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Circa cinquecento anni fa, nel Bengala occidentale, Sri Caitanya Mahaprabhu (vestito di giallo), Nityananda Prabhu e i Loro compagni eseguivano il sankirtana, il canto collettivo dei santi nomi di Krishna. [Dipinto di Sacidanandana dasa]
L’Inizio dell’Educazione Spirituale
Quello di cui parla Dio, la Persona Suprema, è dunque il dharma. Mam ekam saranam vraja: “Abbandonati soltanto a Me.” Tutte le altre vie sono ingannevoli e quando Krishna dice mam ekam saranam vraja, non Si rivolge a una comunità, a un Paese o a una nazione in particolare, ma a tutti.
sarva-yonisu kaunteya murtayah sambhavanti yah tasam brahma mahad yonir aham bija-pradah pita
“Io sono il padre che dà il seme di tutte le specie.” (Gita 14.4)
Krishna non dice: “Mi rivolgo agli indiani, agli indù.” No. Krishna parla a tutti, a tutti i Suoi figli. Non importa se sono bianchi, neri o blu - questo non ha alcuna importanza. Vedere in termini di corpo ha un nome: “malattia della pelle”. Krishna dice che non dobbiamo confondere il corpo con il sé. Il corpo si trasforma in modo naturale passando dall’infanzia alla giovinezza e poi alla vecchiaia, ma la parte integrante di Krishna è all’interno del corpo.
E’ questo che dovete comprendere ed è questo l’inizio della conoscenza presentata nella Bhagavad-gita. Dobbiamo capire ciò che è all’interno del corpo. Questo è l’inizio dell’educazione spirituale. Purtroppo, il mondo intero vive pensando “io sono questo corpo”,“sono indiano” oppure “sono europeo”. Lo Srimad-Bhagavatam (10.84.13) condanna questo modo di pensare con le parole yasyatma-buddhih kunape tri-dhatuke ... janesu abhijnesu sa eva go-kharah. Go significa mucca e kharah è l’asino. Di una persona che pensa, “io sono questo corpo,” “sono indiano”, “sono americano,” il Bhagavatam dice: “Non è neanche un essere umano.” Sa eva go kharah: “ È una mucca o un asino.”
Il Movimento per la coscienza di Krishna è molto, molto importante, perché tutti sono convinti di essere il corpo. Nessuno comprende di essere nel corpo, proprio come io sono in questo vestito, ma non sono il vestito. Questo è il primo insegnamento della vita spirituale. Sfortunatamente, manca quasi del tutto. Ora potete vedere realmente che questi ragazzi europei e americani, sebbene siano tutti giovani, hanno dimenticato le relazioni basate sul corpo. Nella nostra organizzazione abbiamo africani, canadesi, australiani, europei, indiani, ma non fanno considerazioni basate sul corpo. Vivono come eterni servitori di Krishna. Questo è l’insegnamento dato da Sri Caitanya Mahaprabhu.
Jivera ‘svarupa’ haya-krisnera ‘nitya-dasa’: “L’essere individuale è, per la sua stessa natura costituzionale, un eterno servitore di Krishna.” (Caitanya-caritamrita, Madhya 20.108) Se vogliamo essere felici, dobbiamo accettare il principio, stabilito dallo Srimad Bhagavatam, (1.2.6) che il dharma più elevato è la bhakti, la devozione a Krishna: yato bhaktir adhoksaje. La bhakti nasce dall’amore. Non potete obbligare nessuno ad amarvi; avviene naturalmente. L’amore naturale per Krishna è nel cuore di tutti, lo si legge nella Caitanya-caritamrita (Madhya, 22.107):
nitya-siddha krishna-prema ‘sadhya’ kabhu naya sravanadi-suddha-citte karaye udaya
“Il puro amore per Krishna esiste eternamente nel cuore degli esseri individuali. Non è qualcosa che si deve ottenere da una fonte esterna. Quando il cuore si purifica con l’ascolto e col canto, questo amore si risveglia naturalmente.”
Udaya significa “viene risvegliato”. Tutti abbiamo l’amore per Krishna nel cuore, è naturale, ma questo amore viene distribuito in vari modi: alla famiglia, alla comunità, alla nazione, al Paese. Dev’essere concentrato, trasformato in amore per Krishna. Questo è ciò che si deve fare. Allora tutto è perfetto, ed questo l’insegnamento di Caitanya Mahaprabhu.
Salvare i Jagai e i Madhai
Nella Bhagavad-gita (7.3) Krishna dice:
manusyanam sahasresu kascid yatati siddhaye yatatam api siddhanam kascin mam vetti tattvatah
“Tra migliaia di persone forse una cercherà la perfezione e tra coloro che la raggiungono raro è chi Mi conosce veramente.”
Non siamo nemmeno capaci di capire che cosa sia Krishna, che dire di amarLo. E’ un’impresa molto difficile, ma Sri Caitanya Mahaprabhu ha distribuito l’amore per Krishna. Sri Caitanya Mahaprabhu, qui davanti a voi con Sri Nityananda, ha elevato molte persone corrotte al piano trascendentale dell’amore per Krishna. Srila Narottama Dasa Thakura compose un canto, vrajendra-nandana yei, saci-suta hoilo sei, balarama hoilo nitai: Krishna è diventato Caitanya Mahaprabhu e Balarama è diventato Nitai o Nityananda. Gli stessi due fratelli discesi come Rama-Laksmana e Krishna-Balarama sono venuti di nuovo come Caitanya Mahaprabhu e Nityananda Prabhu. Qual era la Loro missione?
Papi-tapi jata chilo, hari-name uddharilo: liberare col santo nome di Krishna tutte le persone colpevoli e coloro che patiscono le ansietà materiali. Tara saksi jagai madhai: “Jagai e Madhai ne sono la prova.” I fratelli Jagai e Madhai erano due debosciati. Sebbene provenissero da una famiglia di brahmana, si erano trasformati in cacciatori di donne, ubriaconi e truffatori. Nityananda Prabhu li liberò nonostante tutto ed entrambi divennero Vaisnava di prima classe. Cinquecento anni fa, essere degli ubriaconi era considerato deplorevole, specialmente nella parte più elevata della società indù, ma oggi è di moda.
Se volete che una società o un Paese, ora pieni di peccato e di sofferenza (papi tapi), si elevino, allora dovete accettare il metodo di Sri Caitanya Mahaprabhu. Lo potete verificare praticamente. Anche questi ragazzi europei e americani sono nella stessa categoria di Jagai e Madhai, o almeno prima era così, ma ora non più. Come sono stati liberati? Con lo stesso metodo, cantando il santo nome. Papi tapi jata chilo, hari-name uddharilo. Il Movimento per la coscienza di Krishna è molto importante e dà risultati concreti.
Fate conoscere il canto senza offese del maha-mantra Hare Krishna e vedrete che la situazione mondiale migliorerà moltissimo. È così e si sta incredibilmente realizzando. Noi mandiamo i nostri devoti di villaggio in villaggio, in Europa e in America. Usiamo mezzi moderni. Utilizziamo i microfoni per cantare il mantra Hare Krishna, comodi autobus, macchine e furgoni per andare in ogni villaggio a distribuire i libri e cantare Hare Krishna. Uno dei nostri leader è presente qui, Sriman Tamala Krishna Gosvami. Egli gestisce circa dodici autobus.
C’è anche Hamsaduta, che fa lo stesso in Germania. Abbiamo applicato quello che Caitanya Mahaprabhu ha insegnato: prithivite ache yata nagaradi-grama ... : “In ogni città e in ogni villaggio si udrà il canto del Mio nome.” (Caitanya-bhagavata, Antya 4.126) Questo Movimento del sankirtana dovrebbe essere introdotto in tutto il mondo, in ogni Paese e in ogni villaggio. Specialmente in India, perché generalmente in India la gente è cosciente di Krishna. Con mezzi artificiali stanno cercando di dimenticare Krishna. La situazione è questa, ma può e deve cambiare, perché hanno una tendenza naturale a diventare coscienti di Krishna.
E’ per questa ragione che ancora oggi molte centinaia e migliaia di persone vengono a Vrindavana per gustare la dolcezza trascendentale della coscienza di Krishna. Ora anche gli stranieri sono attratti dalla coscienza di Krishna e io cerco di sistemarli nei nostri templi. Il tempio in cui siamo adesso è uno di questi. Abbiamo quattro o cinque templi in India. Ne stiamo costruendo uno grandioso ad Hyderabad e abbiamo notato una reazione positiva.
segue Prendere sul Serio il Movimento Hare Krishna
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