|
|
| L’equilibrio energetico
Senza soffermarci sull’innegabile fascino della visione induista, arricchita da rappresentazioni tanto potenti quanto evocative, ciò che in questo momento interessa di più è constatare come la sensibilità antica avesse trovato il modo per rappresentare un complesso sistema di manifestazioni materiali via via sempre più articolato ma pur sempre informato dalla scintilla divina iniziale, Vishnu.
Questo, in fondo, non è dissimile dalla visione fisica e cosmologica contemporanea, che riconosce la materia – e le leggi che la governano – essere null’altro che la manifestazione più macroscopica di energie nascoste in dimensioni più piccole dell’atomo.
Ciascuna delle incarnazioni energetiche presenti in noi (i chakra) assolve diverse e specifiche funzioni, dunque, e ciascuna di esse è in diretta connessione con le restanti, di fatto creando un reticolo assai complesso di collegamenti principali e secondari.
Lungo questi ultimi scorre energia e informazioni che, in un costante dialogo interno, mutano il nostro equilibrio energetico e, di conseguenza, quello psico-emotivo, fisiologico e così via.
Un equilibrio che, per quanto risponde a regole universali, è comunque personalissimo. La reciproca influenza tra i differenti “livelli” della vita implica, infatti, che il mutare di uno si ripercuota sugli altri, e viceversa, in una continua ricerca della migliore condizione possibile.
Per la vita biologica, tale condizione corrisponde alla ricerca dell’omeostasi, cioè all’attitudine di conservare le proprie caratteristiche al variare delle condizioni ambientali tramite meccanismi di autoregolazione interni.
Un equilibrio la cui regolazione è stata descritta come conseguente al (buon) funzionamento dei tre canali principali Sushumna, colonna portante del sistema energetico, Ida e Pingala che si avvolgono intorno alla prima.
All’interno di Sushumna, dopo Vajra e Citrini troviamo Brahmanadi, al cui interno Kundalini, al suo risveglio, si eleva verso l’alto percorrendo ogni chakra, ovvero ogni punto di congiunzione dei principali canali energetici umani. Conclusione
Una descrizione, quella appena accennata, che racconta con gli strumenti cognitivi dell’epoca cui appartiene un complesso sistema di canali, e quindi percorsi (cioè regole) lungo i quali scorre qualcosa di immateriale e infinitamente piccolo ma anche estremamente potente; l’energia vitale, il Prana.
Un sistema, quello così rappresentato, che ci lascia intuire molto del funzionamento del nostro corpo ma che, al contempo, ci spinge verso nuove domande, come ad esempio come migliorare il funzionamento di nostri chakra o, più banalmente, quanti siano effettivamente i chakra!
fonte https://www.meditazionezen.it/come-funzion...-ed-equilibrio/
|
| |