IL FARO DEI SOGNI

Categoria:Inventori canadesi

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Pagine nella categoria "Inventori canadesi"

Questa categoria contiene le 14 pagine indicate di seguito, su un totale di 14.
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Joseph-Armand Bombardier
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James Cameron

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Joseph-Armand Bombardier



Joseph-Armand Bombardier (Valcourt, 16 aprile 1907 – Sherbrooke, 18 febbraio 1964) è stato un inventore e imprenditore canadese, fondatore dell'omonima azienda e inventore del gatto delle nevi e della motoslitta.


Biografia

Joseph-Armand Bombardier nato a Valcourt (Québec), praticò la meccanica da età precoce. Aprì la sua officina a 19 anni, dove riparava automobili e vendeva carburante in periodo estivo.

Durante l'inverno, lavorò allo sviluppo di un veicolo che potesse viaggiare sulla neve. All'epoca nel Quebec le strade secondarie non venivano pulite dalla neve. L'idea di un veicolo per viaggiare sulla neve venne a Bombardier quando il figlio malato morì non potendo raggiungere il più vicino ospedale.

Il primo B7 (B per Bombardier e 7 per il numero di passeggeri) tipo gatto delle nevi fu venduto nell'inverno 1936-'37 e ben ricevuto. Un nuovo stabilimento in grado di produrre più di 200 veicoli fu costruito nel 1940. Un nuovo modello a 12 posti, il Bombardier B-12, fu disponibile nel 1941, ma la domanda cessò all'entrata del Canada nella seconda guerra mondiale. Bombardier offrì la sua esperienza al Governo canadese e produsse per gli Alleati.

Dopo la guerra il business calò in quanto in Quebec iniziarono a pulire le strade dalla neve nel 1948. Bombardier decise così di costruire veicoli più piccoli e durante gli anni '50 nacque la prima motoslitta singola. Le 200 motoslitte furono vendute dal lancio del 1959, ma alla morte di Bombardier, nel 1964, i numeri salirono a 8 200.
Onorificenze

Nel 2004, l'Autoroute 55 in Quebec fu rinominata autoroute Joseph-Armand-Bombardier tra Stanstead e l'Autoroute 20 (autoroute Jean-Lesage) vicino Drummondville.[1] Il ghiacciaio Bombardier, nella Terra di Graham, in Antartide, è a lui dedicato.

Ne 2000, Joseph-Armand Bombardier venne onorato su un francobollo canadese.[2]

È membro del Canadian Science and Engineering Hall of Fame.[3]





......................................................





Michael Brook



Michael Brook (Toronto, 1951) è un chitarrista, compositore e inventore canadese, realizzatore di diverse colonne sonore per film ed esponente del rock minimale.
Biografia

Specialista della timbrica e della composizione, è noto per aver collaborato con gli U2 nel loro album del 1987 The Joshua Tree, gli U2 sono il primo gruppo ad aver utilizzato la Infinite guitar (Chitarra infinita) inventata proprio da Brook, che ha la particolarità di eseguire un suono simile all'ululato del vento. Nel realizzare questo tipo di chitarra, Brook ha sostituito il pick-up con un congegno magnetico che permetteva di far vibrare le corde.

Nel 1996 è stato nominato ai Grammy Awards per la collaborazione con l'artista pakistano Nusrat Fateh Ali Khan, nell'album Night Song, inoltre ha collaborato con i Clan of Xymox. Ha intrapreso un tour come membro delle band di David Sylvian e Robert Fripp, con un concerto finale tenutosi alla Royal Albert Hall, il tutto raccolto nell'album Damage.

Ha prodotti i lavori di artisti come Mary Margaret O'Hara, Julia Fordham, Jane Siberry, U. Srinivas, Youssou N'Dour e molti altri. Brook si è distinto anche per la realizzazione di diverse colonne sonore per film come Insoliti criminali, Heat - La sfida, Affliction e per gli eco-documentari Una scomoda verità e Who Killed the Electric Car?.

Nel 2007 è stato acclamato dalla critica, tanto da essere nominato al Golden Globe per le musiche di Into the Wild - Nelle terre selvagge, con la collaborazione di Kaki King e i brani scritti ed interpretati da Eddie Vedder.

Nel 2010 compone la colonna sonora del film The Fighter diretto da David O. Russell.
Filmografia parziale

Heat - La sfida (Heat), regia di Michael Mann (1995)
Insoliti criminali (Albino Alligator), regia di Kevin Spacey (1996)
Affliction, regia di Paul Schrader (1998)
Chi ha ucciso l'auto elettrica? (Who Killed the Electric Car?), regia di Chris Paine (2006) - Documentario
Una scomoda verità (An Inconvenient Truth), regia di Davis Guggenheim (2006) - Documentario
Into the Wild - Nelle terre selvagge (Into the Wild), regia di Sean Penn (2007)
Country Strong, regia di Shana Feste (2010)
The Fighter, regia di David O. Russell (2010)
Noi siamo infinito, regia di Stephen Chbosky (2012)
Cesar Chavez, regia di Diego Luna (2014)
Il volo del falco (Aloft), regia di Claudia Llosa (2014)
3 Generations - Una famiglia quasi perfetta (About Ray), regia di Gaby Dellal (2015)
Brooklyn, regia di John Crowley (2015)
Stronger - Io sono più forte (Stronger), regia di David Gordon Green (2017)
Quasi nemici - L'importante è avere ragione (Le Brio), regia di Yvan Attal (2017)





fonte https://it.wikipedia.org/wiki/Michael_Brook

 
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James Cameron

James_Cameron_by_Gage_Skidmore

James Francis Cameron (Kapuskasing, 16 agosto 1954) è un regista, sceneggiatore, produttore cinematografico e montatore canadese.

Diventato noto a metà degli anni ottanta con il film Terminator, i suoi due ultimi film, Avatar e Titanic, sono rispettivamente il primo ed il terzo film di maggiore incasso della storia del cinema. I suoi lavori da regista hanno incassato complessivamente 5,2 miliardi di dollari (1,5 miliardi di dollari negli Stati Uniti e altri 3,68 miliardi di dollari nel resto del mondo).[1] Parallelamente all'attività di cineasta, Cameron si è cimentato nella produzione di documentari e in seguito nell'ideazione e nella realizzazione di nuove tecnologie cinematografiche. Cameron ha anche contribuito alla realizzazione di riprese sottomarine, allo sviluppo della computer grafica e del cinema tridimensionale[2][3][4].

Cameron è inoltre il fondatore della Lightstorm Entertainment, società di produzione cinematografica indipendente.


Biografia
Gli inizi

Figlio di un ingegnere, si trasferisce negli Stati Uniti nel 1971. Ha studiato fisica, senza conseguire la laurea. Dedito agli interessi più disparati, vide nel cinema una sorta di medium in grado di permettergli di sfruttare e approfondire tutte le sue passioni. Uno dei suoi film preferiti è Guerre stellari, che alla sua uscita lo convince definitivamente a dedicarsi al cinema.[5]

Nel 1978 gira il suo primo cortometraggio (Xenogenesis), finanziato da un consorzio di dentisti californiani[6], che approvano un suo soggetto fantascientifico sull'onda del successo di Guerre stellari. Inizia a lavorare come tecnico degli effetti speciali nell'équipe di Roger Corman in I magnifici sette nello spazio (1980), collaborando poi a 1997: Fuga da New York (1981) e Il pianeta del terrore (1981), per il quale è co-creatore delle scenografie e regista delle seconde unità.

Cameron debutta alla regia con il sequel dell'horror di Joe Dante Piraña (1978): si tratta di Piraña paura del 1981, un film a basso costo prodotto in Italia, dove si usava produrre sequel dei successi horror statunitensi (altri esempi sono Alien 2 sulla Terra e Zombi 2) per sfruttare il traino commerciale dell'originale primo episodio. Il suo ruolo di regista sul set però durò poco: la sua scarsa esperienza non lo assisté al momento di affrontare le difficoltose riprese in acqua.[senza fonte] Venne dunque licenziato a metà produzione e relegato al ruolo di aiutoregista, mentre a dirigere il film s'incaricò il produttore stesso della pellicola. Il film venne ignorato da critica e pubblico.

Terminate le riprese, Cameron contrasse un'intossicazione alimentare e fu ricoverato in ospedale. Cameron sostiene che in una notte di malessere ebbe un incubo in cui c'erano in nuce le immagini di Terminator, che gli ispirarono la trama di questo suo primo successo.
Terminator
James Cameron nel 1986.

Nel 1984 Cameron dà vita ad un suo soggetto, Terminator, un thriller di fantascienza percorso da inquietudine apocalittica e tecnologia frastornante, che ottiene un incredibile successo di pubblico, dà notorietà internazionale al regista e consolida la fama come attore cinematografico di Arnold Schwarzenegger.
Carriera

Nel 1985 scrive la sceneggiatura per Rambo 2 - La vendetta ma il suo testo verrà semplificato dal protagonista Sylvester Stallone[7], per questo ottiene quindi il Razzie Award alla peggior sceneggiatura insieme a Stallone e a Kevin Jarre. Il 1º settembre 1985, quando la spedizione organizzata da Robert Ballard trova il relitto del RMS Titanic, celebre transatlantico britannico affondato il 15 aprile 1912[8], Cameron inizia ad interessarsi di tale argomento.

La sua filmografia continua con Aliens - Scontro finale (1986), secondo capitolo del filone misto fantascienza-horror inaugurato da Ridley Scott. Nel 1987 la moglie Gale Anne Hurd gli chiede di riscrivere (non accreditato) la sceneggiatura per il film Alien Nation: nazione di alieni (1988), da lei prodotto. La pellicola vince il Saturn Award come miglior film di fantascienza. A questo periodo risalgono i primi appunti riguardo al progetto di trarre un film dalla storia del Titanic.[senza fonte]

Il successivo e difficoltoso The Abyss (1989), vicenda sottomarina dell'incontro di extra-terrestri subacquei, ottiene scarso successo. Sarà rivalutato negli anni successivi dalla critica.

Nel 1991 arriva il sequel del film che lo aveva reso celebre: Terminator 2 - Il giorno del giudizio, che ottiene un elevato successo. Mentre lavorava al film la nuova moglie, Kathryn Bigelow, gli chiese di riscrivere la sceneggiatura di Point Break - Punto di rottura (1991), di cui era la regista e Cameron il produttore esecutivo.

Nel 1991 comincia a pianificare una propria realizzazione di Spider-Man, personaggio dei fumetti Marvel. Cameron scrisse la sceneggiatura ma il suo progetto Spider Man naufragò a causa di inestricabili problemi di diritti. Il regista si disse molto deluso da come andarono effettivamente le cose.[9]

Nel 1994 è la volta di True Lies, ironica storia d'amore e di spionaggio alla James Bond; si tratta del terzo film dell'accoppiata Cameron-Schwarzenegger, nonché il primo ad aver superato i 100 milioni $ di budget. I risultati comunque sono inferiori a quelli ottenuti in precedenza dai suoi film e per molti, in particolare per la critica, il film poteva essere sviluppato in maniera migliore.[10][11] Nel frattempo comincia l'organizzazione per la produzione del film più visto della storia del cinema. A questo periodo (1995) risalgono i primi appunti su un ulteriore progetto fantascientifico ispirato ai romanzi su John Carter di Marte, un progetto da cui avrà origine, quattordici anni dopo, il film Avatar.
Titanic

Dopo aver prodotto e sceneggiato Strange Days (1995), diretto da Kathryn Bigelow (sua moglie dal 1989 al 1991), nel 1997 dà alla luce Titanic, il film più costoso mai realizzato fino ad allora (200 milioni di dollari di budget più altri 85 spesi per la promozione), che con 1,8 miliardi $ di incassi diventa, all'epoca, il film di maggior successo nella storia del cinema (record superato prima nel 2009 da Avatar, sempre di Cameron, e successivamente nel 2019 da Avengers: Endgame, dei fratelli Russo), incassando il doppio di quanto aveva accumulato Jurassic Park. Ha ricevuto 14 candidature all'Oscar, al pari di Eva contro Eva (1950), e ne ha vinti undici, primato detenuto insieme a Ben-Hur (1959) e Il Signore degli Anelli - Il ritorno del re (2003). Titanic è una melodrammatica storia d'amore sullo sfondo del tragico affondamento. Il film è stato successivamente convertito in 3D e ridistribuito nelle sale il 15 aprile 2012, ad un secolo esatto dalla tragedia del transatlantico. Per l'occasione Cameron ha affermato «non sarà bello come un film girato completamente in 3D, ovviamente; dovete pensare piuttosto ad una sorta di 2.8D».[12]
Documentari

Dopo Titanic, Cameron si dedica soprattutto ai documentari: nel 2002 collabora con Discovery Channel ed Andrew Wight ad una spettacolare spedizione subacquea alla scoperta del relitto della corazzata tedesca Bismarck, realizzando un documentario che verrà rilasciato in Italia con il nome di Affondate la Bismarck[13]; Ghosts of the Abyss (2003) parla del tragico affondamento del Titanic; in Aliens of the Deep (2005) il regista assieme ad un gruppo di scienziati della NASA esplora una catena montuosa sottomarina, la Dorsale Medio-Atlantica, dove vivono alcune delle forme viventi più rare del pianeta; The Lost Tomb of Jesus (2007) parla della Tomba di Talpiot, presunto sepolcro di Gesù.
Avatar
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Avatar (serie di film).
James Cameron nel 2010

A fine 2009 è uscito nelle sale cinematografiche Avatar, un film che introduce nel mondo del cinema nuove tecnologie visive. Gli innovativi effetti speciali sono stati creati dalla società neozelandese Weta Digital, nota per la trilogia de Il Signore degli Anelli di Peter Jackson, fondata, tra gli altri, da Peter Jackson stesso. Il film è stato il primo ad essere girato in 3D Fusion Camera, un tipo di cinepresa digitale ad alta definizione 3D alla quale Cameron stesso, insieme a Vince Pace e Rob Legato, ha dedicato 6 anni di sviluppo. Da quando ha avuto modo di sperimentare il 3D ad alta definizione per i documentari, Cameron ha affermato che non avrebbe mai più girato film con la pellicola cinematografica tradizionale.[14] Il film incassò 2789958507 $, diventando il maggior incasso nella storia del cinema, venendo superato 10 anni più tardi dal film Avengers: Endgame, diretto dai Fratelli Russo, uscito nel 2019 e distribuito dalla Disney, che incassò 2797800564 $. Il 13 marzo 2021, Avatar in seguito a una nuova distribuzione nelle sale cinematografiche cinesi è tornato in cima alla classifica con 2802013640 $.[15][16]

Nell'ottobre 2010 Cameron aveva dichiarato di aver firmato con la Fox un contratto per girare altri due capitoli di Avatar, la cui uscita nelle sale era programmata per dicembre 2014 e dicembre 2015. Entrambi i sequel si sarebbero prodotti come il primo film dalla Lightstorm Entertainment dello stesso Cameron, in partnership con la 20th Century Fox.[17]

Nel 2011, la Disney ha firmato un contratto sulla costruzione di una grande area tematica sul film Avatar nel parco Disney's Animal Kingdom, parte del complesso di Walt Disney World Resort in Florida.

Sempre nel 2011 si aggiunge ai sequel un quarto capitolo, programmato per il 2016, con l'intenzione di Cameron di farne uscire uno all'anno. I 3 sequel però subiscono numerosi slittamenti: Avatar 2 viene posticipato al dicembre 2015, e così Avatar 3 passa al dicembre 2016 e il 4° al dicembre 2017; poi nel 2013 slittano ancora tutti di un anno e nel 2014 di un altro anno ancora, così da avere: Avatar 2 per Natale 2017, Avatar 3 per Natale 2018 e Avatar 4 per Natale 2019. Ma il 23 gennaio 2016 Avatar 2 viene nuovamente posticipato: non uscirà più a Natale 2017 (pertanto anche Avatar 3 e Avatar 4 slittano, dato che usciranno con la cadenza di un anno l'uno dall'altro), ma probabilmente nell'estate 2018, nonostante venga messo "in pending", ovvero senza una data d'uscita precisa.[18] Nel 2016 annuncia la realizzazione di un quinto film della saga.[19]

Nel mese di settembre 2017, dopo anni di posticipazioni, sono partite ufficialmente le riprese dei quattro sequel di Avatar. È stato annunciato che Avatar - La via dell'acqua, Avatar 3, Avatar 4 e Avatar 5, usciranno al cinema rispettivamente, nel dicembre 2022, nel dicembre 2024, nel dicembre 2026 e nel dicembre 2028,[15] alternati dalla saga dei nuovi "Star Wars". Il budget complessivo dei quattro film si aggira attorno al miliardo di dollari.[20]
Collaborazioni





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Collaborazioni

È stato collegato, in qualità di produttore, all'adattamento cinematografico del romanzo Le montagne della follia di H.P. Lovecraft.[21] Il film, che doveva essere diretto da Guillermo del Toro ed interpretato da Tom Cruise, è stato cancellato nel 2011.[22]

Nel 2015, dopo anni di sviluppo, annuncia la realizzazione del film Alita - Angelo della battaglia. Il film, di cui doveva essere originariamente regista, produttore e sceneggiatore, è stato diretto da Robert Rodriguez ed è uscito nel 2018, avendo visto Cameron impegnato come produttore e sceneggiatore.[23]
Vita privata

Cameron si è sposato cinque volte ed ha avuto quattro figli. Il primo matrimonio è del 1976 con Sharon Williams, il secondo del 1985 con la produttrice Gale Anne Hurd, il terzo del 1989 con la regista Kathryn Bigelow, il quarto del 1997 con l'attrice Linda Hamilton (che nel film Terminator interpreta il ruolo di Sarah Connor). Dalla Hamilton ha una figlia, Josephine Archer Cameron, ma il matrimonio si conclude nel 1999. Poco dopo Cameron fa coppia fissa con l'attrice Suzy Amis, conosciuta sul set di Titanic: i due si sposano nel 2000. La coppia ha tre figli.

Dal punto di vista religioso si definisce un ex agnostico divenuto ateo: nella biografia The Futurist di Rebecca Keegan afferma "ho giurato di uscire dall'agnosticismo, che ora chiamo ateismo codardo".[24]

Ha una forte passione per il mondo marino, trasferita nei suoi film, e possiede una flotta subacquea di sottomarini compatti, piattaforme di esplorazione e robot marini da esplorazione, che vale circa 400 milioni di dollari. Sempre in questo ambito, James Cameron è il primo uomo ad aver esplorato, in solitaria, il più profondo degli abissi conosciuti: il 26 marzo 2012 si è immerso raggiungendo il fondo della Fossa delle Marianne, nell'Oceano Pacifico[25]. Prima di lui solo l'equipaggio del batiscafo Trieste raggiunse tale punto, nel gennaio del 1960.[26][27]


Critica


Avendo scritto e diretto alcuni tra i film più elaborati, costosi e di successo della storia del cinema, Cameron è ritenuto essere tra i più grandi registi e sceneggiatori di sempre. Jean-Claude Carrière ha notato un'evoluzione pregiudiziale del concetto di autore nato tra gli anni Cinquanta e Sessanta - il riconoscimento dell'inconfondibile marchio che contraddistingue un film - attualmente sostituito da un autocitazionismo compiaciuto: il regista che continua a rifare se stesso. Le tematiche e le ossessioni per Tina Porcelli non bastano da sole: "la forza del cinema di Cameron sta proprio nella sua ricerca inesausta, nella contaminazione dei generi non più confinati in categorie definite". Aliens è infatti un horror fantascientifico che porta il film di guerra nello spazio; True Lies innesta la commedia nel filone catastrofico e Titanic fa della nave-effetto speciale la protagonista dell'epica. (Tina Porcelli, James Cameron, Castoro, 2000 p. 65)

Come già accennato, il regista ha un legame fondamentale con il mare, l'acqua, la luce e le macchine, che sono elementi chiave nella lettura dei suoi film. In essi si possono notare importanti scene con l'acqua (addirittura in True Lies, nel mare, si manifesta un'esplosione nucleare); l'acqua è una visione della realtà alternativa per lui, che vi ricostruisce la sua realtà e la rapporta a un mondo dove il liquido rappresenta un filtro, una nuova interpretazione per la realtà cosciente e visiva.

Tematicamente i film di James Cameron sono dedicati all'esplorazione del rapporto tra l'uomo e la tecnologia, e paradossalmente tutta la tecnologia usata per crearli ha il compito di mostrare il lato pericoloso della tecnologia stessa: dalla guerra uomo-macchina della saga di Terminator, al corporativo che vuole utilizzare gli alieni di Aliens come arma biologica, alla tragedia del "più grande oggetto in movimento mai costruito nella storia dell'uomo", il Titanic.

Nelle interviste Cameron parla di rispetto per il pubblico, di regole dello spettacolo e di ricezione multilivello, dicendo che il film deve far pensare e riflettere ma che allo stesso tempo le sovrastrutture intellettuali non devono mai spingere in secondo piano l'esperienza del piacere, l'impatto di catarsi quasi viscerale con quello che si guarda e che riappropria lo spettatore di un ruolo attivo di immaginazione, sperimentazione, creazione di significati. (Tina Porcelli, James Cameron, Castoro, 2000 p. 119-120)

Riguardo alla nuova distribuzione di Titanic, prevista per il 2012 e rielaborata per il 3D stereoscopico, varie critiche sono state mosse verso il regista, accusato di voler "lucrare su un film vecchio di 15 anni"[12]. Cameron ha però affermato che, essendo Titanic un film ancora molto amato e che sempre meno gente guarda i film nelle sale cinematografiche, riproporre la pellicola sarebbe « la strada da seguire se si vuole che il cinema torni a stare bene »[12].

A James Cameron va anche riconosciuta la consulenza per la realizzazione di famosi personaggi cinematografici, tra cui Davy Jones.
Attrazioni nel mondo

Molti film di James Cameron sono stati resi temi di attrazioni nel mondo. Terminator 2 è stato convertito in 3D per i parchi Universal Studios, Aliens nel parco Disney's Hollywood Studios e i film Titanic e Avatar verranno prossimamente inseriti in altri due parchi divertimenti.

Terminator 2: 3D: Universal Studios Hollywood, Universal Studios Orlando
Aliens: Disney's Hollywood Studios
Pandora: The World Of Avatar: Disney's Animal Kingdom (2017)
Titanic: Paramount Pictures Park (2015)

James Cameron mentre riceve la stella sulla Hollywood Walk of Fame nel dicembre 2009.
Filmografia
Regista
Lungometraggi

Piraña paura (Piranha Part Two: The Spawning) (1982)
Terminator (The Terminator) (1984)
Aliens - Scontro finale (Aliens) (1986)
The Abyss (1989)
Terminator 2 - Il giorno del giudizio (Terminator 2: Judgment Day) (1991)
True Lies (1994)
Titanic (1997)
Avatar (2009)
Avatar - La via dell'acqua (Avatar: The Way of Water) (2022)

Cortometraggi

Xenogenesis (1978)
T2 3-D: Battle Across Time (1996)

Documentari

This Time It's War (1985)
Expedition: Bismarck (2002)
Ghosts of the Abyss (2003)
Aliens of the Deep (2005)

Televisione

Reach (1988)
Earthship.TV (2001) – film TV
Dark Angel – Serie TV, episodio 2x21 (2002)
Entourage – Serie TV (cameo) (2004)

Sceneggiatore

Xenogenesis (1978)
Terminator (The Terminator) (1984)
Rambo II: la vendetta (Rambo: First Blood Part II), regia di George Pan Cosmatos (1985)
Aliens - Scontro finale (Aliens) (1986)
Alien Nation, regia di Graham Baker (1988) (non accreditato)
The Abyss (1989)
Terminator 2 - Il giorno del giudizio (Terminator 2: Judgment Day) (1991)
True Lies (1994)
Strange Days, regia di Kathryn Bigelow (1995)
Titanic (1997)
Dark Angel (2000-2002) – Serie TV
Avatar (2009)
Alita - Angelo della battaglia (Alita: Battle Angel), regia di Robert Rodriguez (2019)
Terminator - Destino oscuro (Terminator: Dark Fate), regia di Tim Miller (2019) – soggetto
Avatar - La via dell'acqua (Avatar: The Way of Water) (2022)

Produttore

Point Break - Punto di rottura (Point Break), regia di Kathryn Bigelow (1991)
Titanic (1997)
Dark Angel (2000-2002) – Serie TV
Solaris, regia di Steven Soderbergh (2002)
Ghosts of the Abyss (2003) – Documentario
Aliens of the Deep (2005) – Documentario
Avatar (2009)
Sanctum 3D (2011)
Cirque du Soleil 3D: Mondi lontani (Cirque du Soleil: Worlds Away) (2012)
Deepsea Challenge 3D, regia di John Bruno, Ray Quint e Andrew Wight (2014)
Alita - Angelo della battaglia (Alita: Battle Angel), regia di Robert Rodriguez (2019)
Terminator - Destino oscuro (Terminator: Dark Fate), regia di Tim Miller (2019)
Avatar - La via dell'acqua (Avatar: The Way of Water) (2022)

Montatore

Titanic (1997)
Avatar (2009)
Avatar - La via dell'acqua (Avatar: The Way of Water) (2022)

Altro

I magnifici sette nello spazio (1980) di Jimmy T. Murakami (scenografo, addetto alla fotografia e alle miniature)
1997: fuga da New York (1981) di John Carpenter (responsabile degli effetti speciali fotografici)
Il pianeta del terrore (1981) di Bruce D. Clark (scenografo e regista delle seconde unità)
Android - Molto più che umano (1982) di Aaron Lipstadt (consulente per il design)
Apollo 13 (1995) di Ron Howard (consulente per gli effetti speciali, non accreditato)

Doppiatori italiani

Danilo De Girolamo in Ghosts of the Abyss
Marco Mete in Aliens of the Deep

Bibliografia sul regista

Daniele Dottorini, Filmare dall'abisso. Sul cinema di James Cameron, ETS, Pisa, 2013, ISBN 9788846736048
Tina Porcelli, James Cameron, Il Castoro Cinema n. 198, Editrice Il Castoro, 2000, ISBN 8880331787
Roy Menarini, James Cameron, Recco, Le mani, 1998, ISBN 8880120794
Giuseppe Gariazzo, James Cameron: abissi di amore, desiderio e tecnologia, Roma, Stefano Sorbini, 1998, ISBN 8886883145





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Riconoscimenti

Premio Oscar

1998 - Miglior film per Titanic
1998 - Miglior regista per Titanic
1998 - Miglior montaggio per Titanic
2010 - Candidatura come miglior film per Avatar
2010 - Candidatura come miglior regista per Avatar
2010 - Candidatura come miglior montaggio per Avatar

Golden Globe

1998 - Miglior film drammatico per Titanic
1998 - Miglior regista per Titanic
1998 - Candidatura come migliore sceneggiatura per Titanic
2010 - Miglior film drammatico per Avatar
2010 - Miglior regista per Avatar

Razzie Awards

1985 - Peggior sceneggiatura per Rambo 2 - La vendetta

Saturn Award

1985 - Miglior film di fantascienza per Terminator
1985 - Miglior sceneggiatura per Terminator
1987 - Miglior film di fantascienza per Aliens - Scontro finale
1987 - Miglior regia per Aliens - Scontro finale
1987 - Migliore sceneggiatura per Aliens - Scontro finale
1991 - Migliore regia per The Abyss
1991 - Nomination Miglior film di fantascienza per The Abyss
1991 - Nomination Migliore sceneggiatura per The Abyss
1992 - Miglior film di fantascienza per Terminator 2 - Il giorno del giudizio
1992 - Migliore regia per Terminator 2 - Il giorno del giudizio
1992 - Nomination migliore sceneggiatura per Terminator 2 - Il giorno del giudizio
1995 - Miglior regia per True Lies
1995 - Nomination Miglior film d'azione per True Lies
1998 - Nomination Miglior film d'azione/di avventura/thriller per Titanic

2010 - Miglior film di fantascienza per Avatar
2010 - Miglior regia per Avatar
2010 - Miglior sceneggiatura per Avatar

Premio BAFTA

1998 - Nomination miglior film per Titanic
1998 - Nomination miglior regista per Titanic
1998 - Nomination miglior montaggio per Titanic

2010 - Nomination miglior film per Avatar
2010 - Nomination miglior regista per Avatar
2010 - Nomination miglior montaggio per Avatar

Festival internazionale del film fantastico di Avoriaz

1985 - Grand Prix per Terminator

Awards of the Japanese Academy

1987 - Nomination Miglior film straniero per Aliens - Scontro finale
1992 - Nomination miglior film straniero per Terminator 2 - Il giorno del giudizio
1995 - Nomination Miglior film in lingua straniera per True Lies
2011 - Miglior film straniero per Avatar

Premio Hugo

1987 - Miglior rappresentazione drammatica per Aliens - Scontro finale
1992 - Miglior rappresentazione drammatica per Terminator 2 - Il giorno del giudizio
2010 - Miglior rappresentazione drammatica (forma lunga) per Avatar

Kinema Junpo Awards

1987 - Readers' Choice Award al miglior film straniero per Aliens - Scontro finale

Online Film & Television Association

1998 - Miglior film per Titanic
1998 - Miglior film drammatico per Titanic
1998 - Miglior montaggio per Titanic
1998 - Nomination miglior sceneggiatura originale per Titanic
2010 - Nomination miglior regista per Avatar
2016 - Miglior film per Titanic
2017 - Miglior film per Aliens - Scontro finale

MTV Movie Award

1992 - Miglior film per Terminator 2 - Il giorno del giudizio
1992 - Miglior sequenza d'azione per Terminator 2 - Il giorno del giudizio
1998 - Miglior film per Titanic
2010 - Nomination miglior film per Avatar

Florida Film Critics Circle Award

1997 - Special Achievement Award (per la versione 3D) per Terminator 2 - Il giorno del giudizio
1998 - Miglior film per Titanic

Golden Screen

1992 - Golden Screen Award per Terminator 2 - Il giorno del giudizio
1998 - Golden Screen per Titanic
1998 -Premio Speciale per Titanic

1998 - Golden Screen con 1 stella per Titanic
1998 - Golden Screen con 2 stelle per Titanic
1998 - Golden Screen con 3 stelle per Titanic
1999 - Premio Speciale per Titanic

Mainichi Film Concours

1992 - Miglior film straniero per Terminator 2 - Il giorno del giudizio
1999 - Miglior film straniero per Titanic

People's Choice Awards

1992 - Miglior film per Terminator 2 - Il giorno del giudizio

1999 - Miglior film per Titanic
1999 - Miglior film drammatico per Titanic
2001 - Nuova serie televisiva drammatica preferita dal pubblico per Dark Angel

Science Fiction and Fantasy Writers of America

1992 - Bradbury Award per Terminator 2 - Il giorno del giudizio

Eddie Award

1995 - Nomination Miglior montatore in un film commedia o musicale per True Lies
1998 - Miglior montaggio per Titanic
2010 - Nomination miglior montaggio in un film drammatico per Avatar

Huabiao Awards

1996 - Miglior film straniero tradotto per True Lies

Chicago Film Critics Association Award

1997 - Nomination miglior film per Titanic
1997 - Nomination migliore regia per Titanic

Premio César

1999 - Nomination miglior film straniero per Titanic
2010 - Nomination miglior film straniero per Avatar

Empire Award

1999 - Miglior film per Titanic

2010 - Miglior film per Avatar
2010 - Miglior regista per Avatar
2010 - Nomination miglior film fantasy per Avatar

Kansas City Film Critics Circle Award

1998 - Miglior film per Titanic
1998 - Migliore regia per Titanic

National Board of Review of Motion Pictures

1997 - Premio Speciale (per gli effetti tecnici) per Titanic

Satellite Award

1997 - Miglior film drammatico per Titanic
1997 - Migliore regia per Titanic
1997 - Miglior montaggio per Titanic
1997 - Nomination migliore sceneggiatura originale per Titanic





segue Premio Amanda

 
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Premio Amanda

1998 - Miglior film straniero per Titanic

Bogey Award

1998 - Bogey Award in Titanio per Titanic

Critics' Choice Movie Award

1998 - Migliore regia per Titanic

1998 - Nomination Miglior film per Titanic
2010 - Miglior film d'azione per Avatar
2010 - Nomination miglior film per Avatar
2010 - Nomination miglior regista per Avatar

London Critics Circle Film Award

1999 - Nomination film dell'anno per Titanic
1999 - Nomination regista dell'anno per Titanic
2010 - Nomination film dell'anno per Avatar
2010 - Nomination regista dell'anno per Avatar

New York Film Critics Circle Awards

1997 - Nomination Miglior film per Titanic

Southeastern Film Critics Association Awards

1999 - Nomination miglior film per Titanic

1999 - Nomination migliore regia per Titanic

Ciak d'oro

1998 - Miglior film straniero per Titanic

Dallas-Fort Worth Film Critics Association Award

1998 - Migliore regia per Titanic
1998 - Nomination miglior film per Titanic

DGA Award

1998 - Migliore regia per Titanic

Kids' Choice Award

1998 - Miglior film per Titanic

PGA Award

1998 - Miglior produttore per Titanic

WGA Award

1998 - Nomination miglior sceneggiatura originale per Titanic

Awards Circuit Community Awards

1997 - Migliore regia per Titanic
1997 - Miglior montaggio per Titanic
1997 - Nomination miglior sceneggiatura originale per Titanic

Blue Ribbon Award

1998 - Miglior film straniero per Titanic

Czech Lions

1998 - Box Office Award per Titanic

International Monitor Award

1999 - Premio per la correzione del colore per Titanic

Jupiter Award

1998 - Miglior film internazionale per Titanic
1998 - Miglior regista internazionale per Titanic

Mexican Cinema Journalists

1998 - Miglior film straniero per Titanic

Online Film Critics Society Award

1998 - Migliori dieci film per Titanic
1998 - Migliore regia per Titanic
1998 - Nomination miglior film per Titanic

Publicists Guild of America

1998 - Maxwell Weinberg Award per Titanic

Russian Guild of Film Critics

1998 - Nomination miglior film straniero per Titanic

Society of Texas Film Critics Awards

1997 - Nomination miglior film per Titanic
1997 - Nomination migliore regia per Titanic

Toronto Film Critics Association Awards

1998 - Nomination migliore regia per Titanic

Austin Film Critics Award

2009 - Nomination miglior film per Avatar

San Diego Film Critics Society Awards

2010 - Nomination miglior regista per Titanic

Cinema Brazil Grand Prize

2010 - Premio del pubblico al miglior film straniero per Avatar
2010 - Nomination miglior film straniero per Avatar

Dallas-Fort Worth Film Critics Association

2010 - Nomination miglior film per Avatar

David di Donatello

2010 - Nomination miglior film straniero per Avatar

Directors Guild of America

2010 - Nomination miglior regista per Avatar

Environmental Media Awards

2010 - Miglior film per Avatar

Irish Film and Television Award

2010 - Nomination miglior film internazionale per Avatar

Nastro d'argento

2010 - Migliore film in 3D per Avatar

Nikkan Sports Film Awards

2010 - Film più popolare per Avatar

Producers Guild of America Awards

2010 - Nomination produttori dell'anno per Avatar

Rembrandt Awards

2010 - Miglior film internazionale per Avatar

Teen Choice Award

2010 - Miglior film sci-fi per Avatar

Writers Guild of America

2010 - Nomination miglior sceneggiatura originale per Avatar

SFX Awards

2011 - Nomination miglior film per Avatar
2011 - Nomination miglior regista per Avatar




fonte https://it.wikipedia.org/wiki/James_Cameron

 
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Charles Fenerty



Charles Fenerty (gennaio 1821[1][2] – Lower Sackville, 10 giugno 1892) è stato un inventore e poeta canadese creatore del processo di produzione della pasta di legno per la fabbricazione della carta, che fu impiegato per la prima volta nella produzione di carta da giornale.[3]. Fenerty era anche un poeta e scrisse oltre 32 poesie conosciute.[4]



Biografia

Fenerty era nato a Upper Falmouth, in Nuova Scozia.[5] Era il più giovane di tre fratelli, che lavoravano tutti per il padre, taglialegna e agricoltore. Durante i mesi invernali, i Fenerty tagliavano le foreste locali per il legname, che poi trasportavano alla segheria di famiglia a Springfield Lake. I Fenerty spedivano il loro legname ai cantieri navali di Halifax, dove veniva esportato o utilizzato localmente.[6] I Fenerty avevano circa 4 km2 di terreno agricolo e spedivano la maggior parte dei loro prodotti ai mercati di Halifax.

Da giovane, Fenerty iniziò a scrivere poesie; la sua prima poesia (conosciuta), scritta quando aveva 17 anni, era intitolata "The Prince's Lodge" (in seguito ribattezzata "Passing Away" e pubblicata nel 1888). Descriveva una casa abbandonata e in rovina che si affaccia sul bacino di Bedford vicino ad Halifax. La loggia era stata costruita decenni prima dal principe Edward Augustus, duca di Kent e Strathearn, che in seguito era tornato in Inghilterra.[7]
Invenzione di carta da pasta di legno

Ogni volta che Fenerty trasportava legname verso Halifax, passava davanti alle cartiere locali e talvolta si fermava a guardare il processo di lavorazione, poiché c'erano molte somiglianze tra legname e cartiere. A quei tempi la carta era prodotta da stracci, cotone e altre fibre vegetali, una tecnica utilizzata per quasi 2000 anni. La domanda di carta superava l'offerta di stracci e l'Europa iniziò a ridurre le spedizioni di cotone verso il Nord America.

Fenerty aveva appreso che anche gli alberi hanno fibre, attraverso discussioni con il naturalista Titus Smith.[8] All'età di 17 anni (intorno al 1838) iniziò i suoi esperimenti sulla produzione di carta dal legno. Nel 1844, aveva perfezionato il processo (incluso lo sbiancamento della polpa).[9] In una lettera scritta da un membro della famiglia intorno al 1915 si menziona che Charles Fenerty aveva mostrato un campione grezzo del suo prodotto a un amico di nome Charles Hamilton nel 1840 (un parente della sua futura moglie), sebbene il membro della famiglia in questione avrebbe avuto allora intorno agli 8 anni.[10][11] Il 26 ottobre 1844 Charles Fenerty portò un campione della sua carta al principale giornale di Halifax, l’Acadian Recorder, a cui aveva scritto una lettera sulla nuova invenzione dicendo:
(EN)

«Messrs. English & Blackadar,
Enclosed is a small piece of PAPER, the result of an experiment I have made, in order to ascertain if that useful article might not be manufactured from WOOD. The result has proved that opinion to be correct, for- by the sample which I have sent you, Gentlemen- you will perceive the feasibility of it. The enclosed, which is as firm in its texture as white, and to all appearance as durable as the common wrapping paper made from hemp, cotton, or the ordinary materials of manufacture is ACTUALLY COMPOSED OF SPRUCE WOOD, reduced to a pulp, and subjected to the same treatment as paper is in course of being made, only with this exception, VIZ: my insufficient means of giving it the required pressure. I entertain an opinion that our common forest trees, either hard or soft wood, but more especially the fir, spruce, or poplar, on account of the fibrous quality of their wood, might easily be reduced by a chafing machine, and manufactured into paper of the finest kind. This opinion, Sirs, I think the experiment will justify, and leaving it to be prosecuted further by the scientific, or the curious.
I remain, Gentlemen, your obdt. servant,

Charles Fenerty.»
(IT)

«Messrs. English & Blackadar,
allegato un pezzettino di CARTA, risultato di un esperimento che ho fatto, per accertarmi se quest'articolo utile potrebbe essere fabbricato dal LEGNO. Il risultato ha dimostrato che l'opinione è corretta, perché - dal campione che vi ho inviato, Signori - ne percepirete la fattibilità. L'involucro, che è tanto solido nella sua consistenza quanto bianco, e all'apparenza tanto durevole quanto la comune carta da imballaggio a base di canapa, cotone o di materiali ordinari di fabbricazione è REALMENTE COMPOSTO DA LEGNO DI ABETE, ridotto in poltiglia e sottoposto allo stesso trattamento della carta, solo con questa eccezione, VIZ: i miei mezzi insufficienti per dargli la pressione richiesta. Sono convinto dell'opinione che i nostri comuni alberi forestali, di legno duro o tenero, ma soprattutto l'abete, l'abete rosso o il pioppo, a seguito della qualità fibrosa del loro legno, potrebbero essere facilmente ridotti da uno sfregatore e trasformati in carta del miglior genere. Questa opinione, signori, credo che l'esperimento giustificherà e lascerà che sia ulteriormente perseguito dagli scienziati o dai curiosi.
Rimango, Signori, il vostro umile servitore,

Charles Fenerty.»
(The Acadian Recorder

Halifax, N.S.
Saturday, October 26, 1844[12])

Altri inventori avevano usato il legno per fare la carta. Nel XVIII secolo uno scienziato francese di nome René Antoine Ferchault de Réaumur suggerì che la carta potesse essere prodotta dagli alberi.[13] La sua teoria catturò l'interesse di Matthias Koops, che nel 1800 sperimentò la fabbricazione della carta comprimendo e facendo aderire paglia e trucioli di legno.[14]
La rettificatrice per legno di F.G. Keller c.1854.

Intorno al 1838 il tessitore tedesco Friedrich Gottlob Keller lesse il rapporto di Réaumur. Ignaro di Fenerty al di là dell'oceano, lo sperimentò per alcuni anni e, nel 1845, un anno dopo la lettera di Fenerty al giornale, ottenne un brevetto in Germania per il processo di pasta di legno macinata per la produzione della carta.[5] In quello stesso anno Henry Voelter acquistò una partecipazione al brevetto per circa cinquecento dollari e iniziò a produrre carta. Keller non ebbe successo finanziario e in seguito non fu in grado di permettersi di rinnovare il brevetto e Voelter venne accreditato in Germania come il primo a produrre carta dalla pasta di legno.
Poesia e viaggio

Fenerty era anche un noto poeta del suo tempo, e pubblicò più di 35 poesie (note). Alcuni dei titoli più noti erano: "Betula Nigra" (su un albero di betulla nera), "Essay on Progress" (pubblicato nel 1866),[15] e "The Prince's Lodge" (su Prince Edward Augustus, Duca di Kent e Strathearn, scritto intorno al 1838 e pubblicato nel 1888). Nell'ottobre 1854 vinse il primo premio per "Betula Nigra" alla Nova Scotia Industrial Exhibition.[16]
Mostra industriale della Nuova Scozia del 1854

Fenerty fece lunghi viaggi in tutta l'Australia tra il 1858 e il 1865, vivendo la corsa all'oro australiana, e poi tornò ad Halifax. Fu coinvolto nella Chiesa e ricoprì diversi incarichi ad Halifax: misuratore di legno, addetto al censimento, guardiano della sanità, esattore delle tasse per la sua comunità e sorvegliante dei poveri.
Morte ed eredità

Poca attenzione è stata data all'invenzione di Fenerty, e lui stesso non sviluppò mai la sua invenzione né ottenne un brevetto su di essa. Diede inizio ad una nuova industria ma oggi la maggior parte delle persone attribuiscono a F.G. Keller l'invenzione.

La carta in pasta di legno cominciò lentamente ad essere adottata dalle cartiere. I giornali tedeschi furono i primi ad adottare la nuova carta, poi altri giornali fecero il passaggio dagli stracci alla pasta di legno. Ben presto ci furono mulini in tutto il Canada, negli Stati Uniti e in Europa, e più tardi nel resto del mondo. Una cartiera di pasta di legno venne eretta vicino alla città natale di Fenerty. Alla fine del XIX secolo quasi tutti i giornali del mondo occidentale utilizzavano carta da giornale in pasta di legno.

Fenerty morì il 10 giugno 1892 nella sua casa di Lower Sackville, in Nuova Scozia, a seguito di un'influenza.[17]
Poesie di Charles Fenerty

The Prince's Lodge (la sua prima poesia conosciuta, composta intorno al 1837)
Betula Nigra (che vinse un premio letterario)[18]
Battle of the Alma
In Memoriam of James Montgomery
The Relic
Hid Treasure: Canto I
Hid Treasure: Canto II
Hid Treasure: Canto III
To a Rich Miser
The Saxon's Sentimental Journey
The Tao-Aspiring Poet
A Lilt of Skibbereen
Reason and Faith
Hymn
The Man of God
Farewell to Australia (1865)
The Voyagers on Gennesaret
Keep the Heart Young
Essay on Progress
The Decline of Spain
Lex Talionis
The Blind Lady's Request
Early Piety
Terra Nova
To a Meteorite
The Sentinel Rose
In Memoriam
The Wreck of the Atlantic
Sir Provo Wallis (l'ultima sua poesia conosciuta, 1892)
Passing On
Eighteen Hundred and Two
Howe

Riconoscimenti

Nel Canada Day del 1987, il Canada Post presentava Fenerty su uno dei quattro francobolli che commemoravano gli inventori canadesi nelle comunicazioni.[19]





fonte https://it.wikipedia.org/wiki/Charles_Fenerty

 
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Reginald Fessenden



Reginald Aubrey Fessenden (Québec, 6 ottobre 1866 – Bermuda, 22 luglio 1932) è stato un inventore canadese.

Insegnò per lungo tempo elettrotecnica alla Western University in Pennsylvania. A lui si devono molti studi di elettrologia e la costruzione di uno strumento detto fessenden, utilizzato nelle comunicazioni tra sommergibili e navi.

Fessenden è meglio conosciuto per il suo lavoro pionieristico nello sviluppo della tecnologia radio, comprese le basi della radio a modulazione di ampiezza (AM). Tra i suoi successi figurano la prima trasmissione di discorsi via radio (1900) e la prima comunicazione radiotelegrafica bidirezionale attraverso l'Oceano Atlantico (1906). Nel 1932 riferì che, alla fine del 1906, fece anche la prima trasmissione radiofonica di intrattenimento e musica, sebbene la mancanza di dettagli verificabili abbia portato ad alcuni dubbi su questa affermazione.





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Sandford Fleming



Sandford Fleming (Kirkcaldy, 7 gennaio 1827 – Halifax, 22 luglio 1915) è stato un inventore e ingegnere canadese.
Biografia
Nato e cresciuto in Scozia, emigrò in Canada all'età di 18 anni. Propose lo "Standard Time" in una riunione del Royal Canadian Institute l'8 febbraio 1879. Fu ingegnere di molte ferrovie intercoloniali e della Canadian Pacific Railway. Sandford Fleming comunque non è stato il primo a proporre il tempo universale e fusi orari standard per tutto il mondo: i fusi orari sono stati infatti concepiti 21 anni prima dal matematico italiano Quirico Filopanti nel suo libro Miranda pubblicato nel 1858.





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Ron Foxcroft



Ron Foxcrof (Hamilton, 5 novembre 1945) è un ex arbitro di pallacanestro e inventore canadese. È noto in particolare per aver inventato il fischietto Fox 40, il primo fischietto privo di pallina di legno e parti mobili.
Biografia

Ron Foxcroft intraprende la carriera di arbitro di pallacanestro fin dall'età di 17 anni, dopo aver dovuto abbandonare il gioco del Football a seguito di un infortunio. Nel 1963 diviene l'unico arbitro canadese della NCAA e arbitro internazionale FIBA. Nel 1976 partecipa come arbitro ai Giochi olimpici di Montréal, dove arbitra anche la finale maschile.

Nella prima metà degli anni '80, Foxcroft si dedica a realizzare un fischietto privo di pallina. I tradizionali fischietti utilizzati dagli arbitri fino agli anni '80 erano realizzati in metallo e contenevano all'interno una pallina di legno che veniva agitata dal vortice d'aria, così intensificando il suono e introducendo un elemento di vibrato. Questi fischietti avevano però il difetto di restare talvolta inceppati, quando la pallina in legno si incastrava.

Lo stesso Foxcroft nel corso della sua carriera di arbitro aveva sperimentato più volte il problema del fischietto inceppato. Due episodi in particolare lo segnano: durante la finale dei Giochi olimpici di Montréal del 1976 fra la Yugoslavia e gli Stati Uniti, davanti a un pubblico di 18.000 spettatori, Foxcroft fu fischiato e contestato quando un giocatore statunitense ricevette una gomitata da un giocatore jugoslavo che lui non riuscì a fischiare a causa dell'inceppamento del fischietto[1]. Otto anni dopo, durante una partita delle fasi eliminatorie pre-Olimpiche tenute nel 1984 a San Paolo del Brasile, Foxcroft fischiò un fallo subito da un giocatore brasiliano, ma a causa del fischietto inceppato non uscì alcun suono. In pochi secondi scoppiò una violenta sommossa del pubblico, nella quale rischiò seriamente di essere aggredito.

Questi episodi diedero a Foxcroft l'idea di tentare di inventare un fischietto privo di pallina e che quindi non potesse incepparsi, a cui lavorò negli anni successivi, assieme all'inventore canadese Chuck Shepherd.

La soluzione individuata dai due inventori si basava sull'idea di realizzare un fischietto dotato di molteplici labium, con frequenze leggermente differenti. La sovrapposizione delle diverse frequenze crea un battimento, restituendo così un suono vibrato, paragonabile al trillo di un fischietto con pallina.

Foxcroft e Shepherd realizzarono un gran numero di prototipi, i primi dei quali erano di dimensioni eccessive per poter essere utilizzati come fischietti. Dopo la produzione di 14 prototipi, nel 1985 i due inventori arrivarono a realizzare un prototipo sufficientemente perfezionato da poter essere utilizzato, caratterizzato dalla presenza di tre labium, due sulla parte superiore del fischietto e uno terzo sulla parte inferiore con una camera di risonanza più lunga di quelle dei primi due. Il fischietto fu chiamato 'Fox 40' ispirandosi al cognome di Foxcroft e al fatto che quell'anno lui compiva 40 anni.

Dopo una fase di ulteriore perfezionamento, il 7 agosto 1987 Foxcroft e Shepherd depositarono la domanda di brevetto del Fox 40, presso l'Ufficio brevetti americano[2]. I fischietti Fox 40 furono utilizzati per la prima volta nei giorni immediatamente successivi al deposito del brevetto, durante i Giochi panamericani del 1987.

Nel medesimo anno 1987, Foxcroft fondò la società Foxtron Inc., poi divenuta Fox 40 International, con sede in Hamilton, Ontario che cura la produzione e distribuzione dei fischietti Fox 40. A partire dagli anni '90, i fischietti Fox 40 sono divenuti lo standard nell'arbitraggio della gran parte delle discipline sportive che prevedono l'uso del fischietto. Foxcroft è tutt'oggi amministratore delegato della Fox 40 International.

Nel 1999 Foxcroft abbandona l'arbitraggio della Pallacanestro, dopo aver arbitrato per 36 anni. Lo stesso anno viene insignito della "Canadian Basketball Hall of Fame" e nel 2011 della "Hamilton Sports Hall of Fame".





fonte https://it.wikipedia.org/wiki/Ron_Foxcroft

 
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Domina Jalbert



Domina Cleophas Jalbert (Saint-Jean-de-Matha, 5 dicembre 1904 – 26 giugno 1991) è stato un inventore canadese naturalizzato statunitense.



Biografia

Domina Cleophas Jalbert inventò l'ala flessibile autogonfiabile Parafoil, spesso chiamata "Jalbert parafoil". Canadese di nascita, si spostò presto a Woonsocket (Rhode Island) dove visse per anni prima di trasferirsi a Boca Raton,[1] in vecchiaia. Mentre fu a Woonsocket, si diploma alla Woonsocket High School, e lavorò come track coach e amministratore per Mount St. Charles Academy.[2] Jalbert conseguì il brevetto di pilota nel 1927. Negli anni trenta fu attivo nel kiting, in ambito pubblicitario. Fu arruolato per la difesa della costa occidentale degli Stati Uniti durante la Seconda guerra mondiale, facendo palloni da sbarramento; lavorò per la United States Rubber Company a Naugatuck.[3] Brevettò nel 1944 una combinazione di palloni con ala flessibile conosciuta come "kytoon".
Annotazioni su un disegno del 15 aprile 1944 per il brevetto 'Kite Balloon'

Il brevetto del 1944 di Domina Jalbert presagiva l'ala flessibile dei veleggiatori che più tardi vide Francis Rogallo della NACA protagonista; già evidente nel brevetto del 15 aprile 1944. Nel 1957 inventò un profilo alare autogonfiante che iniziò a sperimentare.[4] Nel gennaio 1963 dichiarò formalmente la sua scoperta e l'invenzione dell'ala a doppia superficie flessibile autogonfiante, cambiando l'aquilonismo, paracadutismo, skydiving, deltaplanismo, parapendii. La maggior parte delle vele hanno le radici nel Parafoil di Domina Jalbert. Nel 1964 brevettò "Multi-cell Wing Type Aerial Device".[5] Nel 1971 vide realizzato il suo sogno; Theodore Hulsizer creò il primo paracadute tipo Parafoil funzionante per la United States Air Force e la NASA (1947-1973). Nelle fasi di sperimentazione alla Wright-Patterson Air Force Base di Daytona, Theodore Hulsizer si rese conto che quel tipo di paracadute era il migliore mai visto in 25 anni di esperienza. Per rallentare l'apertura dell'ala paracadute, fece scorrere un anello sulle corde in cima alla vela, in fase di impacchettamento. Appena aperto l'anello scende lentamente liberando le corde gradatamente, e di conseguenza la vela. Theodore Hulsizer personalmente realizzò il primo paracadute Parafoil, che funzionò al primo strappo.[6][7]
Brevetti

10 gennaio 1963 US Patent 3131894 il Parafoil.[8]

Kite Balloon. Data: 15 aprile 1944
Kite Balloon. Data 31 agosto 1945
2398744 Kite Balloon, su google.com.
Multi-Cell Glide Canopy Parachute D. C. Jalbert, su google.com.
Multi-Cell Wing Type Aerial Device Data: 1º ottobre 1964
Multi-Cell Wing Type Aerial Device US Pat. 3285546 Data 1º ottobre 1964
Aerial sled Domina C. Jalbert, su google.com.





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Bruce Kirby



Bruce Kirby, all'anagrafe Bruce Robert William Kirby (Ottawa, 2 febbraio 1929 – 18 luglio 2021[1]), è stato un inventore, designer e velista canadese.


Biografia

Fu il progettista della classe velica laser e dello yacht della classe 12 metri Louis Vuitton Cup, Canada One. Svolse il mestiere di designer nella sua compagnia americana, Bruce Kirby Marine.

Come velista partecipò a tre edizioni dei giochi olimpici, Melbourne 1956, Tokyo 1964 e Città del Messico 1968.[2]





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James Lewis Kraft


James Lewis Kraft, abbreviato J. L. Kraft o James L. Kraft (Stevensville, 11 dicembre 1874 – Skokie, 16 febbraio 1953), è stato un inventore e imprenditore canadese e statunitense ricordato per aver fondato la Kraft Foods e brevettato per primo il metodo di produzione del formaggio a pasta fusa.

Biografia
La gioventù e i primi anni di attività

Kraft nacque vicino a Stevensville, una comunità a nord di Fort Erie da Minerva Alice, nata Tripp (1848–1933), e George Franklin Kraft (1842–1914), un contadino[1] di origine tedesche. Formatosi nell'area di Stevensville, Kraft lavorò dal 1901 al 1902 nelle vicinanze del Ferguson's General presso Fort Erie.[2][3] Secondo quanto dichiarò Alice, la sorella di Kraft, il futuro imprenditore lavorava per la Kraft Bros. trasportando prodotti lattiero-caseari nella zona di Pleasant Point di Fort Erie con un carro trainato da cavalli. Nel 1902, Kraft emigrò a Buffalo, dove operò in qualità di segretario e tesoriere della Shefford Cheese Company. L'anno seguente divenne un partner della suddetta azienda, ma interruppe l'attività quando, durante un suo viaggio a Chicago, i suoi soci iniziarono a gestire la società in sua assenza.[4] Ormai trapiantato nella nuova città, Kraft spese i suoi rimanenti 65 dollari per affittare un cavallo e un carro e, nel 1903, iniziò ad acquistare formaggi all'ingrosso che poi vendeva nei negozi di alimenti locali.[5] Un anno dopo, inviò una lettera a un amico in cui dichiarava: "In questo momento dispongo di un'azienda relativamente piccola, ma so cosa posso fare e sono convinto che, in meno di cinque anni, avrò una delle migliori attività di vendite al dettaglio della città."[2] Stando alle fonti, Kraft incontrò vari ostacoli fino a quando, nel 1907, egli decise di considerare "Dio un socio" dell'azienda. Con il passare del tempo, Kraft ebbe sempre più successo e iniziarono a collaborare con lui i fratelli Charles Herbert, Frederick, Norman e John Henry.[2][5]
Il successo della Kraft Foods

Nel 1909, Kraft divenne ufficialmente presidente della J.L. Kraft & Bros. Company, che in seguito diverrà la Kraft Foods Inc. Nel 1914, la Kraft aprì il suo primo stabilimento di produzione di formaggio a Stockon, nell'Illinois.[6] Nel 1916, la Kraft brevettò un metodo per pastorizzare il formaggio in modo tale che resistesse al deterioramento e potesse conservarsi durante i lunghi viaggi. La società crebbe rapidamente, estendendo il suo business in Canada nel 1919.[2] Durante la prima guerra mondiale, la Kraft si arricchì grazie al governo statunitense, che acquistò dall'azienda del formaggio in scatola da destinare ai soldati impegnati nel conflitto. A metà degli anni 1920, Kraft inaugurò una comunità di resort di golf e tennis alla moda a Lake Wales, in Florida, che gestiva assieme a Carl e Bertha Hinshaw. Tuttavia, problematiche economiche, fra cui il crollo del mercato azionario dell'ottobre del 1929, spinsero la Kraft ad abbandonare tale attività. Uno dei beni immobili di Lake Wales un tempo appartenuti alla Kraft, lo Chalet Suzanne, verrà gestito dalla famiglia Hinshaw. Nel 1928, la Kraft Foods si fuse con la Phenix Cheese Company. Nel 1931 la Kraft-Phenix, che deteneva aziende in trenta stati degli USA e vantava un organico di diecimila dipendenti, venne acquistata dalla National Dairy Products Company.[7] Nel corso degli anni, la Kraft introdusse molti prodotti e tecniche di marketing inedite che resero l'azienda uno dei principali produttori alimentari del Nord America. Fra questi si segnala il celebre prodotto Miracle Whip, che verrà presentato per la prima volta all'Esposizione universale di Chicago del 1933 e il Kraft Dinner, maccheroni al formaggio che avranno grande fortuna in Canada. Nel 1948, James Kraft assunse il ruolo di presidente del consiglio di amministrazione dell'azienda.[7]
La morte
Kraft morì a Skokie, nell'Illinois, nel 1953, e venne sepolto nel locale Memorial Park Cemetery and Crematorium.




fonte https://it.wikipedia.org/wiki/James_Lewis_Kraft

 
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Florence Lawrence



Florence Lawrence, nata Florence Annie Bridgwood (Hamilton, 2 gennaio 1890 – Beverly Hills, 28 dicembre 1938), è stata un'attrice e inventrice canadese naturalizzata statunitense.

Grazie alla trovata di indicarla come "The Biograph Girl" (la ragazza della Biograph), divenne la prima attrice cinematografica accreditata a cui il pubblico si affezionò, inaugurando lo star system, per cui è riconosciuta come "la prima stella del cinema".[1] Nella sua seppur breve carriera apparve in più di 270 film, lavorando per diverse compagnie di produzione, con altri appellativci quali "The Imp Girl" o "The Girl of a Thousand Faces".


Biografia
I primi anni

Nata Florence Annie Bridgwood a Hamilton nell'Ontario, era figlia di un'attrice di vaudeville, Charlotte A. Bridgwood che, col nome di Lotta Lawrence, era prima attrice e direttrice della Lawrence Dramatic Company. Suo padre, George Bridgwood, morì nel 1898 quando Florence aveva 8 anni. La madre e i tre figli si trasferirono allora a Buffalo, nello stato di New York. Florence frequentò lì le scuole, sviluppando le sue doti atletiche praticando alcuni sport, tra cui l'equitazione e il pattinaggio. Finite le scuole, la ragazza raggiunse la madre e la sua compagnia teatrale che però si sciolse poco dopo a causa di problemi interni. Nel 1906, Florence e sua madre si trasferirono a New York.
Inizio della carriera: cinema e teatro

Molti furono i canadesi che diventarono pionieri della nuova industria cinematografica. Una di questi fu Florence Lawrence che, nel 1906, a vent'anni, girò il suo primo film per la Vitagraph, per cui, nel 1907, girò altre 38 pellicole, dopo che le audizioni che aveva fatto a Broadway avevano avuto scarso successo. La Edison Manufacturing Company la scelse per il ruolo della figlia di Daniel Boone nel film Daniel Boone; or, Pioneer days in America anche grazie al fatto che sapeva cavalcare. Le riprese vennero fatte in esterni, in pieno inverno, e Florence e sua madre, che avevano avuto tutte e due una parte nel film, vennero pagate 5 dollari al giorno per due settimane.

Nel 1907, sempre per la Vitagraph, ricoprì il ruolo di Moya, una ragazza irlandese in un film da un rullo. Per un breve periodo ritornò al teatro, con il ruolo da protagonista in Seminary Girls, dove recitava anche sua madre, nella sua ultima interpretazione teatrale. Dopo una tournée negli Stati Uniti durata un anno, Florence decide di farla finita con quella vita da zingara. Nella primavera del 1908 ritornò alla Vitagraph dove fu la protagonista di The Dispatch Beare. Nei cinque mesi seguenti prese parte a 11 film, grazie soprattutto alle sue doti di cavallerizza.
Carriera cinematografica
Biograph Studios

Alla Vitagraph c'è un giovane attore, Harry Solter, che cerca una ragazza giovane e bella che sappia anche cavalcare per un film della Biograph sotto la direzione di David Wark Griffith. Griffith, capo della Biograph, nota la bella bionda in uno dei film della Vitagraph. All'epoca gli attori non venivano citati nei titoli e Griffith ci mette un po' per ritrovare Florence per poi fissarle un appuntamento. Alla Vitagraph, lei prende 20 dollari alla settimana: Griffith gliene offre 25 e Florence passa alla Biograph. Nel 1908, con Griffith gira almeno 60 film. Alla fine dell'anno si sposa con Harry Solter.

Florence ottiene molto presto una grande popolarità, ma siccome il suo nome non viene pubblicizzato, gli ammiratori scrivono allo studio chiedendo di lei. Il suo viso viene riconosciuto soprattutto dopo la sua interpretazione di Resurrection, ma la Biograph la cita solo come "The Biograph Girl", la ragazza della Biograph. Negli anni iniziali del cinema, il nome degli attori del muto non era conosciuto perché i proprietari delle case di produzione temevano che la popolarità potesse stimolare gli attori a chiedere dei compensi più alti. Florence continua a lavorare per la Biograph anche nel 1909, ricevendo uno stipendio il doppio del normale. La sua popolarità aumenta con la serie dei film di Jones, il primo serial di commedie dove interpreta il ruolo di Mrs. Jones in 12 film.[1]
Independent Moving Pictures Company

La coppia Lawrence/Solter decide di cercare lavoro altrove, scrivendo alla Essanay Film Manufacturing Company, ma i capi dello studio contattato girano le loro richieste alla Biograph che, venuto a sapere del loro tentativo, decide di licenziarli entrambi. Ambedue liberi, Florence e il marito nel 1909 trovano lavoro alla Independent Moving Pictures Company of America (IMP). La compagnia, fondata da Carl Laemmle (che ne è proprietario, fondatore e presidente), è alla ricerca di attori e cineasti esperti. All'epoca, l'industria cinematografica è controllata da un potente monopolio, che detiene tutti i diritti legali nella produzione e nella distribuzione dei film. La IMP, il cui marchio è un piccolo diavolo rosso, non è membro del Patent Group e opera, quindi, al di fuori della legge. La compagnia deve trovarsi le sale disposte a sfidare il monopolio dove poter proiettare i propri film ed entra nel mirino delle rivendicazioni legali dei suoi potenti nemici. La IMP riesce a sopravvivere soprattutto per merito della popolarità di Florence Lawrence, popolarità nata anche per merito delle idee di marketing di Laemmle.

Avendo bisogno di una star, Laemmle, per attirare Florence e il marito, promette di far di lei la prima interprete con il nome sulle locandine di un film. Il produttore, per pubblicizzare la sua diva, fa girare la voce che Florence sia rimasta uccisa in un incidente stradale a New York. Dopo aver attirato l'attenzione dei media, pubblica sui giornali una smentita accompagnata dalla foto della Lawrence. Le didascalie dicono che l'attrice è viva, sta bene ed è in procinto di girare The Broken Oath, il nuovo film della IMP, diretta dal marito Harry Solter. Il produttore organizza per la sua attrice una visita a Saint Louis in modo da rassicurare i suoi ammiratori che possono vederla e ammirarla dal vivo. Nasce così lo star system e il nome di Florence Lawrence diventa familiare a tutto il pubblico cinematografico.

Tuttavia, la fama dell'attrice è tale che i dirigenti degli studi cominciano a preoccuparsi di eventuali rivendicazioni salariali, scoprendo che i loro timori non sono infondati. Laemmle riesce ad attirare alla IMP William V. Ranous, uno dei migliori registi della Vitagraph. Ranous viene presentato a Lawrence e a Solter, e i tre cominciano a lavorare insieme. Florence e il marito lavorano per la IMP undici mesi, girando cinquanta film.
Lubin Studios

Partono, quindi, per un viaggio in Europa, in vacanza. Tornati negli Stati Uniti dopo il viaggio, Lawrence e Solter passano a una società cinematografica diretta da Siegmund Lubin (Siegmund "Pop" Lubin), descritto come "il produttore cinematografico più saggio e più democratico della storia". Florence, in coppia con Arthur V. Johnson, gira, sotto la direzione di Lubin, quarantotto film.

Quando, alla fine degli anni dieci, Florence Lawrence lascia la IMP per passare ai Lubin Studios, permette alla sua conterranea, la diciannovenne canadese Mary Pickford, di prendere il suo posto come diva dell'IMP.
Victor Film Company

Nel 1912, Florence e Harry Solter si mettono in affari con Carl Laemmle, formando la loro propria compagnia. Laemmle dà loro completa libertà artistica per una compagnia dal nome Victor Film Company, pagando Florence Lawrence 500 dollari la settimana come attrice e dando a Solter 200 dollari come regista. Gli studi vengono stabiliti a Fort Lee nel New Jersey, mettendo in produzione numerosi film con protagonisti Florence e Owen Moore, prima di passare alla nuova Universal Pictures nel 1913.

Con questa nuova prosperità, Florence realizza il sogno della sua vita, comperando 50 acri di terreni, dandosi anche al giardinaggio, coltivando rose, cosa che le dà molta gioia. Nell'agosto del 1912, ha delle controversie con il marito a causa della madre di Florence. Harry se ne va in Europa, da dove le invia numerose lettere in cui le annuncia i suoi piani per suicidarsi. Nel novembre del 1912 i due si rimettono insieme e Florence annuncia la decisione di ritirarsi dalle scene.






segue L'incidente, il crollo di Wall Street, il suicidio

 
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L'incidente, il crollo di Wall Street, il suicidio

Nonostante i suoi propositi di ritiro, Florence fu indotta a ritornare al lavoro nel 1915 per la sua compagnia, la Victor Film Company. Durante le riprese di Pawns of Destiny, subì un incidente in un incendio dovuto a delle fiamme fuggite di controllo. Florence risentì delle conseguenze per mesi. Tornò al lavoro, ma ebbe un collasso alla fine delle riprese. Accusando Solter di averla costretta a lavorare benché non in grado di farlo, i due alla fine divorziarono. L'attrice si sentì tradita anche dalla Universal che si rifiutò di pagarle le spese mediche. A soli 29 anni, la sua carriera ebbe una grave battuta d'arresto a causa dell'assenza dalle scene cui fu costretta per potersi riprendere dalle ferite riportate.

Nella primavera del 1916, tornò a lavorare per l'Universal, girando il suo primo lungometraggio. Tuttavia lo stress lavorativo portò a gravi conseguenze sul piano della salute, tanto che passò i successivi quattro mesi a letto, paralizzata. Quando tornò in forma, nel 1921, l'industria cinematografica si era rapidamente e profondamente evoluta, e ormai poche persone si ricordavano di lei. A Hollywood tentò di rientrare nel giro, ottenendo però solo alcune parti minori, per lo più da registi con cui aveva già lavorato nel passato. Negli anni '20 si dedicò a una linea di cosmetici, impresa che non raggiunse il successo sperato.

Nel 1929 fu colpita dalla morte della madre e dal crollo di Wall Street, a cui seguì la lunga depressione. Florence tornò al cinema nel 1936, quando la MGM cominciò a dare piccole parti a vecchie star per 75 dollari la settimana. Sola, depressa, sofferente per una forma di mielofibrosi, una rara malattia, venne trovata a letto nel suo appartamento di West Hollywood il 27 dicembre 1938 dopo aver ingerito dell'insetticida. Venne portata in ospedale, dove morì poche ore dopo.
Eredità e ricordo

Dimenticata da tutti, venne ricordata nel 1991 quando l'attore Roddy McDowall, del National Film Preservation Board, le dedicò una lapide come "The Biograph Girl/The First Movie Star" (La ragazza della Biograph/Prima stella del cinema). Una biografia di Kelly R. Brown, Florence Lawrence, the Biograph Girl: America's First Movie Star, fu pubblicata nel 1999.
Vita privata

Florence Lawrence si sposò tre volte. La prima con Harry Solter (1908–1913), quindi con Charles Woodring (12 maggio, 1921–1931), un concessionario d'auto. Rimasta vedova, si sposa per la terza e ultima volta con Henry Bolton. L'uomo si rivela un vero bruto e il matrimonio, celebrato nel 1932, dura solo cinque mesi.
Invenzioni

In anni di grande sperimentazione e progresso tecnologico era relativamente comune negli Stati Uniti escogitare invenzioni e miglioramenti tecnici. La stessa Florence, come anche qualche altro suo collega, fu inventrice del primo Indicatore di direzione per veicoli, applicato al lato posteriore di una motocicletta e consistente in un braccio meccanico che, azionato con un bottone, indicava la direzione che il guidatore intendeva prendere. Sviluppò anche un segnale di frenata, tramite un concetto simile in cui un braccio indicava la scritta "Stop". Tuttavia la Lawrence non depositò il brevetto per le sue intuizioni, che vennero presto sviluppate da altri nella nascente industria automobilistica.
Filmografia

La filmografia si basa su IMDb[2]. Quando manca il nome del regista, questo non viene riportato nei titoli
1906

The Automobile Thieves, regia di James Stuart Blackton - cortometraggio (1906)

1907

Daniel Boone, regia di Wallace McCutcheon, Edwin Stanton Porter (1907)
The Boy, the Bust and the Bath (1907)
Athletic American Girls (1907)
Bargain Fiend; or, Shopping à la Mode, regia di William V. Ranous (1907)
The Shaughraun, regia di James Stuart Blackton (1907)
The Mill Girl (1907)
The Despatch Bearer; or, Through the Enemy's Lines, regia di Albert E. Smith (1907)

1908

The Reg Girl (1908)
Cupid's Realm; or, A Game of Heart, regia di J. Stuart Blackton
Macbeth, regia di J. Stuart Blackton
Romeo and Juliet, regia di J. Stuart Blackton
Lady Jane's Flight, regia di J. Stuart Blackton
The Viking's Daughter: The Story of the Ancient Norsemen, regia di J. Stuart Blackton
Love Laughs at Locksmiths; an 18th Century Romance, regia di J. Stuart Blackton
The Bandit's Waterloo, regia di David Wark Griffith
A Calamitous Elopement, regia di J. Stuart Blackton
Salome, regia di J. Stuart Blackton - cortometraggio (1908)
Betrayed by a Handprint, regia di D.W. Griffith
The Girl and the Outlaw, regia di D.W. Griffith
Behind the Scenes, regia di D.W. Griffith
The Red Girl, regia di D.W. Griffith
The Heart of O'Yama, regia di D.W. Griffith
Where the Breakers Roar, regia di D.W. Griffith
A Smoked Husband, regia di D.W. Griffith
Richard III co-regia James Stuart Blackton e William V. Ranous (1908)
The Stolen Jewels, regia di David W. Griffith
The Devil, regia di D.W. Griffith
The Zulu's Heart, regia di D.W. Griffith
Father Gets in the Game, regia di D. W. Griffith
Ingomar, the Barbarian, regia di D. W. Griffith
The Vaquero's Vow, regia di D. W. Griffith
The Planter's Wife, regia di D. W. Griffith
Romance of a Jewess, regia di D. W. Griffith
The Call of the Wild, regia di David W. Griffith
Concealing a Burglar, regia di David W. Griffith
Antony and Cleopatra, regia di James Stuart Blackton e Charles Kent
After Many Years, regia di David W. Griffith
The Pirate's Gold, regia di David W. Griffith
The Taming of the Shrew, regia di David W. Griffith
The Song of the Shirt, regia di David W. Griffith
The Ingrate, regia di David W. Griffith
A Woman's Way, regia di David W. Griffith
The Clubman and the Tramp, regia di David W. Griffith
Julius Caesar co-regia di James Stuart Blackton e William V. Ranous
Money Mad, regia di David W. Griffith
The Valet's Wife, regia di David W. Griffith
The Feud and the Turkey, regia di D.W. Griffith
The Reckoning, regia di David W. Griffith
The Test of Friendship, regia di David W. Griffith
An Awful Moment, regia di David W. Griffith
The Dancer and the King: A Romantic Story of Spain, regia di James Stuart Blackton
The Christmas Burglars, regia di D.W. Griffith
Mr. Jones at the Ball, regia di David W. Griffith
The Helping Hand, regia di David W. Griffith







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1909

One Touch of Nature, regia di D.W. Griffith
Mrs. Jones Entertains, regia di D.W. Griffith
The Honor of Thieves, regia di D.W. Griffith
The Sacrifice, regia di D.W. Griffith
Those Boys!, regia di D.W. Griffith
The Criminal Hypnotist, regia di D.W. Griffith
The Fascinating Mrs. Francis, regia di D.W. Griffith
Mr. Jones Has a Card Party, regia di D.W. Griffith
Those Awful Hats, regia di D.W. Griffith
The Cord of Life, regia di D.W. Griffith
The Girls and Daddy, regia di D.W. Griffith
The Brahma Diamond, regia di D.W. Griffith
A Wreath in Time, regia di D.W. Griffith
Tragic Love, regia di D.W. Griffith
The Curtain Pole, regia di D.W. Griffith
His Ward's Love, regia di D.W. Griffith
The Joneses Have Amateur Theatricals, regia di D.W. Griffith
The Politician's Love Story, regia di D.W. Griffith
The Golden Louis, regia di D.W. Griffith
At the Altar, regia di D.W. Griffith
Saul and David, regia di James Stuart Blackton
The Prussian Spy, regia di D.W. Griffith
His Wife's Mother, regia di D.W. Griffith
A Fool's Revenge, regia di D.W. Griffith
The Wooden Leg, regia di D.W. Griffith
The Roue's Heart, regia di D.W. Griffith
The Salvation Army Lass, regia di D.W. Griffith (1909)
The Lure of the Gown, regia di D.W. Griffith
I Did It, regia di D.W. Griffith
The Deception, regia di D.W. Griffith
And a Little Child Shall Lead Them, regia di D.W. Griffith
The Medicine Bottle, regia di D.W. Griffith
Jones and His New Neighbors, regia di D.W. Griffith
A Drunkard's Reformation, regia di D.W. Griffith
Trying to Get Arrested, regia di D.W. Griffith
The Road to the Heart, regia di D.W. Griffith
Schneider's Anti-Noise Crusade, regia di D.W. Griffith
The Winning Coat, regia di D.W. Griffith
A Sound Sleeper, regia di D.W. Griffith
Confidence, regia di D.W. Griffith
Lady Helen's Escapade, regia di D.W. Griffith
A Troublesome Satchel, regia di D.W. Griffith - cortometraggio
The Drive for a Life, regia di D.W. Griffith - cortometraggio
Lucky Jim, regia di D.W. Griffith - cortometraggio
Tis an Ill Wind That Blows No Good, regia di D.W. Griffith - cortometraggio
The Eavesdropper, regia di D.W. Griffith - cortometraggio
The Note in the Shoe, regia di D.W. Griffith - cortometraggio
One Busy Hour, regia di D.W. Griffith - cortometraggio
The French Duel, regia di D.W. Griffith - cortometraggio
Jones and the Lady Book Agent, regia di D.W. Griffith - cortometraggio
A Baby's Shoe regia di D.W. Griffith - cortometraggio
The Jilt, regia di D.W. Griffith - cortometraggio
Resurrection, regia di David W. Griffit
The Judgment of Solomon, regia di James Stuart Blackton
Two Memories, regia di David W. Griffith - cortometraggio
Eloping with Auntie, regia di David W. Griffith - cortometraggio
Eradicating Aunty, regia di David W. Griffith - cortometraggio
What Drink Did, regia di David W. Griffith - cortometraggio
The Lonely Villa, regia di David W. Griffith - cortometraggio
Her First Biscuits, regia di D.W. Griffith - cortometraggio
The Peachbasket Hat, regia di David W. Griffith - cortometraggio
The Way of Man, regia di David W. Griffith - cortometraggio
The Necklace, regia di D. W. Griffith - cortometraggio (1909)
Il medico di campagna (The Country Doctor), regia di David W. Griffith - cortometraggio (1909)
The Cardinal's Conspiracy, regia di D.W. Griffith - cortometraggio (1909)
Tender Hearts, regia di David W. Griffith - cortometraggio (1909)
Sweet and Twenty, regia di David W. Griffith - cortometraggio
Jealousy and the Man, regia di David W. Griffith - cortometraggio
The Slave, regia di David W. Griffith - cortometraggio
The Mended Lute, regia di David W. Griffith - cortometraggio
Mr. Jones' Burglar, regia di David W. Griffith - cortometraggio
Mrs. Jones' Lover; or, 'I Want My Hat', regia di David W. Griffith - cortometraggio
The Hessian Renegades, regia di David W. Griffith - cortometraggio
The Awakening, regia di David W. Griffith - cortometraggio
Lines of White on a Sullen Sea, regia di David W. Griffith - cortometraggio
Love's Stratagem, regia di Harry Solter - cortometraggio
Nursing a Viper, regia di David W. Griffith - cortometraggio
The Forest Ranger's Daughter, regia di Harry Solter - cortometraggio
Her Generous Way, regia di Harry Solter
Lest We Forget, regia di Harry Solter
The Awakening of Bess, regia di Harry Solter





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1910

The Winning Punch, regia di Harry Solter (1910)
The Right of Love, regia di Harry Solter (1910)
The Tide of Fortune, regia di Harry Solter (1910)
The Call, regia di D.W. Griffith (1910)
Never Again, regia di Harry Solter (1910)
The Coquette's Suitors, regia di Harry Solter (1910)
Justice in the Far North, regia di Harry Solter (1910)
The Blind Man's Tact, regia di Harry Solter (1910)
Jane and the Stranger, regia di Harry Solter (1910)
The Governor's Pardon, regia di Harry Solter (1910)
The New Minister, regia di Harry Solter (1910)
Mother Love, regia di Harry Solter
The Broken Oath, regia di Harry Solter (1910)
The Time-Lock Safe, regia di Harry Solter (1910)
His Sick Friend, regia di Harry Solter (1910)
The Stage Note, regia di Harry Solter (1910)
Transfusion, regia di Harry Solter (1910)
The Miser's Daughter, regia di Harry Solter (1910)
His Second Wife, regia di Harry Solter (1910)
The Rosary, regia di Harry Solter (1910)
The Maelstrom, regia di Harry Solter (1910)
The New Shawl, regia di Harry Solter (1910)
Two Men, regia di Harry Solter (1910)
The Doctor's Perfidy, regia di Harry Solter (1910)
The Eternal Triangle, regia di Harry Solter (1910)
The Nichols on Vacation, regia di Harry Solter (1910)
A Reno Romance, regia di Harry Solter (1910)
A Discontented Woman, regia di Harry Solter (1910)
A Self-Made Hero, regia di Harry Solter (1910)
A Game for Two, regia di Harry Solter (1910)
The Call of the Circus, regia di Harry Solter (1910)
Old Heads and Young Hearts, regia di Harry Solter (1910)
The Mistake, regia di Harry Solter (1910)
Bear Ye One Another's Burdens, regia di Harry Solter (1910)
The Irony of Fate, regia di Harry Solter (1910)
Once Upon a Time, regia di Harry Solter (1910)
Among the Roses, regia di Harry Solter (1910)
The Senator's Double, regia di Harry Solter (1910)
The Taming of Jane, regia di Harry Solter (1910)
The Widow, regia di Harry Solter (1910)
The Right Girl, regia di Harry Solter (1910)
Debt, regia di Harry Solter (1910)
Pressed Roses, regia di Harry Solter (1910)
All the World's a Stage, regia di Harry Solter
The Count of Montebello, regia di Harry Solter





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1911

His Bogus Uncle, regia di Harry Solter (1911)
Age Versus Youth, regia di Harry Solter (1911)
A Show Girl's Stratagem, regia di Harry Solter (1911)
The Test, regia di Harry Solter (1911)
Nan's Diplomacy, regia di Harry Solter (1911)
Vanity and Its Cure, regia di Harry Solter (1911)
His Friend, the Burglar, regia di Harry Solter (1911)
The Actress and the Singer, regia di Harry Solter (1911)
Her Artistic Temperament, regia di Harry Solter (1911)
Her Child's Honor, regia di Harry Solter (1911)
The Wife's Awakening, regia di Harry Solter (1911)
Opportunity and the Man, regia di Harry Solter (1911)
The Two Fathers, regia di Harry Solter (1911)
The Hoyden, regia di Harry Solter (1911)
The Sheriff and the Man, regia di Harry Solter (1911)
A Fascinating Bachelor, regia di Harry Solter (1911)
That Awful Brother, regia di Harry Solter (1911)
Her Humble Ministry, regia di Harry Solter (1911)
A Good Turn, regia di Harry Solter (1911)
The State Line, regia di Harry Solter (1911)
A Game of Deception, regia di Harry Solter (1911)
The Professor's Ward, regia di Harry Solter (1911)
Duke De Ribbon Counter, regia di Harry Solter (1911)
Higgenses Versus Judsons, regia di Harry Solter (1911)
The Little Rebel, regia di Harry Solter (1911)
Always a Way, regia di Harry Solter (1911)
The Snare of Society, regia di Harry Solter (1911)
During Cherry Time, regia di Harry Solter (1911)
The Gypsy, regia di Harry Solter (1911)
Her Two Sons, regia di Harry Solter (1911)
Through Jealous Eyes, regia di Harry Solter (1911)
A Rebellious Blossom, regia di Harry Solter (1911)
The Secret, regia di Harry Solter (1911)
Romance of Pond Cove, regia di Harry Solter (1911)
The Story of Rosie's Rose, regia di Harry Solter (1911)
The Life Saver, regia di Harry Solter (1911)
The Matchmaker, regia di Harry Solter (1911)
The Slavey's Affinity, regia di Harry Solter (1911)
The Maniac, regia di Harry Solter (1911)
A Rural Conqueror, regia di Harry Solter (1911)
One on Reno, regia di Harry Solter (1911)
Aunt Jane's Legacy, regia di Harry Solter
His Chorus Girl Wife, regia di Harry Solter (1911)
A Blind Deception, regia di Harry Solter (1911)
A Head for Business, regia di Harry Solter (1911)
A Girlish Impulse, regia di Harry Solter (1911)
Art Versus Music, regia di Harry Solter (1911)
The American Girl, regia di Harry Solter (1911)





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1912

A Village Romance, regia di Harry Solter (1912)
A Surgeon's Heroism, regia di Harry Solter (1912)
In Swift Waters, regia di Harry Solter (1912)
The Players, regia di Harry Solter (1912)
Not Like Other Girls, regia di Harry Solter (1912)
Taking a Chance, regia di Harry Solter (1912)
The Mill Buyers, regia di Harry Solter (1912)
The Chance Shot, regia di Harry Solter (1912)
Her Cousin Fred, regia di Harry Solter (1912)
The Winning Punch, regia di Harry Solter
All for Love, regia di Harry Solter
Flo's Discipline, regia di Harry Solter (1912)
The Advent of Jane, regia di Harry Solter (1912)
Tangled Relations, regia di Harry Solter (1912)
Betty's Nightmare, regia di Harry Solter (1912)
The Cross-Roads, regia di Harry Solter (1912)
The Angel of the Studio, regia di Harry Solter - cortometraggio (1912)
The Redemption of Riverton, regia di Harry Solter (1912)
Sisters, regia di Harry Solter - cortometraggio (1912)
The Lady Leone, regia di Harry Solter - cortometraggio (1912)
After All, regia di Harry Solter - cortometraggio (1912)

1913

The Counterfeiter (1913)
Suffragette's Parade in Washington (1913)
The Closed Door, regia di Harry Solter (1913)
The Girl o'the Woods, regia di Harry Solter (1913)
The Spender, regia di Harry Solter - cortometraggio (1913)
His Wife's Chilld, regia di Harry Solter (1913)
Unto the Third Generation, regia di Harry Solter - cortometraggio (1913)
The Influence of Sympathy, regia di Harry Solter - cortometraggio (1913)
A Girl and Her Money, regia di Harry Solter - cortometraggio (1913)

1914

A Singular Sinner (1914)
The Coryphee, regia di Harry Solter (1914)
The Romance of a Photograph, regia di Harry Solter (1914)
The False Bride, regia di Harry Solter - cortometraggio (1914)
The Law's Decree, regia di Harry Solter (1914)
The Stepmother, regia di Harry Solter (1914)
The Honeymooners, regia di Harry Solter - cortometraggio (1914)
Diplomatic Flo, regia di Harry Solter (1914)
The Little Mail Carrier, regia di Harry Solter (1914)
The Pawns of Destiny, regia di Harry Solter (1914)
The Bribe, regia di Harry Solter
A Disenchantment, regia di Harry Solter (1914)
The Doctor's Testimony, regia di Harry Solter (1914)
A Singular Cynic, regia di Harry Solter (1914)
Her Ragged Knight, regia di Harry Solter (1914)
The Mad Man's Ward, regia di Harry Solter (1914)
The Honor of the Humble, regia di Harry Solter (1914)
Counterfeiters, regia di Harry Solter (1914)
A Mysterious Mystery, regia di Harry Solter (1914)
The Woman Who Won, regia di Harry Solter (1914)
The Great Universal Mystery, regia di Allan Dwan - sé stessa

1916/1936

Elusive Isabel, regia di Stuart Paton (1916)
Face on the Screen, regia di Harry Solter (1917)
The Love Craze, regia di Winthrop Kelley (1918)
The Unfoldment, regia di George Kern e Murdock MacQuarrie (1922)
The Satin Girl, regia di Arthur Rosson (1923)
Lucretia Lombard, regia di Jack Conway (1923)
Gambling Wives, regia di Dell Henderson (1924)
The Johnstown Flood, regia di Irving Cummings (1926)
The Greater Glory, regia di Curt Rehfeld (1926)
Sweeping Against the Winds (1930)
I difensori della legge (Homicide Squad), regia di Edward L. Cahn e George Melford (1931)
Pleasure, regia di Otto Brower (1931)
Hard Hombre, regia di Otto Brower (1931)
So Big!, regia di William A. Wellman (1932)
Peccatori (Sinners in the Sun), regia di Alexander Hall (1932)
Segreti, regia di Frank Borzage (1933)
Compagni d'allegria (The Old Fashioned Way), regia di William Beaudine (1934)
Man on the Flying Trapeze, regia di Clyde Bruckman e, non accreditato, W.C. Fields (1935)
Un bacio al buio (One Rainy Afternoon, regia di Rowland V. Lee (1936)
Hollywood Boulevard, regia di Robert Florey (1936)

Film o documentari dove appare Florence Lawrence

The Casting Couch, regia di John Sealey - video con filmati di repertorio (1995)





fonte https://it.wikipedia.org/wiki/Florence_Lawrence#1912

 
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