| 2. Il sovrano di Nebadon
33:2.1 (367.3) L’osservazione dei Figli Creatori rivela che alcuni assomigliano di più al Padre, certuni al Figlio, mentre altri sono una mescolanza di entrambi i loro genitori infiniti. Il nostro Figlio Creatore manifesta in modo molto netto tratti ed attributi che assomigliano di più a quelli del Figlio Eterno.
33:2.2 (367.4) Micael ha scelto di organizzare questo universo locale ed ora vi regna supremo. Il suo potere personale è limitato dai circuiti di gravità preesistenti incentrati nel Paradiso e dalla riserva su tutti i giudizi esecutivi finali concernenti l’estinzione della personalità da parte degli Antichi dei Giorni del governo superuniversale. La personalità è il dono esclusivo del Padre, ma i Figli Creatori, con l’approvazione del Figlio Eterno, danno origine a nuovi modelli di creature, e con la collaborazione fattiva dei loro Spiriti associati possono tentare nuove trasformazioni dell’energia-materia.
33:2.3 (367.5) Micael è la personificazione del Padre-Figlio del Paradiso per l’universo locale di Nebadon, ed in esso. Perciò, quando lo Spirito Madre Creativo, la rappresentazione dello Spirito Infinito nell’universo locale, subordinò se stessa a Cristo Micael al ritorno dal suo conferimento finale su Urantia, il Figlio Maestro acquisì in tal modo la giurisdizione su “ogni potere in cielo e sulla terra”.
33:2.4 (367.6) Questa subordinazione delle Divine Ministre ai Figli Creatori degli universi locali fa di questi Figli Maestri i depositari personali della divinità finitamente manifestabile del Padre, del Figlio e dello Spirito, mentre le esperienze di conferimento dei Micael come creature li qualificano per rappresentare la divinità esperienziale dell’Essere Supremo. Non vi sono altri esseri negli universi che abbiano esaurito così personalmente i potenziali della presente esperienza finita, né altri esseri negli universi che posseggano qualifiche simili per una sovranità solitaria.
33:2.5 (367.7) Benché il quartier generale di Micael sia ufficialmente situato su Salvington, la capitale di Nebadon, egli trascorre molto del suo tempo a visitare le capitali delle costellazioni e dei sistemi ed anche i singoli pianeti. Periodicamente egli si reca in Paradiso e spesso su Uversa, dove tiene consiglio con gli Antichi dei Giorni. Quando è lontano da Salvington, viene sostituito da Gabriele, che funge allora da reggente dell’universo di Nebadon. 3. Il Figlio e lo Spirito d’Universo
33:3.1 (368.1) Mentre pervade tutti gli universi del tempo e dello spazio, lo Spirito Infinito opera dalla capitale di ogni universo locale come una focalizzazione specifica che acquisisce qualità di personalità completa mediante la tecnica di cooperazione creativa con il Figlio Creatore. Per quanto concerne un universo locale, l’autorità amministrativa di un Figlio Creatore è suprema; lo Spirito Infinito, in quanto Divina Ministra, è pienamente cooperativo ancorché perfettamente coordinato.
33:3.2 (368.2) Lo Spirito Madre d’Universo di Salvington, l’associato di Micael nel controllo e nell’amministrazione di Nebadon, appartiene al sesto gruppo di Spiriti Supremi, ed è il 611.121° di quell’ordine. Essa si offerse volontaria per accompagnare Micael in occasione della sua liberazione dagli obblighi del Paradiso e da allora ha sempre lavorato con lui nella creazione e nel governo del suo universo.
33:3.3 (368.3) Il Figlio Creatore Maestro è il sovrano personale del suo universo, ma in tutti i dettagli della sua conduzione lo Spirito d’Universo è condirettore con il Figlio. Anche se lo Spirito riconosce sempre il Figlio come sovrano e governante, il Figlio accorda sempre allo Spirito una posizione coordinata ed un’eguaglianza d’autorità in tutti gli affari del regno. Nell’intera sua opera d’amore e di donazione della vita, il Figlio Creatore è sempre perfettamente sostenuto ed abilmente assistito dall’infinitamente saggio e sempre fedele Spirito d’Universo e da tutto il suo seguito diversificato di personalità angeliche. Questa Divina Ministra è in realtà la madre degli spiriti e delle personalità spirituali, la consigliera sempre presente ed infinitamente saggia del Figlio Creatore, una manifestazione fedele e reale dello Spirito Infinito del Paradiso.
33:3.4 (368.4) Il Figlio agisce come un padre nel suo universo locale. Lo Spirito, nel senso in cui potrebbero comprendere tale ruolo le creature mortali, svolge il ruolo di una madre, assistendo sempre il Figlio ed essendo eternamente indispensabile all’amministrazione dell’universo. Di fronte ad un’insurrezione solo il Figlio ed i suoi Figli associati possono agire come liberatori. Lo Spirito non può mai impegnarsi a contrastare una ribellione o a difendere l’autorità, ma lo Spirito sostiene sempre il Figlio in qualsiasi esperienza che è chiamato a fare nell’intento di stabilizzare il governo e di mantenere l’autorità sui mondi contaminati dal male o dominati dal peccato. Solo un Figlio può salvare l’opera della loro creazione congiunta, ma nessun Figlio potrebbe sperare nel successo finale senza la collaborazione incessante della Divina Ministra e del suo vasto insieme di collaboratrici spirituali, le figlie di Dio, che lottano così fedelmente e validamente per il benessere dei mortali e per la gloria dei loro genitori divini.
33:3.5 (368.5) Quando il Figlio Creatore ha completato il suo settimo ed ultimo conferimento come creatura, per la Divina Ministra finiscono le incertezze del periodico isolamento, e l’assistente del Figlio nell’universo viene stabilita per sempre in certezza ed in autorità. È all’investitura del Figlio Creatore come Figlio Maestro, al giubileo dei giubilei, che lo Spirito d’Universo riconosce per la prima volta pubblicamente ed universalmente, davanti alle schiere riunite, la sua subordinazione al Figlio, promettendo fedeltà ed obbedienza. Questo avvenimento è accaduto in Nebadon al momento del ritorno di Micael su Salvington dopo il conferimento urantiano. Mai prima di questa memorabile circostanza lo Spirito d’Universo aveva riconosciuto la sua subordinazione al Figlio d’Universo, e solo dopo questa cessione volontaria di potere e d’autorità da parte dello Spirito poté essere proclamato a giusto titolo del Figlio che “ogni potere in cielo e sulla terra è stato rimesso nelle sue mani”
33:3.6 (369.1) Dopo questo voto di subordinazione da parte dello Spirito Madre Creativo, Micael di Nebadon riconobbe nobilmente la sua eterna dipendenza dal suo Spirito compagno, costituendo tale Spirito co-governante dei suoi domini universali e chiedendo a tutte le loro creature d’impegnarsi ad essere leali verso lo Spirito come avevano fatto nei confronti del Figlio allorché fu emessa e diffusa la “Proclamazione d’Uguaglianza” finale. Benché fosse il sovrano di questo universo locale, il Figlio proclamò ai mondi il fatto che lo Spirito era uguale a lui in tutte le dotazioni di personalità e gli attributi di carattere divino. E questa associazione divenne il modello trascendente per l’organizzazione ed il governo della famiglia anche per le basse creature dei mondi dello spazio. Questo è, in fatto ed in verità, l’alto ideale della famiglia e dell’istituzione umana del matrimonio volontario.
33:3.7 (369.2) Il Figlio e lo Spirito presiedono ora l’universo come un padre ed una madre vegliano sulla loro famiglia di figli e figlie, e l’amministrano. Non è assolutamente fuori luogo riferirsi allo Spirito d’Universo come alla compagna creativa del Figlio Creatore e considerare le creature dei regni come loro figli e figlie — una grande e gloriosa famiglia, ma che comporta enormi responsabilità ed infinite cure.
33:3.8 (369.3) Il Figlio dà inizio alla creazione di certi figli dell’universo, mentre lo Spirito è il solo responsabile di portare all’esistenza i numerosi ordini di personalità spirituali che esercitano il loro ministero e servono sotto la direzione e la guida di questo stesso Spirito Madre. Nella creazione di altri tipi di personalità dell’universo, il Figlio e lo Spirito agiscono insieme, ed in nessun atto creativo l’uno fa alcunché senza il consiglio e l’approvazione dell’altro.
segue
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