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Perennemente affamato, quasi sempre lo si vede tentare di catturare il canarino Titti (Tweety nell'originale), chiuso all'interno di una gabbietta per uccellini oppure svolazzante per la casa, ma protetto dalla nonnina sempre pronta a prendere a colpi d'ombrello il micio ogni volta che questo attenta all'incolumità del volatile.
Silvestro, per quanto spesso sembri avvicinarsi al suo scopo, non riesce mai a catturare e a mangiare Titti, un po' per sfortuna, un po' per goffaggine; ma, soprattutto, perché Titti è solo apparentemente ingenuo: il canarino infatti è furbo, ingegnoso e anche perfido.
Oltre alla nonnina, in soccorso di Titti arriva Ettore, un cane bulldog tarchiato e muscoloso (benché in genere non molto furbo), che sottopone il malcapitato felino a rituali pestaggi.
In alcune storie compare anche il figlio Silvestrino, ma generalmente non in quelle dove è presente Titti. Inoltre, in altre storie, compare sia da solo che con gli altri personaggi, tra i quali Speedy Gonzales, Porky Pig e Taddeo.
*** Carosello ***
Negli anni sessanta e settanta il personaggio è comparso nei siparietti pubblicitari di Carosello, insieme a Titti, come testimonial della ditta di conserve di Pomodori pelati De Rica. Il cartoon era disegnato e animato da Nino e Toni Pagot.
La frase che concludeva invariabilmente il cortometraggio era "Oh no! Su DeRica non si può!" (sempre pronunciato dal gatto, che si trattiene dal balzare sul canarino dopo che questo, alla fine, si posa su un prodotto della marca reclamizzata).
Segue
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