I Fantastici Quattro (The Fantastic Four) sono un gruppo di supereroi dei fumetti, creati da Stan Lee (testi) e Jack Kirby (disegni), ispirandosi liberamente ai personaggi DC Challengers of the Unknown dello stesso Kirby.
Esordirono nel primo numero della testata Fantastic Four (vol. 1) nel novembre 1961 e pubblicata dalla Marvel Comics.
La serie raggiunse presto il successo ponendo le basi per lo sviluppo dell'intero universo Marvel.
Gli autori svilupparono, a partire da questa serie, un approccio collaborativo nella creazione dei fumetti che utilizzeranno anche in futuro.
Alla testata parteciperanno autori come Roy Thomas, John Byrne, Steve Englehart, Walter Simonson, John Buscema, George Pérez e Tom DeFalco, ed è stata, per oltre cinquant'anni, una delle più longeve e importanti della Marvel, capostipite della Silver Age.
La serie a fumetti ha avuto alcune trasposizioni cinematografiche e televisive: quattro serie animate e quattro lungometraggi.
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Storia editoriale
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Martin Goodman, un editore venuto a conoscenza delle forti vendite della serie a fumetti della Justice League of America, convinse il suo editor, Stan Lee, a creare una serie di fumetti analoga, su un gruppo di supereroi. Lee nel 1974 raccontò che:
(EN)
«Martin mentioned that he had noticed one of the titles published by National Comics seemed to be selling better than most. It was a book called The [sic] Justice League of America and it was composed of a team of superheroes. ... 'If the Justice League is selling', spoke he, 'why don't we put out a comic book that features a team of superheroes?»
(IT)
«Martin disse che aveva notato che uno dei titoli pubblicati dalla National Comics sembrava vendere più della maggior parte degli altri titoli. Era un fumetto intitolato The [sic] Justice League of America ed era composto da un team di supereroi. ... "Se la Justice League vende", lui disse, 'perché non facciamo un fumetto che comprende un team di supereroi?"»
Stan Lee, che aveva lavorato per due decenni come redattore capo e direttore artistico della Marvel Comics e delle sue precedenti incarnazioni, Timely Comics e Atlas Comics, decise di "ritagliarsi una carriera vera e propria per se stesso nello sterminato mondo dei fumetti[4]" e, come raccontato da lui stesso[3]:
(EN)
«For just this once, I would do the type of story I myself would enjoy reading.... And the characters would be the kind of characters I could personally relate to: they'd be flesh and blood, they'd have their faults and foibles, they'd be fallible and feisty, and — most important of all — inside their colorful, costumed booties they'd still have feet of clay.»
(IT)
«Per una volta, avrei fatto il tipo di storia che mi sarebbe piaciuto leggere... E i personaggi sarebbero stati quel tipo di personaggi nei quali avrei potuto personalmente rispecchiarmi: sarebbero stati carne e sangue, con i loro difetti e le loro fissazioni, sarebbero stati fallibili, grintosi e, cosa più importante di tutte, anche nelle loro coloratissime sembianze da supereroi avrebbero avuto ancora i piedi d'argilla.»
Lee scrisse un canovaccio per la prima storia che diede al disegnatore Jack Kirby, il quale la disegnò a matita e poi ne passo le tavole di nuovo a Lee, il quale aggiunse i dialoghi e le didascalie.
Questo approccio alla creazione di fumetti, che divenne noto come il "Metodo Marvel" (Marvel Method), venne così bene che Lee e Kirby lo avrebbero usato da quel momento in poi.
Il "Metodo Marvel" divenne poi uno standard per l'azienda nel giro di un anno.
I quattro personaggi furono modellati pensando ai quattro classici elementi greci: terra (La Cosa), fuoco (La Torcia Umana), aria (Donna invisibile) e acqua (il liquido Mr. Fantastic).[senza fonte] Inoltre, si rifanno ad un vecchio fumetto creato da Jack Kirby per la DC Comics, i Challengers of the Unknown.[senza fonte]
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