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| CONOSCERE KRISHNA "IN VERITA'"
Lo scopo del nostro movimento per la coscienza di Krishna è quello di aiutare le persone a tornare a casa, da Krishna. Questo non è molto difficile. Krishna dice:
janma karma ca me divyam evam yo vetti tattvatah tyaktva deham punar janma naiti mam eti so ’rjuna
Colui che conosce la natura trascendentale della Mia apparizione e delle Mie attività, o Arjuna, non dovrà più nascere in questo mondo materiale, quando avrà lasciato il corpo, ma raggiungerà la Mia eterna dimora.” [Bhagavad-gita 4.9]
Cercate di capire Krishna veramente, non in modo approssimato. Krishna è Dio, la Persona Suprema. Nei tuoi pensieri c’è Dio, allora perché non accetti Krishna? Egli afferma di essere Dio e gli shastra, gli acarya, Vyasadeva, Narada, il tuo guru — tutti dicono che Egli è Dio. Perché non accettarLo? Perché andare a cercare qualche altro Dio? Qui c’è Dio, il Suo nome, l’indirizzo, le attività — qui, nelle autorevoli affermazioni dei Veda, c’è tutto. C’è qualche difficoltà a comprendere Krishna? Un mascalzone però non Lo accetta. “Perché dovrei accettare Krishna? Il mio Dio me Lo sono fatto da solo.” Questa è la sua sfortuna, durbhaga. Oppure durbhuddhi. Egli è un mascalzone, un miscredente. Così afferma la Bhagavad-gita (7.15):
na mam duskritino mudhah prapadyante naradhamah mayayapahrita-jnana asuram bhavam ashritah
“Gli stolti, gli ultimi tra gli uomini, coloro la cui conoscenza è stata rubata dall’illusione e coloro che hanno una natura atea e demoniaca sono tutti miscredenti e non si arrendono a Me.”
Queste sono le persone che non si arrendono a Krishna: i miscredenti, i malvagi, i peccatori, i mascalzoni, gli asini, gli ultimi tra gli uomini. Essi sono tutti durbuddhi. La vita umana costituisce un’opportunità per comprendere Krishna. Hari hari biphale janama gonainu, manusya-janama paiya, radha-Krishna na bhajiya, janiya shuniya bisa khainu. Questa è una canzone di Narottama Dasa Thakura. “O Signore Hari, ho sprecato la mia vita inutilmente. Avendo ottenuto una nascita umana senza avere adorato Radha e Krishna, ho coscientemente bevuto del veleno.” Chiunque non cerca di comprendere Krishna — senza parlare di coloro che Lo adorano e Lo servono — sta sprecando la sua vita. Krishna dice che basta cercare di comprenderLo per ottenere la liberazione.
Anche se una persona non Lo conosce perfettamente, ma si sforza semplicemente di conoscerLo, questa attività sarà sufficiente a liberarLo. Non è possibile comprendere Krishna. Egli è così grande, senza limiti. Come possiamo comprendere Krishna? Neanche Krishna può capire Se Stesso. Neppure Ananta, il Suo servitore personale, riesce a capirLo. Questo è un dato di fatto. Noi non possiamo comprendere Krishna, ma tuttavia, se accettiamo tutto quello che Krishna dice di Se Stesso nella Bhagavad-gita, diventiamo subito adatti a tornare da Dio, a casa. Janma karma ca me divyam evam yo vetti tattvatah [Bg. 4.9]. Tattvatah significa “in verità”.
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