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| NON BASTA ESSERE VEGETARIANI
Questa mattina parlavamo di vegetariani e non vegetariani. La nostra missione non è trasformare un non vegetariano in vegetariano. No, la nostra missione è: “Non importa se siete vegetariani o non vegetariani. Diventate coscienti di Krishna.” Questa è la nostra missione. Diventare vegetariani non è una qualifica molto importante. È meglio che essere non-vegetariani, ma non rappresenta la soluzione definitiva. La vera soluzione è sviluppare amore per Dio. Non è il vegetarianesimo che stiamo predicando. Il jainismo, il buddismo e insieme altri sistemi religiosi cercano di far diventare vegetariani.
Secondo la legge della natura un essere vivente è cibo per un altro. Gli animali si mangiano l’un l’altro. Gli esseri viventi che hanno le mani mangiano quelli senza mani. Gli esseri viventi con le gambe mangiano quelli che non le hanno, come gli alberi. Gli alberi hanno le “gambe” ma non possono spostarsi con quelle gambe. Usano le loro gambe per bere acqua. Questa è la creazione di Dio. Sembra impossibile pensare di bere l’acqua con le gambe, ma questa è la creazione di Dio. Vedete?
Se si versa l’acqua sulla gamba di un albero, esso diventerà rigoglioso e forte. Per quanto riguarda Dio, Egli può mangiare con le gambe; può vedere con le mani e mangiare con gli occhi. I Suoi sensi sono trascendentali. Per Lui non c’è alcuna limitazione. Se si offre una preparazione a Krishna, Egli la mangia soltanto guardandola. Questo è Krishna. “Se Egli mangia, perché il piatto è ancora pieno?” Krishna non ha fame come me. Se mi date del cibo, mangerò tutto e non resterà niente. Krishna invece può mangiare tutta la preparazione che resterà intatta per essere distribuita come prasadam. Cercate di comprendere Krishna in questo modo. Se riuscite a comprendere veramente Krishna, sarete subito liberati. Come Krishna mangia, come Krishna pensa, come Krishna agisce – se riuscite a capire tutte queste cose, sarete immediatamente liberati.
janma karma ca me divyam evam yo vetti tattvatah tyaktva deham punar janma naiti mam eti so’ rjuna
“Colui che conosce la natura trascendentale della Mia apparizione e delle Mie attività, o Arjuna, non dovrà più nascere in questo mondo materiale quando avrà lasciato il corpo, ma raggiungerà la Mia eterna dimora.” (Bhagavad-gita 4.9)
Erroneamente pensiamo che se cerchiamo di dar piacere ai sensi troveremo la felicità. (Dipinto di Jagat-karana Devi Dasi) Erroneamente pensiamo che se cerchiamo di dar piacere ai sensi troveremo la felicità. (Dipinto di Jagat-karana Devi Dasi)
Stiamo marcendo in questo mondo materiale perché non conosciamo Krishna. Non sarete accettati nel mondo spirituale se non conoscete Krishna. Non appena comprendete Krishna, siete pronti per andare da Lui e non tornare più nel mondo materiale. Per questo Krishna viene qui. Abbiamo la tendenza a godere del mondo materiale, perciò Krishna viene personalmente a dirci: “Questo non vi aiuterà. Lasciate questa abitudine e arrendetevi a Me. Io vi riporterò a casa, da Dio.” Noi abbiamo la tendenza a godere del mondo materiale, ma se abbandoniamo il piacere materiale, ci qualifichiamo per la vita spirituale. La filosofia è questa. Perciò nella Bhagavad-gita (9.3) Krishna afferma:
asraddadhanah purusa dharmasyasya parantapa aprapya mam nivartante mrityu-samsara-vartmani
“Coloro che non hanno fede nel servizio devozionale non possono raggiungerMi, o conquistatore dei nemici, ma tornano a nascere e a morire in questo mondo materiale.”
Nella Bhagavad-gita Krishna dice: “Arrendetevi a Me.” Ma se una persona non ha fede nelle parole di Krishna e rifiuta la Sua proposta, quale sarà il risultato? Aprapya mam: “Non Mi avrà mai.” Dovrà continuare a nascere e morire, a nascere e morire. Senza fine. Quindi dovete abbandonare questa mentalità: “Io sono il padrone, io posso godere, io sono indipendente.” Dovete abbandonare questa idea. Allora sarete idonei a tornare a casa, da Dio.
Vi ringrazio moltissimo.
fonte http://www.bbtitalia.com/index.php?option=...pada&Itemid=118
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