendiamo gloria all’Eterno!
‘Solo con il Cristo’, dalle parole di Giorgio Bongiovanni:
‘Ho vissuto oltre diecimila sanguinazioni e per la prima volta il Cielo mi ha concesso di fare delle foto al sangue che sgorga quando le stimmate si aprono e la pelle si squarcia…
Avevo paura… Il Signore mi chiamava a sanguinare il 2 di settembre ma non avevo la forza ed avevo molta paura. Stavo male, avevo vergogna, mi sentivo un codardo e un traditore ma dentro chiedevo al Signore di darmi un’opportunità perché non voglio tradirlo e sentivo che mi avrebbe chiamato ancora. Questa volta ho risposto di si e non l’ho tradito.
Devo essere onesto. Non voglio mentire né al Cielo né a voi che siete i miei fratelli. La Vergine e il Cristo mi hanno sempre detto di essere umile, così come mi ha insegnato anche il mio maestro Eugenio Siragusa, e quindi se sento la paura devo ammetterlo. Vi ho detto più volte che non ho paura della morte né di altro ma temo le sanguinazioni e il grande dolore che mi provocano dopo 33 anni ma non tradisco il mio Signore. Non voglio tradirlo! Per questo rinnego me stesso e vinco la paura umana e stupida che mi assale. Come si può avere paura e terrore dopo oltre 10mila sanguinazioni? Questo mi capita perché mi sento molto fragile e più debole ma non mi sono mai sentito così sicuro di servire la nostra Causa. Non mi sono mai sentito così certo che stiamo difendendo i giusti, coloro che non hanno nulla, coloro che non hanno avuto giustizia.
Sono grato perché i nostri figli servono insieme a noi questa Causa nell’arte, nella musica e nella testimonianza. I fratelli del Cielo ci fanno capire che sono qui, come avete visto dalle meravigliose foto che sono arrivate dal Messico alcuni giorni fa e che abbiamo divulgato. Voi siete la mia forza e la mia fede che mi fa superare la paura e che mi fa ridestare come oggi che sentivo il vostro amore, sentivo che mi stavate aspettando. ‘Alzati e porta la mia voce ai tuoi fratelli’, mi ha detto oggi il Signore quando cercavo di parlargli…
Bisogna cadere, bisogna sprofondare ma mai tradire il Signore. E così facendo Lui ci rialzerà sempre, anche se siamo fragili e deboli. Se gli siamo fedeli vinceremo sempre fino alla fine!
segue Sono felice di essere qui in Argentina.
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