IL FARO DEI SOGNI

BIOGRAFIA DI Modest Petrovič Musorgskij

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Modest Petrovič Musorgskij (in russo: Моде́ст Петро́вич Му́соргский?, AFI: [mɐˈdɛst pʲɪˈtrovʲɪtɕ ˈmusərkskʲɪj]; traslitterato anche Mussorgsky; Karevo, 21 marzo 1839 – San Pietroburgo, 28 marzo 1881) è stato un compositore russo.

Musicista del periodo romantico, è da ricordare come un appartenente al cosiddetto Gruppo dei Cinque (compositori che alla loro musica conferirono un'impronta nazionale, e anche nazionalista, intesa come riscoperta delle musiche russe tradizionali e del loro impatto sulla cultura nazionale).

Personaggio tormentato (era affetto da disturbi nervosi e depressione e abusava spesso degli alcolici, il che lo portò alla morte), è ricordato principalmente per il poema sinfonico Una notte sul Monte Calvo (1867, poi rivisto più volte fino alla morte del compositore), la suite per pianoforte Quadri di un'esposizione (Kartinki s vystavki) (1874, ispirata da un'esposizione del pittore Viktor Aleksandrovič Hartmann; pubblicata postuma), il ciclo di canzoni Canti e danze della morte (1875-1877, dalle poesie del conte Goleniščev-Kutuzov) e l'opera Boris Godunov (del 1872 il debutto della versione rivista; da un dramma di Puškin), considerata il suo capolavoro.





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Biografia

Modest nacque a Karevo, nella regione di Pskov al tempo del Governatorato di Pskov sotto l'impero russo, 400 km a sud di San Pietroburgo nella Russia europea nel 1839. Figlio di un ricco proprietario terriero, fu avviato alla carriera militare, ma continuò nel contempo a studiare pianoforte con Anton Herke, il più famoso insegnante di Pietroburgo. Dal 1856 si dedicò completamente alla musica.

Nel 1856 iniziò a frequentare l'ambiente da ufficiale, e conobbe il musicista Dargomyžskij: quest'ultimo gli consentì di venire a contatto con il gruppo di musicisti che intorno al 1860 formò il noto Gruppo dei Cinque o Scuola Nazionale di Pietroburgo (in netta opposizione con la tendenza occidentalizzante di Mosca, rappresentata da Pëtr Il'ič Čajkovskij) che, con la sua partecipazione, si impegnò a cambiare le caratteristiche della musica composta in Russia. Gli altri musicisti membri del Gruppo furono Cezar' Kjui, Aleksandr Borodin, Milij Balakirev e Nikolaj Andreevič Rimskij-Korsakov. Balakirev in particolare fu anche suo maestro di composizione.

Nel 1861, però, in seguito all'approvazione della legge che abolì la servitù della gleba, sopraggiunsero numerose difficoltà economiche il suo reddito si ridusse notevolmente, tanto che fu costretto ad abbandonare la vita in città, troppo dispendiosa, per ritirarsi in campagna. Questo passaggio fu fondamentale per lo sviluppo della sua creatività musicale: il contatto più diretto con i canti e le danze popolari della sua terra segnò in maniera indelebile la sua produzione. Nel 1863 per far fronte alla maggiore ristrettezza economica, accettò un impiego presso un ufficio governativo.

Dopo la morte della madre, con la quale aveva avuto un rapporto molto intenso, cominciò ad aumentare il consumo di alcol. Dal 1867, dopo aver abbandonato l'impiego, si dedicò completamente ai suoi lavori musicali, di compositore e concertista. Il vizio dell'alcol però lo portò a un rapido degrado fisico, quindi al ricovero in ospedale e alla morte, avvenuta nel 1881. La sua tomba si trova nel Cimitero Tichvin del Monastero di Aleksandr Nevskij a San Pietroburgo.
I grandi capolavori
Il musicista effigiato in un dipinto di Repin
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Il significato della produzione di Musorgskij va molto al di là di quello degli altri membri del Gruppo dei Cinque, mirando ad esiti ben più radicali e rivoluzionari. La sua musica fu molto in anticipo sul suo tempo, sia sul piano ritmico che quello armonico: in particolare nei fraseggi vocali e strumentali si riscontra la tendenza a riprodurre le inflessioni del parlare quotidiano della lingua russa (della sua avanzatissima lezione timbrico-armonica seppe servirsi Claude Debussy).

Infatti il Gruppo dei Cinque era di fatto già dissolto quando Musorgskij scrisse le opere maggiori. Pur essendo contestato dall'ambiente musicale del tempo - persino dagli amici Balakirev e Rimskij-Korsakov, che lo consideravano, dal punto di vista dell'orchestrazione, carente ed immaturo - e inizialmente respinto dalla censura, il Boris Godunov (1868-1869) rappresenta con estremo coraggio la vera realizzazione di quei principi che i Cinque tentarono di definire; il popolo oppresso e sfruttato diventa, più ancora che nel dramma di Puškin, reale protagonista e giudice, pur in costante rapporto di vittima degli intrighi e delle lotte dei potenti.

Rimskij-Korsakov propose, dopo la morte dell'autore, una propria revisione e nuova strumentazione del Boris, pur intuendo che esso sfuggiva alle convenzioni, allora dominanti anche in Russia, del Grand-Opéra. Fu nel 1925 che il governo sovietico acconsentì alla richiesta di ripristinare la versione originale di Musorgskij, e incaricò Paul Lamm di curare un'edizione filologica dell'opera omnia. Il Boris originale - nelle due versioni del 1869 e del 1872 - fu un'autentica rivelazione: quelle che in precedenza erano state considerate inesattezze o addirittura errori si rivelarono come geniali anticipazioni di conquiste molto recenti. Già Debussy, che aveva analizzato il Boris nell'edizione revisionata da Rimskij-Korsakov, lo aveva intuito: gli elementi modali, ritmici e melodici dei materiali etnici russi si ripresentavano ora nella loro genuinità, che Korsakov aveva addolcita e ovattata. Da allora la versione più eseguita risulta quella di Lamm, ma anche quella di Korsakov figura ancora nel repertorio dei teatri lirici. Anche Dmitrij Šostakovič ha realizzato una propria versione (1939-40) dell'opera, così pure per Chovanščina (1959), l'altra grande opera lirica di Musorgskij, mai terminata.

La sua musica non fu sufficientemente apprezzata dalla critica ufficiale a lui contemporanea, ed alcuni eventi personali (in particolare la scomparsa della madre e della donna amata) lo fecero precipitare in uno stato depressivo e favorirono la tendenza all'alcolismo (contratto durante la vita militare e del quale non riuscì mai a liberarsi), provocandogli un grave collasso. Ricoverato presso l'ospedale militare Nikolaevskij di San Pietroburgo, gli furono riscontrate varie affezioni e insufficienze; grazie alle cure, le sue condizioni sembrarono migliorare rapidamente. Fu durante quel periodo di degenza che Repin, presentatogli da un comune amico, dipinse l'unico ritratto esistente del musicista. Ricevuto del denaro dal fratello, Musorgskij riuscì, corrompendo una guardia con 25 rubli, a farsi portare del vino. Ultima bottiglia che risulterà fatale; alle cinque del mattino del 28 marzo 1881, a soli quarantadue anni, l'artista morì. L'infermiera che lo assisteva, affermò che poco prima di morire, Musorgskij si levò improvvisamente gridando: "Vse končeno. Ach ja nesčastnyj!" (È finita! Ah, me miserabile!).
Composizioni
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Composizioni di Modest Petrovič Musorgskij.

Polka Porte-enseigne, 1852
Una notte sul Monte Calvo, 1872
Boris Godunov, 1874
Quadri di un'esposizione, 1874
Chovanščina
La fiera di Soročincy
La stanza dei bambini
Senza sole
Canti e danze della morte





fonte https://it.wikipedia.org/wiki/Modest_Petro...4%8D_Musorgskij

 
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