| Gli ultimi anni
I suoi ultimi progetti di opera vennero cancellati dai programmi del teatro Kirov e questo, insieme alla declinante salute, portò al graduale ritiro di Prokof'ev dalle scene. La sua ultima opera fu la Settima sinfonia, presentata al pubblico nel 1952, un'opera dal sapore dolce-amaro per la quale fu chiesto all'autore di introdurre un lieto fine. Con l'oratorio A guardia della pace riuscì a vincere il Premio Stalin di 100.000 rubli nel 1951[27] che gli diede un po' di respiro da un punto di vista economico: il musicista, a causa della censura, versava allora in grosse difficoltà finanziarie.
Prima del suo ritiro causato dalla debilitazione, Prokof'ev aveva continuato a lavorare scrivendo altre opere, oltre alla già citata Guerra e Pace completò il Matrimonio al convento (1940-46) e La storia di un vero uomo (1947-1948), le già citate musiche per film e il balletto Il fiore di pietra (1948-50), su libretto di Mira Mendelssohn e Leonid Lavrovskij. Nel 1949 scrisse la Sonata per violoncello e pianoforte in Do maggiore per un giovane Mstislav Rostropovich che fu uno degli interpreti prediletti da Prokof'ev, così come lo furono Sviatoslav Richter per il pianoforte e David Ojstrach per il violino.[28] Tomba di Sergej Prokof'ev nel cimitero di Novodevičij, a Mosca
Morì il 5 marzo 1953 alle 9 di sera per una emorragia cerebrale. Lo stesso giorno, nemmeno un'ora dopo il compositore, morì anche Iosif Stalin. La notizia della sua morte passò pressoché inosservata perché le autorità sovietiche imposero alla stampa di darne notizia solo una settimana dopo, incentrando l'attenzione sulla morte di Stalin[29]. Al suo funerale, il 7 marzo, parteciparono solamente quaranta persone; David Ojstrach suonò il primo tempo della Sonata per violino op. 80. È sepolto al cimitero di Novodevičij, a Mosca. Lina Prokof'ev Codina seppe della morte dell'ex marito molto tempo dopo, da una compagna del carcere[30].
Prokof'ev è ricordato come uno dei compositori più innovativi del XX secolo; la sua grande verve rinnovatrice operò nel campo dell'armonia, del ritmo e di inusitate esperienze timbriche. A sua insaputa ha anticipato nelle sue opere provocatorie, grazie al suo uso delle percussioni e dell'esasperazione ritmica, alcuni aspetti della musica rock dei nostri giorni[31], È ricordato anche perché fu uno dei primi artisti a lavorare nella settima arte, il cinema, come compositore di colonne sonore. Per queste sue caratteristiche uniche Sergej Prokof'ev viene definito uno dei compositori più poliedrici del ‘900. Francobollo emesso dalle poste sovietiche per il centenario della nascita di Prokof'ev Composizioni Opere
Il Gigante, opera per bambini, (1900) Sulle isole deserte (1901-1902) Il festino durante la peste (1903) Ondina (1904) Maddalena, Op. 13 (1911-1913) Il giocatore, op.24 (basata su Il giocatore di Dostevskij), (1915-16, rev. 1927) L'amore delle tre melarance, Op. 33 (1919) L'angelo di fuoco, Op. 37 (1919-1926) Semën Kotko, Op. 81 (1939) Matrimonio al convento, Op. 86 (1940-1943) Guerra e pace (Vojna i mir), op.91 (basata sul romanzo di Lev Tolstoj) (1941-1942) La storia di un vero uomo, Op. 117 (1947-48)
Favola sinfonica
Pierino e il lupo, Op. 67 per orchestra e voce narrante (1936)
Balletti
Ala i Lollij (Ala e Lolli), (per la maggior parte riscritto come Suite scita Op. 20) (1914-1915) Le chout (Il buffone), Op. 21 (1915-1920) Trapèze, Op. 39 (anche conosciuta come Quintetto, Op. 39) (1924) Le pas d'acier (Il passo d'acciaio), Op. 41 (1925) Il figliol prodigo, Op. 46 (1928) Sul Dnieper o Sur le Borystène, Op. 51 (1930) Romeo e Giulietta, Op. 64 (1935-36) Cenerentola, Op. 87 (1940-44) Il fiore di pietra, Op. 118 (1948-1950)
Musiche di scena e per film
Il tenente Kije, per il film di Fajncimmer, anche arrangiata come suite orchestrale, Op. 60 (1933) Le notti egiziane, musiche di scena (1934) Boris Godunov, op.70 bis, musiche di scena (1936) Evgenij Onegin op. 71, musiche di scena per il poema di Puškin (1936) Hamlet, op.77, musiche di scena (1938) Aleksandr Nevskij, per il film diretto da Sergej Ėjzenštejn, Op. 78 (1938) I partigiani nelle steppe dell'Ucraina, musica per film (1942) Kotovskij, musica per film (1942) Tonja, musica per film (1942) Ivan il Terribile, per la trilogia diretta da Sergej Ėjzenštejn, Op. 116 (1942-1945)
Opere per orchestra
Sinfonie Sinfonia n. 1 in Re Classica, Op. 25 (1916-17) Sinfonia n. 2 in Re minore Ferro e acciaio, Op. 40 (1924) Sinfonia n. 3 in Do minore, Op. 44 (1928) Sinfonia n. 4 in Do, Op. 47 (1929-30, riscritta come Op. 112, 1947) Sinfonia n. 5 in Si bemolle, Op. 100 (1944) Sinfonia n. 6 in Mi bemolle minore, Op. 111 (1947) Sinfonia n. 7 in Do diesis minore, Op. 131 (1951-52) altre due sinfonie giovanili, scritte prima del 1909 Sinfonietta in La, Op. 5 (rivista successivamente come Op. 48) Sogni, Op. 6 Autunnale, Op. 8 (1910) Suite scita, Op.20 (1914-1915) Divertimento, Op. 43 (1925-1929) Canto sinfonico, Op. 57 (1933) Giornata Estiva, Op.65 bis. suite per orchestra (1941) Ouverture russa, Op. 72 L'anno 1941, Op. 90 (1941) Suite di valzer, Op. 110 Due valzer di Puškin, Op. 120 L'incontro del Volga e del Don, Op. 130
Altre suite orchestrali arrangiate da balletti e dalle produzioni per il cinema: Romeo e Giulietta, Cenerentola, Il tenente Kijé, L'amore delle tre melarance, etc. Concerti
Per pianoforte: Concerto per pianoforte n. 1 in Re bemolle, Op. 10 (1911-12) Concerto per pianoforte n. 2 in Sol minore, Op. 16 (1912-13, riscritto nel 1923) Concerto per pianoforte n. 3 in Do, Op. 26 (1917-21) Concerto per pianoforte n. 4 in Si bemolle, Op. 53 (1931), per mano sinistra (scritto per Paul Wittgenstein) Concerto per pianoforte n. 5 in Sol, Op. 55 (1932) Concerto per pianoforte op. 133 (1952), per due pianoforti e orchestra d'archi (incompiuto) Per violino: Concerto per violino n. 1 in Re maggiore, Op. 19 (1916-17) Concerto per violino n. 2 in Sol minore, Op. 63 (1935) Per violoncello: Concerto per violoncello in Mi minore, Op. 58 (1933-38) Sinfonia-concerto per violoncello e orchestra in Mi minore, Op. 125 (1950-52) Concertino per violoncello in Sol minore, Op. 132 (1952) (una versione completata da Kabalevskij, un'altra da Blok)
Opere per coro
Sette, sono sette, Op. 30, cantata su testo di Konstantin Balmont, (1917-1918) Cantata per il XX anniversario della Rivoluzione d'ottobre, Op. 74, (1936-1937) Canzone dei nostri giorni, Op. 76, cantata (1939) Ballata di un giovane sconosciuto, Op. 93, cantata (1942-1943) Falò d'inverno, Op. 122, (1949) A guardia della pace, Op. 124, oratorio (1950)
segue Opere per pianoforte
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